Pd, Recati: mio passo indietro “per bene della nostra comunità”

Ora tocca a Marini”: “Fallito il tentativo di spaccare il partito”. Così in una nota Marco Recati, segretario metropolitano uscente del Pd fiorentino, all’indomani del lancio della candidatura alla guida del partito nel capoluogo toscano della sindaca di Pontassieve Monica Marini.

“Ora tocca a Monica. Infine il mio grazie va anche a Eugenio Giani, Simona Bonafé e a tutti coloro che hanno lavorato affinché si arrivasse alla migliore delle soluzioni. Mi auguro  che nessuno dimentichi che i nostri veri avversari non sono nel Pd, ma fuori”. Così in una nota Marco Recati, segretario metropolitano uscente del Pd fiorentino, all’indomani del lancio della candidatura alla guida del partito nel capoluogo toscano della sindaca di Pontassieve Monica Marini.

Recati annuncia “passo indietro per il bene della nostra comunità” e sottolinea che è  ” fallito il tentativo di spaccare il partito”.

“Mi rivolgo, anzitutto, a tutte le persone che nei giorni scorsi hanno espresso un giudizio positivo sul mio operato da segretario e che hanno raccolto oltre cento firme a sostegno di una mia ricandidatura – spiega Recati -. Grazie per la vicinanza di queste ore, grazie per le parole e il supporto. Il Partito democratico è soprattutto questo, una comunità di donne e di uomini che condividono il desiderio di lavorare insieme per il bene comune. Un partito unito, molto lontano da come spesso viene raccontato e descritto. Il passo indietro che oggi sono qui ad annunciare arriva proprio all’indomani di un tentativo, goffo e inopportuno, di spaccare il partito fiorentino. Una manovra evidentemente fallita. Così come goffo è apparso il tentativo di raccontarci divisi, isolati e arroccati su posizioni correntizie: accuse che, per una triste ironia, sono arrivati da chi ha fatto del finto correntismo una virtù”

“Oggi a vincere è ancora una volta l’unità del Pd, unità che ho sempre messo al primo posto durante il mio mandato da segretario: un incarico che ho ricoperto con onore e impegno. Una unità che attraverso un lavoro di mediazione basato sul senso di responsabilità ha portato alla candidatura di Monica Marini, alla quale invio il mio più grande augurio di buon lavoro” conclude Recati.

A Pontassieve nasce un centro di ricerca sulle energie rinnovabili e l’economia circolare

Economia circolare e ricerca sulle energie rinnovabili nel comune di Pontassieve

Accordo di programma nel segno dell’economia circolare: o meglio della bio-economia, come puntualizza l’assessore alle attività produttive della Toscana Leonardo Marras. A Pontassieve, nel territorio metropolitano fiorentino che guarda verso Arezzo, troverà casa un centro di ricerca e di sviluppo specializzato in energie rinnovabili e biocarburanti, parte di un polo scientifico nel settore ambientale che potrebbe nel tempo ulteriormente crescere. Nascerà nella zona industriale del capoluogo.

L’intesa, che a dicembre aveva avuto il via libera da parte della giunta regionale e che riguarda anche la costruzione dell’immobile che l’ospiterà, è stata firmata stamani dal presidente della Toscana Eugenio Giani e dalla sindaca Monica Marini.

“Si tratta di un atto molto importante – commenta il presidente Giani durante la conferenza stampa in palazzo comunale – Non a caso tutti i sindaci della Val di Sieve e del Valdarno superiore fiorentino erano qui stamani. Gli effetti che ci auguriamo che l’investimento possa avere, in termini di sviluppo e innovazione e di creazione di opportunità di lavoro, supereranno infatti i confini comunali di Pontassieve”.

