“Is that jazz?”. L’omaggio a Gil Scott-Heron

“Is that jazz?” debutta a Firenze in prima assoluta l’omaggio a Gil Scott-Heron firmato Eric Mingus e Silvia Bolognesi. Domenica 28 aprile alle 19.00 al Parc di Firenze per la rassegna dedicata al sound globale Mixité

Eric Mingus, figlio del leggendario Charles, insieme all’artista Top Jazz Silvia Bolognesi per un tributo in prima mondiale a un altro mito della musica: Gil Scott-Heron. Questo è “Is that jazz? Celebrating the influences of Gil Scott-Heron”, progetto nuovo di zecca targato Toscana Produzione Musica (TPM)

Eric Mingus e Silvia Bolognesi alla voce e al basso, Noemi Fiorucci e Lusine Sargsyan alla voce, Emanuele Marsico a voce e tromba, Isabel Simon Quintanar al sax tenore, Andrea Clockner al trombone, Gianni Franchi alla chitarra, Santiago Fernandez al piano, Matteo Stefani alla batteria, questo l’organico completo della band che prende il nome da un noto brano di Scott-Heron, e a cui a Firenze si aggiungeranno Pee-Wee Durante a voce, trombone e tastiere e Simone Padovani a voce e percussioni. In programma un live in pieno spirito free-disco-funk che affiancherà alle musiche di Gil Scott-Heron alcuni originali di Silvia Bolognesi, e che nei giorni subito seguenti al debutto diventerà un disco.

Il percorso di Mixité continua fino a giugno con Tartit, formazione tuareg nata in un campo profughi del Burkina Faso e capitanata dall’attivista maliana Fadimata Wallet Oumar (23/5); la flautista Top Jazz Mariasole De Pascali in un solo col respiro di un microcosmo poetico (26/5); ancora una prima firmata Toscana Produzione Musica col contrabbassista già vincitore del Premio Tomorrow’s Jazz Michelangelo Scandroglio alla testa del progetto “The iron way”: quattro musicisti da Italia e Regno Unito per tracciare una connessione tra la Maremma Toscana e Londra (31/5); Etran de l’ Aïr, band desert blues che dalle strade di Agadez porta in Europa il suo sound raffinato e potente (2/6).

INFO

Mixité: la rassegna dedicata alla musica del mondo continua con Nadir Trio

Domenica 14 aprile alle ore 19.00 al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze, a cura di Toscana Produzione Musica torna Mixité la rassegna dedocata alla musica del mondo. In scena Nadir Trio. Lo storico membro degli Area, Ares Tavolazzi sarà sul palco insieme a Elias Nardi e Emanuele Le Pera per creare un ponte tra sound del mondo arabo e jazz!

Continua Mixité – Suoni e voci di culture antiche e attuali, la rassegna di musica dal vivo che esplora il sound globale firmata Toscana Produzione Musica (TPM).

Domenica 14 aprile dalle 19.00 sul palco Nadir Trio, una ormazione composta dallo storico membro degli Area Ares Tavolazzi al basso, Elias Nardi all’oud (liuto arabo) ed Emanuele Le Pera alle percussioni. La band porta avanti una personale ricerca musicale, creando un ponte tra il sound del vicino e medio Oriente e quello del jazz. L’originale impasto sonoro che scaturisce dalle avvolgenti melodie e dalle ritmiche trascinanti tipiche del repertorio arabo-ottomano classico è arricchito dai personali arrangiamenti di danze sacre del compositore e filosofo armeno Gurdjieff e dalle composizioni originali dei musicisti, lasciando ampio spazio all’improvvisazione, elemento cardine di entrambe le culture.  Info: ingresso 10€, ridotto 7€, prevendite su Ticketone www.toscanaproduzionemusica.it.

Il percorso di Mixité continua fino a giugno con Eric Mingus, figlio del leggendario Charles, insieme a Silvia Bolognesi per un tributo in prima mondiale a un altro mito della musica, Gil Scott-Heron, a cura di TPM (28/4); Tartit, formazione tuareg nata in un campo profughi del Burkina Faso e capitanata dall’attivista maliana Fadimata Wallet Oumar (23/5); la flautista Top Jazz Mariasole De Pascali in un solo col respiro di un microcosmo poetico (26/5); ancora una prima firmata Toscana Produzione Musica col contrabbassista già vincitore del Premio Tomorrow’s Jazz Michelangelo Scandroglio alla testa del progetto “The iron way”: quattro musicisti da Italia e Regno Unito per tracciare una connessione tra la Maremma Toscana e Londra (31/5); Etran de l’ Aïr, band desert blues che dalle strade di Agadez porta in Europa il suo sound raffinato e potente (2/6).

