“La toscana di Toscani”, è un medico il volto femminile scelto da Uliviero Toscani nel suo contest per un volto femminile che rappresenti la Toscana

Firenze, è di Francesca Innocenti il volto femminile della Toscana selezionato da Oliviero Toscani nel contest lanciato a luglio e organizzato dalla Regione per la campagna promossa da Toscana Promozione Turistica ‘Benvenute in Toscana’.

Con il contest “La toscana di Toscani”, al celebre fotografo era stato affidato il compito di scegliere il volto di donna più rappresentativo della regione. Francesca Innocenti, 26 anni, nata a Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, è medico specializzando al reparto di neonatologia dell’ospedale Cisanello di Pisa.

“Quello che cerco è la faccia dell’anima della Toscana. – aveva scritto Toscani nel descrivere l’intento del suo contest – Non una bellezza commerciale, artificiale, ma una bellezza che va al di là dei normali canoni e che non ha limiti di età. Una faccia con una personalità, un carisma, perché è questo che caratterizza la Toscana. Basta pensare alla Torre di Pisa: solo in Toscana una torre storta poteva diventare famosa. Questo è carisma, un carisma atavico, che viene da lontano. È questo quello che cerco”.

Il contest era rivolto a tutte le donne toscane dai diciotto anni in su. Delle 620 candidate che hanno partecipato,  dopo tre mesi di selezioni, casting, shooting e riflessioni,  tra le 25 finaliste rimaste, Oliviero Toscani ha scelto il volto che secondo lui è il più rappresentativo della nostra regione.

La vittoria è stata annunciata al Teatro Verdi questo pomeriggio davanti a una platea da tutto esaurito, nell’ambito della serata di apertura della cinque giorni “La Toscana delle donne” l’evento organizzato dalla Regione Toscana che vuole scommettere sulla parità tra uomini e donne come motore di benessere economico e sociale. Cinque giorni dedicati a far incontrare e dialogare intelligenze di tutto il paese e capire come migliorare e potenziare le politiche, imparare a usare meglio le risorse a disposizione e raccontare l’esperienza maturata negli anni.

“Sono onorata di questa vittoria, sono felice  e sorpresa – sono state le parole di Francesca al momento della proclamazione – e la cosa più straordinaria e bella è che ci sono arrivata per caso. Ad avvisarmi di questa selezione  è stato il mio allenatore di pallavolo a Pisa, che mi ha detto: ‘sai, ho sentito di questo evento in cui Oliviero Toscani sta cercando un volto e ho pensato a te’. E così, ad un quarto d’ora dalla scadenza, ho mandato la mia foto”.

“E’  stata  un’esperienza fantastica, un lavoro incredibilmente interessante – ha detto il maestro Toscani. Quella che ho voluto rappresentare è la Toscana del buongoverno, di un’etica e di un’estetica perfette, come in nessun altra parte del mondo”. Ecco dunque l’impegno, ha proseguito,  di “raccontare un territorio non facendo vedere la torre di Pisa o i posti fantastici che ci sono, ma la faccia dei suoi abitanti contemporanei, di adesso. Vai a ricercare una umanità, un modo di guardare, di essere”. E la ricerca del maestro è stata complicata, articolata, difficile, racconta dal palco. E la scelta alla fine è stata una scoperta, dice, che l’ha meravigliato: “ma d’altra parte, senza meraviglia non c’è creazione”.

“Quello di Francesca  è un volto che racconta nel modo più genuino la Toscana che piace a noi – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – Ha i colori della nostra regione: negli occhi l’azzurro del mare, il biondo dei riccioli tipici dei ritratti rinascimentali. E poi la simpatia del sorriso sincero, la semplicità raffinata, il temperamento forte e determinato e la sua vocazione alla cura e all’attenzione per il prossimo, quella dimensione sociale così radicata  nella nostra storia. In una parola, i tratti della Toscana”.
Il presidente si è congratulato con Francesca Innocenti, dichiarandosi felice per il risultato di un contest che ha valorizzato la donna e la donna in Toscana.

“Oliviero Toscani  –  ha detto Cristina Manetti, capo di gabinetto del presidente Giani  – non è solo un fotografo di fama mondiale, ma anche un grande comunicatore che ha scelto la Toscana come casa sua. Per questo è stato un immenso piacere aver dato a lui il compito di cercare il volto della Regione:  sarà il volto di Francesca il simbolo e il manifesto delle  iniziative future che promuoveranno la nostra regione”.

