Giani: per rigassificatore Piombino chiederò doppia valutazione ambientale

Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, presentando in aula di palazzo del Pegaso una comunicazione sul rigassificatore nel porto di Piombino.

“Ho letto sulla stampa che il rigassificatore salterà la procedura di Via, ebbene, io vi assicuro che pretenderò doppia valutazione di impatto ambientale; vi dò davvero la mia parola: firmerò solo se avrò doppia Via e garanzie di sicurezza ambientale per la popolazione”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, presentando in aula di palazzo del Pegaso una comunicazione sul rigassificatore nel porto di Piombino.

 “Il rigassificatore è un argomento che si riconnette a quella che è la scelta strategica, storica, fondamentale per gli interessi del paese, per trovare fondi di autosufficienza e garantire l’indipendenza dal gas della Russia”  ha esordito  Giani. che ha ricordato come sia stato il Governo a scegliere i due siti in Italia: Piombino e Ravenna.

In via ordinaria il procedimento autorizzativo ha durata prevista di 200 giorni ma il decreto legge del Governo, tenuto conto della urgenza e strategicità dell’opera, accorcia i tempi, prevedendo che l’autorizzazione sia rilasciata dal commissario, entro 120 giorni dalla data di ricezione dell’istanza”. La comunicazione annuncia anche la firma di un’ordinanza per “istituzionalizzare la struttura di staff di cui il sottoscritto si avvarrà e il cui coordinamento sarà attributo al direttore generale della Giunta, Paolo Pantuliano”, cui Giani ha invitato anche un pool del Consiglio regionale, “vero fulcro tra le esigenze nazionali e le garanzie sul piano locale”. Ad oggi, come specificato nel documento, “non è stata ancora presentata l’istanza, ma tutto lascia presupporre che Snam lo farà nei prossimi giorni” e il progetto di massima prevede “l’ormeggio presso la banchina est della darsena nord del porto di Piombino di una nave di poco meno di 300 metri di lunghezza e capacità di volume stoccato attorno ai 170mila metri cubi. Il metano gassificato verrà trasferito via condotta sino al punto di ingresso della rete nazionale gasdotti posto a circa otto chilometri”.

“Ho stilato un  memorandum in 10 punti che prevede una serie di adempimenti” su cui chiede “disponibilità” e “concretezza” da parte del Governo. Da un lato avremo quindi l’avvio dell’iter da parte di Snam, che coinvolgerà ben trenta soggetti, dall’altro ci sarà il lavoro di Giani sul decalogo: completamento del porto, bonifica delle falde, bonifica delle aree del demanio marittimo, fonti rinnovabili, idrogeno valley, lotto della 398, sconti su bollette per cittadini e imprese, rilancio del polo siderurgico, sostegno a chi svolge attività di itticoltura” ha detto Giani. Che ha annunciato che venerdì primo luglio sarà presente alla seduta straordinaria del Consiglio comunale di Piombino per discutere del tema. Non solo, ma in qualità di garante dei cittadini, sul rigassificatore, il governatore è stato chiaro: “Come commissario mi sento garante dei cittadini, quindi finché io non ho assicurato le condizioni di sicurezza, di impatto ambientale e di rispetto della salute della popolazione nella città e nel porto di Piombino non firmo niente”. “È indubbio – ha spiegato – che i cittadini si devono sentire garantiti; possono esserci tutte le normative che si vuole, ma l’obiettivo deve essere sempre uno: la salute e la sicurezza dei cittadini”.

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Toscana, Regione costruirà “Terza Torre” a Novoli

La “Terza Torre”,  più alta delle altre, sarà dotata di un auditorium da 350 posti aperto alla cittadinanza; una sala operativa h24, una sala esposizioni,  aree  direzionali, spazi per il ricevimento del pubblico. La Regione ha bandito un concorso internazionale

Un concorso di idee per la “Terza Torre” di Novoli e la nuova vita del Centro direzionale: lo ha annunciato la Regione Toscana stamattina in una conferenza stampa. I professionisti che parteciperanno al concorso saranno chiamati a rielaborare la configurazione del Centro, sia attraverso il restyling dei due edifici esistenti e degli spazi esterni sia attraverso la costruzione della nuova “Terza Torre”, che sarà più alta delle altre e dovrà essere dotata di un auditorium da 350 posti aperto alla cittadinanza; una sala operativa h24 (provvista di sala di telecontrollo dove potranno confluire le notizie e i dati di tutto il territorio regionale); una sala espositizioni; un’area direzionale principale e sei aree direzionali secondarie; spazi per il ricevimento del pubblico e ambienti per accogliere fino a 350 nuove postazioni di lavoro per i dipendenti regionali.

Per questa sfida, la Regione Toscana ha stanziato circa 52 milioni e 300mila euro di cui 35 milioni riservati ai lavori di realizzazione, con l’obiettivo di “creare uno spazio moderno e dare un segno – prosegue Giani – della centralità delle politiche territoriali anche dal punto di vista architettonico, tecnologico, impiantistico, energetico e nel rispetto della sostenibilità ambientale”. “Un simbolo – sottolinea – che sia visibile e riconoscibile su tutto il territorio Regionale, che sia per i cittadini non solo un punto di riferimento ma anche un manifesto delle potenzialità delle politiche regionali proiettate nel prossimo futuro”.

Saranno due le fasi del concorso. Nella prima, che si concluderà il prossimo 15 settembre, saranno selezionate le migliori 6 idee per la riqualificazione dell’intera area a nord-ovest di Firenze: lotto esterno, viabilità interna, restyling delle due torri esistenti, ‘Terza Torre’. Nella seconda fase, che individuerà l’idea vincitrice, verrà chiesto di approfondire in modo più specifico il tema della ‘Terza Torre’. “Contiamo di avviare la seconda fase entro la fine dell’anno per giungere poi alla scelta dell’idea vincitrice entro la prossima primavera”, afferma Giani, precisando che “Il progetto dovrà essere sviluppato tenendo conto del contesto storico urbanistico in cui il centro è inserito, creando un disegno architettonico capace di suscitare un legame con il contesto urbano circostante e con la Firenze storica”.

Cinque saranno i criteri di valutazione: l’architettura, il rispetto ambientale, l’efficienza energetica, la sicurezza strutturale, la salute e il benessere dei lavoratori. Le proposte progettuali saranno selezionate da una commissione giudicatrice composta da personalità di alto profilo, scelte anche tra le Università della Toscana.“Il concorso, il cui bando sarà aperto da domani, nasce all’interno di un più ampio percorso programmatico voluto dalla giunta per accorpare e ridurre il numero delle sedi regionali, ottimizzando gli spazi e contenendo spese di affitto e manutenzione ordinaria e straordinaria”, spiega il presidente Giani, che aggiunge: “La nostra volontà è quella di trasferire a Novoli la presidenza, alcuni assessorati e di portare dagli attuali mille a 1500 le dipendenti e i dipendenti che lavorano nel Centro”.

La procedura concorsuale sarà gestita attraverso “Concorrimi”, servizio messo a disposizione dell’Ordine degli Architetti di Milano che da alcuni anni ha ideato un bando tipo e una piattaforma informatica con l’obiettivo di promuovere, garantendo anche l’anonimato delle proposte, la qualità dell’architettura.

Il professionista, lo studio o il team vincitore svilupperà anche la progettazione definitiva e quella esecutiva, mentre agli altri cinque partecipanti che giungeranno alla fase finale sarà riconosciuto un rimborso spese.

 

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