Faentina: protesta sindaci contro RFI/Trenitalia

Una protesta davanti alle sedi fiorentine di Rfi e Trenitalia contro il “caos Faentina” e “gli ennesimi giorni di ritardi e cancellazioni di treni”. La annunciano per il 10 dicembre i sindaci dei Comuni del Fiorentino interessati dalla linea ferroviaria.

Dopo le riunioni e gli incontri con Regione Toscana e Trenitalia delle scorse settimane, spiega una nota, i sindaci hanno deciso di interessare il prefetto di Firenze per palesare la situazione che vivono gli utenti della linea.

I primi cittadini di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, di Marradi Tommaso Triberti, di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, di Vaglia Leonardo Borchi e di Fiesole Anna Ravoni sottolineano che “ogni volta che c’è un disservizio ci vengono date spiegazioni, tecnicamente impeccabili. Ma noi amministratori a cui pervengono le lamentele dei pendolari o dei genitori i cui figli non si sa mai a che ora riescono a tornare a casa non possiamo ogni volta dover dare una spiegazione sui motivi, senza che la situazione migliori”. “Ci siamo stancati di chiedere spiegazioni – aggiungono  i sindaci-, c’è chi deve garantire un servizio pubblico e oggi non lo sta facendo”. Il consigliere regionale della Lega Elisa Tozzi osserva che “il caos Faentina e le difficoltà per i pendolari di tutta la Toscana, continuano. Evidentemente l’azione della Giunta non è sufficiente, né quella degli amministratori locali: entrambi non sono stati capaci di dare risposte ai cittadini. Occorre quindi riportare in Consiglio regionale il tema del trasporto pendolare, questione centrale per il Valdarno, il Mugello, l’Empolese Valdelsa ma anche per il Senese e la Lucchesia”.

Per Tozzi “i ripetuti incontri dell’assessore regionale e dei sindaci con Ferrovie non hanno prodotto nulla di concreto. E quindi qui i casi sono due: o si tratta di azioni di facciata, oppure la Giunta non è ritenuta credibile. E non so cosa sia peggio”.

Natale: sindaci Mugello a Conte, ‘Rivedere spostamenti’

Richiesta su divieti fatta anche a governatore Giani

“Rivedere il divieto e consentire gli spostamenti nelle festività natalizie individuando degli ambiti di libero spostamento”. E’ la richiesta che gli otto sindaci del Mugello – Giampiero Mongatti, Paolo Omoboni, Stefano Passiatore, Giampaolo Buti, Tommaso Triberti, Philip Gian Piero Moschetti, Federico Ignesti, Filippo Carlà Campa – hanno rivolto in una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ed anche al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

“Ci rivolgiamo a voi – si legge nella lettera – dopo che in queste ore abbiamo raccolto il dispiacere di molti nostri concittadini nel non poter passare queste festività con i propri genitori o figli. Capiamo bene lo sforzo e la grande responsabilità che avete nel fare il possibile per contenere questa pandemia e siamo grati per il vostro lavoro. Tuttavia riteniamo che gli ultimi provvedimenti, quelli inerenti le festività, siano molto severi e poco equi”. I sindaci hanno precisato che “più piccola è una comunità e più è cosa ordinaria avere parenti stretti nei comuni limitrofi. Riteniamo opportuno, quantomeno per le festività, permettere il ricongiungimento dei genitori soli con i propri figli anche se non residenti nello stesso comune. Tanto più che, in caso di Regione in area gialla, la misura varrebbe solo per i tre giorni indicati”. Secondo i primi cittadini “un ragionevole compromesso è di individuare degli ambiti nei quali applicare il divieto di spostamento per permettere a genitori e figli di passare insieme le festività”.

Crisi Coop Legnaia, sindaci: “A fianco dei lavoratori”

I sindaci Dario Nardella (Firenze), Sandro Fallani (Scandicci) e Paolo Omoboni (Borgo San Lorenzo) lanciano un appello sulla crisi della Coop di Legnaia: “Pronti a collaborare ad ogni ipotesi che possa tramutarsi in soluzione efficace”. Chiesto di incontrare il Commissario al tavolo di crisi convocato dalla Regione Toscana, non appena sarà nominato.

Nardella, Fallani e Omoboni vogliono coinvolgere chiunque sia interessato a individuare un percorso che salvaguardi il futuro dei dipendenti della Coop di Legnaia e delle loro famiglie. “Le ultime notizie dopo l’assemblea dei soci indicano una situazione critica, con la mancata ricapitalizzazione della cooperativa e le dimissioni dei vertici. Chiediamo che fin da subito sia fatto il possibile, con la massima responsabilità da parte di tutti. Affiancheremo i Sindacati nel caso si renda necessaria la richiesta di ammortizzatori sociali per consentire alle famiglie dei lavoratori di affrontare questo periodo di difficoltà”, hanno detto i Sindaci.