La Toscana delle donne, domenica 20 novembre la vincitrice del contest

La Toscana delle donne – La proclamazione del volto della regione sarà rivelata nel corso dell’evento che, dalle 16 al Teatro Verdi di Firenze, darà il via alla cinque giorni organizzata dalla Regione. Sul palco i ballerini e performer Urban Theory e la pianista Giulia Mazzoni

Sarà rivelata domani, domenica 20 novembre nel corso dell’evento al via dalle 16 al Teatro Verdi di Firenze, la vincitrice del contest lanciato a luglio per trovare il volto femminile che diventerà simbolo della Toscana. Lo svelerà, dal palco dell’antico teatro fiorentino, il fotografo Oliviero Toscani nel corso di una conversazione con il presidente della Regione Eugenio Giani e il regista teatrale Damiano Michieletto. Sarà un dialogo sulle donne della Toscana tra storia e contemporaneità, condotto dalla giornalista Eleonora Daniele, noto volto Rai.

Partenza col botto, alle 16, con gli Urban Theory, Digital dancer, la crew italiana più popolare del momento, che ha fatto impazzire il pubblico di Sanremo e di Italia’s Got Talent, che scalderà la sala con una delle sue perfomance mozzafiato. Sarà affidata al ritmo e alla spettacolarità di questo talentuoso gruppo che spopola sui social, l’inaugurazione della cinque giorni “La Toscana delle donne” organizzata dalla Regione e che, fino al 25 novembre, affronterà il complesso universo femminile con le luci e le ombre, i talenti, le potenzialità, le prospettive in Toscana.

Dopo l’introduzione di Cristina Manetti, capo di gabinetto del presidente della Regione Eugenio Giani, seguirà il concerto della compositrice e pianista Giulia Mazzoni, la prima musicista italiana a vincere il prestigioso Premio Ciampi nel 2013 e ad esibirsi al Concerto di Natale all’Auditorium Conciliazione di Roma condividendo il palco con Patti Smith e Dolores O’ Riordan. Al momento Mazzoni sta lavorando al nuovo album, in uscita nel 2023, una produzione internazionale con Thom Russo, vincitore di 16 Grammy Awards.

Il pomeriggio proseguirà, come abbiamo detto, con il dialogo sulle donne e la proclamazione della vincitrice del concorso.

Il contest, nato nell’ambito della campagna di promozione turistica “Benvenute in Toscana” di Regione e Toscana Promozione Turistica, ha dato vita anche a una mostra con le foto delle finaliste che sarà possibile visitare nel foyer del teatro Verdi.

A Lucca in scena “Ich War Da_Io Ero Là”, spettacolo per ricordare la strage di Sant’Anna di Stazzema

Per ricordare la strage di Sant’Anna di Stazzema, l’amministrazione comunale di Lucca mette in scena “Ich War Da_Io Ero Là”, spettacolo ideato dall’attore Marco Brinzi. L’appuntamento è per il 20 settembre ore 21 al Teatro San Girolamo. L’evento è stato presentato questa mattina dall’assessora alla continuità della memoria storica, Ilaria Vietina e dagli attori Marco Brinzi e Caterina Simonelli.

Marco Brinzi torna a proporre, un altro spettacolo inedito che consente di contribuire al progetto di un teatro impegnato che attualizza e valorizza la memoria. Si tratta di un dialogo ipotetico tra un giornalista e uno dei massacratori della strage di Sant’Anna di Stazzema. Brinzi, nelle vesti del massacratore nazista, rifletterà su come un evento del passato possa lasciare tracce nel presente. Per questa ragione ricordare necessita di essere un’azione necessaria e quotidiana.

Sul palco, accanto a lui, ci sarà l’attrice Caterina Simonelli, che indosserà i panni di un’eroina alla ricerca di una degna sepoltura ai suoi cari e al suo passato. In scena saranno presenti anche le fotografie di Oliviero Toscani tratte dal libro “12 agosto 1944 – I bambini ricordano”. Da queste è stata tratta una mostra itinerante e un’esposizione permanente al Museo Storico della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema.

“Abbiamo bisogno di strumenti nuovi per avvicinare le persone e attualizzare ciò che è stato: solo così la memoria diventerà pratica quotidiana, necessaria e indelebile”, ha commentato l’assessora Vietina.

“La prima cosa bella”: il Festival a Sant’Anna di Stazzema

A Sant’Anna di Stazzema il 24 e 25 aprile 2019 si tiene il Festival ‘La prima cosa bella – Sguardi diversi sull’Italia di oggi’. L’evento, a ingresso libero e gratuito, è organizzato dall’Istituzione Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema e rientra nel calendario ufficiale delle iniziative per le celebrazioni del 74° Anniversario della Liberazione.

Il Festival prenderà il via alle ore 16:00 di mercoledì 24 aprile presso la Piazza della Chiesa di Sant’Anna di Stazzema, con Marco Damilano, Pier Luigi Battista, Paolo Condò ed Ubaldo Pantani.

