Mps, interrotta la trattativa con Unicredit e Siena torna a sperare che lo stato resti azionista

Siena torna a sperare per Mps, la sua banca, la più antica del mondo. Dopo la rassegnazione iniziale sulla trattativa con Unicredit che in città era stata vissuta da molti come una ‘svendita’, la contesa elettorale per le suppletive per la Camera aveva riacceso gli animi in città intorno al destino di ‘babbo Monte‘.

E ora la rottura del negoziato tra Mef e Unicredit lascia spazi per ipotizzare un futuro diverso per Mps. Ad un’unica condizione: che lo Stato rimanga più a lungo nell’azionariato della banca per un ‘matrimonio’ futuro con una dote meno pesante per lavoratori e azionisti. E’quello che chiede a gran voce proprio il sindaco di Siena Luigi De Mossi.

“Non sarebbe uno scandalo se Draghi, grazie alla sua autorevolezza, chiedesse all’Europa una proroga per la permanenza dello Stato in Mps – afferma il primo cittadino -. Come purtroppo sappiamo bene, visto quello che è successo al Monte in passato, per questo tipo di operazioni serve il giusto tempo”.

“Adesso il governo e la politica facciano la loro parte” è l’appello del sindaco di centrodestra a poche settimane dalle elezioni suppletive a Siena dove si è registrata la vittoria del centrosinistra, con il segretario del Pd Enrico Letta che ha conquistato il seggio alla Camera dei deputati. Mps con Unicredit “non ad ogni costo” aveva ribadito più volte proprio Letta durante la campagna elettorale sottolineando che le priorità fossero “la salvaguardia occupazionale e del marchio Mps oltre alla permanenza della direzione generale a Siena”.

Più tempo all’Europa per decidere il destino della banca più antica del mondo, tutte d’accordo le istituzioni con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che sostiene: “Il fatto che si arrivi da parte del Governo a chiedere una proroga all’Ue rispetto ai tempi di vendita non può che favorire il consolidarsi dei dati positivi del Mps evitando un esborso che è veramente eccessivo per le casse dello Stato”.

“Con un andamento positivo della gestione corrente possono crearsi le condizioni che magari tra un anno o due una trattativa sul Mps non sia di incorporazione in un’altra banca ma sia di un passaggio dallo Stato a un proprietario che l’integrità di Mps la preservi e la valorizzi” ribadisce Giani.

“Non va abbassata minimamente la guardia da parte delle istituzioni e dei sindacati dei lavoratori, che devono assolutamente diventare parte attiva del percorso” le parole del segretario del Pd provinciale di Siena Andrea Valenti. Ma i sindacati lamentano da tempo il mancato coinvolgimento nelle trattative per il futuro di Mps arrivando anche alla denuncia per condotta antisindacale la stessa banca. “In attesa di notizie dal Mef al quale da sei mesi inutilmente chiediamo incontri formali, è che qualunque sia l’esito di questa due diligence, di questo negoziato esclusivo che il Mef aveva con Unicredit bisogna lavorare in tutti modi per operare o con altri eventuali partner o stando da sola con il contributo del Governo per un rilancio della banca che salvaguardi i posti di lavoro e il ruolo e funzione della stessa nel nostro paese” il commento del segretario di Fisac Cgil della Toscana Daniele Quiriconi quando ancora non era ufficiale l’interruzione del negoziato Mef-Unicredit.

Unicredit-Mef, Giani: positiva interruzione trattativa

Firenze, il governatore toscano Eugenio Giani ha commentato l’interruzione della trattativa del Governo con Unicredit per la banca Monte dei Paschi di Siena.

“Condivido la scelta del Governo su Mps – ha detto il presidente della Regione Toscana Giani rispetto allaq trattativa con Unicredit – in questo momento sta vivendo una fase positiva dal punto di vista dei conti, sia la semestrale che ha portato a più di 200 mln di utili sia gli indicatori che abbiamo ci dicono che il tempo non è rinvio ma possibilità di vedere consolidati dati positivi che la banca nell’andamento ordinario sta raggiungendo e quindi di scegliere un momento in cui questo consolidarsi dei risultati utili può portare”.

Per Mps ha continuato Giani: “Accanto all’autonomia la prospettiva di sviluppo. Quindi secondo me il fatto che si arrivi da parte del Governo a chiedere una proroga all’Ue rispetto ai tempi di vendita non può che favorire il consolidarsi dei dati positivi del Mps evitando un esborso che è veramente eccessivo per le casse dello Stato”.

