Cartabia a Firenze per ‘Dinamiche della società civile e attualità del diritto’

Firenze, “In questo momento mi trovo al centro di un grandissimo cantiere di riforma del settore della giustizia, ma al di là del momento storico particolarmente intenso che si sta attraversando nel settore della giustizia, io credo che il diritto abbia in sé questa caratteristica di essere ‘semper reformando'”. Lo ha affermato Marta Cartabia, ministra della Giustizia, intervenendo dell’evento ‘Dinamiche della società civile e attualità del diritto’.

Secondo Cartabia “il diritto per continuare a rispondere alla sua capacità regolativa di un fenomeno che di per sé non è immobile, è storia, è vita sociale, è sempre chiamato a evolversi, a correggersi a costituire un processo di riforma sempre aperta e mai concluso proprio perché ha dentro di sé una necessaria spinta a guardare sempre oltre”.

Di fronte ai cambiamenti della società, ha aggiunto Cartabia, i vari approcci si fondono in “un atteggiamento diverso e forse più realistico, che è quello di un Legislatore che piuttosto che conformare la realtà accompagna le trasformazioni in corso verso una direzione che non è la direzione dei suoi pensieri, ma la direzione segnata dalla Costituzione che sempre ci indica una meta da perseguire”.

“Non c’è peggior difetto per una norma giuridica che quello di discostarsi dai dati della realtà, dai problemi concreti, ma anche dall’analisi della realtà attraverso i dati e le statistiche, i grandi fenomeni su cui deve andare a incidere – ha detto ancora la ministra Cartabia – Se questo bisogno di mantenere un contatto continuo con la realtà è un’esigenza del diritto oggi come sempre – ha proseguito Cartabia -, io credo che questo porti inevitabilmente alla luce due caratteristiche del fenomeno giuridico che noi andiamo studiando. Una è quella della complessità, perché il reale non si presta mai a troppe semplificazioni, è sempre più complesso di come appare in una descrizione astratta. L’altra è la sua continua evoluzione, il suo continuo dinamismo”.

“L’incontro è andato bene, siamo felici di aver ricevuto la ministra Cartabia a Palazzo Vecchio, abbiamo parlato dell’importante turnover dei vertici degli uffici giudiziari a Firenze, a cominciare dal procuratore generale Viola che si è trasferito a Milano e del procuratore Creazzo che si trasferirà a giorni. In ogni caso ho voluto dire alla ministra che siamo estremamente grati per il lavoro svolto sia da Viola che da Creazzo”. Ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Prato, detenuto aggredisce guardia in carcere con uno sgabello

Un’aggressione avvenuta all’interno del carcere di Prato, quando un detenuto ha colpito con uno sgabello un agente. A renderlo noto è l’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).

Un detenuto ha aggredito questa mattina un agente nel carcere di Prato (Casa Circondariale La Dogaia), colpendolo con uno sgabello. A renderlo noto è Giuseppe Proietti Consalvi, vicesegretario generale Osapp.

Proietti Consalvi ha spiegato che l’agente ha riportato 10 giorni di prognosi e ha aggiunto: “Continuano gli eventi critici e in particolare le aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria nell’Istituto di Prato, senza che l’amministrazione penitenziaria adotti i dovuti e giusti provvedimenti per evitare tale situazione, che tra l’altro continua ad ingenerare malcontento tra tutto il personale di polizia penitenziaria, abbandonato a sé stesso”.

“Speriamo che, prima possibile, il ministro della Giustizia e l’amministrazione penitenziaria – conclude Proietti Consalvi in una nota – possano decidere e mettere in campo le soluzioni migliori affinché sia ripristinato l’ordine e la sicurezza nel carcere di Prato”.

Un’aggressione che arriva pochi giorni dopo la visita nel vicino carcere di Sollicciano (Firenze), della ministra della Giustizia Marta Cartabia. In quell’occasione Cartabia aveva sottolineato le criticità presenti della struttura che portavano anche alle aggressioni agli agenti “che sono gravi e difficili da gestire”.