Ricerca e innovazione sono da sempre volano dello sviluppo economico e le nuove frontiere ‘green’ assolutamente da presidiare. “Il sistema del trasferimento tecnologico toscano si arricchisce di un nuovo importante elemento da questo punto di vista – aggiunge l’assessore Marras – Qui si lavorerà alla bioeconomia, ovvero all’integrazione dell’uso delle risorse agricole ed agroforestali con tutto il resto dell’economia, e ai margini della città metropolitana questo sarà un luogo strategico e prezioso per lo sviluppo del territorio”.

L’obiettivo è concludere i lavori entro la fine dell’anno. La Regione Toscana contribuirà alla spesa con 900 mila euro ed anticiperà pure i soldi per la stesura del progetto esecutivo. Fondazione Cr di Firenze coprirà con 75 mila euro quel che rimane da finanziare. Il Comune aveva acquistato in precedenza l’area con 483 mila euro e realizzerà con risorse proprie le opere di urbanizzazione.

L’edificio è stato progettato nel rispetto dell’energia sostenibile e per i ridurre i consumi energetici ed ospiterà gli uffici, il laboratorio chimico-analitico e l’area sperimentale: all’esterno un ulteriore spazio per prove. In tutto sono 500 metri quadrati al piano terra ed altri 300 di tettoia, a cui si aggiungono oltre a 400 metri al primo piano.

“Un simile investimento ci consentirà finalmente di mettere un mattone fondamentale per la crescita non solo di Pontassieve, ma di tutta l’area del sud est fiorentino” commenta la sindaca di Pontassieve Monica Marini, presente alla firma con gli assessori all’ambiente Carlo Boni e alle attività produttive Filippo Pratesi. “La strategia che ci siamo dati – aggiunge – è quella di far crescere il nostro tessuto produttivo ed economico, puntando su un’economia circolare che guarda alla chiusura delle filiere. E per questo non si può prescindere dalla ricerca”.

A sottolineare la valenza strategica dell’accordo per lo sviluppo anche dei territori vicini, erano presenti stamani tanti sindaci dell’area sud est di Firenze: da Bagno a Ripoli a Fiesole, da Figline Incisa a Rignano sull’Arno, da Londa a Pelago, Reggello, Rufina e San Godenzo. Sono intervenuti anche rappresentanti delle categorie economiche e delle parti social

Doppio ponte Vallina, via libera Consiglio di Stato

Via libera per la realizzazione del doppio ponte a Vallina, nel Comune di Bagno a Ripoli (Fi). Il Consiglio di Stato ha respinto i due ricorsi presentati dal Mibact e da Italia Nostra contro la delibera di Via (Valutazione di impatto ambientale) che aveva completato l’iter progettuale dell’opera.

La sentenza del Consiglio di Stato segue un analogo pronunciamento del Tar e conclude il percorso giudiziario dei ricorsi, aprendo di fatto la strada alla realizzazione della variante alla S.S. 67 e dei due ponti sull’Arno a Vallina. L’opera è fortemente voluta e sostenuta, oltreché dalla Regione Toscana, anche dagli enti locali interessati, in particolare dai Comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole e Pontassieve. ”Questa sentenza conferma la scelta fatta dalla Regione e dagli enti locali – commenta l’assessore regionale a mobilità e infrastrutture Stefano Baccelli – E’ decisiva per la realizzazione di un’opera che snellirà fortemente il traffico da e per Firenze, con evidenti benefici per la qualità della vita dei residenti. Adesso l’iter progettuale potrà ripartire, in continuità con il lavoro fatto begli anni scorsi, cercando soluzioni condivise e attente al rispetto dell’ambiente. L’area su cui l’opera andrà ad insietere è di straordinaria bellezza, oltre ad essere strategica dal punto di vista della mobilità, per questo la nostra attenzione dal punto di vista della tutela del paesaggio sarà massima”.

