Meyer, tante prenotazioni esami, linee telefono congestionate

Firenze, disagi negli ultimi due giorni alle linee telefoniche del Meyer, in particolare su quelle del Cup, a causa di un congestionamento per un corposo incremento del volume di prenotazioni telefoniche.

Lo rende noto l’ospedale pediatrico Meyer scusandosi con i cittadini per il disservizio, questa congestione, spiega una nota, e i ripetuti rallentamenti sono dovuti ad un corposo incremento del volume di prenotazioni telefoniche, per fronteggiare il quale il Meyer è già al lavoro sull’acquisto di una nuova centralina telefonica in grado di ‘reggere’ l’elevato numero di richieste.

Le procedure sono già state avviate e si prevede possano essere finalizzate entro la fine del 2023, grazie ai fondi Pnrr. Il Meyer ricorda che, per alcune specialità (radiografie e ecografie eccetto quella alle anche) e per alcune prime visite (chirurgia della mano, ematologia, ginecologia, neurochirurgia, nefrologia, reumatologia) è possibile la prenotazione online, tramite il portale prenota.sanita.toscana.it e la app Toscana Salute.

Firenze: sferra pugno a 16enne, arrestato

Un gambiano di  24 anni ha colpito  con un pugno una ragazza di 16 anni sull’autobus dopo averla infastidita con insistenti molestie. L’episodio è avvenuto intorno alle 13, sulla linea 30, tra Firenze e Sesto Fiorentino, in via Pratese.

L’uomo è stato arrestato  per lesioni aggravate nei confronti di una minore e per resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere. Ma poi, ieri sera la procura della Repubblica di Firenze ha contestato al 24enne il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso. Per questo motivo non ci sarà la direttissima , ma udienza dal gip la prossima settimana, inoltre per questo ultimo reato rischia da 8 a 14 anni di carcere.

La giovane, 16 anni, a causa del pugno ha subìto una ferita al volto e l’infrazione dell’osso nasale. Al pronto soccorso le hanno dato una prognosi di 21 giorni ma secondo le valutazioni della procura la lesioni è tale da averle deformato l’aspetto. L’episodio è avvenuto intorno alle 13, sulla linea 30, tra Firenze e Sesto Fiorentino, in via Pratese.

L’uomo, secondo una ricostruzione, sul bus avrebbe iniziato molestare la giovane passeggera che lo ha redarguito e respinto, e per questo lui avrebbe reagito impugnando un arnese, quindi avrebbe sferrato un pugno alla ragazza. Al parapiglia, l’autista ha fermato il bus e contattato la sala radio, di fronte a un deposito degli autobus di Firenze.

Mentre nel frattempo gli altri passeggeri sono scappati, autisti, addetti di esercizio e altri operatori delle autolinee che erano sul piazzale sono entrati sul mezzo permettendo alla polizia di bloccare il soggetto. In particolare, un operatore si è messo a parlare con l’aggressore per distrarlo mentre un altro si è occupato della giovane. Il 24enne ha pure opposto resistenza anche agli agenti delle Volanti. La vittima è stata subito soccorsa e successivamente accompagnata all’ospedale Meyer di Firenze.

Il presidente di At, Gianni Bechelli, ringrazia “la polizia intervenuta, ma soprattutto il nostro personale che ha immediatamente agito con grande professionalità e capacità, accertandosi delle condizioni delle giovani ragazze, riportando la calma e riuscendo ad agevolare il fermo dell’aggressore”.

Cgil: “Scadono 600 contratti Asl centro, Careggi, Meyer”

Secondo quanto riporta la Cgil nei prossimi 40 giorni andranno in scadenza oltre 600 contratti di personale sanitario e socio sanitario che attualmente lavora con contratti a tempo determinato e tramite agenzie interali nella Asl Toscana centro e nelle Aou Careggi e Meyer.

In una nota la Cgil chiede di “correre ai ripari” e specifica che “tra infermieri, ostetriche, operatori socio sanitari, tecnici di laboratorio e tecnici di radiologia, nella Usl Toscana Centro i contratti in scadenza sono almeno 410, nell’Aou Careggi almeno 192 e al Meyer almeno 20”.

