Rigassificatore Piombino: depositato ricorso al Tar

Piombino,  oggi, giovedì 24 novembre, il comune livornese ha notificato il ricorso al Tar del Lazio predisposto dall’avvocato Michele Greco contro l’autorizzazione concessa dal commissario straordinario Eugenio Giani per la collocazione del rigassificatore nel porto comunale.

“Il recente avvio dei cantieri” per il posizionamento del rigassificatore nel porto di Piombino “ha imposto che il ricorso” del Comune “includesse una richiesta cautelare di sospensiva che determinerà anche un’accelerazione dei tempi del giudizio. Abbiamo fiducia nella magistratura e siamo convinti che in breve tempo giungeremo alla risoluzione della vicenda”. Queste le parole del sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, in merito al deposito del ricorso al Tar del Lazio contro l’opera.

“Come avevamo preannunciato – continua – abbiamo presentato il ricorso, che contiene una lunga serie di contestazioni sull’autorizzazione rilasciata dal Commissario incentrate principalmente sulla tutela della salute e dell’incolumità pubblica, oltre che sulla inidoneità della nave Golar Tundra, dal punto di vista strutturale, ad operare in sicurezza nel porto di Piombino. Lo riteniamo un atto doveroso al fine di demandare alla magistratura la verifica sulla sicurezza di quest’opera. Siamo consapevoli – aggiunge il sindaco – dell’emergenza energetica e del carattere di interesse nazionale delle nuove misure di approvvigionamento del gas ma ciò non può prescindere dalle garanzie sulla sicurezza della comunità piombinese“.

Ministro Pichetto: “Se non abbiamo i 5 miliardi di metri cubi di rigassificazione di Piombino, non facciamo il prossimo inverno”

Si tratta di “un sacrificio immediato con l’impegno a non farlo durare più di 2-3 anni perché ci sono le alternative”, ma per l’Italia “è essenziale perché se non abbiamo i 5 miliardi di metri cubi di rigassificazione di Piombino, non facciamo il prossimo inverno”.

Queste le parole del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine dell’evento ‘Direzione Nord’ al Palazzo delle Stelline di Milano. Secondo il ministro “occorre passare il più in fretta possibile alle energie rinnovabili” e quindi “abbandonare carbone e petrolio. Spero vivamente – ha spiegato – di non dover firmare l’atto di indirizzo per acquistare carbone per il 2023” perché “è chiaro che non ha senso parlare di energia pulita e poi produrla col carbone”.

Occorre “abbandonare man mano i fossili – ha aggiunto – andando sulle rinnovabili, con tutte le difficoltà, perché mi rendo conto che l’eolico c’è chi non lo vuole per l’impatto visivo”, però “probabilmente c’era anche qualcuno che non voleva vedere il palo della luce in mezzo al proprio campo. Il fotovoltaico – ha proseguito Pichetto – non lo vogliono sui tetti, perché tutte le case oltre i 70 anni sono storiche, però poi chi abita lì vuole accendere la luce”. Inoltre “c’è l’idrogeno, ma bisogna produrlo – ha concluso – e poi in fondo, se uno ci ragiona, c’è il nucleare ma è una cosa molto più lontana“.

Giani su Piombino: “Assenza del governo della città sui temi che la riguardano”. “Il ministro Pichetto ragiona con buonsenso”.

Firenze, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento all’ospedale Palagi di Firenze, ha commentato l’annuncio del sindaco di Piombino Francesco Ferrari dell’imminente ricorso al Tar contro l’impianto.

Sul rigassificatore “il sindaco di Piombino è sempre stato, fin dal primo momento, – ha detto il presidente Giani – attestato sul no e ora fa ricorso al Tar. Deciderà il Tar, ma mi dispiace l’assenza del governo della città di Piombino sui temi che la riguardano”.

“A strappare il memorandum Piombino sono stato io – ha aggiunto Giani – a gestirlo sono io, finora me ne sono occupato solo io, mentre il sindaco pensa a fare i ricorsi al Tar. Pensa a fare l’avvocato, che era la sua professione, però tutto questo non va nell’interesse della città che amministra”.

“Ritengo ragionevole” l’affermazione del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sul rigassificatore di Piombino, ha detto poi il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, “anche perché l’Italia ha bisogno di togliersi questa dipendenza dalla Russia. Vediamo l’atteggiamento della Russia nella guerra. Certo, da un lato Putin è sempre più isolato, si vergogna anche ad andare del vertice del G20, però dall’altro gli atteggiamenti sono sempre più portatori di atrocità, addirittura le bombe ieri sono arrivate in Polonia”.

“Come facciamo a dipendere dalla Russia? – ha aggiunto – La strada che abbiamo è proprio di attenuare la portata dei 29 miliardi di metri cubi di gas che vengono dalla Russia e cinque miliardi è quello che può dare Piombino, altri cinque miliardi è quello che può dare Ravenna. Dobbiamo realizzarli il prima possibile, il ministro ragiona con buonsenso”.

Comitati No rigassificatore continuano la lotta: sospensiva con il ricorso al Tar

Piombino, i comitati contro la nave rigassificatrice ritengono opportuno accompagnare il ricorso al Tar, che dovrebbe essere presentato contro il rigassificatore, anche con una richiesta di sospensiva.

I comitati spiegano le loro riflessioni in una nota diffusa alla stampa mentre “stanno arrivando centinaia di giganteschi tubi per l’allaccio alla rete nazionale del gas”.

