Panificio Toscano: riprende mobilitazione lavoratori

SABATO 21 e DOMENICA 22  i lavoratori del Panificio toscano saranno in sciopero e presidio di fronte alla UniCoop di Novoli. INTERVISTA CON SARAH CAUDIERO DI SICOBAS

“Sono passati 4 mesi dalla notifica del verbale dell’Ispettorato del Lavoro che da piena ragione ai lavoratori che da ormai due anni denunciano le irregolarità dell’azienda. Il verbale riconosce una condizione di sotto-inquadramento per l’85% del personale esaminato (per cui ordina l’inquadramento in livelli superiori) e afferma senza mezzi termini che il CCNL da applicare sarebbe quello dei Panifici Industriali e non quello per l’artigianato. Dopo quattro mesi, il contenuto e le prescrizione del verbale continuano ad essere ignorati dall’azienda che non ne ha dato alcun seguito” dice il sindacato SI Cobas in un comunicato.

“Inutile anche l’intervento della Regione Toscana che con una mozione approvata in Consiglio Regionale prima e con l’apertura di un tavolo in sede istituzionale ha sollecitato l’applicazione delle prescrizioni dell’ Ispettorato” aggiunge il sindacato annunciando che “SABATO 21 e DOMENICA 22 Dicembre i lavoratori saranno in sciopero e presidio davanti alla Coop di Novoli a Firenze. È evidente che Unicoop, che in passato aveva garantito sulla massima regolarità del suo fornitore, debba delle spiegazioni ai lavoratori e a tutti i suoi soci ed intervenire affinché i diritti di tutti vengano rispettati”

 

Panificio Toscano, ispettorato lavoro dà ragione SìCobas

Prato, l’attività svolta da ‘Panificio Toscano’, azienda con sede a Prato che rifornisce la grande distribuzione, è “di tipo industriale e non artigianale”, ai lavoratori deve essere applicato il contratto ‘industria’ e pertanto i livelli di inquadramento del personale non sono corretti.

È quanto rileva un verbale dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Prato, stilato al termine di un percorso ispettivo sull’azienda ‘Panificio Toscano’, secondo quanto riporta una nota del sindacato SìCobas.

Il sindacato aveva indetto per ieri una nuova giornata di sciopero per “richiedere la convocazione urgente di un tavolo di trattativa per discutere tempi e modalità di applicazione del Ccnl panifici industriali ed effettuare una revisione seria dei livelli di inquadramento del personale. Nè più nè meno che l’applicazione di quanto disposto dall’ispettorato”.

Sempre secondo SìCobas Prato, “il verbale, inoltre, boccia il famoso ‘percorso’, durato un anno, di reinquadramento del personale concluso a giugno con l’accordo di Cgil, Uil e azienda. Oltre due terzi delle posizioni esaminate dall’ispettorato sono risultate scorrette. Per loro è stato ordinato il reinquadramento in livelli superiori. Per circa l’85% delle posizioni esaminate sono state riconosciute ai lavoratori differente retributive e contributive Inps”.

Non corretto sarebbe anche il contratto che, fino al 2018, legava il Panificio con la cooperativa Giano perché era di facchinaggio. “Di fatto l’Ispettorato ha convalidato tutte le nostre tesi, per questo – spiega Sarah Caudiero, una delle responsabili territoriali SiCobas, che ha diffuso la relazione – abbiamo chiesto di istituire un tavolo di confronto con la proprietà e anche i sindacati confederali, soprattutto per regolarizzare le posizione lavorative di tutti gli operai, non solo di quelli che rappresentiamo”

Panificio Toscano, lavoratori protestano sul tetto della Coop

Prato, nuova protesta dei lavoratori del ‘Panificio Toscano’ iscritti al sindacato SiCobas, i manifestanti, circa una trentina, questa mattina hanno mostrato striscioni ed urlato slogan dal tetto di un supermercato Coop del Parco Prato, uno dei più grandi centri commerciali della città.

