Firenze, approvato Ordine del Giorno per candidatura alle Olimpiadi 2032

Come si deduce dal comunicato stampa rilasciato ieri sera dal Comune di Firenze, il Consiglio comunale ha approvato un Ordine del Giorno del Partito Democratico che rilancia la candidatura di Firenze e Bologna per le Olimpiadi del 2032.

23 sono i sì a favore dell’Ordine del Giorno che arrivano dal Partito Democratico, Lista Nardella e Movimento 5 Stelle, i 2 no da Sinistra Progetto Comune; Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto hanno optato per l’astensione, per un totale di 6 non voto.

L’Ordine del Giorno ricorda che Firenze e Bologna sono culle della cultura e della civiltà nel mondo ed eccellenze del made in Italy, esprimenti il meglio in campo alimentare, in quello della moda, della tecnologia e dell’alta formazione universitaria, ricorda che in passato Firenze ha organizzato eventi sportivi internazionali quali, ad esempio, i Mondiali di ciclismo nel 2013 e che i dati che sono emersi nell’organizzazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina prevedono, oltre alla creazione di circa 20.000 posti di lavoro da qui al 2026, un giro di affari stimato di oltre 4 miliardi complessivi a fronte di costi molto più contenuti rispetto al passato, con un aumento pro capite dell’intera cittadinanza.

L’Ordine del Giorno invita il sindaco a proseguire nell’importante percorso nel veder realizzata questa grande opportunità, agendo all’interno dei dettami del programma di mandato.

Hanno commentato il risultato Antonella Bundu e Dmtrij Palagi di Sinistra Progetto Comune: “Durante il Consiglio Comunale di ieri abbiamo assistito, stupiti, al comportamento del Gruppo del Movimento 5 Stelle, che si è astenuto sul programma di mandato di Nardella, coerente nella sostanza con quanto sostenuto dal Partito Democratico in campagna elettorale. Pensavamo di avere degli alleati in Palazzo Vecchio sui temi della tutela del territorio, in particolare rispetto al ‘nuovo’ vecchio progetto per l’aeroporto e al sottoattraversamento per l’Alta Velocità. Invece siamo stati gli unici a votare per un allineamento del Comune di Firenze alla posizione condivisa dai Sindaci di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato, chiedendo di investire invece sul Parco della Piana e sullo sviluppo del Polo Scientifico.

“Anche sulle Olimpiadi – hanno continuato – registriamo di essere l’unica voce di opposizione. Inizieremo a interrogare l’amministrazione per capire come intende muoversi per garantire quella ‘sostenibilità’ dichiarata in questi giorni, per un evento rilevante e di grande impatto. Ricordiamo come ci sia ancora una soluzione per il nuovo stadio, come ancora si stia discutendo (per alta velocità e aeroporto) di progetti ormai superati dalla storia, come la realizzazione del PalaWanny sia slittata, rispuntando ieri come ennesimo annuncio di Nardella…”.

“Continueremo a portare avanti la nostra puntuale opposizione, sperando – concludono Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – che le grandi intese tra centrodestra, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sul territorio locale diventino chiare a tutta la cittadinanza”.

Governo, Nardella: nessun toscano, è vendetta contro Renzi?

“Se questa esautorazione è una vendetta contro la vecchia maggioranza del partito o contro Renzi lo si dica con chiarezza altrimenti sia dia una spiegazione seria e politica di questa decisione. Ho sostenuto questo progetto di governo e continuerò a farlo ma mentirei se dicessi che non sono profondamente deluso e costernato”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, commentando ancora l’assenza, nell’elenco di sottosegretari e viceministri, di esponenti toscani del Pd.

“La questione – ha continuato il sindaco di Firenze – mi sembra molto seria, serissima. È inconcepibile e assurdo che il Pd tenga fuori da questo governo la regione in assoluto che ha dato più voti e più consenso a questo partito con il capoluogo Firenze dove si è toccato il record di voti nelle ultime elezioni. Non solo è un peccato tenere fuori la Toscana democratica da questo governo ma credo che sia anche un errore clamoroso che rischia di far vedere le peggiori conseguenze da qui ai prossimi mesi”.

“Dove hai più voti, più consenso, stimato e apprezzato dai cittadini, dove sei più presente nel territorio – conclude Nardella – lì ti danno meno poltrone. Per la Toscana, per Firenze e per tutti noi é un grande motivo di orgoglio”

“Leggendo la lista dei sottosegretari e viceministri non posso negare la mia profonda delusione e amarezza per la mancanza di nomi toscani del Partito Democratico. Qualcuno a livello nazionale dovrà spiegare ai tanti militanti ed elettori toscani il motivo, ad oggi incomprensibile, per il quale la Toscana non sia stata considerata degna di avere un rappresentante ai massimi livelli, o se ci sia una purga Renzi che ancora oggi la Toscana deve pagare”. Così Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano, è intervenuta dopo la nomina dei sottosegretari di governo.

“La Toscana – prosegue – è stata l’unica regione dove nelle ultime elezioni europee il Partito Democratico ha saputo tenere testa alla Lega. Alle amministrative di giugno abbiamo riconquistato con il buon governo tutte le città capoluogo al voto e permesso al Partito democratico nazionale di salvare un risultato complessivo molto deludente. Non possiamo essere considerati solo serbatoio di voti, esprimiamo una classe dirigente preparata e competente che avrebbe potuto dare un contributo importante al nuovo governo”.

