Anci, Nardella su recovery: per appalti solo norme Ue o rischio flop

“Il governo immediatamente deve mettere mano al codice degli appalti: dobbiamo utilizzare solo le norme essenziali previste dall’Unione europea, le norme comunitarie, perché se ci mettiamo sopra tutta quella sovrastruttura burocratica e normativa italiana noi rischiamo di non realizzare neanche un miliardo dei 209 miliardi di opere pubbliche che sono fattibili nel nostro Paese”. Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, parlando del Recovery Fund a margine dell’assemblea di Anci Toscana.

“Le regole sono troppo pesanti e complicate, e rischiamo di perdere un’occasione storica”, ha proseguito Nardella, osservando che “l’Agenzia del territorio ci dice che un’opera pubblica di circa 25 milioni di euro, quindi una taglia media per i progetti del Recovery Fund, richiede in Italia con queste regole, con queste norme, più di 10 anni tra progettazione preliminare, progettazione definitiva, progettazione esecutiva, bandi, ricorsi, ricorso al Tar e poi si va in Consiglio di Stato, poi magari l’azienda fallisce e allora bisogna rifare il progetto, ecco più di 10 anni. L’Unione Europea è stata molto chiara e ha detto a tutti i Paesi: cari Paesi, i soldi che vi arrivano col Recovery Fund li dovete utilizzare con tempi precisi, entro il 2023 dovete appaltare le opere. Ora siamo a marzo 2021, abbiamo meno di 24 mesi, mi dovete dire voi come facciamo”.
“I sindaci della Toscana sono pronti come tutti gli altri sindaci in Italia a dare una mano per uscire dal delirio che stiamo vivendo per accompagnare il Paese fuori dalla fase dell’emergenza sanitaria e per stare vicini alla ripartenza economica. Le tensioni ci saranno, e’ inutile fare finta di nulla, pensare che non ci siano conseguenze economiche sarebbe stolto. Siamo pronti a collaborare per cercare le ricette giuste”. Lo dichiara il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni, a margine dei lavori dell’assemblea, in merito al ruolo delle amministrazioni comunali nei prossimi tempi.

Manifatture Digitali Cinema Prato: nuovi spazi e il progetto di un teatro Virtual Reality

La rete toscana di infrastrutture a supporto delle produzioni cinematografiche e audiovisive inaugura a Prato nuovi spazi e attività Il Teatro Virtuale in Real Time, il Campus e la Render Farm: Manifatture Digitali Cinema lancia il progetto di un polo di servizi formativi e audiovisivi avanzati a disposizione della Toscana e di tutto il Paese

Si ampliano, a Prato, gli spazi portati a nuova vita nell’antico complesso Santa Caterina, oggi sede di Manifatture Digitali Cinema, l’infrastruttura che dal 2017 offre supporto a chi sceglie la Toscana come set e che arriva a 1800 m 2 di spazi attrezzati e a 950 m 2 di aree esterne disponibili. Una crescita della struttura che corrisponde all’implementazione delle attività, iniziate con i servizi cineportuali, integrate nel 2018 con l’apertura delle aule per la formazione e il laboratorio di sartoria, nel 2019 con l’allestimento dello spazio dedicato all’animazione, e oggi, nel 2021, con l’apertura di una sala polifunzionale dedicata alla didattica per il cinema, un secondo laboratorio di sartoria tecnologicamente avanzato, la galleria espositiva e la grande corte esterna.

Ma le novità non si fermano ai nuovi spazi: Manifatture Digitali Cinema, in collaborazione con il Comune di Prato e il consorzio di amministrazioni pubbliche Consiag, sta lavorando al progetto per realizzare, nell’Area Banci, un Teatro Vr in Real Time, un Campus e una Render Farm: strutture che faranno di Prato una città dell’innovazione nel campo del cinema e dell’audiovisivo. Il progetto è volto a cogliere le opportunità offerte dalla transizione digitale, con l’obiettivo di creare a Prato un polo di servizi formativi e audiovisivi avanzati, a disposizione di tutto il Paese, dedicato a creare nuove collaborazioni con l’industria culturale, la pubblica amministrazione e le imprese.

