🎧 Gkn: lavoratori, prepariamo lettere messa in mora per Borgomeo

Gkn: operai, “Stiamo preparando delle azioni legali e delle lettere di messa in mora e c’e’ un clima di grande compattezza tra noi lavoratori. Siamo 300 famiglie, prese in ostaggio da un proprietario, Francesco Borgomeo, per richiedere fondi pubblici.

Lui chiede la cassa integrazione che ad oggi, pare, che l’Inps non gli abbia concesso: non e’ stata concessa perche’ non ci sono ragioni imprenditoriali per farlo. Se un imprenditore ha frizioni col ministero dello Sviluppo economico, con gli enti locali, con l’Inps, con i lavoratori e le organizzazioni sindacali qualche domanda dovrebbe iniziare a porsela”.

Lo ha detto Matteo Moretti del collettivo di fabbrica ex Gkn e della Rsu, parlando della situazione dell’azienda e della protesta in corso da parte dei lavoratori, che da ieri si trovano in Palazzo Vecchio a Firenze e minacciano di rimanerci ad oltranza.

“Un imprenditore che chiede un aiuto dello Stato non butta fango e discrimina lavoratori come sta facendo – ha aggiunto -. Dichiarando che lo stabilimento e’ inagibile, cosa che non e’ vera, che un movimento politico ha sede nella fabbrica, che ci sono azioni squadriste all’interno del sito e che non gli e’ concesso l’ingresso, sicuramente non avvicina altri soggetti. Forse e’ il momento che qualcuno indaghi sulla figura di Borgomeo, su qual e’ il suo scopo. Se uniamo i punti viene fuori la vecchia proprieta’, Melrose: vediamo un legame di ferro tra la nuova proprieta’ e la vecchia per lo svuotamento dello stabilimento e l’alleggerimento degli stipendi sul pubblico attraverso la cassa integrazione”.

“La cosa che ci serve ora e’ un vero piano industriale, che finora non si e’ visto, e anche una presa di responsabilita’ concreta da parte del ministero dello Sviluppo economico, perche’ in questi mesi anche il Ministero, mi dispiace dirlo, ma e’ stato alla fine troppo incerto, troppo latitante”. Lo ha detto il sindaco  “Ovviamente – ha aggiunto – noi faremo la nostra parte come territorio perche’ si vada incontro alle esigenze dei lavoratori, perche’ quel sito deve assolutamente ripartire con un nuovo progetto produttivo”.
Intanto i lavoratori hanno annunciato che stanno preparando delle azioni legali e delle lettere di messa in mora.

Insorgiamo: ad un anno dalle lettere di licenziamento, evento di lotta davanti alla Gkn

Insorgiamo – I lavoratori dell’ex Gkn di Campi Bisenzio si preparano a celebrare oggi dalle 18, con un concerto, l’anniversario dell’inizio dell’assemblea permanente di fabbrica, ma sul destino della vertenza le preoccupazioni degli operai non si placano.

A suscitare perplessità sono due recenti novità: l’intenzione da parte della nuova proprietà, Qf, di dare vita a un consorzio e una lettera di pochi giorni fa di Stellantis che preannuncia la volontà di prelevare materiale produttivo dallo stabilimento.

A complicare poi il quadro è anche la sostanziale assenza di interlocuzione, almeno nell’ultima fase, col governo dal quale i lavoratori, invece, si attenderebbero un coinvolgimento diretto anche nella reindustrializzazione del sito.

“Dal ministero dello Sviluppo economico- dichiara nel corso di una conferenza stampa Dario Salvetti del collettivo di fabbrica ex Gkn– non sentiamo una parola, pronunciata in una riunione ufficiale e neppure ufficiosa, dal 20 aprile. Al tempo stesso però il ministero continua a essere tirato in ballo dalla proprietà, in ogni modo”.

