🎧Alphonse Mucha a Firenze: il padre dell’Art Nouveau al Museo degli Innocenti

Da domani fino al 7 aprile il Museo Degli Innocenti ospiterà la prima grande mostra dedicata ad Alphonse Mucha, il padre dell’Art Nouveau. 170 opere esposte, che raccontano come l’artista ceco abbia rivoluzionato la comunicazione e iconizzato la donna dell’epoca, anche grazie alla sua amicizia creativa con Sarah Bernhardt. Tra manifesti, disegni e oggetti d’arte di Mucha, anche una selezione di opere italiane, per uno sguardo più ampio sull’arte nella Belle époque.

Audio: Francesca Villanti, co-curatrice della mostra

Per la prima volta a Firenze, una straordinaria mostra dedicata ad Alphonse Mucha, il padre dell’Art Nouveau. Oltre 170 opere di incomparabile bellezza – tra cui manifesti, disegni e oggetti d’arte applicata della produzione di Mucha e una selezione di opere italiane che
raccontano il contesto dell’evoluzione dello stile Art Nouveau – accompagneranno i
visitatori in un viaggio nella Belle Époque quando Parigi, tra fine ‘800 e inizio ‘900, è al centro del mondo e Mucha l’artista più famoso.

Prodotta da Arthemisia, con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata della Repubblica Ceca, la mostra è organizzata in collaborazione con la Fondazione Mucha e In Your Event by Cristoforo ed è curata da Tomoko Sato in collaborazione con Francesca Villanti.

Alphonse Mucha nasce a Ivančice, nella Repubblica Ceca, nel 1860.
Fervente patriota e sostenitore della libertà politica dei popoli slavi, si dedica all’arte e nel 1887 si trasferisce a Parigi dove affina le sue arti e incontra la donna che cambierà per sempre la sua vita, Sarah Bernhardt, l’attrice più bella e famosa dell’epoca, che affida a Mucha la sua immagine rendendolo popolarissimo. Nasce il mito delle “donne di Mucha”, e le aziende se lo contendono per reclamizzare i propri prodotti, dando vita alle intramontabili campagne pubblicitarie come quella del cioccolato Nestlé, dello champagne Moët & Chandon, e ancora delle sigarette, della birra, dei biscotti e dei profumi. Mucha però non dimentica l’impegno patriottico e sociale. Nel 1910 torna a Praga e si dedica per
quasi venti anni a quello che è considerato il suo più grande capolavoro, l’Epopea slava, opera colossale composta da venti enormi tele in cui racconta i principali avvenimenti della storia slava. Mucha morirà a Praga nel 1939. Tra fine Ottocento e inizio Novecento Parigi era considerata il centro del mondo dell’arte. È la cosiddetta Belle Époque, c’è un grande entusiasmo, e Alphonse Mucha, anche grazie all’incontro con Sarah Bernhardt, diventa il più famoso e conteso artista dell’epoca. Le sue opere, le sue illustrazioni, i poster teatrali e la nascente pubblicità sono accessibili a tutti. Nasce con lui una nuova forma di comunicazione: la bellezza di fanciulle in fiore, ritratte in una commistione unica tra
sacro e profano, voluttuose e seducenti figure, rappresentate con uno stile compositivo unico, sono diventate caratteristiche del famoso “stile Mucha”. Le sue immagini diventano subito famose in tutto il mondo, il suo stile è il più imitato, la potente bellezza delle sue donne entra nell’immaginario collettivo di tutti.

