Regione stanzia fondi per maggiore accessibilità ai porti turistici della Toscana

Firenze, approvati fondi della Regione Toscana per eliminare le barriere architettoniche e rendere maggiormente accessibili i porti turistici toscani.

Sono stati stanziati oltre 450mila euro per rendere i porti turistici di interesse regionale ancora più accessibili, in particolar modo si ha l’obbiettivo specifico di eliminare le barriere architettoniche dove sono ancora ad oggi presenti. A riportarlo è una nota che spiega che “per accedere alle risorse è stato emesso un bando al quale hanno partecipato il Comune di Monte Argentario per il porto turistico di porto Ercole; il Comune di Marciana Marina per il proprio porto turistico di Marciana Marina e il Comune di Castiglione della Pescaia per il punto di ormeggio/porto turistico. La graduatoria è stata approvata e quindi 313mila euro vanno a Monte Argentario, 50mila euro a Marciana Marina e 50mila euro a Castiglione. Seguiranno accordi amministrativi tra Regione Toscana e i Comuni per la gestione dei finanziamenti”.

“Eliminare le barriere architettoniche e rendere quindi fruibili gli accessi ai porti è una nostra priorità – ha spiegato l’assessore alle infrastrutture, Stefano Baccelli -. Abbiamo fatto studi e ricognizioni che hanno evidenziato ancora criticità per la fruibilità delle aree portuali turistiche da parte dei disabili e persone con mobilità ridotta. E’ evidente che tutto questo vada risolto con opportune risorse a cui accedere attraverso appositi bandi”. Nel 2022 “abbiamo dato contributi ai Comuni di Capraia isola e l’Isola del Giglio; il decreto appena approvato – ha concluso Baccelli – stabilisce invece i finanziamenti in base al nuovo avviso pubblico”.

Ciclovia Monte Argentario-Civitanova, accelera iter

Ciclovia Monte Argentario-Civitanova, accelera l’iter. A farlo sapere l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche.

“È alle fasi conclusive l’iter del progetto per la realizzazione della ciclovia nazionale Monte Argentario-Civitanova Marche -dice l’assessore-, con un tratto che attraverserà l’Umbria per circa 200 chilometri, coronando l’impegno profuso dalla Regione grazie al quale è stato riconosciuto il diritto dell’Umbria, particolarmente vocata al cicloturismo, ad essere inserita a pieno titolo nei principali corridoi della Rete ciclabile nazionale e ad accedere agli ingenti programmi finanziari dai quali era rimasta esclusa negli anni precedenti”

La ciclovia Monte Argentario-Civitanova Marche – riferisce la Regione – ha una lunghezza di oltre 400 chilometri, di cui circa la metà in territorio umbro, dove si sviluppa a partire da Fabro, toccando i centri urbani di Orvieto, Todi, Perugia, Bastia Umbra, Assisi, Cannara, Bevagna e Foligno, per passare al territorio marchigiano nei pressi di Colfiorito.

Le dichiarazioni rilasciate dall’assessore

“Si tratta di un’opera di rilevante interesse – spiega Melasecche – che fungerà da collegamento con le altre due ciclovie nazionali, Tirrenica e Adriatica, in corso di realizzazione, e consoliderà la connessione fra aree costiere a forte valenza turistica e le nostre aree interne, così da potenziarne significativamente l’offerta in ambito cicloturistico, a tutto vantaggio dello sviluppo dei territori attraversati”.

“Nel riconoscere il valore strategico della ciclovia – aggiunge l’assessore – la Giunta regionale ha approvato il protocollo d’intesa che sarà firmato entro pochi giorni con le Regioni Toscana e Marche. Ai fini del processo di completamento della ciclovia nazionale, l’Umbria viene individuata come Regione capofila e si concorda di istituire un gruppo di coordinamento tecnico interregionale che accompagnerà le successive fasi”.

“La firma dell’intesa fra le tre Regioni – evidenzia Melasecche – è propedeutica all’altro passaggio determinante: l’invio al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, che avverrà entro il 31 dicembre, del progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione del tratto umbro approvato dalla Conferenza dei servizi. Il progetto, redatto dal servizio regionale Infrastrutture per la mobilità, sezione Infrastrutture per la mobilità ecologica, era già stato anticipato nel settembre scorso al ministero, con la richiesta di un finanziamento di 20 milioni di euro, a valere su uno specifico finanziamento complessivo di 68,5 milioni di euro”.

