Siena, al lavoro per correre il Palio nel 2022

Dopo due anni di assenza, questa estate potrebbe essere quella giusta per rivedere il palio di Siena. L’ultima edizione è stata il 16 agosto 2019, poi lo scoppio della pandemia da Coronavirus e l’impossibilità di garantire la sicurezza in Piazza Del Campo.

Oggi, 14 gennaio, il sindaco di Siena Luigi De Mossi nel corso di una conferenza stampa ha spiegato che il Comune sta lavorando ad un protocollo che permetta di correre il Palio. Un protocollo d’intesa con il Cts, con delle limitazioni, ma che al tempo stesso mantenga inalterati i valori sociali del Palio. Come affermato sempre dal sindaco De Mossi, resteranno i punti fermi della tradizione e della festa di popolo.

Alla conferenza stampa erano presenti anche il rettore del magistrato delle contrade Claudio Rossi e il decano dei capitani Marco Antonio Lorenzini.

“L’obiettivo – ha aggiunto il primo cittadino – è correre il Palio del 2022, pensando a un protocollo sanitario che non stravolga i valori del rito. La città ha sofferto da tanti punti di vista l’assenza della nostra festa di popolo per la pandemia”.

Siena senza il suo Palio è una città in sofferenza, e l’attesa di questi due anni è stata molto difficile per i cittadini. Lo scorso anno un tentativo è stato fatto, ma poi la crisi pandemica si è rivelata troppo grave. Ma dal lavoro fatto nei dodici mesi scorsi qualcosa può essere salvato. “La macchina è stata messa in moto anche nel 2021 – ha spiegato De Mossi – sia per non lasciare niente di intentato, che per cominciare a lavorare appunto per il 2022. Abbiamo avuto colloqui con i rappresentanti del governo proprio per insistere sull’unicità e la peculiarità del Palio di Siena, scevro da qualsiasi vicinanza a manifestazioni a cui può essere assimilato.”

“Per questo abbiamo lavorato a un emendamento legislativo – ha concluso il sindaco – rispetto all’attuale normativa, consegnato fin dallo scorso 10 settembre per costruire un protocollo ad hoc per il Palio. Resta aperto e costante il dialogo con le altre istituzioni territoriali e con quelle sanitarie”.

Stop al Palio: Giani, solidarietà alla Siena delle Contrade

Firenze, “Solidarietà alla Siena delle contrade che quest’anno non avrà il Palio”. Così interviene il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, dispiaciuto per l’inevitabile annullamento dei Palii 2020, fermati dal Covid-19.

“Voglio esprimere la mia vicinanza ai senesi e a tutti gli appassionati di questa grande festa di popolo che non veniva interrotta dalla seconda guerra mondiale, 75 anni fa”. “Si tratta di una decisione storica ed inevitabile – aggiunge Giani – perché il Palio non è solo la corsa dei cavalli ma è festa nelle strade, nei rioni, fatta di vicinanza tra la gente e in questo momento di pandemia non si poteva proprio fare in sicurezza.”

Il presidente conclude “garantirò l’impegno della Regione a mantenere viva questa manifestazione unica, visitando appena possibile i musei delle Contrade e rilanciando la candidatura del Palio a bene immateriale tutelato dall’Unesco”.

Palio Siena: lanciò bottiglietta, capogruppo Fdi si dimette

Dimissioni da capogruppo Fdi in consiglio comunale a Siena e autosospensione da tutti gli incarichi nel partito, in particolare da quello di componente del direttivo regionale, dopo il lancio di una bottiglietta d’acqua durante il Palio.

Queste le decisioni prese in autonomia dal consigliere comunale di Siena, Maurizio Forzoni, già multato dal Comune con 500 euro e soggetto a una richiesta di Daspo fatta dal sindaco Luigi De Mossi alla questura a causa del lancio di una bottiglietta d’acqua il 16 agosto scorso dai palchi di piazza del Campo; la bottiglietta finì sulla pista di tufo mentre si correva il Palio dell’Assunta.

Le dimissioni sono state accettate dal coordinatore regionale di Fdi Francesco Torselli in un incontro tenuto oggi. Già nei giorni scorsi Forzoni aveva presentato le proprie scuse al Comune e alla città mentre la sua Contrada, la Selva, aveva preso le distanze dall’accaduto.