Manifatture Digitali Cinema, progetto dell’Apq Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, programma sperimentale nato dalla collaborazione tra Stato (Agenzia per la Coesione territoriale – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Direzione Generale Cinema – Mibact) e Regione Toscana, attuato grazie al lavoro di Fondazione Sistema
Toscana – Toscana Film Commission, offre servizi innovativi per le produzioni cinematografiche e audiovisive, in collaborazione con le istituzioni pubbliche e le aziende del territorio. Tre gli obiettivi delle sue attività: aumentare l’attrattività della Toscana per le produzioni, nazionali e internazionali – che possono trovare nella struttura nuovi
spazi e servizi – andando così a potenziare il ruolo di Toscana Film Commission; offrire opportunità di alta specializzazione a chi vuole lavorare nel settore dell’audiovisivo, riposizionando vecchi mestieri e saperi artigianali in un’industria che richiede professionalità sempre più qualificate e specializzate; utilizzare il prodotto audiovisivo come
volano di innovazione e sviluppo economico, grazie alla valorizzazione delle vocazioni produttive territoriali, in collaborazione con le imprese locali.

Manifatture Digitali Cinema, la rete toscana di infrastrutture a servizio del
cinema e dell’audiovisivo.  La sede pratese di Manifatture Digitali Cinema, che attualizza la grande tradizione del tessile della città, con progetti innovativi legati alla sartoria, è uno snodo essenziale e primigenio della rete infrastrutturale toscana a sostegno del cinema
e dell’audiovisivo, rete della quale fanno parte anche la sede di Pisa – la cui vocazione è quella della ricerca e sviluppo nel campo delle tecnologie digitali – la sede di Pistoia – dove a breve troveranno spazio progetti legati al riuso e alla produzione di scenografie, comprese le “scenografie naturali”, in collaborazione con le aziende florovivaistiche locali, e la composizione di colonne sonore – la sede di Siena, che andrà invece prossimamente a valorizzare l’eccellenza data dalla presenza in città dell’Accademia Chigiana, con la quale potranno essere sviluppati progetti legati alla filiera della musica e
del suono.

L’emergenza sanitaria non ha fermato le attività di Manifatture Digitali Cinema e la sua spinta innovativa: infatti, durante i primi mesi del lockdown è nata la visione del Teatro Virtuale in Real time, il Campus e la Render Farm, un’unità progettuale inedita, da localizzare nell’Area Banci di Prato. Con la collaborazione del consorzio di
amministrazioni pubbliche Consiag che ne detiene la proprietà, il progetto viene candidato a cogliere le opportunità offerte dalla transizione digitale, con l’obiettivo di creare a Prato un polo di servizi formativi e audiovisivi avanzati a
disposizione di tutto il Paese, dedicato a creare nuove collaborazioni con l’industria culturale, la pubblica amministrazione e le imprese.

Il Teatro in Virtual Reality ; Real Time è l’infrastruttura che permette un cambiamento profondo nel processo di produzione, con benefici sui tempi e costi di produzione, proponendo soluzioni indispensabili per competere a livello
internazionale. Il Teatro in Virtual & Real Time è un centro di produzione di contenuti audiovisivi, multimediali e di realtà virtuale. Il Real Time consente di ricreare scenari iperrealistici con tecniche d’animazione in 3D.

Il Campus attrae competenze internazionali e prepara i nuovi professionisti. Il Campus è un centro di formazione d’eccellenza, che ospita corsi specialistici, con aree servizi, sala meeting e spazi allestiti per lezioni, co-working ed eventi. Ospita 250 persone, di cui 200 studenti impegnati a frequentare corsi e master che avranno una durata
semestrale, annuale e pluriennale, in base alle caratteristiche e ai programmi previsti dall’ampia offerta formativa.

La Render Farm è il centro computazionale che permette sofisticate elaborazioni necessarie alla produzione. Completano l’investimento spazi funzionali allo sviluppo di un programma H24, che da un lato prevede attività produttive, tecniche e formative di alta specializzazione e dall’altro le supporta, con aree destinate all’ospitalità, ristorazione e tempo libero, anche con iniziative destinate alla fruizione pubblica.