Secondo il Comitato Salute pubblica, La Piazza Val di Cornia e il Comitato Liberi insieme per la Salute, “depositare un ricorso senza l’istanza” cautelare “potrebbe ingenerare nel Tribunale la convinzione che il pericolo paventato o i motivi di sicurezza per l’ambiente e la salute dei cittadini, non siano poi così fondati, se si è disposti a tollerarli per una scadenza non breve”.

Inoltre “la controparte, quando il Tribunale, fra qualche anno, dovesse entrare nel merito del ricorso, potrebbe portare argomenti a suo favore, quali quelli di dimostrare che ingenti somme pubbliche per le opere, ormai, siano state spese e che in tutto questo periodo, come ci auguriamo, non siano successi incidenti rilevanti”.

Infine “vari Enti, nel frattempo, potrebbero aver beneficato o ricevuto promesse di compensazioni”: “Tempo trascorso, compensazioni, lavori eseguiti giocherebbero a favore della Snam e le compensazioni in primis rappresenterebbero una sorta di acquiescenza, non certo utile per il ricorso di merito”. I comitati ritengono che un eventuale “giudizio negativo, in sede cautelare, non possa influenzare il merito”.

“Pur nella consapevolezza che la Società proponente viene beneficiata dalla ormai frase celebre o convinzioni della ” sicurezza energetica nazionale”, tutta da dimostrare dal momento che ad oggi le scorte energetiche italiane sono arrivate al 95.5%, per noi varrebbe la pena provare il percorso della richiesta di sospensiva”.

Sindaco Piombino su rigassificatore: “È arrivato il momento di gestire la contropartita per compensare i lavori che la Società si appresta ad eseguire”. Inizio di cambio di rotta?

In un post sulla sua pagina Facebook ufficiale, il sindaco di Piombino , Francesco Ferrari, informa i suoi cittadini del fatto che “Snam ha comunicato l’avvio del cantiere del rigassificatore”.

Ma in un paio di frasi del post, sembrerebbe trasparire un cambio di rotta nei riguardi della vicenda da parte dello stesso Sindaco di Piombino: “È arrivato il momento di gestire la contropartita per compensare i lavori che la Società si appresta ad eseguire”, scrive infatti prendendo in esame per la prima volta dall’inizio di questa vicenda, la possibilità di accettare delle ‘compensazioni’.

Il tono del post del sindaco non è sfuggito al segretario del Pd di Piombino e componente della segreteria regionale Pd, Simone De Rosas, che dopo le dichiarazioni di Ferrari sull’imminente avvio dei lavori di Snam afferma: “Partono i lavori del rigassificatore di Piombino, lo annuncia oggi il sindaco. Le sue parole stridono però con l’atteggiamento tenuto fino ad oggi. La sua battaglia contro il rigassificatore ha sempre minimizzato il tema delle compensazioni, le ha più volte definite una presa in giro per i cittadini. Ora vorrebbe riconoscere goffamente al governo un’attenzione al ‘tema Piombino”.

“Ma se oggi esiste un memorandum già pronto prima dell’avvio dei lavori – aggiunge De Rosas – che mette nero su bianco opere e fondi per il rilancio di Piombino e il dimezzamento delle bollette per residenti e imprese, è stato grazie alla Giunta regionale della toscana. Nessun contributo è arrivato da Ferrari che, solo dopo essere stato sconfessato dal governo nazionale guidato dal suo stesso partito che ha confermato il rigassificatore, parla di compensazioni e chiede di sedersi ai tavoli dove si discutono”.

In Parlamento, continua De Rosas, è “anche già depositata una proposta di legge del Pd che contiene voce per voce lo stanziamento degli oltre 800 milioni del memorandum e anche opere per l’Isola d’Elba e tutto il golfo di Follonica. Vedremo se Fdi imprimerà accelerazione all’iter di questa legge per quel pezzo di costa della Toscana”.

Piombino: Giani, “Io ho fatto tutto il mio dovere”

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, torna a parlare del rigassificatore di Piombino.

“Io ho fatto tutto il mio dovere, con molta linearità e chiarezza ho firmato l’autorizzazione che porta a Piombino 600 milioni di interventi e consente agli italiani di avere 5 miliardi di gas che arrivano da luoghi sicuri senza i costi speculativi che ci derivano dalla prevalenza del gasdotto russo. Su questa vicenda il Governo dimostrerà se effettivamente è dotato di cultura di governo”. Queste le parole di Giani in risposta a chi gli chiedeva un commento sulle ultime dichiarazioni del Governo in merito rigassificatore di Piombino, nel livornese.

Parlando a margine di un evento a Firenze, Giani ha poi detto che sul caro bollette “il nuovo Governo deve andare molto forte. Tutte le risorse che ci sono devono servire per diminuire le bollette, vivere questa fase speculativa arrivando il prima possibile ad avere maggiore autosufficienza energetica”. La Toscana, ha sottolineato il presidente di regione, “è in prima fila nel dare autosufficienza energetica con i nostri impianti di energia rinnovabile, fotovoltaico, eolico. Faremo anche una legge speciale per favorirne la realizzazione. E siamo in prima linea sulla geotermia che riteniamo possa essere una fonte alternativa importante e poi personalmente ho fatto tutto quanto necessario per le famiglie e le imprese firmando, dopo un iter laborioso, ma trasparente e utile, l’autorizzazione per il rigassificatore a Piombino che può dare tanta opportunità a quella realtà con i 600 milioni di interventi previsti”.

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