Nell’ultima riunione fra parti sociali e Qf, aggiunge, “è stata ritirata fuori l’idea di un contratto di sviluppo da concludere entro luglio col ministero dello Sviluppo. Non sappiamo neppure se il ministero ne sia al corrente. Questo giocare col pubblico non ci piace. A questo punto il pubblico entri nel capitale di Qf e faccia chiarezza rispetto a quello che sta avvenendo. Anche perché l’altra novità, non sappiamo nemmeno se positiva o negativa, è che Qf sarà in realtà una scatola dentro una società consortile. Non prevederà neppure l’entrata diretta degli investitori, ma un consorzio. Non commentiamo perché può voler dire tutto o nulla. Siamo in attesa di capire cosa voglia dire”.

L’altra fonte di tensione è una missiva fatta recapitare da Stellantis: “La cosa incredibile- aggiunge Matteo Moretti delegato Rsu per la Fiom (AUDIO)- è che la lettera è arrivata mercoledì, ma già ieri la Questura ci ha invitati a un incontro in Prefettura. Tempistiche incredibili per il Paese. Evidentemente quando il potere economico chiama, si risponde immediatamente”. L’incontro in Prefettura è stato rinviato a lunedì prossimo ma questo non cancella certo le perplessità. Ovviamente, precisa il rappresentante dei lavoratori, “non siamo contrari all’uscita dei materiali, ma questo deve essere concordato in sede sindacale, deve esserci un accordo di programma per definire la transizione di Gkn e quali materiali dovranno entrare e quali uscire”.

Una soluzione complessiva è ormai sul tavolo da mesi per impulso degli stessi lavoratori, in collaborazione con un team di ricercatori del Sant’Anna di Pisa capitanati da Andrea Roventini: “Il progetto- spiega il docente di Economia politica- potrebbe “Il progetto- spiega il docente di Economia politica- potrebbe servire anche per altre crisi aziendali, dovute in parte anche alle delocalizzazioni. C’è una necessità di investire in energie rinnovabili. Ci focalizziamo sulla mobilità sostenibile, i pannelli solari, la filiera dell’idrogeno e l’Industria 4.0 intesa non come sussidi a pioggia alle imprese, ma come formazione permanente e centri per testare i prototipi”.

Intanto stasera dalle 18 concerto evento ai cancelli dello stabilimento. Si esibiranno, tra gli altri, Lo Stato Sociale, Ginevra di Marco, Arpioni. INFO QUI

GKN, organizzatori: oltre 30mila in piazza a Firenze

Firenze, sarebbero oltre 30mila, secondo gli organizzatori, i partecipanti alla manifestazione degli operai della Gkn. Allo slogan ‘Insorgiamo’ un lungo corteo colorato ha sfilato tra le vie del centro, per arrivare in piazza Santa Croce, gremita di persone, dove dopo alcuni interventi da un palco improvvisato sul sagrato della basilica la manifestazione si è sciolta.

Rispettando l’ormai consueto balletto dei numeri la questura parlava di oltre 7mila persone presenti alla manifestazione della Gkn, ma in aumento quando la testa del corteo, guidato dal collettivo di fabbrica, aveva quasi raggiunto piazza Santa Maria Novella e continuando a sfilare nel centro storico alla volta di piazza Santa Croce.

In podcast l’intervista a Matteo Moretti del collettivo di fabbrica della ex Gkn, a cura di Gimmy Tranquillo.

Dietro allo striscione del collettivo di fabbrica con la scritta ‘Insorgiamo’, un lunghissimo corteo di persone, sigle, associazioni, forze politiche della sinistra, sindacati di base e bandiere. Tante anche quelle della pace.

La manifestazione chiedeva la reindustrializzazione della fabbrica e un ‘cambio di sistema’. Allo slogan ‘Insorgiamo’ in questi mesi gli operai hanno dato vita a una vertenza collettiva che abbraccia dal tema del lavoro e della crisi industriali fino all’ambiente e i cambiamenti climatici ma anche il no alla guerra e la rivendicazione di diritti non solo per la classe operaia ma per tutta la società.