“Il difficile periodo che stiamo vivendo ha messo in luce quanto sia importante per la società toscana e per tutto il Paese, dotarsi di tecnologie digitali avanzate, oggi sempre più utilizzate in ogni campo del sapere e nell’industria culturale – dichiara il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. Poter contare a Prato su un progetto
strategico di questa rilevanza, un vero e proprio “Campus del cinema e dell’audiovisivo”, che sviluppa le più avanzate tecnologie digitali, come la realtà virtuale in Real Time, per metterle a disposizione di tutta la comunità, di imprese e istituzioni, non può che essere un risultato al quale la Regione Toscana guarda con soddisfazione e interesse, per gli
sviluppi economici, produttivi, occupazionali che può generare e per le possibilità formative delle nuove generazioni alle quali, oggi più che mai, è necessario dare nuove prospettive. La rete delle strutture di Manifatture Digitali Cinema sul territorio toscano dimostra come il dialogo tra pubblico e privato possa generare una nuova valorizzazione
di antichi saperi artigianali e tradizioni, che nei nuovi mestieri del cinema e dell’audiovisivo tornano a nuova vita”.

Ancora una volta Fondazione Sistema Toscana – dichiara il presidente Iacopo Di Passio – dimostra una duttilità di competenze che, nel caso di Manifatture Digitali Cinema, va ad esplorare, in modo sempre più incisivo, le possibilità dei territori di declinare verso i nuovi mestieri del cinema, tradizioni manifatturiere e imprenditoriali ben radicate,
come nel caso della moda e del tessile a Prato. Tradizione e innovazione si passano il testimone nei progetti che presentiamo oggi in conferenza stampa, relativi ai nuovi spazi e alle nuove attività della sede pratese. I progetti di Manifatture Digitali Cinema sono al servizio di tutta la comunità e la positiva risposta delle Amministrazioni locali
conferma la coesione dei territori toscani nel perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente:“Abbiamo creduto sin dall’inizio – dichiara il sindaco del Comune di Prato, Matteo Biffoni – sul grande valore che Manifatture Digitali Cinema avrebbe portato sul nostro territorio. Quanto è accaduto negli ultimi anni e le prospettive
di crescita sono la dimostrazione tangibile di come il cinema e l’audiovisivo contribuiscono a promuovere il territorio, a generare occupazione e sviluppo economico, a trovare nuove applicazioni per l’innovazione tecnologica che vede Prato protagonista.  E, nonostante questo anno così difficile, non ci siamo mai fermati e guardiamo avanti con un
progetto ancora più ambizioso: costruire a Prato un Teatro di posa attrezzato anche per la realtà virtuale, affiancato da un campus che formi competenze avanzate nel campo digitale. Una sfida che non riguarda solo il mondo del cinema, ma anche altri comparti industriali. Un progetto che riunisce due degli ambiti di sviluppo in cui Prato è all’avanguardia e che saranno il traino della ripresa anche economica del nostro Paese: la rigenerazione urbana e l’innovazione”.

 

Sentiamo l’intervista a Stefania Ippoliti, direttrice TFC

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2021/02/210225_02_MDC-PRATO-IPPOLITI.mp3?_=1

Lavoro: Prato,sfruttano 30 migranti,arrestati 2 imprenditori

Due imprenditori cinesi agli arresti domiciliari e un terzo sottoposto a divieto di dimora a Prato dopo un’indagine durata oltre 10 mesi della polizia

Tre misure cautelari sono state eseguite all’alba dai poliziotti della squadra mobile di Prato nei confronti di altrettante persone accusate del reato di sfruttamento del lavoro ‘in condizioni di bisogno’.

Si tratta di tre cinesi – il datore di lavoro formale e due imprenditori occulti – che avrebbero sfruttato almeno 30 lavoratori, in gran parte bengalesi e pakistani. Lo sfruttamento, secondo le indagini, sarebbe avvenuto all’interno di una ditta di confezioni tessili. I particolari dell’operazione saranno illustrati oggi alle 12 in una conferenza stampa del procuratore Giuseppe Nicolosi.