Il percorso dell’esposizioneè  tematico e cronologico: manifesti, libri, disegni, olii e acquarelli, oltre a fotografie, gioielli, opere decorative, che permettono al visitatore di approfondire la complessità e l’eclettismo di Alphonse Mucha accanto a un nucleo di opere italiane che raccontano il contesto dell’evoluzione dello stile Art Nouveau in Italia. Questa mostra vuole mettere in luce oltre al suo talento, il grande lavoro di ricerca e riflessione che ha accompagnato l’evolversi della sua arte, senza mai perdere di vista l’attaccamento alla sua terra d’origine, per la cui indipendenza lotterà tutta la vita.
Mucha credeva che l’arte non dovesse limitarsi a essere piacevole alla vista: doveva comunicare un messaggio spirituale, elevare gli spettatori e soprattutto parlare a tutte le persone. Tra fine Ottocento e inizio Novecento, Parigi era considerata il centro del mondo dell’arte. È la cosiddetta Belle Époque, c’è un grande entusiasmo e Alphonse Mucha diventa il più famoso e conteso artista dell’epoca. Le sue opere, le sue illustrazioni, i poster teatrali e la nascente pubblicità danno vita ad una nuova forma di comunicazione. Le sue opere diventano subito famose in tutto il mondo, il suo stile è il più imitato, la potente bellezza delle sue donne entra nell’immaginario collettivo di tutti. È lo sguardo di una donna nuova, che rivendica il diritto di una libertà e dignità che, fino ad allora, le è stata negata. È l’inizio della modernità, di cui Mucha, con un linguaggio influenzato dai Preraffaelliti, dalle xilografie giapponesi, dalla bellezza della natura, dalla decorazione bizantina e da quella slava, si fa portavoce. È un’arte nuova anche nella progettazione, partendo dall’osservazione della natura, Mucha si avvale delle nuove conoscenze scientifiche, quelle che definirà “teorie su come incantare”, i meccanismi della percezione visiva.
A complemento dell’esposizione, una sezione dedicata allo sviluppo del nuovo linguaggio artistico nel nostro Paese: un omaggio al fiorentino Galileo Chini, uno dei protagonisti dell’Art Nouveau in Italia.

 

🎧 “Da Tex a Dylan Dog, da Zagor a Dragonero. 80 anni di storie a fumetti”

Presentata, la mostra ‘Bonelli story. Da Tex a Dylan Dog, da Zagor a Dragonero. 80 anni di storie a fumetti’, mostra che celebra gli ottant’anni della Casa editrice Bonelli, uno dei più grandi produttori di fumetti del mondo, attraverso personaggi, autori, stampe e disegni esposti al Museo degli Innocenti di Firenze, dal 1° giugno al 18 settembre 2022.

La mostra è stata realizzata grazie a disegni, albi, oggettistica e pubblicazioni, italiane e straniere, recuperate grazie a un intenso lavoro di ricerca tra storici e collezionisti.

In podcast l’intervista a Francesco Clementi, presidente della “Cooperativa Cristoforo” che ha in gestione gli spazi espositivi del Museo, e al direttore editoriale della Sergio Bonelli Editore, Michele Masiero, a cura di Gimmy Tranquillo.

Tra i protagonisti della Mostra alcuni dei più famosi fumetti di sempre: Tex Willer, Zagor, Mister No, Martin Mystère, Dylan Dog, Nathan Never, Julia, Dragonero. A fare da introduzione sono i ritratti dei Bonelli e, tra loro, anche quello di Tea Bertasi che scelse personalmente di ingaggiare un grande artista del disegno, Aurelio Galleppini, per dare vita alle avventure di Tex Willer immaginate da Gianluigi Bonelli. Il ranger amico degli indiani sarebbe divenuto il più popolare e longevo eroe a fumetti del nostro Paese, tuttora tra gli eroi di carta più venduti al mondo.

Le tavole realizzate dalle grandi firme che compongono la famiglia di autori della casa editrice, attraverso cui prendono vita personaggi amati e seguiti da milioni di lettori, sono suddivise in sezioni tematiche e ripercorrono cronologicamente la storia degli eroi e delle pubblicazioni Bonelli.

La mostra propone anche, in anteprima assoluta, un assaggio delle storie di prossima uscita in libreria e in edicola, insieme ai progetti multimediali presto al cinema e in tv su cui la casa editrice sta lavorando, come la versione cinematografica di Dampyr e la serie animata dedicata a Dragonero. In mostra anche un video che porta i visitatori dietro le quinte della creazione di un fumetto Bonelli, raccontato attraverso le parole degli autori e dei redattori.

La mostra Bonelli Story è un progetto di Sergio Bonelli Editore e Comicon, in collaborazione con ARF!, è promossa dal MIC – Direzione Generale Creatività Contemporanea, con il patrocinio del Comune di Firenze ed è prodotta e organizzata da Arthemisia, Piuma e In Your Event.

Il Museo degli Innocenti ha riaperto al pubblico

?, Il Museo degli Innocenti riapre le sue porte dorate in piazza Santissima Annunziata, dopo un periodo di sospensione delle visite a causa dell’emergenza Coronavirus.