“Impegno, determinazione e celerità di azione ci hanno condotto con successo alla fase finale dell’iter. Auspichiamo, pertanto – conclude l’assessore Melasecche – lo stanziamento definitivo delle risorse finanziarie per poter procedere con la progettazione, l’assegnazione dei lavori e l’apertura del cantiere entro il 2023”

Toscana: verso una ciclovia che unisca Tirreno e Adriatico

Toscana, Umbria e Marche hanno siglano un’intesa per la realizzazione di una ciclovia con un percorso che si snodi  tra il Monte Argentario e Civitanova Marche.

A proposito dell’accordo siglato sulla realizzazione delle ciclovia si è espresso anche l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Stefano Baccelli: “Stiamo sviluppando una rete dedicata alla mobilità dolce. Vogliamo mettere in comunicazione tra loro due importanti assi turistici e ambientali”

“Noi intendiamo però – spiega l’assessore – colmare tale lacuna. Nasce da questa volontà l’idea di siglare un protocollo d’intesa tra tre Regioni, la Toscana, l’Umbria e le Marche. Per arrivare alla progettazione prima e alla realizzazione poi dei tratti da necessari a rendere effettivo questo collegamento”.

“La nostra intenzione – aggiunge l’assessore Baccelli – è quella di creare di una rete interconnessa, protetta e dedicata, di itinerari ciclabili e ciclopedonali attraverso località di valore ambientale, paesaggistico, culturale e turistico”.

“Non si tratterà -continua- soltanto di una anonima mini striscia di asfalto ma, così come abbiamo già fatto, doteremo questa nuova infrastruttura viaria di una rete di servizi e strutture dedicate, compresi i punti di ristoro, con particolare riguardo ai percorsi connessi e correlati e collegati con le vie che hanno caratteristiche storico culturali”.

“Occorre infatti considerare -conclude- che la mobilità ciclistica costituisce uno degli elementi trainanti per lo sviluppo del così detto “turismo lento” a vantaggio soprattutto delle zone interne, connotate da minore attrattività per il turismo di massa. Ed è anche in questao modo che intendiamo valorizzarne le identità e le eccellenze”.

L’accordo tra le tre Regioni dell’Italia centrale

Si tratta della Ciclovia Monte Argentario – Civitanova Marche che si sviluppa attraverso la Toscana, l’Umbria e le Marche, toccando i centri urbani principali di Albinia, Pitigliano, San Casciano dei Bagni, Orvieto, Todi, Perugia, Assisi, Foligno, Serravalle di Chienti, Tolentino, Corridonia e Civitanova Marche.

Lo farà interconnettendosi con le previsioni della Ciclovia del Sole e la Ciclovia degli Appennini, oltre che con i cammini della Via Francigena, della Via di Francesco e della Via Lauretana, anch’essi percorribili in bicicletta.

Per farlo le tre Regioni hanno individuato i rispettivi tratti costitutivi dell’itinerario nazionale con propri atti di previsione e programmazione di sviluppo delle loro reti ciclabili e intendono creare una rete di ciclostazioni per favorire l’intermodalità tra bicicletta e altri mezzi di trasporto.

Il tratto Toscano.

In particolare il tratto toscano partirà da Porto Santo Stefano fino ad arrivare a San Casciano dei Bagni raccordandosi poi con il tratto umbro. In Toscana la ciclovia attraverserà tratti a elevata valenza naturalistica come la Laguna di Orbetello, ma anche luoghi di preminento valore storico culturale come Manciano, la stessa Orbetello, Pitigliano e la necropoli etrusca di Poggio Buco.

Il tratto toscano sarà collegato con le altre infrastrutture a mobilità lenta, tramite le vie del Ret, la Rete escursionistica toscana, la Francigena e l’itinerario Eurovelo.

Infine, oltre all’interconnessione con il trasporto pubblico locale, ci sarà quella con la rete ferroviaria regionale e nazionale a San Casciano dei Bagni e Albinia. Nel tratto finale, Albinia – Porto Santo Stefano, invece si prevede anche il recupero del tracciato dell’ex ferrovia dell’Argentario fino al Tombolo della Giannella.