Due imprenditori cinesi agli arresti domiciliari e un terzo sottoposto a divieto di dimora a Prato dopo un’indagine durata oltre 10 mesi della polizia su una ditta di confezione di abiti dove veniva sfruttata la manodopera. In particolare l’azienda impiegava uomini bengalesi e pachistani, clandestini, circa 30 lavoratori (tra loro pure un afgano ed un cinese) che erano in condizioni di bisogno. “Lavoravano in condizioni disumane – ha spiegato in una conferenza stampa il procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi – E’ una situazione che fa emergere una umanità dolente”. Secondo quanto accertato, nella ditta c’era un prestanome, e due imprenditori che nei fatti dirigevano la ditta: sono questi due gli indagati finiti ai domiciliari in base a un’ordinanza del gip. L’azienda, nella zona di Galciana, è stata posta sotto sequestro. Sigilli anche a 100 macchinari. Gli operai, hanno spiegato gli investigatori, lavoravano sette giorni su sette per 12-14 ore al giorno. Nei pressi dell’azienda alloggiavano in una casa-dormitorio in condizioni fatiscenti. Gli indagati sono accusati di sfruttamento lavorativo e immigrazione clandestina, secondo l’articolo 602 bis, che colpisce i proprietari della ditta in cui si verifica lo sfrutamento. Secondo gli accertamenti gli operai hanno dovuto lavorare anche durante i periodi di lockdown senza interruzioni. Inoltre un sequestro preventivo di 250 mila euro è scattato verso la proprietà cinese per i mancati versamenti degli oneri previdenziali.

Plauso del sindaco di Prato Matteo Biffoni a procura e squadra mobile della città toscana per l’operazione che ha portato all’esecuzione di misure cautelari contro imprenditori cinesi accusati di sfruttare il lavoro di 30 operai pakistani e bengalesi. “Un lavoro di indagine esemplare, che ha pochi uguali in Italia e di cui ringrazio la procura e le forze dell’ordine – afferma Biffoni -, perchè tutela la parte debole contro l’avidità di chi vuole lucrare sullo sfruttamento del lavoro altrui, senza alcun rispetto nè scrupoli per la dignità umana. Il rispetto dei principi democratici passa anche da inchieste come questa, perché il lavoro e i diritti dei lavoratori sono un bene da tutelare a tuti i livelli”

Superciclabile Firenze-Prato, 12 km a pedali in mezzora

Firenze, il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella e il Sindaco di Prato Matteo Biffoni hanno presentato in Palazzo Medici Riccardi il progetto della Superciclabile Firenze-Prato.

La superciclabile cambierà la Piana fiorentina, un’area densamente urbanizzata con numerosi generatori di traffico. La distanza tra Firenze e Prato è di 12 km che possono essere percorsi in bicicletta in 30 minuti.

Sette lotti e sette stazioni con partenza da via Perfetti Ricasoli a Firenze e arrivo al Centro Pecci a Prato. Per tre lotti (1,2 e 7 per un totale di 7,1 km) i lavori inizieranno entro fine anno e termineranno nel 2022 con un investimento di 8,2 milioni (3 mln dalla Regione e poco meno di 5 mln dal Patto per Firenze). I restanti (4,9 km) sono da finanziare per un totale di 29,9 mln.

Tra le caratteristiche della ‘superciclabile’ la pavimentazione con asfalto riciclato, l’illuminazione totale con sensori che rilevano la presenza aumentando l’intensità luminosa, le videocamere per i controlli e – sul lato ciclabile – un cordolo privo di spigoli vivi così da aumentare la sicurezza in caso di caduta.

La ‘superciclabile’ passerà anche sopra l’autostrada A1 con un ponte di 200 metri di lunghezza e un costo di costruzione di 3 mln. Ci sarà anche una passerella sul torrente Marinella.

“L’opera – ha spiegato il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella – è nell’elenco del Recovery Plan. Sarà una pista tutta videosorvegliata e illuminata: è la prima volta che si uniscono due città di queste dimensioni. All’altezza del lotto 7 si collegherà poi alla ciclovia del Sole, la più lunga pista ciclabile d’Italia”. Il sindaco di Prato Matteo Biffoni ha sottolineato che sui lotti da finanziare “dialogheremo con la Regione, per farci dare una mano”.

