Dal 09/09 all’11/09 a Firenze arriva l’Alzheimer fest

A Firenze, in piazza della Santissima Annunziata e negli spazi dell’Istituto degli Innocenti, il 9-10 e 11 settembre arriva la sesta edizione dell’Alzheimer Fest dal tema “Rinascimenti: l’arte della cura”. Tre giorni di incontri, oltre 150 eventi a “cui parteciperanno familiari e operatori, musei e istituzioni, medici e clown”.

“L’Alzheimer, come le altre demenze, chiudono e ritirano le famiglie: questa è la spinta che ci ha portato a voler fare questo evento in piazza, nel centro della città. La piazza è l’opposto di quello stigma spaventoso che è la vergogna, mentre l’Istituto degli Innocenti rappresenta la protezione. Quindi “Non abbiamo vergogna, ma proteggiamo le persone fragili”. Nelle parole di Michele Farina, l’organizzatore dell’Alzheimer Fest, c’è tutto il necessario per comprendere come mai l’Alzheimer fest sia  un’importante occasione di incontro e di festa sia per coloro che fanno qualcosa per ogni forma di fragilità, ma anche per chi vorrebbe fare ma non sa dove cominciare.  L’Alzheimer fest, che per la sua sesta edizione arriva a Firenze, in piazza della Santissima Annunziata e negli spazi dell’Istituto degli Innocenti, porterà con sé ben 150 eventi distribuiti in tre giorni, dal 9 all’11 settembre.

“Rinascimenti: l’arte della cura” è il titolo scelto per l’edizione fiorentina che è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso l’Istituto degli Innocenti e cui hanno partecipato Maria Grazia Giuffrida, presidente dell’Istituto degli Innocenti, l’assessora regionale alle politiche sociali, l’assessora al welfare del Comune di Firenze, e ancora Michele Farina, il presidente di Aima Firenze (Associazione italiana Malattia di Alzheimer)  Manlio Matera, la direttrice generale Solidarietà Caritas Onlus Ginevra Chieffi, e un “infiltrato” d’eccezione: Paolo Hendel, veterano dell’Alzheimer Fest.

Per l’assessora regionale alle politiche sociali questa manifestazione è un modo originale e creativo di mettere al centro della ribalta un tema complesso che riguarda non solo i malati ma  anche le loro famiglie. Con questa chiave di lettura artistica e culturale, ha evidenziato, si permette alla parola Alzheimer e demenza di trovare spazi sociali, di condivisione e comunione. In una regione come la Toscana, ha concluso, dove la percentuale di anziani è molto alta , l’Alzheimer è una vera e propria  malattia sociale rispetto alla quale è necessario lavorare  per migliorare la qualità della vita delle persone e  per  valorizzare e sostenere chi le assiste coinvolgendole nel processo di cura e garantendo un sistema di servizi globale, unitario, integrato e radicato nel territorio.

Michele Farina ha quindi illustrato il programma e spiegato la filosofia del festival. “Il menù – ha detto –  è presto detto: salute e cultura, l’arte del vivere insieme. i protagonisti saranno sani e meno sani, familiari e operatori, musei e istituzioni, medici e clown. E tantissime realtà del tessuto sociale, dei servizi, del panorama culturale non solo della Toscana. Ci troveremo tutti Insieme per scoprire l’altra faccia dell’Alzheimer: perché non è vero che contro la demenza non ci sia niente da fare. Se la comunità è amica, consapevole e solidale, se i servizi funzionano a dovere, allora l’Alzheimer non cancella la vita. Non basta un approccio sanitario: l’arte aiuta la cura, e l’arte della cura scaccia la solitudine, promuove la prevenzione. Ci può essere benessere nella malattia, nelle difficoltà. Vale per ogni età dell’innocenza, per giovani e vecchi, per ogni fascia di fragilità”.

Per l’assessore a Welfare del Comune di Firenze il festival offre importanti occasioni di confronto e dibattito, oltre a tante attività dedicate alle persone con Alzheimer e alle loro famiglie. La manifestazione permetterà di raccogliere buone pratiche su un tema complesso come l’Alzheimer, che coinvolge non solo i malati e i loro cari, ma anche le Istituzioni e i mondi dell’assistenza, della sanità e della ricerca. L’amministrazione comunale fiorentina è molto sensibile su questo tema ed è impegnata sul fronte del sociale: con l’apertura dello sportello di orientamento per le famiglie delle persone con questa patologia, la struttura di Montedomini è diventata un vero e proprio punto di riferimento per le persone con Alzheimer e i loro familiari. L’obiettivo del Comune è capire quali sono le cose più immediate da attivare a livello sociale e come andare incontro alle famiglie che hanno il problema dell’assistenza dei propri cari malati e che si imbattono in difficoltà burocratiche, troppo spesso difficili da superare da sole.