La Cooperativa di Legnaia ha sede nel territorio di Firenze e ha la maggior parte dei circa 600 produttori soci nella piana fiorentina, sulle colline di Scandicci e nel Mugello. “In queste ore niente deve rimanere intentato – dice il sindaco di Scandicci Sandro Fallani – assieme alla Regione stiamo esplorando ogni possibile percorso”.

A Borgo San Lorenzo ‘rinasce’ monastero S. Caterina da Siena

Un investimento da 6,5 milioni di euro per far rinascere il  monastero di Santa Caterina da Siena di Borgo San Lorenzo (Firenze) che, una volta riqualificato, diventerà patrimonio della comunità.

Il progetto di recupero del grande immobile, spiega una nota, è stato presentato oggi alla presenza, tra gli altri, del presidente del Consorzio Co&So Lorenzo Terzani, del presidente del Consiglio toscano Eugenio Giani, del presidente della Fondazione cittadella di Santa Caterina da Siena Stefano Tagliaferri, e del sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni.
Il piano di riqualificazione nasce dalla volontà manifestata dalle suore dominicane al Consorzio Co&So di ridare nuova vita al monastero.

Il progetto è diventato poi operativo attraverso la costituzione della Fondazione La cittadella di Santa Caterina da Siena, costituita dal Consorzio Co&So, dalle suore Domenicane, dal Consorzio Fabrica e dal Gal-Start, che raccoglie le rappresentanze del territorio. Ogni piano del monastero avrà una funzione specifica e la sua fruizione sarà facilitata aprendo nuovi ingressi.

Il piano terra e il seminterrato saranno riservati alle botteghe artigianali e alla commercializzazione di prodotti locali. il progetto prevede un orto, in parte destinato all’attività di ristorazione a km 0 e in arte per attività didattiche. Ci sarà anche una piazza pubblica. Il primo piano sarà dedicato alla cultura e alla creatività e ospiterà un museo, laboratori didattici per bambini e adulti, e zone riservate alle associazioni locali. L’ultimo piano sarà dedicato ai servizi di cura e salute con 40 posti letto per l’accoglienza di persone che necessitano di terapie e riabilitazione.

Treni: novità per linea ferroviaria faentina e Mugello

Dal 6 aprile, in via sperimentale per 6 mesi, sarà inserita nella programmazione ferroviaria una coppia di treni notturni che collegheranno il Mugello e Firenze nel fine settimana. La Regione ha accolto questa richiesta – portata avanti dal presidente dell’Unione dei comuni del Mugello e sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, che hanno garantito anche una compartecipazione economica – oltre a quella di potenziare l’offerta diurna introducendo nei giorni festivi una coppia di treni da e per Firenze, a partire dal 17 marzo.

“Siamo sempre disposti ad ascoltare le necessità dei territori – ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – ed a cercare, insieme agli amministratori locali, soluzioni mirate a specifici problemi. In questo caso i sindaci hanno riproposto l’idea, già sperimentata nel 2016, di un servizio di treni notturni per garantire collegamenti sicuri e affidabili con Firenze nel fine settimana, ad uso soprattutto di tanti giovani che tra sabato e domenica si recano in città per trascorrere la serata divertendosi. Anche la coppia di treni festiva è stata pensata soprattutto a beneficio dei cittadini e dei turisti che dal Mugello vogliono raggiungere il capoluogo senza prendere l’auto”.

“Era uno degli obiettivi che ci eravamo dati – sottolinea il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello, Paolo Omoboni – non l’unico, e siamo soddisfatti del risultato ottenuto e ringraziamo la Regione per aver accolto questa proposta. Diversi mesi fa i ragazzi delle nostre scuole avevano fatto una raccolta firme per chiedere un treno notturno il sabato sera. Una coppia di corse consentirà ai nostri giovani e alle famiglie di poter avere un mezzo alternativo all’auto, oltre al rafforzamento delle corse festive. Un segnale di investimento sul materiale rotabile che deve essere un primo passo. Se vogliamo che questi territori continuino a crescere il rafforzamento della Faentina è essenziale e su questo come Unione continueremo a lavorare”.

I treni notturni che collegheranno Borgo San Lorenzo e Firenze nelle notti tra sabato e domenica dei week-end avranno il seguente orario:

– andata con partenza da Borgo San Lorenzo ore 21,32; fermate a San Piero a Sieve (21,37), Vaglia (21,44), Fiesole (21,56), Binario San Marco Vecchio (22,04); arrivo a Firenze Santa Maria Novella alle ore 22,11.

– ritorno con partenza da Firenze Santa Maria Novella alle ore 0,40; fermate a Binario San Marco Vecchio (0,46), Fiesole (0,54), Vaglia (1,06), San Piero a Sieve (1,14); arrivo a Borgo San Lorenzo alle ore 1,20.

Invece la coppia di treni inserita nei giorni festivi partirà da Borgo S.Lorenzo alle 10.38 e arriverà a Firenze SMN alle 11.18. Il treno del ritorno partirà da Firenze alle ore 18.40 e seguirà la stessa traccia del treno 21481, che ad oggi circola solo nei giorni feriali.

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