“Una vera e propria superstrada ciclabile che unirà le città di Firenze e Prato, con caratteristiche che la differenziano in modo sostanziale dalle piste ciclabili ordinarie presenti sul territorio italiano”.

“Un’infrastruttura progettata per diventare un grande asse di collegamento della piana fiorentina, in grado di innovare il sistema della mobilità incentivando forme alternative rispetto al mezzo motorizzato. Una superciclabile concepita per soddisfare le esigenze di mobilità dell’utenza abituale, ma anche di quella saltuaria e turistica”.

Att e Ristoratori Toscana offrono pranzo di Natale a malati oncologici soli

Il pranzo di Natale a domicilio per i malati oncologici soli. E’ questa l’iniziativa svolta oggi 25 dicembre 2020, dall’Associazione Tumori Toscana (Att) e Ristoratori Toscana per far vivere un Natale meno difficile a tutti quei pazienti curati a domicilio. Pazienti che, a causa delle restrizioni anticovid, si trovano a vivere una condizione di solitudine o di difficoltà economica.

I medici e gli infermieri dell’Att, che ogni giorno curano a domicilio i malati oncologici, hanno organizzato un giro di visite speciale per recapitare il pranzo di Natale a casa dei malati che si trovano in una situazione di particolare disagio. “È stato emozionante – ha detto Giuseppe Spinelli, presidente Att – portare, insieme al pranzo, un sorriso e un abbraccio a queste famiglie che stanno soffrendo. In un giorno come il Natale, specialmente in questo momento storico, è importante non dimenticarsi di chi sta combattendo una doppia battaglia, contro il tumore e contro il virus”.

Pasquale Naccari, presidente dei Ristoratori Toscana, ha sottolineato: “Stiamo attraversando un momento molto difficile, ma chi ha problemi di salute è ancora più fragile. Nel giorno di Natale abbiamo voluto essere vicini a tutti quei malati soli, che in questo anno particolare non sono vicini ai propri cari e alla propria famiglia”. Per Giani, “mai come quest’anno, scegliere di stare accanto ai malati di tumore può davvero fare la differenza per loro e i loro familiari”.

“Ancora una volta i fiorentini hanno messo in mostra il loro grande cuore solidale – ha detto Dario Nardella – e hanno teso la mano alle persone più fragili”. “Questo anno ha messo a dura prova anche la nostra città – ha detto Biffoni -. Ha fatto emergere nuove fragilità ma allo stesso tempo Prato ha dimostrato un senso di comunità fortissima”.

L’iniziativa, spiega una nota, ha avuto luogo nelle città di Firenze, Prato e Pistoia. Presenti, tra gli altri, il presidente della Toscana Eugenio Giani, insieme agli assessori regionali Simone Bezzini, Serena Spinelli, e Leonardo Marras, oltre ai sindaci di Firenze Dario Nardella, di Prato Matteo Biffoni, e di Pistoia Alessandro Tomasi, accompagnati da vari assessori.

Lorenzo Braccini

Multi-utility Toscana, al via il progetto della nuova holding

🔈Firenze, I sindaci di Firenze, Prato ed Empoli sottoscrivono una lettera di intenti per dare il via ad una holding che performare una Multi-utility che aggreghi le aziende che gestiscono i servizi pubblici. Obiettivo creare un soggetto unico, controllato e guidato dai Comuni che aumenti gli investimenti e renda la Toscana la regione più green d’Europa.

Quello di una Multi-utility Toscana è un progetto presentato e sottoscritto stamani dai Comuni di Firenze, Prato e Empoli che, alla presenza del Presidente della Regione Toscana, con il quale i sindaci hanno annunciato l’avvio di un percorso che porti alla creazione di una grande azienda di gestione dei servizi pubblici locali controllata e guidata dai Comuni. Obiettivo dell’aggregazione possono essere i servizi pubblici ambientali, idrici ed energetici a livello locale.  Alla presentazione hanno preso parte il sindaco di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, la sindaca di Empoli Brenda Barnini e il presidente della Regione Eugenio Giani.