Forzoni, ammettendo il gesto, lo aveva spiegato come una reazione di stizza quando ha visto il fantino della sua contrada, la Selva, cadere a metà corsa. Ironia della sorte, poco dopo, alla fine dei tre giri di pista il cavallo ‘scosso’ della Selva, Remorex, ha vinto il Palio per una narice superando di centimetri il Bruco. Però ormai Forzoni aveva compiuto il suo gesto, quindi è stato individuato dai vigili urbani e sono scattate le sanzioni.

Siena: domenica 9 manifestazione animalisti contro Palio

Si terrà a Siena il 9 dicembre, con ritrovo in Piazza Amendola alle ore 12, la prima manifestazione nazionale degli animalisti con il Palio di Siena. Lo annuncia il Coordinamento Italia dei gruppi animalisti. Preoccupazione e distanza da parte della giunta comunale.

“Più che il Palio di Siena, si potrebbe definire il ‘macello di Siena’ – sottolineano gli animalisti in  -, visto che dal 1970 ad oggi oltre 50 cavalli sono morti tra atroci sofferenze. Le tradizioni, fondamentali e importanti ponti con il passato, non sempre sono positive, ed è giusto abbandonare quelle fondate su presupposti sbagliati; in Italia i palii e le sagre sono sinonimo di sofferenza per le più disparate specie animali. Uno degli esempi più tristemente noti è appunto il Palio di Siena”.

“Noi non protestiamo contro la città di Siena, né contro i senesi – aggiungono -. Noi non chiediamo l’eliminazione del Palio di Siena, ma, per esempio, la sostituzione della competizione con i cavalli con gare sportive con partecipanti umani”.

“Siena è il fulgido esempio di una comunità che esalta le proprie differenze ma si riunisce intorno ai valori della solidarietà e del rispetto, della concordia. Tutti quelli che vogliono giudicarci senza conoscerci si rassegnino: sono solo parole che si perdono nel vento”. Luigi De Mossi, sindaco di Siena, interviene così sulla manifestazione animalista in programma nella città del Palio per domenica 9 dicembre.

“Non deve sfuggire il significato di ciò che sta succedendo in questi giorni attorno alla nostra città e ai nostri valori che poi sono quelli identitari. E’ l’eterna dialettica tra il distruggere e il costruire, accettando le differenze e i difetti degli altri. Conoscendoci e riconoscendoci”, ha detto il primo cittadino che oggi ha incassato anche la solidarietà del ministro dell’interno Matteo Salvini che fu ospiti nella ‘carriera’ dello scorso 2 luglio.

Rivolto agli animalisti De Mossi ha concluso: “c’è invece in questo secolo più che breve, chi accusa, sancisce e giudica senza sapere, peggio, senza voler sapere, rincorrendo solo la divinità della comunicazione per apparire il solito quarto d’ora e poi sparire per sempre”.

Per l’assessore alla sicurezza del Comune di Siena, Francesco Michelotti “c’erano i presupposti per vietare la manifestazione; visti i toni bellicosi che sta prendendo sui social. Piazza Amendola è prossima a negozi e abitazioni e i toni assunti dai manifestanti sono tutt’altro che concilianti: mi preoccupo inoltre per l’incolumità degli appartenenti alle forze dell’ordine.”

Infine, l’assessore, lancia un appello, “a tutti i senesi e contradaioli a non cadere in alcuna provocazione e a far regnare l’indifferenza come miglior antidoto alle ridicole contestazioni di domenica prossima”.

“Il Palio è un pezzo dell’identità, della storia e della cultura di Siena. Una manifestazione conosciuta in tutto il mondo e che non deve essere messa in discussione. Giusto adoperarsi sempre più per la sicurezza della corsa, ma chiederne la soppressione è un atteggiamento miope”. Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

 

Il 9/12 manifestazione nazionale animalisti contro Palio di Siena

Siena, si terrà a Siena il 9 dicembre, con ritrovo in Piazza Amendola alle ore 12:00, la prima manifestazione nazionale degli animalisti contro il Palio di Siena.