Incendio all’Argentario, bruciati 2 ettari e mezzo

Firenze, un incendio, che al momento si è esteso per circa due ettari e mezzo si è sviluppato intorno alle 14:00 di oggi, domenica 14 luglio, in località Cala Piccola, all’Argentario.

A dare notizia dell’incendio, è il Centro operativo provinciale Antincendi boschivi di Grosseto attraverso la Soup, la Sala operativa unificata permanente della Regione Toscana.

L’incendio, che è attivo lungo due fronti, di circa 100 metri ciascuno, sta interessando una zona non abitata e caratterizzata prevalentemente da macchia mediterranea, la zona è stata già colpita in passato da incendi.

Sul posto sono impegnate 7 squadre di operatori per un totale di circa 20 volontari, tra dipendenti dell’Unione dei Comuni delle colline metallifere, Vigili del Fuoco che stanno presidiando le abitazioni più vicine e volontari antincendi della zona.

Oltre alle squadre dei Vigili del Fuoco, sono in azione anche 3 elicotteri, due della Regione Toscana e uno dei Vigili del Fuoco, oltre a Volontari AIB, Carabinieri e Polizia Municipale

Nonostante qualche apprensione per il forte vento in zona, la situazione è in via di miglioramento e nella zona confluiranno altre squadre di volontari necessarie ad effettuare le opere di bonifica e la sorveglianza notturna.

Maltempo: Provincia di Grosseto chiede lo stato di calamità

La Provincia di Grosseto ha chiesto lo stato di calamità naturale dopo il maltempo che si è abbattuto in Maremma

“Da una prima stima, basata sugli interventi fatti fino a questo momento dai vari soggetti preposti e incaricati, emerge che numerosi sono state le attività per la messa in sicurezza di strade ed edifici pubblici e privati – ha detto il presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna -, con la chiusura di dodici strade provinciali e tante strade comunali nei centri di Grosseto, Follonica e Monte Argentario. Chiusure dovute principalmente alle condizioni delle alberature con crolli e problemi di stabilità”.

Gli interventi, spiega una nota, si sono protratti per tutta la giornata e durante la notte con squadre di operatori comunali, provinciali e ditte esterne incaricate dagli Enti al lavoro. Sugli edifici sono stati registrati danni all’edilizia scolastica e agli impianti sportivi a Grosseto, e anche alla sede istituzionale della Provincia, a Palazzo Aldobrandeschi.
Danneggiamenti anche alle strutture portuali pubbliche e private della provincia e soprattutto agli stabilimenti balneari e spiagge attrezzate della costa e del Giglio.

I servizi di trasporto pubblico hanno subito notevoli disservizi e interruzioni nei Comuni di Follonica e Castiglione della Pescaia. Sono state oltre 10mila le utenze disattivate per l’interruzione dei servizi elettrici. “Ovviamente si tratta di un bilancio molto provvisorio – ha concluso Vivarelli Colonna – perché prevediamo che tante richieste di aiuto arrivino anche oggi e nei prossimi giorni, con i tecnici alle prese con le valutazioni generali e dei singoli casi”.

Incendio all’Argentario: preallarme per mezzi nazionali, presidiate case

“Pericoloso incendio” a Torre Argentiera, sul Monte Argentario (Grosseto). Le fiamme partite dalla valle del Pozzarello, spiega la Regione Toscana, si sono propagate velocemente in direzione della storica torre, sospinte da forti raffiche di vento grecale. Sul posto sono giunte due squadre di volontari e il direttore operazioni con una squadra di operai dell’unione dei comuni delle colline Metallifere.

Impegnati anche due elicotteri della protezione civile regionale, uno in arrivo da Siena e uno gia’ operativo arrivato da Grosseto “che ha comunicato difficolta’ nell’intervento a
causa del vento e di un temporale in prossimita’ della zona”.
Squadre dei vigili del fuoco stanno giungendo in zona per presidiare le abitazioni. È stato dato preallarme per i mezzi nazionali e sono in corso valutazioni per evacuare alcune
abitazioni.

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