Firenze, alternanza scuola-lavoro si farà anche in Comune

L’alternanza scuola-lavoro in Toscana si farà anche in Comune. E’ quanto previsto dall’intesa siglata oggi tra Anci Toscana e l’Ufficio scolastico regionale, con un accordo che nei prossimi tre anni permetterà agli studenti degli istituti di secondo grado di effettuare il tirocinio anche nei settori dell’amministrazione comunali.

A stabilire i settori di intervento per l’alternanza scuola-lavoro sarà un gruppo di coordinamento misto, che definirà i progetti per i quali attivare i percorsi e il numero di allievi da inserire, selezionando le aziende e le istituzioni, vicine per collocazione ai plessi scolastici, e il calendario delle presenze presso le sedi dei Comuni.

Commenta il presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni: “Portare gli studenti nella realtà dei Comuni è un’idea stimolante, che condividiamo pienamente. Sono convinto che trascorrere un periodo all’interno delle amministrazioni comunali può essere un’esperienza realmente utile e formativa, a disposizione anche di chi studia in scuole di territori decentrati, che hanno forse meno vicinanza e consuetudine con le istituzioni locali”.

“L’Ufficio scolastico regionale per la Toscana ha, tra i suoi obiettivi, quello di supportare le scuole nell’espletamento di tutti i loro compiti e, dunque, anche in quello di individuare enti, associazioni e aziende che accolgano studenti per percorsi di alternanza scuola-lavoro, anche in località che offrono meno opportunità, quali possono essere paesi dislocati lontano dai grandi agglomerati urbani – afferma il direttore Petruzzo – . Ed è proprio in quest’ottica che è stata stipulata questa intesa”.

Anci Toscana si impegna ad individuare settori di intervento e aree operative disponibili ad accogliere gli studenti, a consentire l’accesso alle proprie strutture, alle strutture degli enti locali associati e a mettere a disposizione personale specializzato in qualità di tutor. Sarà, inoltre, istituito un registro comunale/metropolitano per raccogliere le offerte.

Da parte sua, l’Ufficio scolastico regionale farà conoscere alle scuole i percorsi e le attività co-progettate e condivise; a promuovere le proposte elaborate presso le scuole della Toscana e a monitorare e valutare l’efficacia delle attività.

Prevenire emergenza rifiuti: incontro Nardella-Biffoni-Rossi

I sindaci di Firenze e Prato Dario Nardella e Matteo Biffoni e il presidente Enrico Rossi si sono incontrati per discutere delle azioni da intraprendere al fine di evitare il manifestarsi di una situazione emergenziale nella gestione dei rifiuti di Ato Toscana Centro e della Toscana.

Nel corso dell’incontro, avvenuto ieri nella sede della presidenza della Regione Toscana, si  spiega una nota, è emerso l’impegno ad approfondire con attenzione le criticità segnalate, a partire da una verifica puntuale sui dati, al fine di definire quanto prima le azioni più efficaci per affrontare e scongiurare qualsiasi avvisaglia di emergenza riguardo i rifiuti.

I Comuni di Ato Toscana Centro sono impegnati con il concessionario del servizio di gestione dei rifiuti nel perseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata al 70% entro il 2020. Allo stesso tempo i medesimi Comuni chiedono alla Regione di definire quanto prima un percorso di rapida risoluzione delle criticità riscontrate.

Biffoni, ricorderemo Elisa 25/11

“L’amministrazione comunale ha deciso di non rilasciare dichiarazioni sul singolo caso, fermo restando l’impegno quotidiano e costante per una cultura di pari opportunità e soprattutto contro ogni tipo di violenza contro le donne” scrive il primo cittadino di Prato

“Ricorderemo Elisa il prossimo 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Il sindaco di Prato Matteo Biffoni interviene sulla vicenda dell’omicidio suicidio che ha coinvolto Elisa Amato, la trentenne pratese uccisa dall’ex fidanzato Federico Zini.
“Davanti a tragedie come quella che ieri ha colpito la nostra città – ha scritto il sindaco in una nota – è importante innanzitutto il rispetto per l’atroce dolore delle famiglie
coinvolte. Per questo l’amministrazione comunale ha deciso di non rilasciare dichiarazioni sul singolo caso, fermo restando l’impegno quotidiano e costante per una cultura di pari
opportunità e soprattutto contro ogni tipo di violenza contro le donne. Solo pochi giorni fa durante la festa della polizia municipale è stato ricordato l’impegno delle istituzioni tutte e
di associazioni del territorio per la rete anti violenza, il codice rosa e un’educazione al rispetto dell’altro che parte dalle scuole”.

Biffoni: “Prato ha reagito a morte 7 operai”

“Ogni giorno c”è la necessità di alzare “i toni sul tema della sicurezza sul lavoro”. Così il sindaco di Prato Matteo Biffoni intervenendo alla manifestazione nazionale della festa dei lavoratori.