“L’Alzheimer Fest  – ha detto la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida –  ha il grande merito di accendere una luce e portare all’attenzione della riflessione pubblica su una patologia che ha un effetto dirompente non solo su chi ne soffre direttamente, ma anche sui congiunti e sulla famiglia tutta, a cominciare dai bambini. L’Istituto degli Innocenti mette sempre di più al centro dei suoi interventi la famiglia – nel senso più ampio del termine – quale soggetto plurale portatore di bisogni ma anche risorsa fondamentale per lo sviluppo delle bambine e dei bambini. Alla luce di questo siamo lieti di ospitare negli spazi della nostra sede l’Alzheimer Fest, perchè il benessere dei più piccoli passa anche attraverso il benessere di genitori e nonni”
“AIMA Firenze ha accolto con grande favore la proposta di realizzare l’Alzheimer Fest 2022 a Firenze ed esprime la propria soddisfazione per l’interesse e la partecipazione dimostrate dalle Istituzioni” – ha spiegato Manlio Matera presidente AIMA Firenze. “L’Alzheimer Fest – ha aggiunto – si inserisce perfettamente nel quadro dell’attività dell’associazione volta alla sensibilizzazione della comunità sul tema della Demenza”.

“L’Alzheimer è una malattia che fa cadere i punti di riferimento, destabilizza e fa sentire perduti, sia il malato sia i familiari che se ne devono prendere cura – afferma Ginevra Chieffi, direttrice generale di Fondazione Solidarietà Caritas Onlus -. Qui invece la portiamo in piazza, tra la gente: questa iniziativa è un’occasione per chi ha a che fare con questa patologia per sentirsi meno solo e incontrare persone pronte ad ascoltare, a condividere le proprie competenze o il proprio cuore per alleviare la sofferenza. La Fondazione metterà a disposizione i locali della mensa di San Francesco, un luogo dove tradizionalmente chi ha bisogno trova un piatto caldo ma anche ascolto e una mano tesa, per offrire un pasto sano a tutti i partecipanti”.

Tra i partecipanti all’edizione fiorentina molti protagonisti del panorama artistico e culturale toscano e italiano:  Paolo Hendel, Daniela Morozzi, David Riondino, Virgilio Sieni, la Scuola di Musica di Fiesole, le Musiquorum, Clet Abraham, Franco Cardini, TerraProject.

L’Alzheimer Fest è un festival itinerante promosso dall’omonima associazione di volontariato che è nata nel 2017 a Firenze e che nel 2021 ha ottenuto un riconoscimento da parte della Presidenza della Repubblica. In passato il festival si è svolto in Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria.  L’edizione 2022 in Toscana nasce dalla collaborazione e patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze, Istituto degli Innocenti, con il partenariato di Aima Firenze, Fondazione Caritas, Anci Toscana,  Misericordia di Firenze.

Nell’edizione di Firenze, l’Alzheimer Fest vedrà il coinvolgimento di realtà provenienti da tutta la regione, anche grazie all’attività svolta da AIMA Firenze – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer – che, dal 1994, opera in Toscana a sostegno delle famiglie dei malati.

Aima ha realizzato un Tour Toscano di avvicinamento al festival,  in sette tappe.
Il Tour ha avuto la finalità di informare i cittadini toscani, gli operatori del settore, i volontari, gli amministratori pubblici e i dirigenti delle istituzioni del settore sociosanitario, sull’Alzheimer Fest e il suo svolgimento, ma è stata anche un’occasione di confronto, comunicazione e sensibilizzazione sul tema della demenza, con un’attenzione particolare alle esperienze e alle risorse del territorio.  Gli incontri si sono svolti a Grosseto, Empoli, Quarrata (Pistoia) Rosignano Solvay (Livorno), Montevarchi (Arezzo), Capannori (Lucca) e Massa.

Si stima che gli italiani anziani con varie forme di demenza siano ormai 1,3 milioni, quasi il 10% circa dei 14 milioni di ultrasessantacinquenni. In Toscana, con una popolazione tra le più longeve (950mila anziani) vi sono oltre 85mila soggetti affetti da demenza, pari all’8%. A Firenze i casi sono 20mila.

Simona Gentili ha intervistato Manlio Matera, Presidente della sezione Aima di Firenze e Vice Presidente di Aima Nazionale, e Serena Spinelli, assessora alle politiche sociali della regione toscana.