La proposta
I sindaci ritengono necessario realizzare un processo di aggregazione nel campo dei servizi pubblici locali con la creazione di una Multi-utility per avere un soggetto industriale forte con maggiore capacità di investimento e, dunque, di erogazione dei servizi in favore dei cittadini. I Comuni che lanciano il progetto, lo guideranno e controlleranno esprimendo la governance dell’azienda che sarà aperta anche al mercato per reperire risorse da investire nei servizi.
Un’operazione che vuole dotare i territori di un soggetto unico capace di competere con le realtà più avanzate del Paese e di offrire alle comunità locali una maggiore capacità in termini di finanziamenti e quindi di investimenti sul territorio, oltre a migliori standard per i servizi in favore dei cittadini, senza aumentare le tariffe ma anzi lavorando persino per una riduzione. Il progetto mette al centro i principi e i valori dell’Economia Circolare applicata alla gestione di energia, acqua e rifiuti che porti ad un modello sostenibile e “green”.

La situazione attuale
Attualmente la Toscana risulta un territorio ricco di aziende operanti nelle attività sopra citate, che, pur esprimendo buona qualità dei servizi pubblici, si caratterizzano per frammentazione gestionale. Queste realtà organizzative riflettono oggi modelli che possono non permettere gestioni efficaci ed efficienti a causa dei loro limiti dimensionali. Ne conseguono limiti e ostacoli nell’adozione delle migliori soluzioni tecnologiche ed organizzative necessarie per l’ottenimento di livelli massimi di efficienza. Oltre che risultare terra di conquista per i grandi gruppi nazionali.

Obiettivi
In virtù di tale consapevolezza i sindaci di Firenze, Prato ed Empoli intendono dare il via ad un processo di aggregazione già realizzato altrove e che realizzi in Toscana una holding che sappia posizionarsi tra le prime cinque a livello nazionale. E che possa realizzare importanti obiettivi tra cui più servizi e di migliore qualità per il territorio, stabilità e riduzione delle tariffe, aumentando gli investimenti e rendendo la Toscana tra le regioni più green d’Europa. Per questo i Sindaci danno avvio ad un processo finalizzato a mettere insieme le partecipazioni societarie nelle aziende pubbliche oggi presenti in questi territori.

Apertura ai sindaci toscani
Il progetto lanciato dai sindaci di Firenze, Prato ed Empoli, con l’apprezzamento della Regione Toscana, è aperto alla partecipazione di tutti i Comuni della Toscana con i quali nei mesi scorsi è iniziato un confronto.

Lo strumento
Tale percorso si realizzerà con la guida degli enti locali sulla nascente realtà, attraverso la valorizzazione di forme attive e privilegiate di partecipazione di cittadini, utenti e lavoratori. Lo strumento per realizzare questi obiettivi industriali contempla la quotazione in borsa che sarà realizzata con processi innovativi come il coinvolgimento di investitori locali (come consumatori, lavoratori, fondazioni e forze economiche toscane) per attrarre le risorse per investire nei servizi. Solo per fare un esempio sulla crescita potenziale degli investimenti si può citare la prospettiva per Publiacqua. In un contesto di Multi-utility Publiacqua, che serve 45 Comuni per oltre 1 milione e 200mila abitanti, può più che raddoppiare l’investimento medio annuo potendo attingere ad una maggiore capacità di indebitamento, offrire migliori servizi ai cittadini e contemporaneamente contenere le tariffe.

Le dichiarazioni
“Parte il progetto della prima grande Multi-utility Toscana – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella – che permetterà di avere vantaggi straordinari: innanzitutto per i cittadini perché ci permetterà di avere più risorse per gli investimenti, si calcola un miliardo e mezzo di euro in più. Inoltre il pubblico, tramite i Comuni, crea, costruisce, controlla e guida e con una dotazione di risorse economiche straordinaria saremo più forti e offriremo servizi di alta qualità, con una elevata attenzione ai temi ambientali e alla circular economy”. “Vogliamo trasformare la Toscana nella Regione più green d’Europa – ha aggiunto –  senza indebitare i Comuni ma rafforzandone la centralità nelle decisioni e mantenendo l’indirizzo pubblico con una holding capace di misurarsi con le più importanti d’Italia. Lavoriamo in questa direzione con un progetto che è aperto a tutti i Comuni della Toscana”.

