Crollo Genova: a Firenze vertice in Prefettura per piano strategico

Dopo il crollo di Genova “la macchina dei controlli e’ partita” anche a Firenze. E’ quanto si spiega con una nota dalla prefettura che annuncia in una nota: “e’ stato fissato gia’ per il prossimo 30 agosto un vertice, presieduto dal prefetto Laura Lega, per fare il punto sulla situazione delle infrastrutture del territorio metropolitano”.

L’incontro, al quale sono stati invitati il presidente della Regione, Enrico Rossi, il sindaco del Comune e della Citta’ metropolitana di Firenze, Dario Nardella, il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato, Matteo Biffoni, i vertici delle locali forze di polizia e dei vigili del fuoco, il provveditore alle opere pubbliche, i responsabili fiorentini del IV tronco di Autostradale, di Anas, della Fi-Pi-Li e di Rfi, “consentira’ di fare un check sullo stato delle opere viarie, dei viadotti e degli edifici strategici individuando gli interventi piu’ urgenti da effettuare per una loro messa in sicurezza”.

Laura LegaLo scopo, sottolinea il prefetto Lega, “e’ agire tempestivamente ed in via preventiva alzando il livello dei controlli da parte di tutti gli enti competenti, ma senza ingenerare allarmismi. Garantiremo la massima attenzione ed una azione esemplare di squadra per il bene di tutti effettuando uno screening completo ed analitico del territorio che ci consenta la stesura di un ‘piano strategico d’intervento’ che fissi un cronoprogramma delle iniziative di rispettiva competenza in piena trasparenza”.

Prato: scritte minatorie contro Biffoni su Comune

Scritte minatorie contro il sindaco Biffoni sono state trovate sulla facciata del Palazzo Comunale, sul lato dell’entrata dell’albo Pretorio.

A caratteri squadrati di colore nero la scritta “Biffoni stai molto attento” è stata trovata nella mattinata di oggi, lunedì 20 agosto. Immediatamente sono state allertate la Polizia Muncipale e la Questura.

La Polizia Municipale visionerà le immagini delle telecamere installate all’esterno del Palazzo per individuare il responsabile.

(notizia in aggiornamento)

Registrazione figli coppie gay, Biffoni: “Il mio Comune continuerà a farlo”

“Il ministro Fontana sarà travolto dall’amore di tutte queste famiglie” dice Matteo Biffoni, primo cittadino di Prato rispondendo al ministro per la famiglia che in audizione al  Parlamento ha dichiarato: “stop al riconoscimento dei figli di coppie dello stesso sesso nati all’estero grazie a pratiche vietate in Italia come la maternità surrogata”.

“L’interesse di un bambino, di qualunque bambino, è di essere amato incondizionatamente dai suoi genitori. La registrazione dei figli di coppie omosessuali è solo la certificazione di questo amore ed è nel totale interesse del bambino, non in contrasto. Le parole del ministro Fontana non sono condivisibili e voglio rassicurare i cittadini pratesi che il nostro Comune non si fermerà, continuerà a registrare i figli delle coppie gay come ha sempre fatto”. Il sindaco Matteo Biffoni chiarisce da subito quale sarà la condotta della città di Prato qualore il ministero “vietasse” le registrazioni dei figli di coppie omosessuali. “Le famiglie gay esistono e il ministro Fontana sarà travolto dall’amore di queste coppie e dei loro figli, non potrà mai far finta che non esistono”, ribadisce Biffoni.

L’assessore Benedetta Squittieri sottolinea: “Abbiamo già fatto registrazioni di figli di coppie omosessuali ogni volta che un nostro cittadino ne abbia fatta richiesta e continueremo su questa linea. Esiste un mondo vero, reale, fatto anche di famiglie arcobaleno. Il ministro Fontana smetta di ignorare questo mondo con affermazioni che lasciano allibiti. Questi bambini esistono e hanno il diritto alla bigenitorialità”.

Il ministro ascoltato  dalla Commissione Affari sociali della Camera sulle linee programmatiche del suo dicastero.  “Rilevo come l’attuale assetto del diritto di famiglia non possa non tenere in conto di cosa sta accadendo in questi ultimi mesi in materia di riconoscimento della genitorialità, ai fini dell’iscrizione dei registri dello stato civile di bambini concepiti all’estero da parte di coppie dello stesso sesso facendo ricorso a pratiche vietate dal nostro ordinamento e che tali dovrebbero rimanere”, ha detto Fontana , che già il giorno del giuramento del governo Conte aveva liquidato la questione dei figli delle coppie omogenitoriali affermando che secondo lui le famiglie arcobaleno “non esistono”.

Da Firenze parte la raccolta firme su pdl educazione cittadinanza

“Una materia per interrogarsi sulle regole e sul loro significato, sul rispetto del bene comune e dell’altro. Diritti e doveri, quel che fa di ciascuno di noi un cittadino migliore”. Con queste parole, il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha presentato l’iniziativa di oggi venerdì 20 luglio: sindaci e amministratori hanno avviato dalle piazze delle loro città la raccolta di firme a sostegno della legge di iniziativa popolare – promossa dall’Anci con il Comune di Firenze – per introdurre l’ora di educazione alla cittadinanza come materia curricolare nelle scuole di ogni ordine e grado.

