Rossi su europee: idea lista unitaria con Pd resta attuale

“La sfida è mandare in Europa un’alleanza che prenda più voti del M5s e sia competitiva con la Lega la quale, per i sondaggi, sarà il secondo partito nel Parlamento europeo. È l’ispirazione contenuta nel manifesto di Calenda che è stato firmato anche da esponenti di sinistra. L’idea di una lista unitaria, aperta, che metta insieme il Pd, i liberal-democratici e le forze che si ispirano al socialismo e all’ecologismo è ancor più attuale”.

Lo scrive su facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. “Alle europee, nell’area dell’opposizione democratica e di sinistra sembra che ci saranno tre formazioni – spiega Rossi -: una con Rifondazione e Sinistra italiana; una lista +Europa di Emma Bonino e Della Vedova, e una lista Pd aperta con Siamoeuropei di Calenda. La sinistra fuori dal Pd, che rispetta il percorso dei compagni che daranno vita ad una lista con Rifondazione ma che non si riconosce in esso, sbaglierebbe a fare una quarta lista con il rischio di non superare la soglia del 4% e di disperdere i voti. Perciò il confronto con il Pd di Zingaretti è necessario”.
Per Rossi, “occorre un programma chiaro, basato su pochi messaggi e sull’idea di un’Europa più unita e più sociale, capace di dare risposte ai bisogni dei ceti popolari. Il gruppo socialista in Europa si chiama socialisti/democratici: potrebbe essere il nome giusto anche sulla scheda per l’Italia; su cui è opportuno comunque rendere esplicito il carattere plurale dell’alleanza”. “Si tratta di costruire una proposta politica che mobiliti un elettorato ampio di sinistra che ha nel Pd un elemento fondamentale e imprescindibile ma che non si esaurisce in esso”, “oggi non è tempo per il settarismo sterile e neppure per l’autosufficienza arrogante”.

Sciopero del clima, Di Giorgi (Pd): “In piazza con i giovani che chiedono una svolta”

“Non possiamo più aspettare, servono azioni concrete per risolvere la drammatica crisi ambientale che rischia di trascinarci sulla strada del non ritorno”, afferma la parlamentare Dem che aderisce al Global Strike For Future di venerdì.

“Venerdì in tutto il mondo i nostri figli scenderanno in piazza per chiedere una maggiore attenzione alla questione climatica, richiamando la classe politica tutta ad un impegno serio per evitare che si avverino le previsioni tanto catastrofiche quanto realistiche degli scienziati, secondo cui abbiamo davvero pochissimo tempo oramai per evitare che la situazione sulla terra diventi irreversibile a causa dei danni che negli anni sono stati arrecati agli equilibri bioecologici ed ambientali del pianeta”, dice Di Giorgi.
Di Giorgi“Tutti siamo chiamati a fare di più. Il PD ha sposato convintamente, a partire dalla Toscana, il principio dell’economia circolare come base per tutte le nostre azioni politiche. Crediamo fermamente che l’ambiente vada non solo difeso, ma accuratamente implementato con strategie mirate a sostegno di una riconversione ecologica.
Gli investimenti dei nostri governi, da Italia Sicura a Industria 4.0, andavano proprio in questa direzione. Si può e si deve fare di più, anche grazie ad una nuova cultura ed alle alle nuove tecnologie “, sottolinea Di Giorgi, che conclude:

“Mentre il governo gialloverde calcola tra i ‘costi’ il mancato introito di accise da carburanti fossili, e preferisce continuare a puntare sulla gomma invece di spostare il traffico merci su rotaia come accadrebbe con il TAV, io sarò al fianco di questi ragazzi che ci stanno dando una grande lezione di impegno civile, alle cui attese dobbiamo prestare massima attenzione. Per il loro futuro, a partire dal nostro presente!“

Empoli: revocata cittadinanza onoraria a Mussolini

Il consiglio comunale di Empoli ha votato ieri sera la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, che la città aveva concesso il 24 maggio 1924. Il documento era stato ritrovato dopo una ricerca effettuata all’archivio storico.