“Come Regione – ricorda Giani – abbiamo da mesi e io per primo assunto una posizione di grande cautela rispetto a questa trattativa con Unicredit”. “Io penso che il Mps abbia le condizioni per poter maturare un processo diciamo di continuità nella voci positive della sua gestone corrente e conseguentemente di potersi prospettare magari con un aumento di capitale anche un percorso che dia autonomia al Monte, mantenimento del ruolo in Toscana ma soprattutto mantenimento del brand e dell’occupazione”.

“Per Giani “con un andamento positivo della gestione corrente possono crearsi le condizioni che magari tra un anno o due una trattativa sul Mps non sia di incorporazione in un’altra banca ma sia di un passaggio dallo Stato a un proprietario che l’integrità di Mps la preservi e la valorizzi come del resto avviene dal 1472”.

Sciopero Mps: sindacati, paghiamo noi il conto della crisi

Sciopero Mps: lettera aperta dei sindacati di Mps nel giorno dello sciopero dei lavoratori della banca che vede anche tre presidi dei lavoratori a Roma, Milano e Bari.

“Siamo le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena – si legge nel documento congiunto Fabi, Uilca, First, Fisac, Unisin- In questi anni avete sentito parlare della nostra Banca come di un problema. Invece noi siamo le persone che, nonostante le difficoltà, hanno lavorato con dedizione per rendere alla nostra clientela un servizio competente e rispondente alle esigenze. Oggi siamo in sciopero perché il
nostro futuro è incerto”.

“La responsabilità non è nostra ma siamo noi, lavoratrici e
lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, a rischiare di pagarne il conto. Un conto salatissimo. Oggi siamo in sciopero perché meritiamo rispetto e per chiedere di essere coinvolti da subito nel progetto che deve riguardare il complesso dei dipendenti dell’intero Gruppo – e non solo una parte – per contrattare le garanzie di un futuro dignitoso e sostenibile. Per tutte e per tutti noi. Vi chiediamo lo sforzo di comprendere
le nostre ragioni e di essere solidali con la nostra protesta” conclude la lettera.

“E’ inaccettabile che il Ministro dell’Economia che e’ anche l’azionista di maggioranza di Mps si ostini a non incontrare i lavoratori”. Cosi’ Nino Baseotto, il segretario della Fisac Cgil, in merito alla mobilitazione dei sindacati che rappresentano 19 mila dei 21 mila dipendenti del gruppo. ”Uno sciopero necessario perché sono in gioco migliaia di posti di lavoro e il futuro professionale di lavoratori che nessuna responsabilita’ hanno dei ripetuti errori dei management succedutesi alla guida di Mps” sottolinea il sindacalista. “Oggi c’e’ l’ipotesi di acquisizione da parte di UniCredit: i lavoratori e il sindacato non possono accettare che tutto si decida senza essere ascoltati, senza un confronto, senza poter fare le proprie proposte e senza far valere le proprie ragioni. Non è uno sciopero contro UniCredit, ma la richiesta civile di un sindacato responsabile pronto a trattare soluzioni credibili che salvaguardino l’occupazione” conclude il segretario generale della Fisac.

MPS, CGIL: “Toscana diventerà terra di raccolta dei risparmi per impieghi da realizzare altrove”

I lavoratori Mps saranno  in sciopero venerdì 24 e in presidio nelle piazze italiane. CGIL: “E’ intollerabile che a 5 mesi dalla prima richiesta di incontro da parte delle Organizzazioni Sindacali, il Ministero del Tesoro e il Governo nel suo insieme non abbiano avuto il buon gusto di informare i rappresentanti dei lavoratori sui processi in atto”.

La Cgil Toscana  è “a fianco dei lavoratori Mps” e denucnia: “è inaccettabile il silenzio del Governo, la nostra regione rischia di trasformarsi in terra di raccolta dei risparmi per impieghi da realizzare altrove”.

“E’ intollerabile che a 5 mesi dalla prima richiesta di incontro da parte delle Organizzazioni Sindacali, il Ministero del Tesoro e il Governo nel suo insieme non abbiano avuto il buon gusto di informare i rappresentanti dei lavoratori sui processi in atto” sosiene la CGIL.

