Riesame, Renzi: bella giornata, confermo rispetto magistratura

“Ma i processi si fanno nelle aule, non sui giornali, e vedremo chi avrà ragione e chi torto”. Lo scrive su Facebook Matteo Renzi. “Proprio una bella giornata”, aggiunge l’ex premier

“I miei genitori sono tornati in libertà. Il Tribunale del Riesame infatti ha annullato la decisione del GIP, decisione che era parsa a molti, dal primo momento, abnorme e assurda. Ovviamente la notizia non avrà la stessa eco che ha avuto l’arresto: il circo mediatico sarà meno interessato. Come del resto le archiviazioni o assoluzioni non hanno mai lo stesso spazio dell’apertura delle indagini. Ma i processi si fanno nelle aule, non sui giornali, e vedremo chi avrà ragione e chi torto. Da rappresentante delle istituzioni confermo, a maggior ragione oggi, la mia fiducia nella giustizia italiana”. Lo scrive su Facebook Matteo Renzi. “Proprio una bella giornata”, aggiunge l’ex premier.

“Da figlio – scrive ancora Renzi – dico che sono stati i giorni più brutti della vita della nostra famiglia. Vorrei ringraziare tutti voi per le espressioni di umanità e affetto di questi giorni. E vorrei dire a mio padre e mia madre che i loro figli li abbracciano come in questa foto di tanti anni fa”, che viene allegata al post, e in cui si vedono Tiziano e Laura Renzi ancora giovani, con i quattro figli da bambini.

“Ci sarà una lunga maratona nelle aule di Tribunale – si legge ancora nel post di Matteo Renzi – sia per i procedimenti aperti dalla procura, sia per le nostre cause di risarcimento civile. Ma so che i miei affronteranno questa prova con la forza di chi proclama la propria innocenza e di chi si sente abbracciato dall’affetto dei propri cari. Aspettiamo le sentenze, quelle dei tribunali. Per adesso ce sono solo due: tutte e due condannano Marco Travaglio a pagare un risarcimento a mio padre. Vedremo in futuro. Intanto oggi il primo passo avanti. Proprio una bella giornata”.

Anche Tiziano Renzi ha scritto un breve post sul suo account Facebook. “Siamo felici per la libertà – ha scritto l’indagato -. Ma non ci basta: noi vogliamo dimostrare la nostra innocenza. E lotteremo per questo. Grazie a chi ci ha sostenuto in questi giorni durissimi”.

Qualche parola è stata spesa anche dal legale della famiglia Renzi, Federico Bagattini. “Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono tornati liberi – ha detto l’avvocato -, da legale esprimo soddisfazione, alla quale si aggiunge quella dal punto di vista umano per i coniugi Renzi”.

Genitori Renzi: Riesame si riserva decisione su domiciliari

E’ durata circa due ore l’udienza davanti ai giudici del tribunale del riesame di Firenze ai quali i legali di Tiziano Renzi e della moglie Laura Bovoli avevano chiesto la revoca della misura cautelare ai domiciliari.

Al termine i giudici si sono riservati la decisione che, comunque, verrà presa entro lunedì prossimo. Secondo quanto appreso i difensori hanno contestato uno per uno i capi d’imputazione, in particolare la bancarotta. “I nostri clienti hanno fiducia nella giustizia – ha detto uno dei difensori, l’avvocato Federico Bagattini – e questo non deve mai venir meno. Sono chiaramente un po’ ‘storditi’ ma i loro avvocati sono combattivi come è giusto che sia”. “In ogni caso stiamo parlando al massimo di un’evasione fiscale per 114 mila euro”, ha concluso l’avvocato Bagattini.