La cerimonia di riapertura del Museo si è svolta oggi, 13 giugno, alle ore 16.00, alla presenza della presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida, del direttore generale Giovanni Palumbo, della direttrice scientifica del Museo, Arabella Natalini e con il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, l’assessore al Diritto alla Salute, al Welfare e all’Integrazione socio-sanitaria, Stefania Saccardi, gli assessori del Comune di Firenze alla Cultura, Tommaso Sacchi e all’Educazione, Sara Funaro.

Con un simbolico taglio del nastro, si sono riaperte le porte del percorso museale che si snoda nell’edificio rinascimentale progettato da Filippo Brunelleschi e che racconta secoli di impegno dell’Istituto degli Innocenti nell’accoglienza e promozione dei diritti dei bambini e una continuità tra l’identità storica testimoniata dal patrimonio artistico e architettonico e l’attuale mission dell’istituzione.

Il nuovo accesso è dal lato del bookshop del Museo, specializzato in editoria per l’infanzia, per consentire maggiori controlli in entrata. Il Museo è visitabile, con orari ridotti per il momento, dal giovedì al lunedì dalle 16.00 alle 20.00. Mascherina, distanziamento tra i visitatori ed ingressi scaglionati sono le precauzioni necessarie per accedere, in linea con le direttive regionali e nazionali che riguardano i musei, alle sale che raccontano il passato e il presente della più antica istituzione pubblica italiana dedicata all’accoglienza dei bambini e alla difesa dei loro diritti.

All’interno del Museo il visitatore può ammirare lo straordinario complesso architettonico progettato da Brunelleschi, primo esempio di architettura rinascimentale; la collezione d’arte dell’Istituto, con opere di artisti come il Ghirlandaio, Andrea Della Robbia, Botticelli e Neri Di Bicci; la serie di testimonianze documentarie della vita dei “nocentini”, come venivano chiamati i bambini accolti nella struttura, come le “medaglie spezzate” lasciate dalle madri per avere la possibilità di ritrovare un giorno il proprio figlio.

Dal dicembre 2019 il Museo ha rinnovato il suo percorso di visita, inserendo una parte dedicata all’Archivio Storico, che contiene la memoria documentaria dell’Istituto depositaria dell’identità di circa 500 mila bambini qui accolti e accuditi, e la “camera immersiva” dove, grazie a un video emozionale a 270°, il visitatore ripercorre la vita dell’Istituto dall’inizio ad oggi. Per chiudere la visita in bellezza e per una pausa relax ha riaperto inoltre il Caffé del Verone nella grande terrazza quattrocentesca affacciata sui tetti di Firenze.

Per dare possibilità di accesso anche virtuale a questo splendido complesso, è stata da poco creata la sezione #MuseoAperto all’interno del portale web dell’Istituto, ricca di contenuti video e fotografici. Una mini tour virtuale del Museo e dell’Istituto attraverso le planimetrie interattive, anticipato, nella prima fase dell’emergenza sanitaria, dalla campagna #LaCulturaArrivaACasa, in cui l’Istituto ha utilizzato i canali social per mostrare dettagli, testimonianze, curiosità della propria storia lunga sei secoli.

“Riapriamo il Museo dopo aver predisposto tutte le misure previste in funzione antiCovid e tese a garantire il distanziamento sociale – spiega la presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida – Diamo così il nostro contributo alla ripartenza della vita culturale della città e lo facciamo tornando a mostrare ai visitatori del Museo l’edificio di Brunelleschi e le testimonianze di una storia mai interrotta di accoglienza e bellezza, in favore dei bambini”.

“Dopo 96 giorni di chiusura forzata, restituiamo al pubblico il Museo dell’Istituto degli Innocenti, il “Museo dei bambini” di Firenze che testimonia 600 anni di bellezza, accoglienza e promozione dei diritti dei più piccoli – aggiunge il direttore generale Palumbo – Stiamo lavorando a nuove iniziative per i visitatori che lo stop imposto dalla pandemia ci ha obbligati a rimandare, ma che siamo sicuri daranno un’occasione in più per scoprire i segreti di questo luogo affascinante”.