Che aggiunge: “ciò è ancor più grave per ciò che pare essere l’operazione annunciata da Unicredit, limitata cioè a parti di Mps, il rischio di destrutturazione del gruppo, con un incerto destino delle società di scopo, l’allontanamento delle direzioni dai territori, con conseguenze inevitabili in termini di migliaia di esuberi e ulteriore rischio di una Toscana che si trasformi in terra di raccolta dei risparmi per impieghi da realizzare altrove”.

CGIL parla di ” storia in parte già vista e per evitare la quale ci auguriamo che Governo, Parlamento e istituzioni locali, sappiano agire con la necessaria prudenza anche in considerazione delle ingenti risorse pubbliche destinate allo scopo”.

“La Toscana, terra di piccola impresa, ha bisogno di un sistema del credito solido, ma attento e pro-attivo nel sostegno alla propria economia, soprattutto nella congiuntura che stiamo vivendo” conclude il sindacato.

presìdi di venerdì 24 settembre in occasione dello sciopero in Mps:

 a Milano (con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin del Gruppo Mps) in Piazza Fontana davanti la sede della banca si svolgerà un presidio dalle ore 8:30 alle ore 11:00;
– a Roma (con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin del Gruppo Mps) in Piazza Montecitorio si svolgerà un presidio dalle ore 10:00 alle ore 13:00;
– a Bari (con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin del Gruppo Mps) in Piazza Aldo Moro si svolgerà un presidio dalle ore 11:00 alle ore 13:00.
– a Siena è previsto un presidio a sostegno della vertenza contro l’ipotesi di smembramento della banca. E’ indetto da Cgil, Cisl e Uil in piazza Salimbeni, di fronte alla sede storica di Mps, dalle 10 alle 12. Un presidio “per contrastare le ricadute occupazionali, sociali ed economiche sulla città e sull’intero territorio” e “a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dell’indotto Mps”, spiegano i sindacati.

Salvini, MPS: raccoglieremo firme per renderlo terzo polo bancario

monte deilo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini oggi a Siena per  un comizio elettorale di fronte a Rocca Salimbeni, sede di banca Mps, a sostegno del candidato di centrodestra Tommaso Marrocchesi Marzi in vista delle elezioni suppletive nel collegio Toscana 12.

“La banca più antica del mondo non merita questa fine. Sono qui in difesa di ogni singolo posto di lavoro legato a Mps, raccoglieremo le firme che porterò personalmente al presidente Draghi perché Mps diventi insieme ad altre banche il terzo polo bancario di questo paese; non accettiamo svendite”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Siena parlando con i giornalisti a margine di un comizio elettorale di fronte a Rocca Salimbeni, sede di banca Mps, a sostegno del candidato di centrodestra Tommaso Marrocchesi Marzi in vista delle elezioni suppletive nel collegio Toscana 12.

Poco prima Salvini, su Facebook da Montevarchi, aveva tuonato “Mi aspetto che qualche Procura indaghi: questa del Monte dei Paschi è una vicenda anche giudiziariamente imbarazzante”.

Salvini  intervenuto anche sui temi di maggiore attualità politica. “Ho chiesto a Draghi un incontro a tre con il ministro Lamorgese, non penso che possa sottrarsi se l’incontro è richiesto dal presidente del Consiglio” ha detto il leader della Lega.  “Il ministro Lamorgese ha permesso lo sbarco in Italia per il momento di 40mila immigrati clandestini che è un dato assolutamente preoccupante e inaccettabile” ha aggiunto Salvini a margine di un incontro elettorale a sostegno del candidato di centrodestra alle elezioni suppletive, Tommaso Marrocchesi Marzi. “Vediamo se cambierà verso, se non lo fa lo chiederemo direttamente a Draghi” ha concluso Salvini.

E ancora  “Berlusconi è immortale -ha detto Salvini-  è più giovane di me alla sua età. Sicuramente non voteremo un presidente targato Pd, hanno più candidati che voti; c’è un signore che si chiama Silvio Berlusconi che coltiva legittimamente ambizioni, quindi ne riparleremo a gennaio”. Quanto alla candidatura di Draghi auspicata dal segretario Pd Letta, Salvini ha detto: “Letta quando piazza Draghi qui e là a seconda della convenienza gli manca di rispetto; penso che a gennaio Draghi deciderà cosa vorrà fare”

 

Siena, lettera aperta Cisl: evitare disastro città

La CISL ha scritto una lettera aperta partendo dalla vicenda del monte dei Paschi. ” Dobbiamo ricercare una salvaguardia di quanto costruito nei secoli dai nostri predecessori senza passare da nostalgici, ma semplicemente da costruttori di un futuro sano e sostenibile.