“Siamo davvero felici di questo risultato – commenta il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini -. Si tratta del via libera decisivo per realizzare un’opera attesa da molti anni da tutto il territorio a sud di Firenze, strategica per la viabilita’ e per la qualita’ della vita dei cittadini di Vallina. Adesso, avanti veloci, con lo spirito di condivisione che ha caratterizzato finora l’iter dell’opera e mantenendo alta l’attenzione per gli aspetti paesaggistici e ambientali. Un ringraziamento in particolare alla Regione Toscana per l’impegno profuso e a tutta la comunita’ di Vallina, il cui contributo in questi anni e’ stato fondamentale”.

“Siamo molto soddisfatti- cosi’ la sindaca di Pontassieve Monica Marini – finalmente siamo arrivati alla conclusione di questa vicenda che riconosce, anche in quest’ultimo grado di giudizio, il grande lavoro fatto dai Comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole e Pontassieve, dalla Regione e Anas, per portare avanti un progetto capace di coniugare sviluppo dei territori e tutela ambientale e paesaggistica. Adesso si deve andare avanti, il piu’ rapidamente possibile, per realizzare quest’opera, tanto strategica quanto urgente per il nostro territorio: sia per tutte le cittadine e i cittadini del sud-est fiorentino che vedranno migliorata sensibilmente la propria qualita’ della vita, primi tra tutti quelle delle frazioni interessate direttamente dalla realizzazione quelle delle frazioni interessate direttamente dalla realizzazione del doppio ponte; sia per il tessuto economico e produttivo della zona che finalmente potra’ contare su collegamenti piu’ efficienti”.

La sindaca di Fiesole, Anna Ravoni, aggiunge inoltre: “Mi auguro che gli interventi proseguano veloci e che che non ci siano altri ostacoli alla prosecuzione di un’opera molto importante per tutta la Valle dell’Arno. Un grande grazie a tutti gli uffici che hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo, alla Regione Toscana e all’ex Vice Ministro Nencini, che in questi anni hanno sempre appoggiato la forte volonta’ di noi Sindaci di ripartire con questa opera che migliorera’ di molto la qualita’ della vita nelle frazioni dei Comuni di Fiesole, Pontassieve e Bagno a Ripoli, piu’ direttamente interessante. Insieme a noi, hanno vinto i cittadini, ha vinto l’idea che la qualita’ della vita supera qualsiasi altra motivazione”.

“Vittoria è stata fatta e da oggi la Frazione di Vallina guarderà con occhi più luminosi il suo futuro. Grazie alla realizzazione dell’opera sarà finalmente possibile procedere ad una complessiva valorizzazione tanto della attuale strada provinciale a funzione urbana, quanto – più in generale – del contesto ambientale di riferimento. L’impegno di noi cittadini in questi trent’anni, come già detto, è stato notevole e con la nostra perseveranza abbiamo sicuramente fatto la differenza. Nell’ultimo periodo abbiamo anche affrontato il TAR ed il Consiglio di Stato e dunque sostenuto alcune spese legali, che purtroppo – per la compensazione integrale tra le parti disposta dalla sentenza in questione – non possiamo recuperare. Lieti tuttavia del buon esito raggiunto, desideriamo in conclusione ringraziare lo studio legale Gracili Associato, la Regione Toscana, il Comune di Bagno a Ripoli, il Comune di Pontassieve, il Comune di Fiesole, nonché tutti coloro che in questi anni hanno voluto sostenere la nostra causa”, si legge in uno stralcio del comunicato diffuso dal Comitato di Vallina.

Il progetto, dal valore stimato di 55 milioni di euro, interessa direttamente i Comuni di Bagno a Ripoli e Fiesole, ma indirettamente anche Pontassieve e le aree limitrofe. Si presenta come una variante dell’abitato di Vallina sulla strada statale 67 Tosco-Romagnola e la Sp 34 e prevede la realizzazione di due ponti sull’Arno per collegare la localita’ di Vallina, nel Comune di Bagno a Ripoli, con la localita’ di Quintole, nel Comune di Fiesole. Prevede un sistema di tre rotatorie (due situate nel Comune di Bagno a Ripoli ed una nel Comune di Fiesole), una pista ciclabile e un parco fluviale-agricolo lungo l’ansa dell’Arno sul lato di Fiesole.