Secondo quanto appreso i difensori hanno presentato al tribunale del riesame una memoria di 25 pagine con numerosi allegati.
Nuovi documenti sarebbero stati presentati anche dal pm Luca Turco e riguarderebbero tutta la situazione della Marmovid, peraltro almeno in parte oggetto delle contestazioni durante l’interrogatorio di garanzia dei genitori dell’ex premier Matteo Renzi.
Uscendo dall’aula del tribunale del Riesame, l’avvocato Federico Bagattini, ha detto che davanti ai giudici del tribunale si è svolta una discussione “molto articolata nella quale i difensori si sono divisi i compiti partendo dall’insussistenza della colpevolezza fino alla scelta della misura cautelare”.
E riguardo ai documenti presentati dal pm Turco, l’avvocato ha spiegato che “una parte di quegli atti la conoscevamo perchè oggetto di alcune contestazioni fatte da Turco durante l’interrogatorio di garanzia, ma solo ieri sera li abbiamo avuti”. Anche la difesa ha presentato ai giudici del Riesame una memoria, circa 25 pagine “con tanti allegati”, ha concluso Bagattini.

Coniugi Renzi, assenti all’udienza preliminare

Udienza organizzativa, assenti genitori di Matteo Renzi. Presente invece Luigi Dagostino, l’altro imputato del processo.

Breve udienza tecnica, organizzativa, al tribunale di Firenze per l’inizio del processo che vede imputati Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, in un procedimento per presunte fatture false emesse da loro società. I coniugi Renzi non erano in aula, presente invece l’imprenditore Luigi Dagostino, imputato insieme ai genitori dell’ex segretario del Pd.

Il processo è stato rinviato al 20 maggio dopo che il tribunale ha incaricato un perito per le trascrizione delle intercettazioni effettuate nel corso dell’inchiesta, e ammesso le prove portate da accusa e difesa. Fissato anche il calendario delle prossime udienze.

Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono imputati di utilizzo di fatture false. Il processo ha per oggetto due fatture emesse nel 2015 dalle società Party (20.000 euro più Iva) e Eventi 6 (140.000 più Iva), per consulenze sulla fattibilità di un’area ristorazione e per studiare attività utili a convogliare turisti asiatici al centro commerciale The Mall che fa capo al ‘re degli outlet’ Luigi Dagostino. Le fatture furono pagate alle società dei Renzi dalla Tramor di Dagostino. Ma secondo i pm Luca Turco e Christine von Borries le consulenze oggetto degli importi sarebbero state finte, ossia le società dei Renzi avrebbero intascato denaro per “operazioni inesistenti”, per prestazioni mai compiute.

Per le difese invece le consulenze furono fatte e vennero regolarmente saldate. Parlando della posizione del suo assistito, l’avvocato Alessandro Traversi afferma che “non c’è dolo nella condotta di Dagostino. Avendo pagato integralmente le fatture contestate, manca l’elemento della finalità dell’evasione fiscale”, che è connaturato all’utilizzo di fatture false, “anzi ha pagato un’Iva superiore al dovuto, quindi tale finalità non esiste”. Il calendario prevede altre udienze il 3 giugno, 8 luglio, 15 luglio e 7 ottobre. L’udienza è anche la prima tenuta al tribunale di Firenze dal giudice Fabio Gugliotta, da poco in organico nel capoluogo toscano, ed è stata preceduta da un saluto a lui rivolto dallo stesso avvocato Traversi a nome del foro fiorentino.

“E’ stata un ‘udienza tecnica, di passaggio – ha spiegato l’avvocato Federico Bagattini, difensore dei genitori di Renzi -. Non era necessaria la presenza dei miei assistiti, che invece parteciperanno alle udienze per le quali ci sarà bisogno che siano in aula e quando sarà utile.”

Primarie Pd in Toscana, alle 17 registrati 100mila votanti

Firenze, alle 17 sarebbe di 100mila persone, secondo quanto si apprende, l’affluenza alle primarie Pd registrata in Toscana.

Registrate anche file ai seggi per votare alle primarie Pd, la segretaria del Pd toscano Simona Bonafè si è recata a votare alle 11 nel suo seggio a Scandicci, mentre nel pomeriggio, intorno alle 17:30 è stata la volta del sindaco di Firenze Dario Nardella.

“Con le primarie Pd una comunità sta scegliendo la propria guida democraticamente – scrive Nardella su Twitter – senza click o decisioni calate dall’alto. I seggi sono aperti fino alle 20. Un messaggio di speranza e partecipazione a tutti: votare è libertà”.

