Massa: coppia arrestata per coltivazione marijuana

I due hanno 42 e 38 anni e sono originari di Carrara. I carabinieri della stazione di Massa sono stati insospettiti dai  loro movimenti presso un terreno agricolo in via Arezzo, di proprietà di un anziano

Producevano marijuana illegalmente in un terreno a Massa: per questo una coppia (42 e 38 anni rispettivamente)  è stata arrestata dai Carabinieri che, a quanto risulta, si erano insospettiti  a causa dei loro ripetuti movimenti presso un terreno agricolo in via Arezzo, di proprietà di un anziano.

La coppia  avevano allestito nella periferia del capoluogo quella che viene definita “una fiorente piantagione” ed avevano già essiccato e preparato per la vendita quasi 10 chili di cannabis indica, frutto della coltivazione fatta dei mesi precedenti.

I due coniugi sono originari di Carrara.

I Carabinieri  si sono appostati nelle vicinanze del terreno di proprietà dell’anziano  ed hanno notato un uomo di mezza età il quale, dopo aver attraversato un piccolo appezzamento, entrava in una serra in parte coperta da un edificio che la nascondeva alla vista dei passanti.

Al successivo controllo veniva accertato che, tra le coltivazioni di ortaggi, erano presenti un centinaio di piante di marijuana all’interno di una serra più piccola. Nella loro casa poi i militari trovavano e sequestravano otto chili di marijuana già essiccata e pronta per la commercializzazione, oltre a 150 grammi di hashish (un panetto intero più dosi), due bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento. Dopo l’arresto, su disposizione del sostituto procuratore di Massa, Alessia Iacopini, i due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Dalle indagini inoltre è emerso che la coppia aveva preso in affitto, con regolare contratto, il terreno dall’anziano, che è estraneo alla vicenda.

Acqua, ordinanza vieta uso a Massa. Comitati ‘Diteci perchè’

Nell’ordinanza del sindaco firmata ieri si vieta “l’utilizzo dell’acqua fornita dall’acquedotto, se non previa bollitura per almeno 15 minuti, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza eseguite da Gaia spa”.

Apprensione a Massa (Massa Carrara) dopo la pubblicazione di un’ordinanza del
sindaco Francesco Persiani che vieta l’utilizzo dell’acqua dei rubinetti per circa metà della popolazione, a causa di “valori alterati” nelle ultime analisi effettuate dalla Asl.

Il ‘Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione’ chiede spiegazioni, un accesso agli atti immediato e “perché mai i cittadini dovrebbero pagare con i propri soldi un ulteriore laboratorio di analisi in cui Gaia (gestore del
servizio idrico) controlla se stessa per arrivare ad erogare alla popolazione un’acqua inquinata da batteri”. Nell’ordinanza del sindaco firmata ieri si vieta “l’utilizzo dell’acqua fornita dall’acquedotto, se non previa bollitura per almeno 15 minuti, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza eseguite da Gaia spa“.

Il gestore unico Gaia ha spiegato che “le analisi della Usl hanno individuato nell’acqua un parametro batteriologico alterato, il clostridium perfigens (batterio di provenienza vegetale) che per legge non richiederebbe l’emissione di ordinanza di non potabilità” e che “applicando il principio di massima precauzione la Usl ha richiesto al comune l’emissione dell’ordinanza, anche se questa non è prevista dalla normativa”.

Gaia rassicura che “si sta procedendo a nuove analisi” e che “i propri impianti di potabilizzazione sono correttamente funzionanti”.

Per ovviare all’impossibilità di utilizzare l’acqua dell’acquedotto ad uso domestico, in quasi tutto il Comune di Massa, il gestore del servizio idrico, Gaia spa, ha predisposto tre cisterne di acqua potabile che, per tutto il pomeriggio di oggi e per la giornata di domani, si sposteranno per le strade del Comune, interessate dal divieto.

Le cisterne erogheranno acqua potabile per chi ne avesse bisogno per 30 minuti, poi si sposteranno in altri luoghi di raccordo, per lo più piazze e parcheggi, che possono essere visualizzati dai cittadini sul sito di Gaia spa e sulla pagina Fb.

Gaia ha anche diffuso un piccolo promemoria per i cittadini: “E’ vietato solo l’utilizzo alimentare dell’acqua, a meno che non venga bollita per 15 minuti”. E’ possibile quindi farsi bagni e docce (non ci si può lavare i denti per evitare un contatto interno), e si può utilizzare l’acqua per le faccende
domestiche.

Massa, arrestato sedicente Guru, plagiava donne sostenendo di avere ‘doti divine’

Massa, l’uomo aveva indotto le vittime, perlopiù tutte giovani donne a credersi protagoniste di un “progetto divino” di rinnovamento della Chiesa allo solo scopo di  farsi dare del denaro. Contestato un giro di 2 milioni di euro. Il 42enne è accusato di truffa e circonvenzione di incapace.

Si fingeva ‘guida spirituale’ dalle potenti ‘doti divine’ per plagiare numerose
donne, diventate a lui ‘devote’. Questa la truffa scoperta dalla squadra mobile di Massa, con un giro di circa 2 milioni di euro, che ha portato all’arresto ai domiciliari di un 42enne, un ex agente assicurativo della provincia di Alessandria.

L’uomo aveva indotto le vittime, perlopiù tutte giovani donne a credersi protagoniste di un “progetto divino” di rinnovamento della Chiesa, che presupponeva la formazione di nuove “sacre famiglie” di cui, per volere divino, sarebbe stato il capostipite. Ma per la polizia tutto ciò era al solo scopo di circuire le malcapitate fedeli e farsi dare del denaro.