“Si tratta di professionisti che hanno acquisito competenze importanti e che in questi mesi e anni sono stati fondamentali per garantire ai cittadini l’erogazione dei servizi sanitari –
aggiunge la Cgil -. Siamo preoccupati perché, se anche questo personale venisse a mancare, sarebbe un altro duro colpo alla tenuta dei servizi essenziali che le aziende erogano ai cittadini, con ulteriore aumento delle liste attesa, dei carichi di lavoro, del potenziale rischio per il personale in servizio.

Pensiamo che in questo momento di forte pressione negli ospedali e nel territorio non si possano perdere ulteriori risorse. Chiediamo che si dia l’autorizzazione alle aziende di procedere ad assumere attingendo alle graduatorie che sono in vigore, di rinnovare i contratti in scadenza e di dare seguito alle stabilizzazioni del personale che ha i requisiti”.

Meyer: a 14enne ucraina ferita ricostruito gomito con 3d

La giovane paziente, 14 anni, era arrivata ad aprile scorso dall’Ucraina all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze con una gravissima ferita di arma da fuoco che le ha compromesso il gomito e la funzionalità della mano.

Al Meyer nei giorni scorsi la ragazza è stata sottoposta a un complesso intervento chirurgico che, grazie all’utilizzo della tecnologia della stampa 3d, ha permesso di impiantare una protesi in titanio personalizzata, in modo tale da sostituire la parte di omero distale andata distrutta in seguito all’esplosione.

A eseguire l’intervento un team di chirurghi guidato dal professor Giovanni Beltrami, responsabile dell’ortopedia pediatrica del Meyer e tra i primi, a livello internazionale, a impiantare su bambini protesi personalizzate,
realizzate su misura grazie alle tecnologia della stampa 3d.

“Ma il graduale ritorno alla normalità che attende questa adolescente – si precisa – è frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto molti operatori del pediatrico fiorentino”. “L’esplosione – spiega Beltrami – aveva pesantemente compromesso il tessuto osseo del gomito e i nervi che permettono il movimento delle mani”.

Non è stato possibile procedere subito con l’intervento: i medici del pediatrico sono stati costretti a operarla più volte per una infezione profonda resistente a molti antibiotici che si era creata all’interno del tessuto osseo e alla fine, nel corso dell’ultimo intervento, hanno inserito un
blocco spaziatore con delle perle locali, capaci di rilasciare l’antibiotico direttamente sull’infezione.

La Tc preliminare ha invece permesso di fotografare l’anatomia del gomito sano, per poter ricostruire la parte distrutta in maniera anatomica
attraverso l’uso della stampante 3d, capace di costruire una protesi in titanio uguale all’omero lesionato dall’esplosione. Tra le altre particolarità di questa protesi speciale una cavità realizzata al suo interno in cui sono state inserite altre perle antibiotate che potranno combattere eventuali nuove infezioni.

Sulla paziente intervenuto anche il team della chirurgia ricostruttiva della mano di Careggi, che hanno eseguito una revisione dei nervi coinvolti dall’esplosione, per restituire alla paziente una piena funzionalità motoria futura.

A Firenze e Pisa due interventi innovativi di chirurgia mini-invasiva

All’ospedale pediatrico Meyer di Firenze è stato effettuato un intervento di chirurgia mini-invasiva su un bambino di 13 mesi per la rimozione di una rara malformazione polmonare, mentre a Pisa è stato eseguito un innovativo intervento mininvasivo per distruggere un tumore maligno alla tiroide.

Il piccolo paziente dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze era affetto da una rara malformazione congenita (si stima che riguardi meno di 1 bambino su 100.000)
diagnosticatagli in utero e confermata subito dopo la nascita: si tratta di una lesione che
prende il nome di ‘sequestro polmonare intradiaframmatico’, ovvero una parte del tessuto polmonare rimane separata dal resto dell’albero bronchiale e dal normale sistema di irrorazione sanguigno dei polmoni. Questa porzione di tessuto anomalo, di aspetto simile a una tumefazione, perde le sue funzioni, non comunica con il resto del sistema respiratorio e riceve sangue da un’arteria ‘sistemica’. anziché dal circolo sanguigno polmonare. Se non asportato, può esporre allo sviluppo di infezioni anche gravi e, raramente, degenerare in forme tumorali maligne.