 

La Chica a Firenze per l’unica data italiana!

Domenica 17 marzo, alle 19.00 al PARC Performing Arts Research Centre, nell’ambito della rassegna Mixité La Chica in concerto. Da Belleville a Caracas tra rabbia, poesia, magia e femminismo: la songwriter franco venezuelana per l’unica data italiana con l’ultimo album “La Loba”

Da un lato dell’oceano c’è l’America Latina, una terra intensa, piena di magia; dall’altro c’è Parigi, Belleville, spazio multiculturale, urbano. A connettere i due mondi, in un clash sonoro che spazia dai beat hip-hop a Debussy, dai ritmi afrocaraibici al doo-wop, c’è La Chica – al secolo Sophie Fustec – artista e songwriter franco venezuelana capace di innestare sapientemente suggestioni latine e sound urbano che sarà a Firenze per un’unica data italiana con l’ultimo album “La Loba”, lavoro intimo tra lutto, femminismo, rabbia e poesia, domenica 17 marzo alle 19.00 al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze (piazzale delle Cascine 4/5/7) nell’ambito della 3/a edizione per Mixité – Suoni e voci di culture antiche e attuali, la rassegna live firmata Toscana Produzione Musica (TPM), centro di produzione musicale con lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo.

Il progetto La Chica nasce nel 2015. “Avevo bisogno di tirare fuori dal corpo i miei sentimenti anche per motivi di salute mentale” racconta Sophie. E proprio questo è “La Loba”: un tributo sonoro e un rituale di definitivo distacco dal fratello, che ricorda come “compagno di strada e nell’arte”, oltre che un lavoro intimamente connesso con gli elementi della natura. La traccia che dà il titolo all’album richiama il potere ancestrale delle donne. “È un grido di energia e forza per connetterci al nostro lato selvaggio, alla nostra natura. Abbiamo il potere di rinascere e vivere. Dedico quella canzone a tutte le donne che sono state distrutte da una società e da un sistema che non è pensato per noi da nessun punto di vista”. È una canzone apertamente femminista, e Sophie l’ha creata pensando alla leggenda della Loba (in spagnolo “lupa”), della raccoglitrice di ossa. “È una storia che amo molto perché mostra che una donna viene chiamata “strega” quando possiede un potere che gli uomini non capiscono, e per via di questo potere spaventoso viene tenuta distante dalla società, emarginata. “La Loba” raccoglie le ossa dei lupi sui sentieri di montagna e nei letti prosciugati dei fiumi fino a ricomporne lo scheletro intero. A quel punto, cantando sulle ossa il suo canto sacro, ridà loro la vita”.

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Torna Mixité la rassegna jazz che fa il giro del mondo in musica

10 concerti in programma fino a giugno al PARC di Firenze, a cura di Toscana Produzione Musica. Psichedelia afro, beat latini, trame dal Medio Oriente, tradizione tuareg e un omaggio a Gil Scott-Heron. Torna Mixité, apertura venerdì 1° marzo con l’energia dei BCUC – Bantu Continua Uhuru Consciousness: una travolgente esperienza live dal Thokoza Park di Soweto la township nera di Johannesburg

10 concerti per un’immersione nel sound globale dal Sudafrica al Venezuela, dalla Francia all’Inghilterra, dall’Italia alla Siria fino all’Iran, al Mali, al Niger, agli Stati Uniti. 3/a edizione per Mixité – Suoni e voci di culture antiche e attuali, la rassegna live firmata Toscana Produzione Musica (TPM), centro di produzione musicale con lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo.

Fino a giugno al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze (piazzale delle Cascine 4/5/7) un cartellone di appuntamenti tra nomi internazionali e progetti in prima assoluta per esplorare le trame sonore più interessanti da ogni angolo del mondo. Partenza venerdì 1 marzo alle 21.00 con la trascinante energia dei BCUC – Bantu Continua Uhuru Consciousness: dalla township nera di Soweto, a Johannesburg, sette artisti sul palco per trascinare il pubblico in un’esperienza ancestrale e potentissima, tra ritmi rituali innestati di rap, attitudine rock e jazz militante. Basso, percussioni e voci per la formazione segnalata dal guru della musica Gilles Peterson come “miglior concerto mai visto” e vincitrice del prestigioso Womex Artist Award, del 2023, a suggello di una clamorosa stagione di concerti, tra Africa, Europa e America (ingresso 10€, ridotto 7€, prevendite su Ticketone)