“Viene restituito ai cittadini un prezioso contenitore di arte, storia, architettura – commenta il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani – che ci ricorda come l’Istituto degli Innocenti di Firenze rappresenti molto di più di una delle tante ricchezze artistiche della nostra città. Ancora oggi, dopo 600 anni, l’Istituto mantiene la sua missione in difesa dei diritti dei bambini e riesce ad essere uno degli scrigni fiorentini di cultura”.

“In questa fase di riaperture, in cui dopo il lockdown imposto dal Covid-19, la città torna ad aprirsi e ad accogliere i suoi cittadini – dice l’assessore al diritto alla salute e al welfare della Regione Toscana, Stefania Saccardi – è molto bello che anche il Museo degli Innocenti riapra le sue porte, per offrire di nuovo ai fiorentini un percorso museale davvero unico al mondo, che ripercorre secoli di arte e di cura per l’infanzia. La pandemia è stata solo una pausa, il Museo degli Innocenti torna a mostrare a chiunque vorrà entrarci il suo prezioso intreccio di bellezza e di accoglienza”.

“Un altro museo che riapre, un altro spazio di cultura e dell’identità più vera di Firenze di cui la città si riappropria, ci riempie di gioia – dichiarano l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi e quello all’educazione Sara Funaro -. Finalmente sarà possibile tornare a visitare questo luogo unico che coniuga l’anima straordinaria della nostra città, quella capacità di unire l’arte più eccelsa all’attenzione verso gli ultimi, i più deboli, i più piccoli della società”.

Nuovi giorni di apertura e nuovo orario: dal giovedì al lunedì dalle ore 16 alle ore 20.

Per informazioni e prenotazioni: http://www.museodeglinnocenti.it – tel. 0552037308

La chiusura dei Musei per il Coronavirus

Firenze, dopo le disposizioni contenute nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulle misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, annunciate durante la notte in una surreale conferenza stampa, dal premier Giuseppe Conte, i musei cittadini si sono dovuti adeguare alle nuove restrizioni.

Ed ecco che stamane, uno dietro l’altro, arrivano i comunicati stampa che annunciano la chiusura dei Musei, per Controradio la Cultura ed i Musei sono parte importantissima del lavoro di comunicazione svolto giornalmente, ed allora li abbiamo voluti raccogliere in un unico articolo, in versione integrale, nella speranza che presto si possa tornare a rileggerli come testimonianza di un brutto momento superato con la forza del senso civico collettivo.

I musei civici, le biblioteche comunali e l’archivio del Comune sono chiusi da oggi al 3 aprile come disposto dal Decreto del presidente del Consiglio dell’8 marzo 2020.

In conformità alle disposizioni contenute nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, il Museo Marino Marini di Firenze resterà chiuso al pubblico da oggi, domenica 8 marzo, fino al 3 aprile.

In conformità alle disposizioni contenute nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, il Museo della Misericordia di Firenze resterà chiuso al pubblico da oggi, domenica 8 marzo, fino al 3 aprile.

La Fondazione Palazzo Strozzi informa che la mostra Tomás Saraceno. Aria, ottemperando alle disposizioni del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri resterà chiusa fino al 3 aprile 2020. “Palazzo Strozzi si uniforma al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri in merito alla chiusura dei musei e delle istituzioni culturali di tutta Italia” – dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – “E’ un momento di difficoltà per tutti ed è necessario unire le forze e rispettare le indicazioni governative per uscire al più presto da questa emergenza. Colgo l’occasione per esprimere il massimo sostegno al Sindaco Dario Nardella e la piena e totale disponibilità ad una collaborazione utile alla nostra città e al nostro Paese.”

In attuazione delle disposizioni del D.P.C.M. dell’8 marzo 2020, contenente nuove misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza coronavirus, è sospesa l’apertura del Museo degli Innocenti nel rispetto delle direttive del predetto D.P.C.M. fino al 3 aprile compreso. La mostra ‘Bambini per sempre!’, che doveva aprire al pubblico questo venerdì 13 marzo, sarà quindi rinviata con data da destinarsi in ottemperanza alle disposizioni del D.P.C.M. di oggi, 8 marzo 2020.

Nel museo mediceo di Palazzo Medici Riccardi. In ottemperanza alle ultime misure messe in campo dal Governo per contrastare la diffusione del coronavirus (DPCM dell’8 marzo 2020), la mostra ‘Peterson-Lavine. Come As You Are. Kurt Cobain and the Grunge Revolution’ rimarrà chiusa sino al giorno 3 aprile 2020.