“Prende gambe oggi un percorso ponderato da tempo – ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni – che dovrà portare alla nascita di un soggetto unico toscano per i servizi in grado di incidere su investimenti, impiantistica, abbattimento delle tariffe e qualità del lavoro. È un percorso che in altre parti di Italia già è stato realizzato e noi sindaci, che teniamo innanzitutto al radicamento territoriale e al mantenimento del controllo pubblico delle imprese di servizi, abbiamo posto come priorità nel lavoro sinergico tra territori. Un percorso che serve alle imprese e ai cittadini”.

“La storia del nostro territorio porta Empoli e tutto l’Empolese Valdelsa a sostenere questo progetto” ha detto la sindaca di Empoli Brenda Barnini . “Non potevamo non esserci. Oltre venti anni fa l’Empolese Valdelsa aveva individuato proprio nella costruzione di una holding pubblica, Publiservizi, lo strumento con cui gestire la partecipazione pubblica nelle aziende di gestione dei servizi pubblici locali. Oggi questa sfida, lanciata dal sindaco di Firenze Dario Nardella, ci vede quindi coerentemente soggetti attenti e interessati. Dopo questo passaggio dovremo entrare nel merito e individuare gli elementi di dettaglio che salvaguardino le specificità dei territori. Gli anni che abbiamo alle spalle hanno fatto crescere aziende diverse e divise nei vari settori con grandi capacità. Adesso però è il momento di provare a fare un salto nella dimensione industriale dei servizi. Questa è l’ultima occasione per provare a far nascere un soggetto tutto toscano”.

“E’ un ottimo progetto del quale mi compiaccio con i sindaci Biffoni Nardella e Barnini – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani -. Un progetto che consente un orizzonte di gestione più efficiente ed efficace nell’interesse dei cittadini, per i servizi pubblici locali che partendo dalla Toscana centrale può offrire omogeneità alla gestione in tutta la Regione”.

Risultati
La Multi-utility sarà quindi creata e saldamente guidata dai Comuni i quali procederanno ad una quotazione fino al massimo del 49% delle azioni: gli azionisti saranno selezionati in base a requisiti di sensibilità ambientale e ottica di lungo termine, allargando la platea anche a cittadini, consumatori, dipendenti e fondazioni territoriali. Sarà garantito il livello occupazionale, che anzi potrebbe essere potenziato, la capacità di investimento sarà notevolmente maggiore, i servizi offerti saranno più moderni e di migliore qualità e le tariffe scenderanno.

Il percorso
Il percorso avviato con la firma di oggi prevede che entro gennaio siano fatti gli atti di indirizzo dei Comuni coinvolti e siano discussi nei consigli comunali dei Comuni che partecipano al progetto, coinvolgendo tutti i Comuni della Toscana interessati. Ne seguirà la ridefinizione dell’accordo con Acea e l’apertura al mercato dei capitali per il reperimento delle risorse. L’obiettivo è arrivare alla creazione della Multi-utility Toscana nel gennaio del 2022.  Per la gestione tecnica di questo percorso Firenze, Prato ed Empoli hanno individuato in Alberto Irace, per la sua esperienza nel settore della gestione dei servizi, le sue capacità tecniche e il suo profilo manageriale, la figura responsabile dell’avvio e della gestione per i primi anni della nuova Multi-utility, mentre si impegneranno in prima persona nell’attività di direzione politica, fissando e presidiando missione e obiettivi.

Quale primo tassello per la realizzazione di questo progetto, Alberto Irace sarà nominato Amministratore delegato della Società ALIA S.p.A. in occasione della prossima Assemblea dei Soci che si terrà entro Natale.   “Sono onorato della fiducia dei sindaci – ha detto Alberto Irace – e credo molto in questo progetto che è molto complesso e articolato. Mi impegnerò con tutte le mie energie al servizio delle comunità della Toscana per far evolvere con uno sforzo corale le già ottime realtà dei servizi pubblici verso l’eccellenza”.

Uno stralcio delle dichiarazioni del sindaco Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201210_00_MULTY-UTILITY-TOSCANA_NARDELLA.mp3?_=2
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