Il motivo della protesta dei lavoratori sul tetto della Coop, risiede nel fatto che Coop è uno dei più grandi clienti di Panificio Toscano.

Sul tetto gli operai, che sono in sciopero da 10 giorni, hanno srotolato uno striscione bianco con la scritta rossa “A lavorare da 10 anni per 5,50 euro l’ora. Cara Coop, è questo il tuo codice etico? – firmato – Lavoratori Panificio Toscano in sciopero”.

Sulla vertenza di oggi – fa sapere SiCobas – c’è stata una mobilitazione dei Cobas in tutta la Toscana a sostegno degli operai dell’azienda, che tra i principali fornitori della Coop di dolci e panificati. Davanti a tutti i supermercati Coop, riferisce un comunicato , soci e cittadini sono andati a chiedere a Coop di prendersi la responsabilità delle condizioni di lavoro poste in essere dai suoi fornitori, anche appellandosi al “codice etico” della cooperativa di consumo.

A Firenze ci sono stati volantinaggi ai supermercati Coop ‘Leopoldo’, ‘Cimabue’ e IperCoop Ponte a Greve dove sono intervenuti i carabinieri per impedire di distribuire volantini.

In programma pure altri volantinaggi nel capoluogo toscano, alla Coop di viale Europa e a quella di Novoli.

Secondo un comunicato di SiCobas, Panificio Toscano, “si rifiuta di applicare il Ccnl di panificazione industriale per mantenere basso il costo del lavoro: 140 operai che producono pane e dolci per tutti i supermercati Coop hanno lo stesso contratto del fornaio sotto casa. Inoltre, anche sotto Ccnl di panificazione artigianale, operai specializzati e qualificati che lavorano da più di 10 anni sono inquadrati agli ultimi livelli, per una paga oraria di 5,50 euro l’ora”.

L’azienda Panificio Toscano, che ha una sede a Prato ed una a Collesalvetti (Livorno), nei giorni scorsi aveva rigettato qualsiasi accusa di mancato rispetto dei diritti dei lavoratori.

Lavoratori Prato, Panificio toscano favorevole a incontro

Un presidio di lavoratori delle aziende di Prato Panificio toscano, tintoria Superlativa e Tintogroup si è svolto fuori dalla sede del Consiglio Regionale della Toscana, in via Cavour a Firenze.

La manifestazione è stata organizzata dal sindacato intercategoriale Cobas. “I lavoratori sono in sciopero – si spiega in una nota diffusa dal sindacato – e chiedono di essere ascoltati dai capogruppo del Consiglio su quanto sta accadendo nel territorio pratese”.

“Le recenti agitazioni sindacali – prosegue il comunicato – hanno riportato alla luce una realtà gravissima di sfruttamento e violazione sistematica delle leggi, delle norme e dei contratti nazionali, che deve interessare la politica: gli sgomberi violenti dei presidi sindacali organizzati dalle forze dell’ordine in questi giorni sono una risposta non solo sbagliata, ma anche indegna di un paese democratico”.

In seguito al presidio di questa mattina, secondo quanto si apprende da una nota, Panificio toscano si dice disponibile a un incontro, segnalando anche l’opportunità che “venga prioritariamente accertata la reale situazione dei fatti”.  L’azienda spiega di voler accogliere la richiesta delle istituzioni pratesi per un incontro – il riferimento è alle dichiarazioni del sindaco Matteo Biffoni e del segretario del Pd di Prato Gabriele Bosio – da svolgersi “presso la prefettura di Prato, ovvero presso qualunque altra sede istituzionale sia ritenuta disponibile e competente”. Segnala al tempo stesso “l’opportunità che all’incontro suddetto siano invitati anche le rappresentanze regionali di Cgil e Uil, in quanto due sono le sedi interessate dalle agitazioni sindacali indette dai Sicobas con stabilimenti che hanno sede in due diverse province della Toscana, Prato e Livorno. Segnala inoltre l’opportunità che venga prioritariamente accertata la reale situazione dei fatti”.

