Livorno: Nogarin consegna la Canaviglia a Nada e Rondelli

Domani, martedì 4 giugno, alle ore 12.30, nella sala cerimonie di palazzo comunale di Livorno, il sindaco Filippo Nogarin conferirà la Canaviglia agli artisti livornesi Bobo Rondelli e Nada Malanima (in arte Nada), due personaggi del mondo della musica, e non solo, che hanno contribuito a dare lustro alla città.

Queste infatti le motivazioni che sono state riportate nella pergamena che verrà loro consegnata insieme alla Canaviglia. A Bobo Rondelli: ”cantautore, poeta, attore e performer la cui carriera artistica si è sempre inspirata alla sua città natale; con la sua opera dipinge un affascinante spaccato di Livorno, un mondo vivace e plebeo, di cui il geniale e sconsiderato cantautore è la voce più autentica, esilarante e commovente”. A Nada Malanima (in arte Nada): ”cantante, cantautrice, attrice e scrittrice ha segnato un’epoca con le sue canzoni ed è considerata una delle interpreti più originali e coraggiose della musica italiana contemporanea inspirata durante la sua carriera dal grande poeta e cantante livornese Piero Ciampi”.

A fianco della ”Liburnina”, massima onorificenza della Città, in occasione del 400° anniversario della fondazione (19 marzo 1606-19 marzo 2006), il Comune di Livorno ha istituito la Canaviglia, un nuovo riconoscimento ispirato all’antico edificio posto sul bastione lato mare della Fortezza Vecchia, che viene consegnato a persone, enti o associazioni locali che abbiano dato impulso e vitalità alla città con opere concrete in campo sociale, culturale, scientifico e sportivo. La Canaviglia consiste in una targa d’argento che riproduce l’immagine del bastione fortilizio o più precisamente l’antico palazzotto che Cosimo I de’ Medici fece costruire nel 1544 proprio sopra il bastione, all’ingresso del porto, luogo che – come riporta il Piombanti nella Guida storica ed artistica della città – fu anche teatro di sperimentazioni, una sorta di ”laboratorio” per confermare le conclusioni di Galileo Galilei sul moto dei proiettili. La Canaviglia rappresenta quindi per la città un luogo importante, d’interesse storico-scientifico, ma non solo: la Canaviglia è luogo emblematico per Livorno, con il suo protendersi verso il mare, a dominare l’ingresso del porto.

Nada Malanima, nota semplicemente come Nada (Gabbro, 17 novembre 1953), maggiormente conosciuta come cantante e cantautrice, è anche attrice e scrittrice italiana. Figlia d’arte (il padre era clarinettista), Nada Malanima è nata a Gabbro, una frazione di Rosignano Marittimo in provincia di Livorno. Fu la madre a scegliere l’insolito nome quando una zingara, di nome per l’appunto Nada, le predisse leggendole la mano che avrebbe avuto una figlia, e che questa avrebbe viaggiato e avuto successo e fu lei a farla approcciare al mondo della musica.

Nada viene scoperta da Franco Migliacci, noto paroliere e talent scout e , dopo un primo 45 giri, a soli quindici anni, con il brano “Ma che freddo fa”, debutta al Festival di Sanremo 1969 che la spinge al primo posto in hit-parade per cinque settimane regalandole un’enorme e improvvisa popolarità in Italia, Spagna, Giappone e altri paesi. Nada, soprannominata Il pulcino del Gabbro per la sua giovanissima età, nel 1971 vince il Festival in coppia con Nicola Di Bari con il brano “Il cuore è uno zingaro”.

L’incontro con il cantautore e poeta Piero Ciampi, avrebbe segnato una svolta nella sua carriera verso una maggiore maturità artistica. Si avvicina inoltre alla nuova canzone d’autore italiana collaborando con alcuni grandi nomi come ad esempio Antonello Venditti, Riccardo Cocciante e Claudio Baglioni. Nel 1983, la cantante ottiene la vittoria nell’ambito di varie popolari rassegne, tra cui Vota la voce, come miglior cantante donna dell’anno. Nel 2008 pubblica il romanzo autobiografico “Il mio cuore umano”, da cui sono stati tratti uno spettacolo teatrale (Musicaromanzo) e un film TV, per la regia di Costanza Quatriglio, intitolato “Il mio cuore umano”.

