Rossi su Abruzzo: riparte risultato coalizione centrosinistra

“In Abruzzo stravince la destra a danno del M5stelle che sprofonda. Noi possiamo essere la vera alternativa alla Lega.”

“La coalizione unitaria di centrosinistra di Giovanni Legnini, dai progressisti ai cattolici, dai liberali ai socialisti e a forze civiche, recupera e ottiene un 30%, aumentando in voti assoluti. E’ un risultato da cui ripartire, un’indicazione politica per future elezioni. La sinistra e le forze democratiche insieme, senza cedimenti e politicismi, possono costruire un argine al nazionalpopulismo e alla demagogia della Lega e del M5stelle. Grazie Giovanni e grazie amici e compagni dell’Abruzzo”. Lo ha scritto su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.

Rifiuti: Giannarelli, impianto di Tana Termini è nel posto sbagliato

La commissione d’inchiesta in visita a San Marcello Piteglio. Il presidente: “Favorevoli ai biodigestori anaerobici ma il vincolo localizzativo è serio”.

Primo sopralluogo della “commissione d’inchiesta in merito alle discariche sotto sequestro e al ciclo dei rifiuti”, presieduta da Giacomo Giannarelli (M5S). Questa mattina, lunedì 4 febbraio, si è svolta la visita alla sede Sistemi Biologici srl, società a capitale misto pubblico, dichiarata fallita dal Tribunale di Pistoia nel 2017, che ha avuto in gestione l’impianto di compostaggio Tana Termini situato al confine con Bagni di Lucca. L’impianto è adibito all’attività di stoccaggio e trattamento di rifiuti organici urbani.

Maurizio Marchetti, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, da tempo lamenta “forti perplessità” sull’impianto ubicato proprio nell’alveo del torrente Lima. Fermo dall’estate 2016 per emissione di miasmi, è stato da sempre contrastato da cittadini e attività economiche del luogo”.

“Siamo favorevoli ai biodigestori anaerobici, – spiega Giannarelli – perché non producono maleodoranze, recuperano il biogas e abbattono la dispersione del percolato. Tuttavia il luogo scelto per Tana Termini lascia perplessi. Una valle a ridosso del fiume del Lima, con un impatto ambientale evidente”.

“Chiederemo alla Regione – continua il presidente – di trovare un nuovo sito, più compatibile dal punto di vista ambientale e nel rispetto della popolazione residente. Certo sarebbe utile avere il piano regionale dei rifiuti che è in ritardo di tre anni”.

I commissari hanno anche illustrato l’ipotesi di progetto che ha presentato l’ingegnere di ‘Pistoia compost’, Rossano Degl’Innocenti: il volume dovrebbe aumentare del doppio con la copertura del piazzale attualmente scoperto, il conferimento dovrebbe rimanere inalterato rispetto alle autorizzazioni originarie (31mila tonnellate l’anno). Attualmente, ‘Pistoia compost’ (società partecipata al 50 per cento da ‘Greenpower’ e per il resto da privati) ha presentato una prima bozza di progetto.

La commissione d’inchiesta del Consiglio regionale proseguirà la giornata con il sopralluogo a Serravalle Pistoiese, alla società PistoiAmbiente, gestore della discarica del Cassero sequestrata nel 2014 a seguito di un incendio e riaperta lo scorso aprile su decisione del Tribunale del riesame di Pistoia. Il sito è adibito allo smaltimento di rifiuti speciali.

Viareggio: bagarre in consiglio comunale, intervengono vigili

Il consigliere De Stefano (Gruppo Misto) ha strappato il microfono e si è sdraiato in terra per protesta contro “il comportamento dell’Amministrazione Del Ghingaro intollerabile”.

Bagarre stamani in consiglio comunale a Viareggio (Lucca) dov’era in corso il dibattito per l’approvazione del nuovo regolamento urbanistico: il consigliere comunale Giuseppe De Stefano del Gruppo Misto ha strappato il microfono dalla sua postazione e poi si è sdraiato a terra per protesta. Per riportare la situazione alla calma è intervenuta la polizia municipale.

L’opposizione chiedeva di poter votare ogni emendamento singolarmente, ma, a detta dei consiglieri dell’opposizione, così non è stato.

I consiglieri Annamaria Pacilio, Maria Domenica Pacchini, Massimiliano Baldini, Alessandro Santini e Stefano Pasquinucci, rappresentanti di M5S, Lega, Gruppo Consiliare FI e gruppo Misto, spiegano in una nota: stamani non è stato permesso il confronto, “la motivazione e la discussione di ogni singola osservazione”, così come sarebbe normale per un’esposizione e una discussione “trasparente e completa degli atti che andavano in votazione”.

