Pubblicato avviso esplorativo dalla Prefettura di Pistoia che cerca 400 posti per i richiedenti protezione internazionale

Pistoia necessita 400 posti per ospitare richiedenti protezione internazionale, 250 per singole unità abitative e 150 per i centri collettivi. Le adesioni all’avviso esplorativo della prefettura di Pistoia devono arrivare entro il 13 aprile.

La prefettura di Pistoia ha pubblicato oggi un avviso esplorativo per manifestazione di interesse, per l’accoglienza richiedenti protezione internazionale. “La situazione – ha evidenziato il prefetto Licia Donatella Messina nel corso di una riunione del Consiglio territoriale per l’immigrazione – è sotto gli occhi di tutti ed è quindi necessario reperire, con la collaborazione di ciascuno, nuove strutture secondo il criterio dell’accoglienza diffusa, per non stressare i territori”. Durante l’incontro erano presenti sindaci, rappresentanti delle forze dell’ordine, del terzo settore e degi enti economici.

Secondo ciò che è emerso, i posti necessari sarebbero 400 di cui 250 per singole unità abitative e 150 per i centri collettivi con capacità ricettiva massima di 50 posti. Per le imprese o gli enti del terzo settore i corrispettivi – fa sapere la prefettura – saranno pari a 24,57 euro o 29,30 euro pro-die e pro-capite, a seconda che si tratti rispettivamente di alloggi singoli o collettivi. A questi si aggiungono l’importo di 2,50 euro al giorno per il pocket money e il costo del kit di ingresso (300 euro). Vista l’urgenza della situazione, che necessita di soluzioni immediate – si spiega -, i tempi previsti sono strettissimi: le adesioni dovranno pervenire in prefettura entro il 13 aprile 2023.

L’export del florovivaismo a Pistoia pareggia i numeri record del 2021. Coldiretti: “Sempre più richieste piante certificate sostenibili”

Il florovivaismo a Pistoia vanta di 74,8 milioni in export nel quarto trimestre del 2022, quasi pareggiando il record del 2021. Il settore rappresenta il 90% dell’export regionale del settore.

Continua a sostenere il livello del suo export il vivaismo ornamentale di Pistoia. L’ultimo trimestre del 2022 ha quasi pareggiato quello del 2021, anno record per il polo florovivaistico le cui aziende rappresentano oltre il 90% dell’export regionale del settore, che a sua volta è oltre il 40% di quello nazionale.

Coldiretti Pistoia ha elaborato i dati Istat, secondo i quali negli ultimi tre mesi del 2022 l’export di piante ornamentali è stato di 74,8 milioni di euro. Questo dato è appena l’1% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021, performance che ha limato il calo totale del 2022 all’8,25%. La diminuzione era del 10% nei primi nove mesi.

In seguito, Coldiretti Pistoia ha spiegato ulteriormente che nel dettaglio l’ultimo trimestre 2022 ha realizzato il 75% del proprio export nei Paesi Ue27, con 56 milioni di euro, dato in linea con l’anno precedente. Per quanto riguarda il resto del mondo, con 18,8 milioni di euro ha visto una contrazione del 3,16%.

Il presidente di Coldiretti Pistoia Fabrizio Tesi ha poi spiegato ulteriormente che “Siamo contenti della reattività dimostrata dalle nostre imprese. Dopo un 2021 da record c’è stato un rallentamento importante nel 2022 anche a causa del conflitto in Ucraina, ma nell’ultimo trimestre abbiamo frenato il calo, impresa non semplice viste le difficoltà derivanti dall’aumento generalizzato dei costi, e dai rapidi mutamenti nei mercati”.

Tesi spiega anche che sono “sempre più richiesti i prodotti ‘certificati sostenibili’, mantenendo un rapporto qualità prezzo ottimale, pena la perdita di fette di mercato a vantaggio di altri paesi produttori, sempre più agguerriti”.

All’Abetone piste innevate, riaprono i campi da sci. Da domani a sabato apriranno progressivamente tutti gli impianti

Abetone, la neve è arrivata e da oggi nella località sciistica della montagna pistoiese sono aperti i campi scuola, mentre “già da domani – sottolinea l’assessore al turismo di Abetone Cutigliano, Andrea Formento, che è anche presidente nazionale di Federfuni – l’offerta aumenterà l’apertura di altre piste nelle zone più alte“.