Matteo Renzi invece si era recato a votare poco prima delle 9, il senatore fiorentino era arrivato in Vespa al seggio delle Leopoldine allestito in piazza Tasso. “Sono stato a votare alle Primarie. Un grande festival della democrazia. Una bella giornata per chi crede nella politica”. Ha scritto l’ex segretario sulla sua pagina ufficiale Facebook.

Gip Firenze conferma domiciliari genitori Renzi

Già fissata l’udienza al tribunale del riesame di Firenze mercoledì 6 marzo per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i cui difensori hanno fatto ricorso in questi giorni contro la misura agli arresti domiciliari del gip riguardo all’inchiesta per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni che li vede indagati in un totale di una quindicina di persone.

La giudice per le indagini preliminari di Firenze, Angela Fantechi ha confermato, intanto, la misura cautelare degli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli. Il gip così non ha accolto la richiesta di revoca presentata lunedì scorso dall’avvocato Federico Bagattini, difensore della coppia, durante l’interrogatorio di garanzia.

Sulla richiesta di revoca degli arresti domiciliari, la Procura già martedì scorso aveva espresso il suo parere contrario, ritenendo ancora necessaria la misura cautelare. La revoca degli arresti domiciliari “per la totale insussistenza delle esigenze cautelari” era stata chiesta invece dall’avvocato Bagattini, legale dei genitori dell’ex premier Matteo Renzi.

Nel provvedimento del gip ha disposto gli arresti domiciliari per Renzi senior e Laura Bovoli, eseguito lunedì 18 febbraio, si motivano gli arresti domiciliari con “il pericolo di reiterazione del reato” ipotizzando il rischio che la società Eventi6 “si possa avvalere di altre cooperative” per continuare a commettere i reati di bancarotta fraudolenta e di emissione di fatture false. Inoltre il gip Angela Fantechi scrive, “dalle intere indagini è emerso in modo pacifico che gli indagati abbiano svolto ruoli di fatto” nelle società “tanto che non è possibile ritenere che le loro dimissioni da cariche formali possa ritenersi misura sufficiente a garantire le esigenze cautelari.”

In nuove indagini della procura di Firenze nell’inchiesta per bancarotta fraudolenta e false fatture gli inquirenti ipotizzano che ci sia una fattura falsa portata allo sconto, in banca, per l’anticipo da parte degli attuali amministratori della cooperativa Marmodiv, società per cui è in corso al tribunale di Firenze una procedura fallimentare. Marmodiv era stata ceduta dai Renzi ai nuovi amministratori.

Il tribunale fallimentare, che il 20 marzo deve decidere sul fallimento, ha fatto eseguire una perizia integrativa proprio in relazione alla voce “fatture da emettere” che il perito aveva messo in dubbio. La perizia supplementare deve anche esplorare l’eventuale ipotesi di reato di falso in bilancio.

Al momento, come rileva il gip Angela Fantechi, c’è l’ipotesi di una fattura falsa portata allo sconto per cui è pervenuta una querela da parte di Banca di Cambiano. La querela, osserva il giudice, “conferma quanto accertato dalla Gdf circa la presentazione allo sconto di fatture false anche in altre ipotesi per opera delle persone a cui Renzi ha ceduto la cooperativa”.
Marmodiv, ceduta a Dmp Italia, è una società con “un buco di 300.000 euro” e, rileva il gip, “paiono in corso attività volte ad evitare il fallimento mediante l’accollo di debiti della stessa da parte di terzi ma anche operazioni che ne stanno aggravando il dissesto” finanziario.