Museo degli Innocenti, al via un ciclo di visite guidate a tema

Prende il via al Museo degli Innocenti, primo incontro sabato 22 febbraio alle 16.30, Il Museo si racconta, un ciclo di visite guidate tematiche che con cadenza mensile approfondisce storie, memorie, abitudini e quotidianità di un luogo unico nel suo genere, simbolo identitario della città di Firenze.

La prima visita I colori del blu. Uno sguardo diverso sull’Ospedale promuove un viaggio nel ‘blu’, colore molto presente nelle architetture dell’istituto fiorentino e metafora di nobiltà sin dai tempi più antichi, moralità e anche trascendenza. Il percorso approfondisce i significati tradizionali come le usanze e credenze più particolari, celate all’interno della vita quotidiana di balie e bambini.

La visita guidata ha un costo complessivo di 10 euro comprensivo di biglietto di ingresso e visita guidata; prenotazione consigliata a booking@istitutodeglinnocenti.it, informazioni a 055 2037308.

Il ciclo di visite tematiche prosegue sabato 21 marzo (ore 16.30) con ‘Bambini per sempre! Infanzia e illustrazione nell’arte del primo Novecento’, una visita tematica legata alla prossima esposizione temporanea del Museo, mentre sabato 18 aprile (ore 16.30) è in programma ‘Museo narrante. Storie di vita a confronto’. È prevista una formula di abbonamento a 27 euro che comprende il costo di 15 euro per i tre ingressi e di 12 euro per le tre diverse visite tematiche.

Il Museo degli Innocenti è aperto tutti i giorni – martedì escluso – dalle 11 alle 18, la biglietteria chiude 30 minuti prima. Tutte le attività in programma sono consultabili sul sito www.museodeglinnocenti.it.

Torna domani l’Open day al Museo degli Innocenti

Sabato 2 novembre torna l’Open day al Museo degli Innocenti. Apertura gratuita dei cortili monumentali e le attività per i più piccoli e per tutta la famiglia con laboratori e visite guidate.

Il Museo degli Innocenti torna sabato 2 novembre con il consueto Open day che si rinnova ogni primo sabato del mese. Dalle 11 alle 18 si potrà accedere ai cortili monumentali interni, quello degli uomini e quello delle donne. Alle 16.30 è in programma una visita guidata gratuita (biglietto di ingresso al Museo come da tariffario), adatta per famiglie, lungo i tre percorsi del Museo: storia, arte e architettura. Un percorso di visita che si snoda, a partire dalla ‘finestrella ferrata’ ancora oggi visibile nel porticato, fra le biografie dei “nocentini” e la storia dell’Istituto fino alla pinacoteca con le opere di Domenico Ghirlandaio, Piero di Cosimo, Neri di Bicci e Sandro Botticelli. Per partecipare non è necessaria la prenotazione, ritrovo al bookshop almeno 5 minuti prima della partenza.

Alle 11 è in programma l’attività a cura de La Bottega dei ragazzi ‘Indovina chi c’è allo specchio!?!’, un laboratorio per bambini dai 4 ai 6 anni per la scoperta di antichissime storie e leggende che raccontano il desiderio dell’uomo di raffigurare la sua faccia e quella delle persone a lui vicine. Partendo proprio dai racconti e dalla visita ai ritratti e autoritratti presenti nelle opere del Museo, i bambini scopriranno e sperimenteranno gli elementi che compongono il proprio volto per arrivare, giocando fra facce buffe e strane espressioni, alla realizzazione del proprio autoritratto con l’ausilio di uno specchio. Costo attività 5 euro a persona, gratuita per bambini sotto i 6 anni, prenotazioni al numero 055 2478386 o per a mail  labottegadeiragazzi@istitutodeglinnocenti.it o direttamente in biglietteria fino a esaurimento posti.

Le attività laboratoriali sono realizzate grazie al sostegno di F.I.L.A. – Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, partner della proposta educativa del Museo degli Innocenti e de La Bottega dei Ragazzi e di Mukki (supporter).

Dal 1° novembre entrerà in vigore l’orario invernale, il Museo ddegli Innocenti sarà aperto tutti i giorni dalle 11 alle 18, la biglietteria chiude 30 minuti prima. Tutte le attività in programma sono consultabili sul sito www.museodeglinnocenti.it.

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