Formento spiega che “da giovedì, invece, apriranno progressivamente altri impianti di risalita dell’Abetone, fino ad arrivare alla totalità degli impianti aperti prevista per sabato. Le piste sono innevate in abbondanza e poi ci aspettiamo in abbassamento forte delle temperature, a partire da giovedì, con nuove nevicate anche a quote più basse”.

La neve è presente anche in Abetone paese, ma le strade sono pulite, e non ci sono particolari difficoltà a raggiungere la stazione sciistica, anche se sono richieste le dotazioni invernali.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha di nuovo dedicato un post sulla sua pagina Facebook all’Abetone: “Continua a nevicare sull’Appennino, 35 cm all’Abetone, 20 cm al Casone di Profecchia. Qualche centimetro anche su Amiata, Monte Falco e Pratomagno. Forti precipitazioni stanno interessando parte della Toscana, a Fornovolasco (Lucca) cumulati di pioggia sopra i 90 mm. Forti raffiche di vento sulla costa e nelle aree interne, 100km/h all’Argentario (Grosseto) e a Castiglione d’Orcia (Siena). Prosegue per tutta la giornata l’allerta gialla”.

Abetone, un Natale senza sci, alcuni impianti e rifugi aperti per escursioni

Abetone, in provincia di Pistoia, questo Natale non si potrà andare a sciare sulla Montagna Pistoiese, le condizioni climatiche di questo ‘caldo’ inverno consentiranno solo escursioni in quota.

“La pioggia ha portato via, tranne che sulle cime più alte, – si legge in un comunicato di il Consorzio Abetone Multipass, che riunisce gli operatori degli impianti sciistici – tutta la neve naturale e programmata e le temperature più autunnali che invernali non permettono per ora di mettere nuovamente in funzione i cannoni”.

Sarà comunque garantita l’apertura di alcuni impianti dal 26 dicembre, spiega sempre la nota, per dare ai turisti l’opportunità di salire in quota per effettuare escursioni, godersi un bel panorama e gustare le specialità dei rifugi, che saranno aperti.

In particolare, saranno aperte l’ovovia e le seggiovie Abetone-Selletta, Val di Luce-Monte Gomito e passo d’Annibale, quest’ultima fino alla stazione intermedia, e i rifugi Ovovia, Ovovia- Monte Gomito, Selletta, Le Terrazze e Le Rocce.

“Decisioni su eventuali aperture per gli sciatori – sottolinea il consorzio – sono rimandate alla prossima settimana, quando si spera che sia passata questa fase di caldo decisamente anomalo”.

L’Abetone sarà comunque “vestito” a festa, con l’albero in piazza, i mercatini aperti da oggi tutti i giorni fino all’8 gennaio, la Casa di Babbo Natale e il museo dello sci.

Museo Marino Marini: a Pistoia corteo per le vie della città

A Pistoia si è svolto l’evento “Di mano in mano” atto a sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sulla vicenda del Museo Marino Marini.

Il Museo Marino Marini è stato chiuso al pubblico nel 2020, a seguito della volontà espressa dall’omonima Fondazione di trasferire le opere del grande artista pistoiese a Firenze, decisione poi impedita dal vincolo di pertinenza disposto dalla Soprintendenza.

La manifestazione, organizzata dal collettivo artistico Meduse di Pistoia, in collaborazione con il Comune e la Regione Toscana, si è svolta sotto forma di un lungo corteo che, partito dall’ex Convento del Tau, sede del museo, si è sviluppato per le vie del centro storico, fino al Palazzo comunale.

Proprio nel Palazzo comunale è esposto il Miracolo, una delle opere più note dell’artista: una scultura in bronzo che ritrae un cavallo nell’atto di disarcionare il cavaliere dopo essersi imbizzarrito per un evento improvviso.

I manifestanti hanno sfilato tenendo per mano una striscia composta da varie pezze di stoffa annodate fra loro, per una lunghezza totale di otre un chilometro e mezzo.