Nella messinscena, secondo quanto appurato dalla polizia di Massa, faceva credere di collaborare con preti esorcisti inesistenti, gestendo falsi account di posta elettronica con nomi di fantasia: Don Paolo, Don Carlos da Cracovia, Don Josè dalPortogallo; inventava pure lotte notturne con ‘demoni’ che intendevano ostacolare il suo ‘progetto divino’; fingeva viaggi nel regno dei Cieli al cospetto di Dio, dispensava salmi e preghiere per le fedeli, che passavano ore a pregare per lui affinché potesse liberarsi dei ‘lacci’ del demonio dietro ovviamente versamenti di denaro effettuati dalle fedeli del gruppo di preghiera su tessere postepay, di cui aveva la piena disponibilità.

Ora il guru è agli arresti domiciliari nella sua abitazione in provincia di Alessandria.

Sempre secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile di Massa, erano tanti gli stratagemmi adottati dal guru, come la storia della grave situazione di salute di uno dei finti ministri di culto, l’inesistente Don Paolo, colto da ben due infarti e ricoverato in fin di vita, il tutto per fare leva sul sentimento religioso di ‘pietà umana’ e spillare ovviamente altro denaro.

L’uomo, ad esempio, era riuscito a farsi consegnare, in più tranche, la somma di oltre 1 milione di euro, facendo credere ad una devota che sul suo patrimonio vi fosse un maleficio e che il denaro andasse “purificato” e quindi consegnato a lui. Centinaia di mail e telefonate, intercorse tra l’indagato e le sue vittime, analizzate dagli uomini della squadra mobile di Massa, hanno permesso la ricostruzione di tutti i movimenti di denaro effettuati dall’uomo, per circa 2 milioni di euro, e scoperto l’acquisto di beni personali, tra cui anche diverse autovetture. Il 42enne è accusato di truffa e circonvenzione di incapace.

Escursionista trovato morto sulle Apuane

Massa, il corpo senza vita di un escursionista, originario di Parma, è stato ritrovato nella tarda serata di ieri dal Soccorso alpino e speleologico toscano (Sast), sul monte Tambura dopo che il nipote non vedendolo rientrare aveva dato l’allarme ai carabinieri.

L’ escursionista era partito il giorno precedente da Resceto (Massa Carrara) per effettuare un percorso ad anello che prevede la salita della via Vandelli, la cima del monte Tambura, la discesa verso il passo della Focolaccia e il rientro tramite via di lizza ‘Silvia’ sempre a Resceto.

Il cadavere è stato ritrovato sotto la pioggia battente dai tecnici della squadra Sast di Massa sulla via di rientro, su un terreno impervio in un canale sotto Piastra Marina.

Prostituzione minorile: arrestati madre, figlia e un avvocato

Una donna, la figlia ventenne e un avvocato della provincia di Massa sono stati arrestati con l’accusa, a vario titolo, di sfruttamento della prostituzione minorile e violenza sessuale.

L’episodio di violenza e prostituzione è avvenuto in un comune della Val di Magra, in provincia di La Spezia. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, che hanno operato con la Dda di Genova, le due donne avrebbero procacciato all’avvocato incontri a luci rosse con altre due figlie minorenni.

Il legale sarebbe stato, quindi, arrestato a Massa, poco distante dal proprio studio dove svolge la sua professione. Attualmente, a quanto risulta dalle indagini, le due ragazzine sono state portate in un luogo segreto, al sicuro.

La donna e la figlia ventenne, arrestate, si erano accordate con l’avvocato, affinché l’uomo potesse incontrare le altre due figlie, di 17 e 13 anni, della donna. L’avvocato, è emerso dalle indagini, aveva una relazione con la ventenne. L’uomo aveva convinto lei e la madre a fargli incontrare le altre due ragazzine alle quali dava soldi e faceva regali. Soldi che andavano anche alla 20enne e per tutte c’era la promessa dell’acquisto di una casa.

Giani promette “Meno disoccupati”, se eletto

Massa, “Tra cinque anni, dopo il mio governo in Regione – ha detto Eugenio Giani – vedo una Toscana con meno disoccupati e con più giovani soddisfatti dei loro mestieri. Il lavoro è al primo posto degli obiettivi della nostra coalizione”.

Eugenio Giani, candidato alla presidenza della regione Toscana per la coalizione di centrosinistra, ha parlato ad un appuntamento, organizzato dal consigliere regionale del Pd in Regione Giacomo Bugliani: “Ho scelto Massa come primo capoluogo da visitare – ha sottolineato Giani – per dimostrare ai cittadini di questa provincia che non sarà mai più considerata un territorio marginale, qualora abbiate avuto questa impressione. Tengo molto a questa terra e ai suoi abitanti. Tengo molto alla Lunigiana fatta di persone che hanno saputa cambiare la storia”.

“Correremo uniti – ha continuato Giani- con tutto il centrosinistra, mentre la destra aspetta ancora che arrivi il messia di Salvini a guidarla verso le elezioni. Per questo non abbiamo bisogno di fare polemiche con i nostri avversari. La nostra forza è l’unione”.

E poi ancora sul lavoro: “Il lavoro non è soltanto una scrivania davanti ad un pc. Vorrei che i giovani imparassero a riscoprire mestieri diversi, diventando abili professionisti, ben pagati, attraverso importanti corsi di formazione che la Toscana sarà pronta ad offrire”.

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