Molti i Comuni che partecipano alla prima giornata di mobilitazione, cui seguiranno altre. Tra questi Firenze, dove si troveranno il sindaco Dario Nardella e il presidente dell”Anci Toscana Matteo Biffoni, Bari, con in prima fila il sindaco e presidente dell’Anci Antonio Decaro. Iniziative specifiche anche a Roma e Milano così come a Empoli, Ravenna, Mantova, Bologna. Importante anche la partecipazione di altre città meridionali da Chieti a Napoli, Catania e Ragusa e di piccoli centri come Valdengo e Casnate con Bernate. “Aderiamo a questa iniziativa che si integra perfettamente con la nostra idea di comunità – sostiene la sindaca di Roma, Virginia Raggi -. Per riattivare percorsi di partecipazione tra i ragazzi occorre infatti lavorare nelle scuole, a partire dai primi anni, sull’idea di responsabilità civica. Lo scollamento con le istituzioni si argina rimettendo al centro valori condivisi, a partire da quelli contenuti nella nostra Costituzione. Noi già stiamo procedendo convintamente in questa direzione, grazie a un importante rafforzamento delle iniziative legate alla conoscenza della carta costituzionale e anche alla memoria nelle scuole e nei territori. Per questo raccogliamo l’invito dell’Anci, che rappresenta un efficace punto di partenza nella costruzione di una nuova idea di cittadinanza”.

Tecnologia: Prato entra nel futuro con ‘Impresa 5G’

Regione Toscana, Comune di Prato e Fondazione Ugo Bordoni hanno proposto un progetto per la realizzazione di un centro di competenze ‘Impresa 5G’ in grado di mettere a disposizione delle PMI del settore manifatturiero competenze, soluzioni e servizi avanzati con la quinta generazione della tecnologia per le telecomunicazioni. Il 5G renderà tecnicamente possibile l’uso della realtà virtuale, ci sarà una mutazione genetica di tutti i servizi dei quali usufruiamo ogni giorno.

Il protocollo d’intesa per il progetto ‘Impresa 5G’ è stato firmato oggi dai proponenti nel Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze.

Il Comune di Prato è stato individuato dal Mise come luogo di sperimentazione pre-commerciale del 5G (insieme a Milano, L’Aquila, Bari e Matera) sul quale lavoreranno WindTre e OpenFiber.

Il progetto concorrerà al bando del Cipe che destina alle Regioni che ospitano le cinque città pilota 60 milioni di euro.

L’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo ha affermato: ”Avere una città toscana tra le cinque che in Italia, e le poche in Europa, sperimenterà il 5G è un’occasione storica per la nostra regione e per il nostro sistema della ricerca e dell’impresa.

Quando siamo passati dai telefonini con i quali si poteva solo chiamare e mandare sms agli attuali smartphone abbiamo rivoluzionato la nostra vita, in termini sociali e anche di applicazione alla vita lavorativa. Con il passaggio al 5G il cambiamento sarà all’ennesima potenza. Non si tratterà solo di avere un telefonino con una connessione più veloce della attuale, ma avremo oggetti connessi tra loro con capacità adesso non immaginabili, il cosiddetto ‘internet delle cose’.”

Sottolinea il sindaco di Prato Matteo Biffoni: ”La possibilità di sperimentare sul nostro territorio la tecnologia 5G è importante soprattutto in termini di ricaduta economica, per lo sviluppo delle imprese e le nuove opportunità occupazionali.

In un distretto ricco di imprese manifatturiere il rapporto con le aziende è fondamentale per avviare una sperimentazione estesa a tutta la filiera.

Prato è l’unica città che avvierà la sperimentazione industriale del 5G collegandola a un sistema industriale fatto di piccole e piccolissime imprese: il risultato di questo lavoro sarà un valore aggiunto non soltanto per il distretto pratese, ma per tutto il sistema Paese che potrà replicare questo modello in altre realtà manifatturiere.”

La vicepresidente della Regione Monica Barni ha invece dichiarato: ””Il progetto del centro di competenze dovrà sviluppare attività di ricerca industriale per la individuazione di soluzioni sperimentali riferite ai servizi di nuova generazione per applicazioni di tecnologie riconducibili alle tecnologie Impresa 4.0 che operino utilizzando l’infrastruttura 5G.

Inoltre si occuperà di promuovere azioni di trasferimento tecnologico alle PMI manifatturiere, con attenzione particolare alle filiere produttive e alle catene di sub-fornitura dei settori del tessile, della moda e delle imprese della filiera audiovisiva e cinematografica. Per tutto questo collaborerà anche con organismi di ricerca regionali, nazionali ed europei”.

Ma cos’è esattamente il 5G? Non si tratterà solo dell’incremento delle prestazioni dei telefonini, un più basso consumo delle batterie, una migliore copertura, alte velocità di trasmissione, un più elevato numero di dispositivi supportati, costi più bassi per l’installazione delle infrastrutture.

Saranno possibili operazioni chirurgiche effettuate da robot che già esistono e che per lavorare in sicurezza avranno bisogno di tempi di comunicazione di pochi millisecondi: inferiori ai tempi umani.

Le auto saranno a guida autonoma reagendo in pochi millisecondi agli imprevisti che animano la nostra “umana” esperienza di guida.

Gli oggetti di casa, le macchine utensili della fabbrica o gli oggetti in inventario nel negozio e in ufficio saranno connessi, catalogati, localizzati e in grado di comunicarci il loro grado di usura o la necessità di revisione.

 

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