 

🎧 Cartabia: “a Sollicciano criticità ma lavori in atto”. E la Regione investe 12 mln euro

Lo ha detto il ministro della Giustizia Marta Cartabia al termine di una visita effettuata questo pomeriggio al carcere di Sollicciano a Firenze, durata circa tre ore. “

“Venire a visitare Sollicciano   ha significato anche iniziare a vedere che ci sono dei lavori in corso, ho potuto vedere con i miei occhi, constatare che non si tratta solo di progetti ma di una forte importante ristrutturazione straordinaria che è in atto”. o ha detto il ministro della Giustizia Marta Cartabia al termine di una visita effettuata questo pomeriggio al carcere di Sollicciano a Firenze, durata circa tre ore.

“Visitare un carcere è un dovere per un ministro -ha aggiunto Cartabia  perché in una visita ho potuto rendermi conto di quello che già sapevo, ovvero che questo è un istituto che ha tante criticità a partire dalla struttura, dai locali, per continuare con le condizioni generali che portano a situazioni di aggressioni alle forze di polizia, che sono gravi e difficili da gestire, difficoltà di vigilanza ma anche condizioni che mettono i detenuti in situazioni tali da praticare più che in altre carceri situazioni di autolesionismo o tentativi di suicidio”.

Nel corso della sua visita Cartabia ha potuto incontrare, oltre ai dirigenti del carcere, sia i detenuti che gli agenti di polizia penitenziaria. “Quello che mi preme di più sottolineare – ha affermato ancora Cartabia – è che questa è stata un’occasione per una mobilitazione di tutte le autorità coinvolte. A partire dal sindaco per continuare con il prefetto, il governatore, c’è una forte sensibilità che si è manifestata in un incontro in cui noi non soltanto abbiamo preso atto delle necessità ma abbiamo anche elaborato insieme e condiviso insieme dei possibili percorsi di ulteriori interventi”. “Questo – ha concluso il Guardasigilli – per me è l’emblema più chiaro che tutta la Repubblica in tutte le sue autorità di vario livello si interessa al carcere, perché il carcere è parte delle Repubblica Italiana”

Un intervento per il carcere fiorentino di Sollicciano che prevede “progetti per 12 milioni di euro” è quello che invece ha annunciato  il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, al termine della visita nel carcere effettuata dal ministro Marta Cartabia. “Quattro milioni – ha detto Giani – saranno quelli che metterà la Regione Toscana con il Fondo sociale europeo, e quindi per la prima volta può venir fuori un intervento di ristrutturazione anche degli ambienti che garantisca quella condizione di abitabilità ed anche di rispetto verso il detenuto che si impone in una realtà tanto delicata”. “Ho trovato grande costruttività – ha affermato ancora Giani – da parte di tutte le persone in causa, la stessa direttrice che è stata nominata ieri, il ministro con tutta la struttura ministeriale è venuta qua per sincerarsi, rendersi conto, chiederci conto della validità del progetto, quindi ho visto uno spirito molto costruttivo”.

“Al ministro abbiamo chiesto un impegno, che è stato accolto, a studiare tutte quelle che sono le possibili azioni di intervento strutturale su una struttura carceraria che ha molti limiti funzionali”. Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, al termine delle visita al carcere di Sollicciano effettuata insieme alla ministra della Giustizia Marta Cartabia. “Vorrei ringraziare la ministra per questa visita – ha aggiunto Nardella -, tenevamo molto che potesse rendersi conto della situazione della struttura carceraria di Sollicciano. Fondamentale per la nostra città è che Sollicciano non sia vissuto come un luogo avulso, estraneo alla vita cittadina che si possa fare il massimo investimento possibile sul reinserimento sociale dei detenuti perché possano uscire migliori di come sono entrati”.