Nelle ultime settimane le tensioni per la situazione in cui verano i lavoratori delle aziende pratesi ha portato a numerose proteste. Ricordiamo che nella notte tra domenica e lunedì ci sono state tensioni tra i lavoratori stranieri che avevano preso parte a un picchetto davanti alla sede del Panificio tascano e la polizia e che nella mattina di lunedì c’è stata una manifestazione di una quarantina di lavoratori di origine pakistana del Panificio toscano davanti alla sede della Coop di via Valentini a Prato durante la quale i manifestanti, come la notte prima, hanno chiesto “l’applicazione corretta del contratto di lavoro”. Inoltre nella giornata del 5 luglio la polizia è intervenuta con maniere forti nei confronti dei lavoratori della Tintoria Superlativa, per fermare un tentativo di blocco della tangenziale.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Luca Toscano, coordinatore provinciale del sindacato Sì Cobas.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/INTERVISTA-LUCA-TOSCANO.mp3?_=2

Panificio Toscano; protesta davanti prefettura Prato

Una trentina di lavoratori del Panificio Toscano hanno manifestato oggi davanti alla Prefettura di Prato dopo la decisione di Unicoop Firenze di sospendere la fornitura

Circa trenta lavoratori del ‘Panificio Toscano’ iscritti al sindacato Sì Cobas hanno manifestato di fronte alla prefettura di Prato, in via Ricasoli, per chiedere che “Unicoop Firenze revochi la sospensione del contratto con l’azienda”.

Secondo il sindacato per il secondo giorno consecutivo una parte di lavoratori non avrebbe svolto il suo turno di lavoro perchè da ieri la fornitura sarebbe stata sospesa. Una decisione presa da Unicoop, si legge in una nota, dopo la protesta di un gruppo di lavoratori che sabato scorso sono entrati all’interno di un punto vendita di Unicoop a Prato manifestando tra gli scaffali e i clienti per le condizioni di lavoro all’interno dell’azienda dove da mesi va avanti una vertenza proprio con Sì Cobas.

Unicoop conferma di aver sospeso la fornitura in attesa che si chiarisca la vertenza all’interno di Panificio Toscano “a tutela della nostra clientela”, spiegano da Firenze.

Collesalvetti (Livorno): denunce per sciopero davanti “Panificio Toscano”

Verranno tutte denunciate per vari reati, secondo quanto appreso, le 30 persone, tra lavoratori e sindacalisti Si Cobas in sciopero, che nel tardo pomeriggio di ieri hanno dato vita a una manifestazione non autorizzata all’esterno del Panificio Toscano di Collesalvetti (Livorno).

Durante lo sciopero le persone, sedute a terra, hanno tentato di impedire l’ingresso e l’uscita nello stabilimento di lavoratori e automezzi dei fornitori. La polizia, sempre secondo quanto si apprende, è intervenuta per consentire il passaggio dei mezzi sollevando di peso i manifestanti che si erano seduti a terra davanti ai cancelli del panificio.

“Ieri – spiegano invece dal sindacato Si Cobas – ancora ancora volta gli operai si sono fermati per rivendicare l’applicazione del contratto nazionale dei Panifici Industriali, riconoscimento dei livelli e degli scatti di anzianità maturati”.

“Le tensioni sono iniziate dopo che – aggiungono dal sindacato – la polizia ha scortato all’interno della fabbrica una macchina di crumiri chiamati dall’azienda per sostituire, illegalmente, i lavoratori in sciopero.”

“A quel punto – concludono dal sindacato – sono iniziati i blocchi ai cancelli per tre volte aggrediti dalle forze dell’ordine per rendere nullo l’esercizio del diritto di sciopero dei lavoratori”.

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