Per operare il piccolo “si è proceduto a un approccio chirurgico combinato, sia addominale che toracico, impiegando una tecnica mini-invasiva. Questo approccio ha permesso di
dominare la maggior parte dei vasi arteriosi dall’addome e di completare l’asportazione della lesione dal torace garantendo la minore aggressività chirurgica possibile.

L’intervento è stato reso possibile grazie a una collaborazione multidisciplinare che ha visto il team di chirurgia neonatale del Meyer – guidato dal professor Francesco Morini – lavorare in tandem con gli anestesisti, che hanno garantito, per tutta la durata dell’operazione, la particolare ventilazione che l’intervento richiedeva. Fondamentale anche il contributo della chirurgia pediatrica, della radiologia e della diagnosi prenatale del Meyer.

Il piccolo, si spiega dall’Aou Meyer, “adesso sta benissimo, dopo soli 4 giorni di ricovero ha fatto ritorno a casa e al controllo successivo è risultato in ottime condizioni”.

L’intervento mininvasivo per distruggere un tumore maligno alla tiroide svolto a Pisa è stato effettuato grazie a un’apparecchiatura progettata da un’azienda fiorentina leader nella fabbricazione di laser medicali. Lo ha reso noto l’Azienda ospedaliero universitaria di
Pisa (Aoup) precisando che la paziente, poco più che trentenne, “aveva un microcarcinoma papillare della tiroide, cioè un tumore di circa 12 mm, solitamente con prognosi favorevole e bassi tassi di recidiva”.

L’intervento è consistito nell’ablazione del tumore, spiega l’azienda sanitaria in una nota, “grazie all’erogazione localizzata di energia laser, attraverso una fibra ottica
introdotta con un sottilissimo ago: la paziente ha ricevuto solo una blanda sedazione e non ha avuto alcun disturbo né durante né dopo il trattamento”. Questa procedura, sottolinea l’Aoup, “adottata a Pisa e al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, apre nuove prospettive: il trattamento è di breve durata, ben tollerato dal paziente, non invasivo e non necessita di anestesia generale”.

L’intervento è stato eseguito da un’équipe guidata da Teresa Rago, dell’unità operativa endocrinologia 1 dell’Aoup, che ha avuto la collaborazione dell’endocrinochirurgia. “Sono molto soddisfatto – ha commentato l’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini – per l’esito dell’intervento e mi complimentato con i professionisti dell’Aoup per il lavoro svolto”.

Firenze: ospedale Meyer diventa Irccs per la pediatria

E’ stato firmato oggi dal sottosegretario di Stato al Ministero della Salute il decreto che rende l’Azienda ospedaliero-universitaria Aou ‘Meyer‘ di Firenze, ospedale pediatrico, un Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico (Irccs) per la pediatria.

Tale riconoscimento è l’ultimo atto di una complessa procedura nazionale avviata un anno fa dopo un’articolata istruttoria da parte del ‘Meyer’ e culminata nella istanza di riconoscimento, avanzata dalla Regione Toscana. A seguito della valutazione positiva da parte di una commissione di valutazione indipendente, inviata al ‘Meyer’ dal Ministero
della Salute lo scorso dicembre e del parere positivo della Conferenza Stato-Regioni, ecco arrivato il decreto di riconoscimento.

Il mondo della ricerca e dell’assistenza sanitaria italiana si arricchisce di una nuova eccellenza, sottolinea con orgoglio il presidente della Regione Toscana insieme all’assessore
regionale al diritto alla salute: un traguardo importante che onora l’intero sistema sanitario regionale a partire da tutti i professionisti del Meyer, cui va un sentito ringraziamento per
questo significativo e prestigioso risultato. Il riconoscimento dell’eccellenza del Meyer testimonia la vitalità di altissimo livello della ricerca scientifica italiana applicata all’attività clinica.

Secondo il direttore generale dell’ospedale, Alberto Zanobini, è un risultato di portata storica nella lunga storia del Meyer, un riconoscimento che apre delle prospettive inedite
nel campo della ricerca pediatrica e che rappresenta un’opportunità unica per tutti i ricercatori dell’azienda ospedaliero-universitaria.

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