Tra i protagonisti di questa nuova edizione anche Eric Mingus, figlio del leggendario Charles, insieme a Silvia Bolognesi per un tributo in prima mondiale a un altro mito della musica, Gil Scott-Heron, a cura di TPM (28/4); La Chica, songwriter che mescola abilmente eredità latina e influenze culturali urbane del quartiere di Belleville, a Parigi (17/3); Naïssam Jalal, flautista franco-siriana con un repertorio al crocevia tra musica mistica medio orientale e jazz (24/3); Tartit, formazione tuareg nata in un campo profughi del Burkina Faso e capitanata dall’attivista maliana Fadimata Wallet Oumar (23/5); Etran de l’ Aïr, band desert blues che dalle strade di Agadez porta in Europa il suo sound raffinato e potente (2/6). E poi: ancora una prima firmata Toscana Produzione Musica col contrabbassista già vincitore del Premio Tomorrow’s Jazz Michelangelo Scandroglio alla testa del progetto “The iron way”: quattro musicisti da Italia e Regno Unito per tracciare una connessione tra la Maremma Toscana e Londra (31/5); la flautista Top Jazz Mariasole De Pascali in un solo col respiro di un microcosmo poetico (26/5); “Soma”, collaborazione tra Peppe Frana, Masih Karimi e Ciro Montanari ispirata ai linguaggi sonori di Kurdistan e Persia (7/4); Nadir Trio: Ares Tavolazzi, Elias Nardi e Emanuele Le Pera in un viaggio tra le melodie del repertorio arabo-ottomano (14/4).

È un programma che ci rende particolarmente orgogliosi – affermano i direttori artistici Maurizio Busìa e Francesco Mariotti perché intreccia alcune delle migliori proposte internazionali e nazionali a produzioni nate da talenti toscani che si sono relazionati con il resto del mondo esportando qualità ed entusiasmo contagiosi. È il caso di Silvia Bolognesi e Michelangelo Scandroglio che in Toscana Produzione Musica hanno potuto trovare un territorio di creazione e lavoro, e attraverso visioni aperte e senza troppi confini, stanno rappresentando l’eccellenza sul panorama musicale non soltanto europeo”.

Info e prezzi:

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🎧 Anaïs Drago, Alessandro Lanzoni e Francesco Dillon al Parc

Anaïs Drago, Alessandro Lanzoni e Francesco Dillon concludono la tre giorni di concerti firmati Toscana Produzione Musica, sabato 16 dicembre al Parc di Firenze, alle ore 19.00. L’intervista a Maurizio Busia 🎧

Anaïs Drago, Alessandro Lanzoni e Francesco Dillon: saranno i protagonisti dell’ultima giornata di maratona live a cura di Toscana Produzione Musica (TPM), l’iniziativa che porta a Firenze, al PARC – Performing Arts Research Centre (piazzale delle Cascine 4), i progetti più interessanti usciti dai centri nazionali della musica di tutta Italia.

Sabato 16 dicembre alle 19.00 sarà sul palco “Terre Ballerine”, formazione composta da Anaïs Drago al violino, Federico Calcagno ai clarinetti e Max Trabucco alla batteria, con un repertorio di brani originali composti appositamente per il trio. A seguire alle 21.00 “Nubes”, collaborazione tra il piano jazz di Alessandro Lanzoni e il talento eclettico del violoncello di Francesco Dillon firmata TPM per un viaggio musicale sulla frontiera tra improvvisazione e composizioni contemporanee.

Il lavoro di Toscana Produzione Musica – centro presieduto da Paolo Zampini con la direzione artistica di Francesco Mariotti e Maurizio Busìa – è possibile grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Pisa e Regione Toscana (ingresso 8/5€, info: www.toscanaproduzionemusica.it).

 Ascolta l’intervista a Maurizio Busia di Toscana Produzione Musica a cura di Giustina Terenzi 🎧 :

maurizio busia maratona al PARC EDIT

 

“Terre Ballerine” propone una musica che assume una dimensione non solo sonora ma anche plastica, rimandando immediatamente al movimento del corpo nello spazio. Anaïs Drago è stata eletta nel 2022 miglior nuovo talento del panorama italiano dalla rivista Musica Jazz e conferma così il suo valore e il suo contributo alla scena musicale nazionale, un’artista eclettica che si distingue per la sua versatilità e per la sua capacità di spaziare tra diverse sonorità musicali, con collaborazioni illustri tra cui il duo con il grande Enrico Rava.

Il progetto “Nubes” si articola tra partiture scritte e jazz, creando un connubio affascinante di suoni e stili. Lanzoni e Dillon si sfidano e si completano a vicenda, creando una tensione creativa che si traduce in un’esperienza inedita tra virtuosismo, sensibilità e profondità emotiva, offrendo al pubblico un’esperienza musicale da vivere.

Info: www.toscanaproduzionemusica.it

Ingressi: 8€ / ridotto 5€ (under 25, studenti, soci Arci, soci Coop)

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