Volantini neofascisti contro ANPI affissi in provincia Pisa

Montopoli Valdarno, in provincia di Pisa, volantini neofascisti e offensivi contro i partigiani sono stati affissi nella notte tra il 24 e il 25 aprile, ma l’atto vandalico è stato reso noto solo dopo la commemorazione della Festa della Liberazione da Anpi e dal sindaco del piccolo centro in provincia di Pisa, che hanno sporto denuncia ai carabinieri.

La notizia del ritrovamento dei volantini neofascisti è riportata oggi dai quotidiani locali. ‘CoronAnpivirus uccide da oltre 70 anni. Restate a casa. 25 aprile il nostro onore, la vostra eterna sconfitta. Noi non abbiamo tradito’: così era scritto nei volantini affissi tra l’altro nei pressi del sacrario dei caduti di San Sebastiano, dove tradizionalmente si commemora la Resistenza.

Incendio Fi-Pi-Li: chiuso tratto Montopoli-Pontedera

Incendio lungo la Fi-Pi-Li a causa di un camion che trasporta pallets di legno. Immediato l’intervento, sul posto, dei vigili del fuoco. Al momento risulta chiusto il tratto tra Montopoli e Pontendera.

I Vigili del Fuoco del Comando di Pisa e del distaccamento di Castelfranco, stanno intervenendo con quattro mezzi sulla S.G.C. Firenze Pisa Livorno (Fi-Pi-Li), direzione Firenze uscita Montopoli, per l’incendio di un camion che trasporta pallets di legno. Al momento le operazioni sono in corso e non ci sono altre informazioni.

 

Giovane morto a Londra, sindaco Montopoli: “Ho offerto pieno sostegno alla famiglia”

il sindaco di Montopoli Valdarno, Giovanni Capecchi, ha espresso solidarietà alla famiglia del giovane 23enne, trovato morto, ancora per cause ignote, a Londra.

“Ho offerto il mio pieno sostegno alla famiglia ma non ho alcuna informazioni sullo stato delle indagini. Alla madre di Erik ho lasciato anche il mio numero di telefono cellulare e resto a disposizione della famiglia per qualunque necessità. Tutta la nostra comunità è addolorata per quanto accaduto e si stringe alla famiglia colpita da questo terribile lutto”. Così il sindaco di Montopoli, il paese della provincia di Pisa dove vive la famiglia di Erik Sanfilippo, il giovane cameriere trovato morto in un cassonetto a Londra.

Secondo quanto appreso la polizia inglese mantiene il massimo riserbo sulle indagini per accertare le cause del decesso, riserbo che sarebbe stato imposto anche alla famiglia: a Londra da due giorni si trovano i genitori e la sorella del 23enne. Sanfilippo si era trasferito a Londra circa un anno fa per cercare fortuna e da tempo lavorava come cameriere in un ristorante. Nei giorni scorsi le autorità hanno fermato e poi rilasciato un uomo di 52 anni senza però fornire spiegazioni sulle ragioni del suo eventuale coinvolgimento nel decesso del ventitreenne toscano.

Omicidio Montopoli: Uomo sotto interrogatorio

Sono arrivati nella caserma del Comando provinciale dei carabinieri di Pisa il procuratore Alessandro Crini, il pm titolare delle indagini Sisto Restuccia, il comandante provinciale Nicola Bellafante e il comandante della Compagnia di San Miniato (Pisa) Gennaro Riccardo per dare il via formalmente all’interrogatorio di un uomo sospettato di esser coinvolto nell’omicidio di Montopoli Val d’Arno (Pisa).


Secondo quanto appreso, il giovane che si trova in caserma già da qualche ora, potrebbe essere coinvolto nella vicenda. Ancora non si conosce a che titolo, ma l’impressione è che gli inquirenti sospettino di lui e vogliano approfondire alcune dichiarazioni rese già a sommarie informazioni nell’immediatezza dei fatti.

La persona che si trova in caserma apparterrebbe alla cerchia di amici e conoscenti della vittima e potrebbe esser sottoposto all’esame dello stub per accertare se sia stato lui ad aver sparato a Marchesano. Il 27enne, originario di San Miniato, è stato ucciso con quattro colpi di arma da fuoco sparati alla testa e altri due alle gambe

A Montopoli, in provincia di Pisa, un giovane di 27 anni è stato trovato morto nella sua casa ieri sera dopo essere stato raggiunto da quattro colpi di arma da fuoco alla testa. Il corpo privo di vita è stato trovato sul divano del salotto, la scena del crimine che si è presentata agli inquirenti è quella di un’autentica esecuzione a colpi di arma da fuoco.

La vittima, Giuseppe Marchesano, era a terra nel sangue e solo dopo il sopralluogo del medico legale, in nottata, è stato chiarito che il corpo presentava ferite da colpi di arma da fuoco alla testa e in casa non sarebbero state trovate armi.

Sull’episodio indagano i carabinieri secondo i quali si è trattato di un omicidio anche se non sono ancora chiare le circostanze nelle quali sia maturato il delitto.

Il giovane, originario di San Miniato, abitava nella casa da un paio d’anni ed è stato un vicino, a tarda ora, ad avvicinare i militari per riferire che la sera precedente aveva udito dei colpi che con il senno di poi avrebbero potuto essere spari.

Sarà l’autopsia a chiarire eventuali altri aspetti della morte di Giuseppe Marchesano, mentre gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della vittima.

Intossicazione da monossido nel Pisano, 7 persone in ospedale

Una famiglia, cinque figli insieme ai genitori, finita all’ospedale di Pontedera per via degli alti livelli di monossido di carbonio sprigionati nella casa

Una famiglia, composta da cinque figli e i loro genitori, è rimasta intossicata dal monossido di carbonio sprigionato da un braciere a Montopoli in Val d’Arno (Pisa). I fatti sono avvenuti attorno alle 5.30 mentre le sette persone si trovavano a letto nelle rispettive camere. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco oltre a personale del 118 inviato dalla centrale operativo di Pistoia-Empoli.

La madre ha riportato un livello di intossicazione più forte rispetto agli altri componenti della famiglia, sebbene nessuno versi in condizioni gravi. I vigili del fuoco hanno accertato la presenza di valori alti di monossido di carbonio nell’aria. Genitori e figli sono ricoverati per accertamenti all’ospedale di Pontedera (Pisa).

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