La Cisl interviene sulla vicenda MPS e lo fa con una lettera aperta alla città ed alle istituzioni.

“La fine imminente del Monte dei Paschi era impensabile fino a pochi lustri fa. Immaginare poi che un simile disastro avvenisse nel silenzio e nella rassegnazione sarebbe stata definita ipotesi di fantascienza” si legge nell’incipit della lettera.

“Eppure questo sta accadendo. Un lungo periodo di agonia, la concomitanza con altri eventi che hanno sconvolto la nostra quotidianità. Molte possono essere le cause, nessuna sufficiente a giustificare l’indifferenza che accompagna un disastro che in molti immaginano riguardi i soli dipendenti della banca” aggiunge la CISL.

“Chi crede erroneamente che sia un problema esclusivo della categoria, degli addetti, dei tanto “vituperati e privilegiati montepaschini” -sottolinea il sindacato-  rischia di fare una analisi incompleta e autolesionista, tesa a leggere frettolosamente un piccolissimo spaccato del territorio che, ricordiamo, comunque essere stato la spina dorsale di un benessere diffuso non cancellabile con un semplice colpo di spugna. Atto intollerabile e da interpetrare in tutto il suo scellerato percorso, che ci ha visti negli ultimi decenni oggetto di sciacallaggio mirato, opinabile,  mediatico e non solo…..”

Secondo la CISL “ilivelli occupazionali, il sostegno alle imprese, il supporto all’economia e alle famiglie, lo sviluppo del comparto socio-sanitario, per dirla in breve tutti i pilastri su cui poggia la vita di questo territorio subiranno danni incalcolabili, probabilmente irreparabili.Senza scomodare eventi catastrofici che hanno colpito altri importanti territori del nostro paese, ci pare evidente che il benessere della nostra comunità, già indebolito dalla lunga crisi del Monte, stia per essere travolto”.

“Di errori Siena ne ha fatti -sottolinea ancora la CISL nella lettera- e nominiamo la città per intendere tutte le sue istituzioni. Probabilmente c’è chi ha sbagliato in buona fede e chi invece lo ha fatto per interesse. Quel che conta adesso, è che le forze sane di questo territorio, e ce ne sono ancora, non accettino in silenzio l’ultimo delitto”.

“Per questo ci sentiamo in dovere di stimolare un dialogo, un confronto serio, con l’obiettivo di concedere a questa realtà almeno una base da cui ripartire per rialzarsi.Nessuno immagina la restaurazione di fasti, ormai impensabili, ma chi in questo territorio ci ha creduto, ci ha vissuto ci ha anche investito e intenderebbe ancora a farlo, è chiamato a fare la propria parte prima che sia troppo tardi” dice il sindacato.

Che conclude: “è nostro dovere richiamare all‘attenzione oggi e non domani tutte le componenti del senese (datoriali e perché non anche quelle ecclesiali) affinché chiunque abbia ancora a cuore le sorti di questo territorio, metta in campo le proprie competenze, le proprie capacità, idee risorse e tanta concretezza per intraprendere un percorso insieme virtuoso e veramente onesto.Dobbiamo ricercare una salvaguardia di quanto costruito nei secoli dai nostri predecessori senza passare da nostalgici, ma semplicemente da costruttori di un futuro sano e sostenibile”.

E ancora “non ci bastano le rassicurazioni vaghe, semplicistiche o facilmente confutabili, che qualcuno a livello governativo intende propinarci. Questo territorio ha già dato tanto, ha fatto la sua parte anche a livello nazionale, non solo locale. Merita dunque di continuare ad aiutare la propria comunità e non solo, con una propria banca già risanata grazie allo sforzo dei dipendenti, come dimostrano i dati semestrali. Una banca capace di stare sul mercato e da secoli radicata su tutto il territorio”.

“Siamo tutti quindi chiamati e la Cisl di Siena in prima linea si fa promotrice di questa iniziativa per mettere al centro la dignità, la storia e il futuro di tutta la nostra comunità”.

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