“Siamo a manifestare per assicurarci una reindustrializzazione della ex Gkn. Tutto quello che abbiamo ottenuto lo abbiamo ottenuto attraverso la lotta. Il processo di reindustrializzazione è lungo, infido, incerto e solo mantenendo la lotta ci assicureremo che questa fabbrica sia reindustrializzata”, nei prossimi giorni si riunirà “un comitato di proposta di verifica, lo abbiamo ottenuto perché nessun ce lo ha concesso, e lì faremo tutte le domande sulle cose che non ci tornano e sulle informazioni che ancora non abbiamo, per esempio chi mette questi 82 milioni?”. Lo ha detto Dario Salvetti, leader del collettivo di fabbrica della ex Gkn, a margine della manifestazione.

“Speriamo finalmente di poter avere il tempo per fare tutti gli approfondimenti che in sede ministeriale non sono stati fatti – ha aggiunto -Queste 100 assunzioni le vogliamo vedere. È necessario che ci siano, perché abbiamo un saldo negativo di quasi 100 persone e il nostro obiettivo è ricreare 400 posti di lavoro”.

🎧 Ex GKN, il 20 marzo Insorgiamo Tour al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio.

L’evento è organizzato da Collettivo di Fabbrica GKN, Scuola di Musica di Fiesole, TeatroDante Carlo Monni e Arci Firenze.Si svolgerà al Teatrodante Carlo Monni – Campi Bisenzio- Domenica 20 marzo ore 17:00. In programma il concerto dell’Orchestra Galilei della Scuola di Musica di Fiesole con Incursioni artistiche di David Riondino

“L’appuntamento di domenica 20 marzo evidenzia ancora una volta il grande rapporto che c’è stato tra la comunità tutta di Campi da quel 9 luglio quando arrivò la notizia della volontà di Melrose di chiudere lo stabilimento” ha descritto così il senso dell’appuntamento Matteo Moretti, RSU ex GKN.

“Continua il nostro percorso di di lotta, di convergenza e di contaminazione del territorio” ha proseguito Moretti. “La vertenza Gkn è tutt’altro che conclusa, siamo in una fase complicata, abbiamo sconfitto i licenziamenti in tronco ma in questa fase rischiamo di essere dentro ad un nuovo calcolo, quello del lento logoramento fatto di promesse e di cassa integrazione. Ci tutela un accordo importante al ministero, ma si sa gli accordi troppo spesso non vengo rispettati, troppe le aziende che sono state chiuse lentamente logorando i lavoratori con la cassa integrazione. Pe questo la lotta prosegue e prosegue abbracciando e coinvolgendo la cittadinanza e tutti quei mondi che ci sono stati vicini e che a loro volta vivono le loro di difficoltà. Uno di questi è il mondo dello spettacolo che da subito abbiamo incrociato nella nostra vertenza, attori, attrici, lavoratori che stanno dietro alle quinte che hanno subito in questi anni di pandemia problematiche economiche, lavoratori che come noi lottano tutti i giorni per un salario dignitoso e contro il precariato. Noi la chiamiamo convergenza, perché non esiste una fabbrica che si salva in un paese che vede lavoratori o interi settori della società che salvi non sono. Per questo bisogna unire gli sforzi e insorgere per una società più giusta e questo appuntamento, per tutti noi, sarà il 26 marzo a Firenze”.

Questo rapporto con il territorio è evidenziato dal sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi “Una bella collaborazione per un bellissimo appuntamento che dimostra quanto la vicenda Gkn abbia mobilitato e continui a mobilitare. È una vicenda di ingiustizia enorme che ha suscitato un senso di identificazione straordinario. Un anelito di giustizia attuale come non mai. Felici di esserci anche in questo passaggio come amministrazione e come Teatro di Campi.”