Il 25 aprile il Festival prosegue a partire dalle 16.00 con Oliviero Toscani, Walter Veltroni, Massimo Oldani e Pamela Villoresi che chiuderà il Festival con il suo spettacolo ‘Io ho visto’ in collaborazione con il giornalista Pier Vittorio Buffa. Per la sola giornata del 25 Aprile a partire dalle ore 14:00 saranno disponibili navette gratuite per Sant’Anna di Stazzema con partenza dalla località La Balza (7 km da Sant’Anna).

La due giorni di incontri e spettacoli sarà moderata da Francesca Baraghini, giornalista di Sky tg24.

Nella due giorni del Festival nel Museo Storico della Resistenza saranno visibili le opere dell’artista Vinicio Rovai nell’ambito della mostra “Dal passato al futuro: Sant’Anna di Stazzema e Auschwitz”.

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.santannafestival.it

Il sindaco di Stazzema Maurizio Verona intervistato da Domenico Guarino

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/04/verona-su-prim-cosa-bella-PER-MORNING-NEWS.mp3?_=1

Fotografia lungo la Via Emilia

Fotografia Europea si allarga lungo la Via Emilia per città e paesi. Ecco un itinerario per fare il pieno di immagini, idee, progetti, modi di vedere il mondo.

Ancora tanta fotografia appena fuori Reggio Emilia, alla Fondazione Maramotti. In questa ex-fabbrica della Max Mara, trasformata in anni recenti in un bello spazio espositivo per la importante collezione di arte contemporanea dei padroni di casa, Margherita Moscardini espone il lavoro The Fountains of Za’atari. Uno studio articolato sul sistema idrico e sulle fontane presenti nei campi per rifugiati siriani in Giordania. Che è il secondo più grande al mondo.

E tanta fotografia puntando la barra verso sud est. Scendendo da Reggio Emilia lungo la Via Emilia verso l’Adriatico infatti presto si arriva a Rubiera. Dove ha sede Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea. Cioè una “delle poche strutture in Italia in grado di offrire con continuità e competenze specifiche uno sguardo scevro da giudizi sulle trasformazioni in atto nel nostro paesaggio quotidiano”.

Linea di confine dà vita a progetti fotografici d’indagine territoriale, nei quali coinvolge fotografi famosi – come Lewis Baltz, Guido Guidi, Stephen Shore e altri – insieme a giovani ancora sconosciuti. Infatti la mostra “Relazioni. Fotografie e video dalla collezione di Linea di Confine” raccoglie nomi vecchi e nuovi  che indagano i temi “dell’esistenza, dei legami interpersonali e delle relazioni sociali”. Con molti bei lavori.

E fotografia ancora dopo pochi chilometri, quando si arriva a Modena. Qui ben tre mostre sono dedicate a Franco Fontana, maestro della fotografia a colori.

La Fondazione Modena Arti Visive lo celebra con “Sintesi”. Tre mostre che ripercorrono più di sessant’anni di attività, nonchè i legami di amicizia intrecciati con i grandi fotografi del nostro tempo: da Luigi Ghirri e Mario Giacomelli a Joseph Koudelka e Sebastiao Salgado.

Anche a Bologna si può vedere bella fotografia. La Fondazione MAST ospita un progetto interessante del celebre fotorafo tedesco Thomas Struth. Che con “Nature & Politics” indaga il rapporto tra queste due categorie e lo sviluppo della tecnologia “come promessa unica del progresso umano”. E si scopre che le nostre vite sono tutte toccate dai mostruosi macchinari delle tecnologie avanzate…

 

Fotografia anche alla fine della strada, cioè a Ravenna. Qui al MAR, il museo d’Arte della Città di Ravenna, ci si può divertire con i “Più di 50 anni di magnifici fallimenti” di Oliviero Toscani. Un titolo accattivante per la raccolta delle sue tante e celebri fotografie che hanno scandalizzato nei decenni passati l’Italietta benpensante e provinciale.

Margherita Abbozzo (2.continua)

Per tutte le info pratiche: Collezione Maramotti; Linea di Confine. Fondazione Modena Arti VisiveFondazione Mast. MAR .

Credits delle immagini: quella di copertina è di Oliviero Toscani, 1996; poi Moscardini 2017; Frank Gohlke, 1994; Raimond Wouda, 2005; Fontana, 1995 e 1990; Struth 2017, Toscani 1996 e 1992.

 

 

Ndiaye: orgogliosa per quella fascia tricolore, l’Italia sta cambiando, Donzelli si rassegni

Intervista all’assessora all’istruzione del comune di Scandicci Diye Ndiaye  attaccata dal parlamentare FdI Giovanni Donzelli per una foto che la ritrae con la fascia tricolore in una campagna di Benetton curata da Oliviero Toscani

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