Prato è un una città “che al lavoro è stata ed è profondamente legata e che per il lavoro ha nutrito e nutre un intenso rispetto: abbiamo lavorato, molto, abbiamo sofferto, molti hanno trovato qui un futuro agiato, ci siamo arricchiti e abbiamo affrontato le sfide del mondo che mutava e che qui – spesso – arrivava e arriva” ha detto Biffoni.
“Il rispetto per il lavoro, dunque, dà forza a questa città nel difendere i diritti, nel pretendere sicurezza sui luoghi di lavoro, nel contrastare ogni forma di illegalità che minacci concorrenza leale e buona occupazione”, ha aggiunto il sindaco ricordando il rogo del 1 dicembre 2013, alla Teresa Moda e la morte di 7 operai cinesi. “Un evento doloroso e inaccettabile davanti al quale le istituzioni, però, si sono assunte le
proprie responsabilità e hanno reagito concretamente, operando in sinergia a tutti i livelli – ha proseguito -, consapevoli che era ora di far recuperare quel rispetto per il lavoro anche laddove lo si stava quasi sistematicamente perdendo”. “In tre anni grazie al protocollo lavoro sicuro sono state controllate oltre 8mila aziende (8257), elevate 13 milioni di multe, portando a una riduzione fortissima – più della metà – dei dormitori abusivi nelle aziende e a una riduzione del 70% delle carenze gravi sulla sicurezza”, ha spiegato ricordando anche il discorso di Papa Francesco a Prato nel 2015. Ma tutto questo “non è ancora sufficiente”, ha concluso Biffoni ringraziando i sindacati per aver scelto oggi Prato e chiedendo alla magistratura di “trovare i colpevoli, alla politica trovare soluzioni. A tutti noi perciò spetta continuare a lavorare e a vigilare”.

Prato: indagato presidente provincia Biffoni per fallimento Creaf

Matteo Biffoni è stato invitato a comparire dalla procura di Prato come indagato nell’indagine sulle sorti del ‘Creaf’, il centro di ricerca pubblico di via Galcianese, poi fallito, che ha visto investire la Provincia di Prato per diversi milioni di euro senza che l’impresa abbia mai avviato le sue attività.

Biffoni è indagato nel suo ruolo di presidente della Provincia di Prato e il reato che gli viene contestato è quello di ‘cooperazione colposa in bancarotta semplice’. E’ stato lo stesso Biffoni, che è anche sindaco di Prato oltre che presidente di Anci Toscana, ad annunciarlo stamattina nella sede della Provincia di Prato.
“Sono stato invitato a comparire con un atto notificatomi venerdì sera, ha spiegato, e ci tenevo ad essere trasparente ed avvisare personalmente tutti”. In sostanza la procura, con un’inchiesta guidata dal sostituto procuratore Lorenzo Boscagli, contesta agli amministratori del centro di ricerca, di cui la Provincia di Prato è socio di maggioranza, di aver chiesto il fallimento in ritardo rispetto a quanto dovuto. “Sento di aver agito sempre nell’interesse della cosa pubblica”, ha aggiunto Biffoni, che stabilirà ora la strategia difensiva con il suo avvocato Giuseppe Nicolosi.
Il ‘Creaf’, acronimo che sta per ‘Centro ricerche e alta formazione’, era un progetto di cui si cominciò a parlare a Prato nel 2003, quando l’ente provinciale era presieduta da Daniele Mannocci, che poi lasciò il progetto in eredità ai suoi successori Massimo Logli e Lamberto Gestri, tutti amministratori di centrosinistra. Doveva trattarsi di un’eccellenza della ricerca applicata al settore tessile, ma nonostante anni di gestazione e 22 milioni di euro circa investiti, il progetto non è mai riuscito a prendere il via. Il palazzo acquistato in via Galcianese nel 2006 dalla Provincia di Prato, socia per l’81% del centro, mentre la restante quota appartiene ad alcuni Comuni del territorio, non ha mai aperto i battenti.
Lo scorso gennaio si è conclusa con un annullamento la prima inchiesta aperta sul caso, quella della Corte dei Conti, che si è dichiarata non competente sulla materia. Il mese seguente, a febbraio 2018, la società ‘Creaf’ è stata dichiarata fallita dal tribunale pratese. Va invece avanti l’inchiesta della Procura di Prato: con l’attuale presidente della nuova Provincia sale a 5 il numero delle persone iscritte nel registro degli indagati. Oltre a Biffoni il sostituto procuratore titolare del fascicolo Lorenzo Boscagli ha indagato Lamberto Gestri (ultimo presidente della Provincia di Prato), Daniele Panerati, Luca Rinfreschi e Laura Calciolari, tutti amministratori della società in momenti diversi. La procura ipotizza, a vario titolo, il reato di concorso in bancarotta societaria.

Torna a Prato Mediterraneo Downtown

Intervista di Chiara Brilli al Sindaco di Prato Matteo Biffoni e ad Anna Meli del Cospe.

Ideato nel 2017 da Regione Toscana assieme a Cospe onlus, Comune di Prato e partner come Libera, Amnesty international e Legambiente Italia, l’appuntamento è dal 3 al 6 maggio a Prato, un giorno in più rispetto alla prima edizione. Animerà come sempre il centro storico della città, i suoi palazzi e teatri, le sue piazze e logge: per parlare ancora di libertà di stampa e periferie dell’informazione, di migrazioni, frontiere, leggi e accoglienza, di ambiente e nuove economie e di pace.

Il festival è stato presentato oggi dai promotori e da alcuni dei partner della manifestazione venerdì 20 aprile a Palazzo Strozzi Sacrati in piazza del Duomo a Firenze, sede della presidenza della Regione.

Presenti  l’assessore regionale alla presidenza, con delega all’immigrazione, Vittorio Bugli, il sindaco di Prato Matteo Biffoni e il suo assessore alla cultura Simone Mangani, il direttore del festival Raffaele Palumbo, Anna Meli per Cospe onlus, don Andrea Bigalli di Libera Toscana, Simone Siliani per Fondazione Finanza Etica e Giuseppe Loti del dipartimento di design dell’università di Firenze.

Info su http://mediterraneodowntown.it/

Exit mobile version