“Una manifestazione – ha spiegato Marco Leporatti, coordinatore del comitato Nessuno tocchi Marino – per dire che la città non dimentica un personaggio importantissimo, come Marino Marini, che è identitario per Pistoia. Vogliamo che le sue opere custodite in questo museo tornino fruibili al pubblico”.

Pistoia rivuole il suo museo – ha affermato Federica Fratoni, consigliere regionale e capogruppo del Pd in consiglio comunale a Pistoia -. Marino Marini non è soltanto il più grande ambasciatore della cultura pistoiese nel mondo, ma è soprattutto un simbolo fondamentale del nostro essere comunità. Quindi, noi non ci arrenderemo mai a vedere chiuso questo museo, che deve invece tornare a vivere, con l’azione incisiva dell’amministrazione comunale, alla quale chiediamo di impegnarsi in tal senso”.

Multiutility Toscana, Alia approva fusione

L’assemblea straordinaria dei soci Alia servizi ambientali, ha approvato, il 20 ottobre, la fusione delle tre società pubbliche: Acqua Toscana, Consiag e Publiservizi. Primo atto che dà vita alla Multiutility.

Alla nuova società Multiutility dei servizi pubblici locali (acqua, gas, rifiuti) hanno preso parte sessantasei comuni della Toscana Centrale, tra i territori dell’Empolese Valdelsa e le province di Firenze, Prato e Pistoia.

Durante l’assemblea inoltre è stato deliberato l’aumento di capitale della stessa Alia. Capitale destinato al conferimento della partecipazione pari al 20,61% del capitale sociale detenuta dal Comune di Firenze in Toscana energia spa e della partecipazione del 3,9% del capitale di Publiacqua spa detenuta dal Comune di Pistoia.

L’assemblea, con cui ha preso vita la nuova società Multiutility, ha deliberato anche un aumento di capitale scindibile di 3,5 miliardi, delegandolo al Consiglio di amministrazione.

“Tale aumento permetterà ad altri Comuni di conferire le proprie partecipazioni e di procedere alla quotazione in Borsa. Tale operazione è subordinata ad articolato processo di controllo dei comuni azionisti che, quando lo riterranno necessario e opportuno, ridiscuteranno nei consigli comunali i diversi passaggi ritenuti critici. Il 51% resterà comunque nelle mani dei Comuni che deterranno tali partecipazioni attraverso una holding pubblica cassaforte. E’, infine, stabilito che nessun azionista non pubblico possa detenere più del 5%”

Nicola Ciolini, presidente di Alia, ha fatto sapere che il raggiungimento della Multiutility è un “risultato storico cercato dai Comuni da più di 20 anni, dove oltre a superare tutte quelle che sono le diversità e sensibilità politiche, il risultato vero è quello di essere riusciti a mettere insieme le esigenze di territori diversi. Questo deve esser il punto di partenza perché nella seconda fase si possa allargare questo tipo di impostazione a tutto il territorio toscano. Voglio ringraziare coloro che da un anno e mezzo hanno lavorato a questo progetto complesso che se ha visto il risultato di oggi è stato proprio grazie al lavoro di tante persone, della determinazione dei sindaci”.

L’ad di Alia, Alberto Irace, ha commentato che: “L’approvazione della fusione da parte delle assemblee sancisce la nascita della Multiutility della Toscana.”

Sulla nascita del nuovo progetto Multiutility, si sono espressi anche Nicola Perini, presidente di Consiag e Simone Faggi, amministratore unico di Acqua Toscana.

Nicola Perini, riguardo al nuovo progetto, dice che si è raggiungo “un passaggio epocale, a tratti doloroso. Abbiamo avuto il coraggio di prendere una decisione, di portarla avanti e poi si è concretizzata con l’assemblea di Alia. Siamo tutti felici del risultato ottenuto”.

“Abbiamo lavorato per questo risultato storico ed ora dobbiamo proseguire insieme in questo percorso, valorizzando i territori e la nostra regione”, così ha commentato Simone Faggi.

Lo scopo della Multiutility, nata dalla collaborazione dei comuni con le aziende, come sostiene il presidente di Publiacqua Lorenzo Perra, è quello “di fornire ai cittadini e alle imprese toscane più e migliori servizi a tariffe sostenibili”.

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