Pontassieve: azzerate le rette per gli asili nido nei mesi di novembre e dicembre

Nei mesi di novembre e dicembre i bambini e le bambine iscritti agli asili nido pubblici e privati convenzionati del Comune di Pontassieve frequenteranno gratuitamente.

Un’operazione resa possibile dall’utilizzo del finanziamento statale del MIUR (anno 2020) assegnato dalla Regione Toscana Comune che – causa la chiusura dei servizi alla prima infanzia per l’emergenza sanitaria da COVID – è stato impiegato per consentire l’esonero dal pagamento dei mesi di novembre e dicembre, per tutti i bambini e le bambine iscritti.

La misura verrà applicata anche a coloro che frequentano lo spazio gioco comunale “Pimpirulin”.

“La nostra Amministrazione si è sempre data l’obiettivo di valorizzare le politiche scolastiche e l’offerta formativa ed educativa, fin dalla primissima infanzia. – dice la sindaca Monica Marini – Gli ultimi otto mesi hanno messo e stanno mettendo a dura prova la tenuta sociale delle nostre comunità e, allo stesso modo, quella economica di tante famiglie costrette ad affrontare le difficoltà legate alla pandemia. Per questo abbiamo deciso di usare così le risorse arrivate dal MIUR nei mesi scorsi, per poter dare loro la possibilità di non interrompere nuovamente l’educazione e la socialità dei loro bambini, in sicurezza e senza spese”.

“Crediamo fortemente nell’educazione fin da primi anni di vita come strumento di cittadinanza – conclude Mattia Cresci assessore alle politiche per la scuola – e abbiamo colto questa opportunità che la Regione e il MIUR ci hanno dato, per sostenere le famiglie nella gestione dei tempi vita lavoro e i bambini nel crescere insieme, valorizzando al contempo l’offerta educativa che i nostri asili nido propongono già per i più piccoli e che è tra le più complete del territorio”.

Frana su strada d’ingresso che porta da Val di Sieve a Firenze

Movimenti franosi causati dal maltempo hanno costretto le autorità a porre il senso unico alternato sulla strada provinciale 34 di Rosano dopo che si è verificata una nuova caduta di materiali di frana sulla carreggiata, soprattutto terra e detriti dalla colline adiacente alla strada.

La provinciale è importante direttrice di accesso a Firenze per chi proviene dalla Val di Sieve, dal passo della Consuma e dal Val d’Arno, transitando dagli abitati di Pontassieve e Rignano verso il capoluogo. Il punto dei nuovi movimenti corrisponde allo stesso dove la Provincia è intervenuta per mettere in sicurezza una frana precedente per un fronte di decine e decine di metri. Sul lato opposto scorre il fiume Arno.

“Sul posto – spiegano Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli, e Monica Marini sindaco di Pontassieve, delegati della Città Metropolitana per la viabilità Chianti-Fiesole e Valdarno Valdisieve – sono intervenuti tecnici della Metrocittà, vigili del fuoco e i carabinieri ed è stato stabilito il senso unico alternato”.

“Con i tecnici – spiegano Casini e Marini – siamo al lavoro per concludere definitivamente l’intervento di messa in sicurezza della strada e delle coste laterali alla carreggiata. Ad oggi è necessario il recupero di almeno 2 milioni di euro per concludere il lavoro ma è nostro preciso e primario obiettivo chiudere in modo completo il cantiere per ripristinare definitivamente la totale agibilità della strada, per la sicurezza delle migliaia di cittadini che ogni giorno transitano da questa fondamentale arteria metropolitana”.