“Ci difendiamo in tribunale, certo. Ma se dobbiamo essere massacrati ogni giorno sui media, ci difenderemo anche qui”. Lo scrive in un post su facebook Tiziano Renzi dopo aver ricordato che “gli avvocati che ci seguono”, i difensori suoi e della moglie Laura Bovoli, “e che ringrazio, ci chiedono di aspettare il processo per difenderci in aula”. “È un linea seria, che rispettiamo – conclude il padre dell’ex premier -. Ma è anche vero che nei fatti i media ci processano ogni giorno e noi non abbiamo diritto di parola. Mi dicono: confessa e ti faranno uscire. Non posso confessare ciò che non ho fatto. Non abbiamo commesso i fatti per i quali siamo privati della libertà. Lotteremo con tutte le forze per difendere la dignità e l’onore di due persone che in 35 anni di carriera non hanno mai avuto fallimenti, bancarotte e lavori in nero. Non entro nel merito del procedimento. Né della enormità della misura degli arresti domiciliari – si legge anche nello stesso post di Tiziano Renzi su Fb -. Non vi dico come stiamo a saperci trattati come delinquenti, esposti tutti i giorni sui Tg e sui media, insultato sui social. Siamo rappresentati come criminali, i criminali più pericolosi d’Italia. Mi sembra un incubo allucinante”. “Non importa tuttavia come stiamo noi – ancora Tiziano Renzi -. Per me l’unica cosa che importa è la verità. E fosse anche l’ultima cosa che faccio combatterò fino all’ultimo giorno per vederla affermata.”

“Sto per arrivare a 70 anni: non pensavo di passare in tribunale la mia vecchiaia ma lo farò a testa alta perché io conosco la verità”, conclude nel post.

Coniugi Renzi, Procura: ‘no revoca domiciliari’

Parere negativo da parte della procura all’istanza di revoca chiesta dalla difesa al gip. Ora, entro cinque giorni, spetta al gip decidere.

La procura di Firenze ha dato parere negativo sulla richiesta di revoca degli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, avanzata dal loro legale Federico Bagattini ieri nell’interrogatorio di garanzia svoltosi davanti al gip Angela Fantechi.

Secondo quanto appreso la procura, pur avendo tempo fino a domani per esprimersi, ha già depositato il parere nella tarda mattinata di oggi. Ora il gip può decidere sull’istanza di revoca entro cinque giorni.

Il deputato Pd e segretario della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai Michele Anzaldi si è scagliato contro il servizio telegiornalistico sull’interrogatorio andato in onda ieri sera sulla RAI. “Ho presentato via posta certificata un esposto indirizzato al Garante della Privacy- dice in un post su Facebook -, all’Agcom, all’Ordine dei Giornalisti del Lazio e al Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, nelle persone dei loro presidenti Antonello Soro, Angelo Cardani, Paola Spadari e Roberto Mostarda, per violazione del ‘Testo Unico dei Doveri del Giornalista’ e delle ‘Regole deontologiche relative al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica’, a seguito della barbarie della trasmissione nelle edizioni di ieri sera di Tg1, Tg2 e Tg3 delle immagini dell’interrogatorio secretato di Tiziano Renzi presso un’aula al nono piano del Tribunale di Firenze”.

Nelle edizioni di prima serata di lunedì 25 febbraio – si legge nell’esposto – i telegiornali del servizio pubblico Tg1, Tg2, Tg3, nell’ambito della cronaca del procedimento giudiziario che riguarda Tiziano Renzi e la moglie, hanno registrato di nascosto e mandato in onda immagini dell’interrogatorio del signor Renzi, peraltro un privato cittadino che non ricopre, né ha mai ricoperto, alcuna carica pubblica. Come si può vedere dalla messa in onda dei notiziari, le telecamere Rai hanno colto il signor Renzi in un momento di massima tutela della privacy, quale è l’interrogatorio di garanzia dopo un ordine di custodia cautelare, mentre è a colloquio con i magistrati. Mai si era assistito ad un episodio del genere, ad una violazione così palese delle garanzie per un indagato, ad una tale umiliazione dei diritti di una persona. L’interrogatorio si svolgeva in una stanza riservata del Tribunale di Firenze, al nono piano, quindi non in un luogo pubblico. La complessità di una ripresa dall’esterno ad una tale altezza fa pensare che l’operazione non possa che aver avuto l’avallo di tutta la lunghissima e sproporzionata linea di comando del servizio pubblico, fino ai direttori. Peraltro l’interrogatorio di garanzia non è un evento pubblico, in nessun caso la stampa può parteciparvi”.

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