Lo annuncia il Coordinamento Italia dei gruppi animalisti. “Più che il Palio di Siena, si potrebbe definire il ‘macello di Siena’ – sottolineano gli animalisti in una nota -, visto che dal 1970 ad oggi oltre 50 cavalli sono morti tra atroci sofferenze. Le tradizioni, fondamentali e importanti ponti con il passato, non sempre sono positive, ed è giusto abbandonare quelle fondate su presupposti sbagliati; in Italia i palii e le sagre sono sinonimo di sofferenza per le più disparate specie animali.

Uno degli esempi più tristemente noti è appunto il Palio di Siena”. “Noi non protestiamo contro la città di Siena, né contro i senesi – aggiungono -. Noi non chiediamo l’eliminazione del Palio di Siena, ma, per esempio, la sostituzione della competizione con i cavalli con gare sportive con partecipanti umani”. “Non molleremo mai a Siena – concludono gli animalisti – come in tutti i posti in cui gli animali vengono sfruttati torturati uccisi dall’uomo. Ora e sempre liberazione animale”

Non si fa attendere la replica dell’assessore senese alla sicurezza Francesco Michelotti, che in merito alla manifestazione nazionale annunciata dagli animalisti contro il Palio di Siena dice: “Desta una certa preoccupazione la manifestazione degli animalisti prevista domenica 9 dicembre, questa non è una manifestazione per gli animali ma solo contro la città di Siena, la sua identità, la sua storia e la sua tradizione. Siena è il Palio, il Palio è Siena” e “sui social i toni della manifestazione animalista sono bellicosi e la piega che sta prendendo la cosa non è delle migliori”. “Proprio per questo motivo – prosegue Michelotti in una nota – c’erano i presupposti per vietare la manifestazione come abbiamo chiesto dall’inizio, o quantomeno dirottarla in siti meno rischiosi della città”.

Per l’assessore, “piazza Amendola è prossima a negozi e abitazioni e i toni assunti dai manifestanti sono tutt’altro che concilianti: mi preoccupo inoltre per l’incolumità degli appartenenti alle forze dell’ordine”. Da Michelotti un appello “a tutti i senesi e contradaioli a non cadere in alcuna provocazione e a far regnare l’indifferenza come miglior antidoto alle ridicole contestazioni di domenica”.

LAV, appello a Foa “Renda pubblico accordo economico per dirette Tv palio”

51 cavalli morti accertati a causa del Palio di Siena, dal 1975 ad oggi con il più recente Raol vittima del Palio Straordinario del 20 ottobre scorso, non possono essere considerati una fatalità, a meno che non si voglia offendere l’intelligenza umana.

“Sfortunato due volte il fantino pistoiese Jonatan Bartoletti, Scompiglio: qualche anno fa al Palio di Asti morì il cavallo Mamutones che montava ora è morto il cavallo Raol che montava a Siena. Vediamo quale sarà la prossima contrada che lo assolderà.”Con queste parole la LAV annuncia, in linea con le proprie finalità statutarie, una denuncia per la tragica morte di Raol

“Un Palio tanto straordinario, quanto con un epilogo violento: ancora una volta, purtroppo… – afferma la LAV – Non basta dispiacersi a parole o trincerarsi dietro un fantomatico amore per i cavalli che, nei fatti, sembra contraddetto dal bollettino di guerra di 51 cavalli morti a causa del Palio dal 1975 ad oggi.”

“Non vorremmo – aggiunge LAV – che le informazioni che si rincorrono in queste ore circa il ricorso, per questo Palio straordinario, a cavalli poco esperti trovassero conferma offrendo una possibile spiegazione alla morte di Raol. Chiediamo, inoltre, al neo Presidente della Rai Marcello Foa di rendere pubblico l’accordo, nella sua presumibile entità economica, per le due dirette televisive e per questo terzo Palio straordinario organizzato, in diretta su Raidue, per celebrare la fine della Grande Guerra.”

“Evidentemente nel 2018 i cavalli sono ancora in guerra, fino alla morte. Con il benestare degli addetti ai lavori? Di certo senza il benestare di tanti cittadini e telespettatori indignati – e hanno tutto il diritto di essere indignati – per uno spettacolo che ha mandato a morte o ha contribuito a mandare a morte così tanti cavalli.”

Exit mobile version