Ucraina: agli Innocenti 21 orfani provenienti da Kiev

I 21 minori orfani provenienti dall’Ucraina sono stati  accolti all’Istituto degli Innocenti di Firenze – istituzione che da secoli assiste l’infanzia senza famiglia -, provengono da un orfanotrofio non distante da Kiev e sono arrivati in Toscana dopo un viaggio in pullman durato ben 26 ore.

Lo ha riferito il governatore Eugenio Giani, osservando che i minori hanno un buon livello culturale. Giani ha riferito della loro volontà di non essere inseriti nelle nostre scuole italiane perché, se verranno dotati di un tablet e della connessione che hanno chiesto, sperano di collegarsi in Dad, la didattica a distanza, con i loro insegnanti rimasti in Ucraina.

“Il cuore autentico di Firenze della Toscana – conclude Eugenio Giani – si esprime dando prova di accoglienza nei confronti di questi bambini provenienti dall’Ucraina, e con il contributo di numerosi soggetti, da Save the Children, alla Prefettura e al Comune di Firenze, al Cir, il Consiglio italiano dei rifugiati, al Ministero per la famiglia, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, alla Protezione civile regionale, che voglio ringraziare tutti”. Tra loro solo quattro hanno più di 17 anni di età, mentre gli altri vanno dai 3 ai 17 anni di età. “Hanno quindi esigenze ed abitudini diverse, a soddisfare le quali si sta provvedendo giorno dopo giorno”, ha spiegato Giani. Con loro pure una mascotte che li accompagna: è un gatto.

“I bambini – spiega Rafaela Milano – sono le prime vittime di tutti i conflitti e mai come in questi giorni è chiaro: stiamo assistendo al dramma dell’Ucraina, oggi ricade l’undicesimo anniversario dall’inizio della guerra in Siria, a breve entreremo nell’ottavo anno di conflitto in Yemen. In Ucraina, Save the Children è presente dal 2014, ed è attiva ai confini con i paesi limitrofi e alla frontiera italiana. Nel nostro Paese c’è un forte coordinamento tra le istituzioni e le organizzazioni umanitarie per garantire la tracciabilità dei minori, accompagnamenti protetti e un’accoglienza di qualità in fase emergenziale e nel medio periodo se sarà necessario. Tutto il nostro impegno va al sostegno dei minori, in particolare quelli soli, esposti a rischio di tratta e di perdita dei legami familiari di riferimento. L’operazione appena conclusa ha consentito a tanti bambini di ritrovare un ambiente sicuro dove crescere e un luogo di eccellenza educativa e ringraziamo tutte le istituzioni che si sono immediatamente attivati per far sì che questo accadesse”.

“Lo sforzo è stato massimo per creare le condizioni per rendere possibile l’accoglienza all’Istituto degli Innocenti, ma in generale per tutti i bambini che arrivano  dall’Ucraina- spiega l’assessora alla protezione civile Monia Monn– Anche alla Mercafir dove è allestito il front office per la prima accoglienza  i bambini cominciano a giocare: “grazie all’associazione La Finestra di Iacopo- prosegue l’assessora-  abbiamo allestito uno spazio con giochi e matite colorate per disegnare. Sono carrarmati  e file di macchine i disegni dei bambini, ma basta una palla e cominciano a corrergli dietro. E nei prossimi giorni arriveranno anche gli animatori della Croce rossa”.

“Da 600 anni l’Istituto degli Innocenti accoglie i più indifesi – ha spiegato  la presidente Maria Grazia Giuffrida – e non si è mai tirato indietro rispetto a questa missione. Oggi, di fronte alla tragedia dell’Ucraina, non potevamo restare inerti: per questo abbiamo deciso di garantire una prima accoglienza straordinaria e temporanea a 21 bambini orfani, tutti tra i 3 e i 17 anni d’età, anche grazie al sostegno economico della Fondazione Crf, che ringrazio. Non nascondo che per l’Istituto si tratta di un impegno senza precedenti per tempistica e proporzioni, visto che abbiamo allestito , nella nostra sede istituzionale, ambienti adeguati all’accoglienza  di minorenni e nuclei madre-bambino ulteriori rispetto a quanti potessero essere accolti nelle comunità già presenti, come avevamo già fatto mesi fa per le donne afgane in fuga dai talebani”.