“Il Consiglio Comunale, ridotto ormai ad una farsa – continuano i consiglieri – non ha potuto affrontare il dibattito secondo quanto prevede la legge regionale in materia e le nostre contestazioni non hanno ricevuto ascolto”.

Proprio per questo, dopo la protesta, i consiglieri delle opposizione hanno presentato una lunga relazione ai carabinieri arrivati nel palazzo del Comune, e nei prossimi giorni intendono informare la prefettura di Lucca e il ministero dell’Interno, “perchè in questo modo non si può andare avanti essendo il comportamento dell’Amministrazione Del Ghingaro intollerabile”.

Da parte sua l’assessore Federico Pierucci ha sottolineato, a proposito del nuovo regolamento urbanistico, come “dopo 20 anni portiamo ordine a Viareggio a distanza di un anno da quando abbiamo assegnato gli incarichi per la sua redazione e a sei mesi circa dalla sua adozione in Consiglio comunale. Un lavoro che contiamo di finire nel più breve tempo possibile, perché è quello che ci chiede la città: ricordo che ad oggi sono 22 anni che Viareggio manca di questo strumento fondamentale”.

Noferi (M5S): “Su giorno memoria, querelle montata ad arte”

“L’antifascismo e la Resistenza fanno parte della mia storia personale e delle cose in cui ho sempre creduto e difeso, non capisco tutta questa querelle montata ad arte da persone che cercano soltanto di farsi pubblicità con dei temi che meriterebbero solo rispetto”.

Lo afferma Silvia Noferi (M5S), consigliere comunale a Firenze, in merito alle polemiche legate al convegno ‘Fuga dal pensiero unico, alternative possibili al liberismo economico’ organizzato per il 27 gennaio, che coincide con le celebrazioni per il giorno della memoria, e ad alcune sue dichiarazioni.

“Non avevo assolutamente intenzione di offendere nessuno, soprattutto le vittime dell’Olocausto e delle deportazioni – sottolinea ancora Noferi (M5S)-, anzi nell’intervista dichiaravo che avrei fatto di tutto per partecipare alle celebrazioni e che non capivo le polemiche strumentali fatte addirittura in anticipo sulle mie presunte assenze dalle celebrazioni”.

Per l’esponente M5s, “certo è che lo svolgimento a Firenze del convegno ha già scatenato un putiferio ancora prima che uno dei relatori abbia proferito parola. Tutto questo dà la chiara dimensione dello stato di oscurantismo in cui versa il dibattito culturale in città”.

Alloggi popolari, Quartini (M5S): ” Appello al Pd: fermatevi, riscriviamo la legge insieme”

“Quello alla casa è un diritto e dev’essere garantito: quando saremo al governo della Regione certe storture e ingiustizie saranno spazzate via”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Andrea Quartini, interviene riguardo il tema degli alloggi popolari.

“Sono 75mila – spiega – le famiglie coinvolte dalla discussione sull’Erp in Toscana. Parliamo di oltre 200mila persone”. La gran parte di queste è concentrata nella zone di Firenze, Livorno, Pisa e Massa Carrara. “Mentre 25mila nuclei familiari – prosegue Quartini – sono dentro le graduatorie, ma si ritrovano senza assegnazione. Ebbene, noi vogliamo che queste liste siano sempre accessibili: in continuo aggiornamento. Sì, perché le necessità, il bisogno, non si fermano. E la risposta che le istituzioni devono dare dev’essere adeguata a queste premesse”.

A tal proposito il M5S ha presentato degli atti in Consiglio. Emendamenti che includono l’obbligo di corsi civici per chi concorre per un posto in alloggio popolare.
“Il Partito democratico – attacca Quartini – insegue le pulsioni più estreme della Lega finendo per dar vita a un dibattito ideologico che fa tutto meno che risolvere i problemi delle persone. Noi, invece, siamo abituati a guardare alla sostanza, alla bontà delle scelte”. ù

L’altro punto cardine dell’azione del Movimento riguarda le restanti 50mila famiglie toscane che a oggi risiedono in case Erp: “Pensiamo – prosegue – alla necessità di superare le barriere ideologiche sulle alienazioni. Avanziamo perplessità sugli aspetti discriminatori per i nuovi assegnatari rispetto agli attuali inquilini. Pensiamo che sia fondamentale tutelare gli inquilini rispetto alla mobilità, in particolare gli ultra sessantacinquenni. Chiediamo al Pd di fermarsi, di riscrivere la legge come avevamo proposto all’indomani della prima stesura insieme ai portatori di interesse e ai sindacati.”

“Lo affermiamo con ancora più forza anche alla luce del fatto che nell’ultima stesura che comprende anche gli emendamenti proposti dal Pd è completamente scomparsa la riforma della governance. Riforma – conclude Quartini – che avrebbe dovuto essere il cardine dell’intera proposta di legge”.

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