Al centro del programma dell’evento c’è il concerto dell’Orchestra Vincenzo Galilei della Scuola di Musica di Fiesole.   “La Scuola di Musica di Fiesole ha nel proprio DNA l’attenzione e la cura dell’interesse sociale, nel solco del pensiero del fondatore Piero Farulli secondo il quale “la musica è un bene da restituire”- dichiara il Sovrintendente della Scuola di Musica di Fiesole, dott. Alessandro De Sanctis –“ Per questo motivo la Scuola ha dato vita negli anni a molteplici progetti di insegnamento della musica in zone economicamente svantaggiate e realizza da alcuni anni iniziative di inclusione dei ragazzi portatori di disabilità nelle attività orchestrali.
Sempre per queste motivazioni sociali Il 21 giugno dello scorso anno, in occasione della Festa della Musica, gli allievi della Scuola hanno tenuto un concerto di ringraziamento del personale medico e sanitario nell’hub vaccinale del Mandela Forum. Nello stesso periodo mi sono messo in contatto con i rappresentanti sindacali della GKN per offrire la disponibilità a realizzare un concerto di solidarietà per le maestranze della GKN e le loro famiglie. Nel concerto di domenica 20 marzo a Campi: l’Orchestra Galilei – composta da 63 ragazzi tra i 13 ed i 22 anni – eseguirà la Serenata op. 44 di Dvořák sotto la direzione di Calogero Palermo, primo clarinetto della prestigiosa Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam. Diretti da Edoardo Rosadini i giovani musicisti suoneranno poi la Sinfonia Incompiuta di Schubert, mentre la conclusione vedrà Rosadini sul podio e Palermo solista nel Concerto per clarinetto di Aaron Copland.”

Prenotazione obbligatoria, Ingresso gratuito a offerta libera in sostengo della CASSA DI RESISTENZA DEL COLLETTIVO FABBRICA GKN al link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-insorgiamo-tour-campi-bisenzio-scuola-di-musica-di-fiesole-e-riondino-275548501987

Altrimenti presso il teatro- Biglietteria Teatrodante Carlo Monni piazza Dante 23 – Campi Bisenzio – FI- Tel 055 8940864 – E-mail: biglietteria@teatrodante.it

IL PROGRAMMA

L’evento è organizzato da Collettivo di Fabbrica GKN, Scuola di Musica di Fiesole, TeatroDante Carlo Monni e Arci Firenze.Si svolgerà al Teatrodante Carlo Monni – Campi Bisenzio- Domenica 20 marzo ore 17:00. In programma il concerto dell’Orchestra Galilei della Scuola di Musica di Fiesole con Incursioni artistiche di DAVID RIONDINO

Verranno eseguite:

  • Dvorak – Serenata op. 44– 25 Dir. Calogero Palermo
  • Schubert- Sinfonia Incompiuta D759 – 28’ Dir. Edoardo Rosadini
  • Copland- Clarinet Concerto – 16’ Clarinetto Calogero Palermo – Dir. Edoardo Rosadini

🎧 Vertenza ex Gkn. Oggi il voto dei lavoratori sull’accordo al Mise

Vertenza ex Gkn: RSU  “Gli accordi si ottengono e si difendono con la mobilitazione. Continuiamo a sentirci a guardia di una fabbrica per il territorio e nell’interesse di tutti”. (intervista a Matteo Moretti, Rsu Gkn)

Si svolge oggi per tutta la giornata, la votazione per l’approvazione dell’accordo quadro stilato il 19 gennaio scorso al tavolo del Mise per la reindustrializzazione della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), ora Qf Spa.

Lo ha deciso l’assemblea dei lavoratori che si e’ tenuta oggi, al termine della quale gli operai sono usciti in corteo con due striscioni: “Continuare a convergere e a insorgere” e “Tenetevi liberi per marzo”, inviti che sono “rivolti a tutta la galassia di solidarieta’ e di supporto che si e’ sviluppata attorno a questa lotta”, spiega il Collettivo di Fabbrica.