All’inizio di marzo 2017 Nada vince l’importante Premio Amnesty Italia. L’artista non ha mai abbandonato il mondo dello spettacolo e infatti continua a fare concerti e ospitate in giro per l’Italia. Oltre alla musica ha deciso di dedicarsi ad altre arti, come la scrittura: negli ultimi anni ha scritto ben quattro romanzi. Nada è pure un’attrice e nel corso del tempo ha preso parte a diversi film e fiction. Proprio il cinema l’ha fatta conoscere alle generazioni più giovani. Un suo brano, “Senza un perché”, è stato inserito nel film “The Young Pope”, firmato da Paolo Sorrentino.

Roberto Rondelli, cantautore, poeta, attore e performer, nasce il 18 marzo 1963 a Livorno, città che ispira da sempre la sua carriera artistica. Fin dagli inizi si cimenta nelle cover band dando vita al trio Les Bijoux, per poi formare gli Ottavo Padiglione, band che riscuote un discreto successo anche al di fuori della Toscana soprattutto grazie ai testi di Rondelli, introspettivi ed ironici, specchio di una cultura, quella toscana, che racchiude un modo di essere, cinico e spassionato. Il risultato è il singolo intitolato “Ho Picchiato La Testa”, prodotto da Pirelli, che impazza nelle radio e vende ben 30.000 copie.

La vita artistica degli Ottavo Padiglione prosegue con una serie di dischi pubblicati da major fino al 1999-2000, quando la band si scioglie e Bobo inizia la sua carriera solista. Nel 2001, infatti, viene pubblicato “Figli del nulla”, seguito un anno dopo da “Disperati intellettuali ubriaconi”, prodotto e arrangiato da Stefano Bollani. Molti giornali, fra i quali Il Corriere della Sera e La Repubblica, ne parlano con toni lodevoli ed è così che Bobo Rondelli vince, nel 2001, il Premio Ciampi per il miglior arrangiamento.

Negli anni successivi esce un best of degli Ottavo Padiglione e si dà alle colonne sonore di film quali “Sud Side Stori” di Roberta Torre di cui è il protagonista, e “Andata e Ritorno” di Alessandro Paci. Seguirà un periodo di silenzio terminato nel 2009, anno della pubblicazione di “Per Amor Del Cielo” prodotto da Filippo Gatti, album che contiene nove brani caratterizzati dall’intimismo di una persona che ha fatto della riflessione uno stile di vita. Risale a maggio 2009 anche il road-movie “L’uomo che aveva picchiato la testa” che il regista Paolo Virzì dedica a Bobo, che ne è attore protagonista, recentemente pubblicato in dvd da Popoli Doc, la collana del Festival dei Popoli.

Nell’ottobre 2011 esce “L’ora dell’ormai”, che contiene dodici brani e una poesia del poeta meneghino Franco Loi, mentre nel marzo 2013 Bobo registra “A Famous Local Singer”, album di respiro internazionale nato dall’incontro con la brass band l’Orchestrino, prodotto da Patrick Dillett. Il 2014 Bobo con partecipa a show televisivi e radiofonici e continua la sua attività live. Nel 2015 esce il disco ”Come i Carnevali” per Picicca dischi e segue un tour in italia e all’estero. A seguito di una serie di spettacoli dal nome ”Ciampi ve lo faccio vedere io”, nel 2016 Bobo Rondelli pubblica, in allegato al quotidiano il Tirreno, un album tributo a Piero Ciampi.

Fabbrica Europa porta “La natura delle cose” di Sieni alla Pergola

Domani e venerdì 31 maggio, alle ore 20.45 al Teatro della Pergola di Firenze, in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana nell’ambito di Fabbrica Europa 2019, Virgilio Sieni, a distanza di 10 anni dal debutto, riallestisce “La natura delle cose”, tratto dal poema filosofico-enciclopedico di Lucrezio “De rerum natura”.

La Natura delle cose di Virgilio Sieni si basa sul poema filosofico-enciclopedico di Lucrezio, De rerum natura. I cinque danzatori attraversano le tre scene dando vita a un compatto quartetto di uomini e una figura femminile metamorfica sempre presente, come la Venere-dea dell’atto generativo evocata da Lucrezio all’inizio del suo poema. La scelta del De rerum natura coincide con l’urgenza di rivolgersi alla natura delle cose, alla loro anima e origine, ponendo la danza come strumento di indagine e di riflessione sull’oggi.

La drammaturgia è stata elaborata a partire dal testo di Lucrezio; a questo scopo Virgilio Sieni si è avvalso della collaborazione del filosofo Giorgio Agamben. La musica è una creazione originale di Francesco Giomi, compositore e direttore del centro Tempo Reale di Firenze. Il testo dello spettacolo è stato letto e registrato dalla cantante Nada, che per la prima volta offre il suo contributo vocale in uno spettacolo coreografico.