Redarguite per aver cantato ‘Bella ciao’ e ‘Bandiera Rossa’ a Festa Unità Ravenna: ‘incredibile’

Intervista con Laura Rimi della direzione regionale del partito Democratico toscano: “sono canti popolari che appartengono alla cultura del nostro Paese e della nostra democrazia”

E’ accaduto a Ravenna, ieri, prima del comizio del segretario Nicola  Zingaretti, nella sala ‘Zaccagnini’ (…):  hanno cantato Bella Ciao, e nonostante la canzone sia della Resistenza ossia qualcosa che dovrebbe unire tutti gli italiani la parte più centrista dei dem non l’ha presa bene.

Come i renziani, anche Carlo Calenda, riportano le cronache,  non ha  apprezzato il “concerto” di Ravenna. Su Twitter, l’eurodeputato eletto con i dem – che ha appena lanciato il suo movimento politico liberal-progressista come protesta all’inciucio tra Pd e M5S – ha commentato: “‘Evviva il comunismo e la libertà?’ Mamma mia. A prescindere da tutto, il fatto che si celebri così la nascita del Conte bis è sintomo di vaga confusione“, innescando il solito dibattito social che ha visto scontrarsi gli ex Pci con gli ex Dc.

INTERVISTA CON LAURA RIMI, EX CONSIGLIERA COMUNALE DI CASTELFIORENTINO CHE ERA PRESENTE ALLA FESTA

Di Giorgi (Pd) su nuovo Governo: “ci sono premesse per governare bene, insieme”

Ascolta l’intervista all’on. Rosa Maria Di Giorgi, deputata fiorentina del Partito democratico e membro dell’ufficio di presidenza alla Camera.

“Credo che sarà una partenza positiva. Troveremo le persone giuste che possano interpretare questo cammino. C’è un impegno forte di entrambe le forze politiche, M5s e Pd e gli altri alleati. Noi siamo all’interno del percorso democratico, un governo fatto tra forze politiche in Parlamento che avremmo potuto fare l’anno scorso”.

“Sul versante locale da tempo ribadisco il mio favore verso un alleanza con i 5 stelle soprattuto se questo governo partirà, avendo una buona esperienza nazionale su cui lavorare”.

Governo: Nardella, capirne sviluppo, poi valutazioni Regioni

“Non si può escludere che quello che si sta configurando a livello nazionale si possa replicare a livello locale. Ma si deve fare un passo alla volta, prima capire come si svilupperà questo nuovo governo e poi eventualmente tornare a lavorare sui livelli regionali“. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, ospite della trasmissione ‘Omnibus’ su La7, rispondendo ad una domanda sulle prospettive regionali di un governo Pd-M5s.

“Tutto si gioca sui temi”, ha continuato Nardella citando la “questione della riforma delle autonomie, uno degli aspetti su cui si è consumato uno degli strappi più profondi tra Lega e M5s”. “Proprio perché – ha detto Nardella – oggi si dice che il governo Conte-bis sarà tanto più forte e solido quanto più ci sarà chiarezza sui punti, credo ad esempio che tra Pd e M5s ci sia forte convergenza su un modello di riforma delle autonomie che guardi più ai sindaci e ai Comuni. Per questo dico che è fondamentale non solo la composizione dei nomi dei ministri ma anche l’accordo di governo. Il governo gialloverde è finito non tanto sulle incompatibilità personali ma sui nodi e sui punti di merito, sulle cose da fare”.

“Sono rimasto un po’ sorpreso per questa decisione cosi’ radicale e netta”, è questo il commento del sindaco del capoluogo toscano in riferimento alla decisione di Carlo Calenda di lasciare il Partito Democratico. “Appena due mesi fa – continua Nardella – è stato eletto al Parlamento europeo coi voti del Pd e degli elettori del Pd. Detto questo ognuno e’ libero di fare cio’ che ritiene, io penso che oggi il punto non sia la scelta di Calenda, quanto la tenuta di tutto il Pd”.

Infine, il primo cittadino di Firenze ha voluto sottolineare che “Zingaretti esce rafforzato, a lui riconosco l’abilita’ di aver portato avanti un negoziato difficile”.

Zingaretti: per le elezioni regionali possibili nuove alleanze

“Davanti a noi abbiamo elezioni difficili in Regioni diverse. L’Umbria tra poche settimane, poi Calabria, Veneto, la Toscana e l’Emilia Romagna. Appuntamenti fondamentali che dovremo affrontare stringendoci accanto a chi li combatterà in prima fila” ha dichiarato il segretario Nicola Zingaretti alla Direzione del Pd.

Secondo il segretario del Partito Democratico bisogna fare uno sforzo per costruire in tutte queste realtà un’offerta politica e programmatica che sia più credibile. Il piano delle alleanze è cruciale per definire il nuovo quadro politico ideato dalla nuova segreteria del Pd. Rimane però un punto fermo: “Andranno verificate e costruite sempre sul primato dei valori e programmi condivisi”, conclude Zingaretti.

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