Di seguito le dichiarazioni di Dario Salvetti Rsu Gkn:
Con la reindustrializzazione lo stabilimento verrà svuotato dalle attuali macchine con la promessa che verrà riempito con nuovi macchinari. Spesso questo limbo viene usato per chiudere le aziende in modo soft e per questo è stata istituita anche una commissione territoriale di proposta e di verifica sul processo di reindustrializzazione. Ogni fondo pubblico usato in questo processo sarà noto alla commissione e sarà vincolato alla realizzazione del saldo occupazionale.
“Gli accordi si ottengono e si difendono con la mobilitazione” sottolinea Dario Salvetti, delegato RSU. “Siamo dentro un meccanismo che non abbiamo voluto noi: lo smantellamento della produzione di semiassi e la sua sostituzione con qualcosa di futuro. Ma dentro questo meccanismo abbiamo messo dei paletti e provato a creare precedenti positivi anche per tutte le altre vertenze”.
“Noi continuiamo a sentirci a guardia di una fabbrica per il territorio e nell’interesse di tutti” continua Salvetti. “Per questo è nostro impegno che alla fine di questo processo si salvino non i “nostri” posti di lavoro, ma 500 posti di lavoro come patrimonio di tutte e tutti e con un corpo di diritti fruibile per tutte e tutti. La mobilitazione quindi cambierà forma, ma non cessa. La guardia rimane alta. Sappiamo cosa dobbiamo provare a fare e proveremo a farlo”.
Appena finita l’assemblea i lavoratori sono usciti in corteo con due striscioni: “Continuare a convergere e a insorgere” e “Tenetevi liberi per marzo”: inviti rivolti a tutta la galassia di solidarietà e di supporto che si è sviluppata attorno a questa lotta.
“Il tema” conclude Salvetti, “è quello di non disperdere l’esperienza di 6 mesi di assemblea permanente non riguarda solo noi. Riguarda tutti. La continuazione di questa vicenda sarà un enorme processo di responsabilizzazione collettiva o non sarà affatto. Pensiamo tutti bene come vogliamo coltivare lo spiraglio che abbiamo aperto insieme”.
L’assemblea di ieri molto partecipata, è stata il preludio per la votazione per l’approvazione dell’accordo, che avverrà oggi per tutta la giornata.

🎧 Gkn, primo incontro al Mise dopo passaggio proprietà a Qf Spa

Firenze, si è tenuto mercoledì sera a Roma, il primo incontro al Mise dei lavoratori della ex Gkn al quale non era più presente la Gkn Melrose.

Dal tavolo è emerso che sono due i soggetti industriali e uno finanziario che sono interessati alla ex Gkn di Campi Bisenzio, ora Qf Spa, e che si conta di avere l’offerta vincolante per marzo 2022, con la stesura del closing a giugno, e il passaggio del ramo d’azienda per fine agosto.

In podcast l’intervista al delegato Rsu di Gkn Matteo Moretti, a cura di Gimmy Tranquillo.

Dal 1° gennaio, secondo quanto emerso, inizierà un periodo di due mesi di Cig ordinaria; da marzo scatterà la nuova Cig per transizione prevista in legge di bilancio 2022, mentre una volta trasferito il ramo d’azienda partiranno i 24 mesi di Cig per riconversione.

Le proposte dei due soggetti industriali erano già state annunciate nelle scorse settimane dall’imprenditore-advisor Francesco Borgomeo, nuovo proproetario della fabbrica: un’azienda meccanica italiana che cerca un sito per la produzione di macchinari per l’industria farmaceutica, e una società italiana quotata in Borsa che cerca un sito per la produzione di inverter, componenti per il fotovoltaico. La terza proposta viene da una holding di investimenti, con una capitalizzazione di 500 milioni di euro, che in passato ha già compiuto investimenti nel settore della componentistica meccanica.

“A questo punto diventa urgente e indispensabile un accordo quadro che renda chiaro, trasparente e garantito un percorso di reindustrializzazione che già così si presenta molto complesso – ha affermato la Rsu della Gkn – In assenza di tempistiche certe – sostiene la Rsu -, di garanzie sui diritti occupazionali per le lavoratrici degli appalti e per i lavoratori Gkn, senza un’importante integrazione su un ammortizzatore sociale che sarà necessariamente lungo e senza piani chiari sulla reindustrializzazione la fiducia nel futuro rischia di partire con il piede sbagliato. Come abbiamo avuto modo di chiarire più volte, l’assemblea permanente continuerà a salvaguardia di questo percorso”.

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