“Un patto per San Lorenzo e Sant’Orsola”

“Domani, 5 dicembre, al primo piano di Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze, nella Sala Pistelli, dalle 16.00 alle 19.00, si svolgerà l’incontro conclusivo del «Laboratorio San Lorenzo», il progetto partecipativo che ha coinvolto oltre duecento cittadini, rappresentanti di enti culturali, istituzioni e più di venti realtà associative, nell’elaborazione collettiva di un programma di interventi per la rigenerazione di un’importante porzione dell’area Unesco del centro storico fiorentino.”

Secondo quanto riporta il comunicato stampa del Santorsolaproject: “Dopo più di sette mesi di ascolto territoriale, workshop interattivi, incontri con esperti e amministratori, interviste agli stakeholder, raccolta e rielaborazione dei dati socio-economici e urbanistici del rione, nell’incontro “Un patto per San Lorenzo e Sant’Orsola” di giovedì 5 dicembre, il «Laboratorio San Lorenzo» giunge alla fase di restituzione finale dei suoi risultati.

La prima parte dell’incontro sarà aperta dai saluti di Giovanni Bettarini, Capo di Gabinetto della Città Metropolitana, ente proprietario dell’ex convento di Sant’Orsola. Subito dopo, i rappresentanti dei soggetti promotori del «Laboratorio San Lorenzo», il Prof. Francesco Alberti e il Prof. Goffredo Serrini per il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e per il Santorsolaproject, l’Arch. Marzia Magrini per l’Ordine degli Architetti di Firenze, illustreranno le azioni strategiche e le proposte progettuali emerse dal percorso partecipativo e sviluppate nell’ultimo laboratorio interattivo di co-progettazione “Progetti_amo San Lorenzo”.

Seguiranno i contributi dell’Arch. Chiara Pignaris, di Cantieri Animati, esperta di processi partecipativi, che illustrerà gli aspetti metodologici del progetto; e di Francesca Gelli, docente dell’Università Iuav di Venezia e direttore del Master ProPART, che descriverà i diversi strumenti in uso nel panorama europeo per la definizione di patti, protocolli d’intesa e sistemi di monitoraggio per la rigenerazione urbana partecipata.

Quindi, sarà presentato alla città e all’amministrazione il Protocollo di intesa “Verso un contratto di rione per la rigenerazione di San Lorenzo e del complesso di Sant’Orsola a Firenze”: l’accordo con cui i promotori del progetto, le amministrazioni pubbliche, le istituzioni e le realtà associative coinvolte nel corso del progetto partecipativo si impegnano a dare esecuzione, sviluppare e monitorare le azioni strategiche individuate dal percorso come necessarie per la rigenerazione degli spazi pubblici del rione di San Lorenzo e del complesso di Sant’Orsola.

Seguirà la tavola rotonda tra i rappresentanti dei diversi comparti dell’amministrazione pubblica per discutere gli aspetti delle azioni strategiche prodotte dal progetto partecipativo in base alle specifiche competenze di ciascun ente. Parteciperanno alla discussione: Vittorio Bugli, Assessore alla Partecipazione della Regione Toscana; Cecilia Del Re, Assessora all’urbanistica, ambiente e turismo del Comune di Firenze; Alessia Bettini, Assessora ai lavori pubblici, manutenzione e decoro, partecipazione, cittadinanza attiva, beni comuni del Comune di Firenze; Monica Marini, Delegata alla pianificazione territoriale di coordinamento e al patrimonio della Città Metropolitana di Firenze; Giacomo Parenti, Direttore generale della Città Metropolitana di Firenze.

Prima delle conclusioni, affidate al Dott. Emanuele Salerno, del coordinamento Santorsolaproject, ci sarà ampio spazio per gli interventi del pubblico e dei rappresentanti delle associazioni firmatarie del protocollo d’intesa.”

Tutti i materiali del progetto partecipativo sono consultabili sul sito Open Toscana Partecipa, alla pagina dedicata al «Laboratorio San Lorenzo»: http://open.toscana.it/web/laboratorio-san-lorenzo/home

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