“Attraverso una partitura di elementi sottili, dove la luce sembra sostituirsi al corpo e il senso del vuoto all’apparizione di corpi trasfigurati e galleggianti, si apre uno squarcio su un corpo unico che abita la scena: un corpo che comprende altri corpi, altre forme; che lancia messaggi di pace e che si rivolge all’ascolto, alla democrazia e alla libertà della tecnica, al senso laico del mistero. Una complessa macchina fisica che permette a Venere, presenza umana e pupazzo allo stesso tempo, di muoversi in una prolungata sospensione corporea, per poi discendere lentamente, fino a terra. Su questi temi lo spettacolo incontra lo spirito e gli intenti del filosofo latino, riflettendo sull’oggi. Lucrezio dà vita a un discorso scientifico sul movimento degli atomi e dei corpuscoli per arrivare a individuare all’interno delle cose una dialettica tra delizia e orrore, tra nascita e morte, tra voluttà e disgregazione, legando a un’analisi materialistica della realtà lo sviluppo necessario dell’etica e del sentimento; così la danza, partendo dalla costruzione coreografica e dalla riflessione sul movimento del corpo nella scena, arriva a definire una poesia fisica che richiama uno sguardo pronto ad aprirsi su accadimenti estremi e impressionanti, che sfuggono al dominio della razionalità. È in questa dimensione che i corpi si mostrano allo stesso tempo ricoperti di simulacri e denudati, e si mostrano nel loro atto di genesi e di costruzione, nel loro formarsi e trasformarsi; qui la pelle si espone al vuoto, fondando un tempo che si apre alla sospensione e affermando decisamente, con Lucrezio, che “nulla nasce da nulla”.

Network Sonoro: 100 concerti in tutta Toscana per la nuova stagione

Torna Network Sonoro con 100 concerti in Toscana. Sono dodici i progetti musicali associati, 43 enti e 21 Comuni coinvolti. “Il programma è ottimo, pieno di diversità con elementi di innovazione e sperimentazione” dice il capo segreteria dell’assessorato fiorentino alla Cultura, Tommaso Sacchi.

Canzone d’autore, jazz, musica elettronica, art rock, neo folk: è questo il mix proposto dalla nuova stagione di Network Sonoro, cartellone di 100 concerti che include dodici progetti musicali associati, coinvolge 43 enti e 21 comuni. L’iniziativa è realizzata da Musicus Concentus e Music Pool e sostenuta dalla Regione Toscana.

Si parte il 9 febbraio con il concerto a Firenze di Brandon Ross nell’ambito del Black History Month. Poi il festival si sposta a Prato con la nuova edizione di Metastasio Jazz che, tra i vari appuntamenti, porta in scena Maria Pia De Vito (25 febbraio). A marzo si torna a Firenze con sei concerti nella sala Vanni in piazza del Carmine. Tra le altre città toscane coinvolte c’è anche Livorno che porterà al The Cage Nada (6 aprile) e Clavdio (27 aprile). Network Sonoro propone inoltre grandi ritorni: il jazz Prime con eventi pomeridiani, la nuova edizione di Giotto Jazz a Vicchio, del Sesto Jazz, la stagione 2019 di Pisa Jazz, di Empoli Jazz, del Valdarno Jazz Winter e la rassegna Jazz Cocktail al Teatro Politeama di Poggibonsi.

“E’ un programma davvero ricchissimo – ha detto il presidente di Music Pool Gianni Pini – sono tantissimi i nomi, ci sono concerti, ma anche lezioni, incontri, e presentazioni, abbiamo cercato di lavorare a 360 gradi per rappresentare tutto il caleidoscopio di colori musicali”.

La vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni, ha parlato di un “progetto in crescita che, grazie alla collaborazione con soggetti istituzionali e del territorio, permette di diffondere l’offerta, allargare le proposte e raggiungere un audience ampia e diversificata”. Per il capo segreteria dell’assessorato fiorentino alla Cultura, Tommaso Sacchi, l’idea di creare sinergie tra luoghi e artisti nella sintesi di un programma unico convince molto. Il programma è ottimo, pieno di diversità con elementi di innovazione e sperimentazione”.

Chiara Brilli ha intervistato il presidente di Music Pool Gianni Pini:

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Nada Malanima al Libro della Vita a Scandicci

Nada Malanima – artista straordinaria ed eclettica – sarà ospite domenica mattina alle ore 11:00 della rassegna “Il Libro della Vita”. All’Auditorium di Scandicci in piazza Resistenza (fermata della tranvia “Resistenza”) ad ingresso libro fino ad esaurimento posti. Parlerà di “Poesie e lettere” di Emily Dickinson insieme a Sergio Staino.

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