Carcere: Ministra Cartabia in visita a Sollicciano a metà gennaio

Carcere: la ministra della Giustizia Marta Cartabia visiterà il carcere di fiorentino di Sollicciano, a metà gennaio, accogliendo una richiesta avanzata dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

Lo ha annunciato la stessa ministra oggi a Firenze alla festa dell’Ottimismo del Il Foglio in Palazzo Vecchio. Cartabia ha poi incontrato Nardella in Sala di Clemente VII a Palazzo Vecchio e, spiega una nota, insieme hanno valutato un paio di date in cui poter visitare la struttura circondariale a metà gennaio.

“Ringrazio la ministra Cartabia per essere venuta a Firenze – ha detto il sindaco – a distanza di pochi giorni dalla cerimonia per il decennale della Scuola superiore di magistratura a Villa Castelpulci e in particolare per aver accolto il nostro invito a visitare il carcere di Sollicciano”,
“Da parte della ministra c’è stato un segnale di sincera attenzione – ha continuato Nardella – verso un tema che ci sta a cuore e che ha un impatto sociale rilevante sul nostro territorio”.

“Il problema del sovraffollamento carcerario c’è. Si sta lavorando tantissimo ma il bisogno è immenso. Ci sono istituti che gridano vendetta. Bisogna aver visto…quando si vede che cosa è la vita in un carcere si va piano a fare certi commenti”, dice Cartabia.

🎧 Giustizia: Ministra Cartabia a Firenze: “riforma processo approvata da tutto il Governo”

Visita della ministra della Giustizia Marta Cartabia a Firenze a una tavola rotonda su ‘Efficienza, celerità, qualità. Gli obiettivi della riforma dell’Ufficio per il processo’

“Chi lo ha sperimentato, come voi che avete progetti pilota sin dal 2015, sa che l’Ufficio del processo è davvero una grande occasione per trasformare il volto della nostra giustizia ed è un grande supporto al giudice per garantire efficienza, celerità e qualità. Dove c’è e dove funziona, come qui a Firenze, l’Ufficio del processo ha innescato un dinamismo virtuoso, anche in termini di accelerazione nella definizione dei procedimenti”. Così la ministra della Giustizia Marta Cartabia, intervenendo a Firenze a una tavola rotonda su ‘Efficienza, celerità, qualità. Gli obiettivi della riforma dell’Ufficio per il processo’.

“Vorrei sottolineare un aspetto qualificante dell’esperienza fiorentina – ha aggiunto -: qui l’Ufficio del processo ha funzionato e funziona molto bene perché è diventato il fulcro di una rete di rapporti che coinvolge università, carcere, istituzioni locali, mondo produttivo, società civile. Qui l’Ufficio del processo è un progetto che mette in sinergia le migliori energie del territorio: per questo ringrazio la lungimiranza di tutti i rappresentanti delle istituzioni e dei protagonisti della vita economica e sociale fiorentina e toscana che si sono generosamente coinvolti e che sono oggi qui presenti.

Sulla riforma del processo “il testo approvato non coincide con la proposta originaria. Se proprio dobbiamo ricorrere a degli slogan, più che di ‘riforma Cartabia’ potremmo parlare di ‘mediazione Cartabia’ ed è frutto di una responsabilità condivisa. Ciascuno dei partiti della maggioranza ha dato il suo contributo. Ciascuno ha adeguato la sua posizione dove necessario. Tutti hanno contribuito e tutti hanno rinunciato a qualcosa, per portare a termine una riforma che è indispensabile anche per gli impegni assunti in Europa”.

La Ministra ha anche parlato della durata dei processi che lasciano nel limbo imputati e vittime. “Ogni processo che si estingue è una sconfitta dello Stato. Ma ogni processo che dura oltre la ragionevole durata è un danno tanto per le vittime – in attesa di risposte – quanto per gli imputati, lasciati per anni in un limbo che il più delle volte condiziona l’intera esistenza. Teniamo sempre in mente entrambe le prospettive e lavoriamo tutti agli obiettivi che ci siamo dati con senso di comune e costruttiva responsabilità”.

In podcast: un estratto dell’intervento della Ministra della Giustizia Marta Cartabia

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