Alla votazione non ha partecipato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Poggianti, che alle prossime elezioni rappresenterà la coalizione di centrodestra sfidando l’attuale sindaco Brenda Barnini (Pd).
Poggianti, in una nota, definisce la votazione un “tranello elettorale” pur non mettendo in discussione “il ripudio di ogni ideologia totalitaria”.
“Poggianti non ha voluto partecipare al voto dicendo che ci sono cose più importanti di cui occuparci… Si commenta da solo”, ha commentato la prima cittadina Barnini sulla sua pagina Facebook.

Viareggio, primarie PD: si vota Sabato 2 marzo

Per la concomitanza con la sfilata del Carnevale, a Viareggio (Lucca), e nella vicina Torre del Lago, le primarie del Pd per eleggere il segretario e l’assemblea nazionale si svolgeranno sabato 2 marzo dalle 8 alle 20, invece che domenica 3 marzo. In tutti gli altri comuni della Versilia si voterà regolarmente la domenica.

“E’ importante che la gente partecipi, perché il Pd crede nella democrazia – afferma il segretario territoriale Riccardo Brocchini – e questa delle espressione di voto per la scelta dei vertici nazionali del partito, è uno dei momenti massimi per esercitarla”.

Un appello al voto condiviso anche da Adalgisa Mazza, presidente dell’assemblea territoriale della Versilia. L’obiettivo, sostenuto dagli esponenti del Partito Democratico a livello nazionale, è quello di raggiungere quota 1 milione di elettori.

Elezioni sarde: Rossi, “A sinistra c’è vita, ma Pd solo non può farcela”

Il presidente della Toscana, “Serve una coalizione democratica plurale”.

“A sinistra c’è vita… a certe condizioni. In Sardegna crolla il M5stelle e non sfonda la Lega. Una coalizione democratica plurale e spostata, con Zedda, verso un profilo politico e culturale più a sinistra sfida la destra e punta a vincere. Avevamo ragione a sostenere che il Pd da solo non può farcela e che con il M5stelle non si doveva fare nessun accordo. La sinistra può battere i nazionalpopulisti della Lega e del M5stelle. Questo è il senso delle elezioni sarde comunque vada a finire. E pure di quelle precedenti in Abruzzo”.

Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

Di Giorgi, Pinotti, Sereni:  Mettere il PD al servizio di un campo largo di alleanze

Le parlamentari Dem, oggi a Firenze per un’iniziativa a sostegno della candidatura di Nicola Zingaretti: “prima le persone, serve un modello economico equo basato sulla sostenibilità sociale”.

“Ho aderito alla mozione Zingaretti perché riporta il dibattito e i contenuti politici su un piano di profondità ed articolazione di pensiero, tutte cose che  in questi anni sono state abbandonate in nome di un’autosufficienza di toni e di forze che ha finito per danneggiare il Partito Democratico. Abbiamo bisogno di un partito che sappia includere e che dimostri nei fatti di essere vicino alle persone: basta tweet e tutta quella comunicazione che rende la politica un mero spot privo di spessore ideale e valoriale”.  Lo  ha affermato la parlamentare  Rosa Maria Di Giorgi partecipando all’incontro ‘cambiare per crescere” in sostegno alla candidatura di Nicola Zingaretti, che si è svolto oggi all’Auditorium il Duomo a Firenze.
“I governi di centrosinistra hanno  fatto tante buone riforme, però è evidente che non abbiamo saputo trasmetterle e creare un coinvolgimento anche sentimentale con i cittadini e con gli stessi soggetti che di quelle riforme beneficiano: andavano coinvolti magggiormente. E poi abbiamo sbagliato i tempi di certe misure  che sono  sono  arrivate e sono state comprese troppo tardi, come il Reddito di inclusione (REI). Ora abbiamo bisogno di un segretario ‘gentile’: siamo stufi di toni muscolari  che trasudano arroganza politica e sociale” ha aggiunto  l’ex ministro della Difesa, Roberta Pinotti
.“Dobbiamo ripensare anche alla ‘forma’ del partito democratico, creare i presupposti per una grande alleanza progressista in cui il Partito democratico abbia un ruolo centrale ed aggregante.  Il Pd deve tornare rapidamente in gioco, parlando  ai delusi della sinistra e dei 5S e mettendosi al servizio di un nuovo campo di forze – sociali e culturali, civiche e politiche – che non vogliono assistere inermi e impotenti al disastro verso il quale questo governo sta portando l’Italia” ha concluso  Marina Sereni.
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