Roberto Zaccaria, presidente del Consiglio Italiano per i rifugiati, spiega ancora “Quando abbiamo ricevuto questa chiamata di aiuto, non abbiamo in alcun modo potuto sottrarci. Quello che ha fatto la differenza, questa volta in modo particolare, è stata la risposta rapida e davvero coordinata di tutti gli interlocutori, anche istituzionali, che abbiamo coinvolto. Crediamo sia un esempio che dovrebbe essere seguito. Per dare risposte concrete ai bisogni e per garantire i diritti di quanti arrivano in Italia. Soprattutto in un momento emergenziale come questo è fondamentale che la risposta bellissima, generosa e spontanea riesca a dialogare con la rete e il sistema di accoglienza. Affinché i diritti di tutti e in particolare quelli dei bambini, possano essere pienamente garantiti”.

🎧 Minori: nuovo sito toscano per famiglie e servizi territoriali

Minori: presentato il sito al servizio di famiglie e servizi territoriali realizzato dal Centro regionale di documentazione per l’infanzia e  l’adolescenza gestito dall’Istituto degli Innocenti. Dalla prossima settimana sarà accessibile all’indirizzo minoritoscana.it con informazioni e documentazione aggiornata.

AUDIO: l’assessora alle politiche sociale della Regione Toscana Serena Spinelli ne presenta il valore e le finalità.

Il Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza nasce con L.R. n. 31 del 2000 per supportare gli interventi della Regione Toscana nel settore minori e famiglia, con particolare riferimento ai processi di riforma. Le sue attività sono affidate all’Istituto degli Innocenti. Lo stesso strumento normativo prevede che l’ente fiorentino gestisca anche l’Osservatorio regionale sui minori, che negli ultimi anni ha consolidato le attività di base e sviluppato nuove direttrici di intervento.

L’impegno della Toscana nel tutelare i diritti dei minori e delle famiglie risale agli inizi degli anni ’90, quando, fra le prime Regioni in Italia, decide di puntare sulla formazione e l’aggiornamento degli operatori dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza. Affida così all’Istituto degli Innocenti lo studio, la documentazione e la sperimentazione sui servizi sociali ed educativi per bambini e famiglie (L.R. n. 45 del 1990).

Dal 2000, con l’istituzione del Centro, le attività della Regione Toscana in questo ambito si inseriscono nel sistema di documentazione previsto dalla L. 451/97. Con questa legge il Governo italiano fa fronte agli impegni della  Convenzione ONU sui diritti dei bambini (1989) in merito alla conoscenza della reale condizione di bambini e adolescenti e alle misure messe in atto per l’affermazione dei loro diritti.

Oltre alla Commissione parlamentare e all’Osservatorio nazionale, la legge istituisce il Centro nazionale di documentazione ed analisi per l’infanzia e l’adolescenza, favorendo al contempo la nascita di organismi regionali per incentivare il confronto e il supporto  tra il livello centrale e quello periferico.

In seguito alla riforma del Titolo V della Costituzione, che attribuisce alle Regioni potestà esclusiva in materia socio-assistenziale e alla riforma dei servizi sociali (L. 328/2000), sia le politiche sociali che le informazioni relative, hanno subito un forte decentramento. Tuttavia la comune sensibilità verso l’infanzia e la possibilità di condividere strumenti metodologici e risorse informative garantiscono una stabile collaborazione fra Centro regionale e Centro nazionale.

Adozioni: Toscana, in 10 anni dimezzati richiedenti

I dati sulle adozioni in Toscana sono stati illustrati in occasione firma protocollo a tutela minori

In Toscana tra il 2010 e il 2019 si è quasi dimezzato il numero delle coppie richiedenti adozione, passato da 493 a 251 (-49%). Cala anche l’adozione internazionale: dai 353 adottati del 2010 ai 123 del 2019 (-65%).

E’ quanto emerge dai dati analizzati dal centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza gestito all’Istituto degli Innocenti di Firenze e illustrati oggi in occasione della firma del protocollo d’intesa sulla tutela dei minori. Il documento, spiega una nota, è stato sottoscritto da Regione Toscana, procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Firenze e dall’Istituto degli Innocenti e punta a realizzare vari interventi: dalla prevenzione dei fattori di rischio per le famiglie più vulnerabili e dei fenomeni di disagio adolescenziale, alla promozione di iniziative di aggiornamento degli operatori, dallo sviluppo del sistema informativo regionale per l’accoglienza dei minori in comunità, all’utilizzo integrato del patrimonio conoscitivo sulla condizione dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie. Secondo i dati illustrati durante l’evento, anche l’emergenza sanitaria ha pesato sul numero delle adozioni in Toscana: tra il primo semestre 2019 e quello del 2020 le domande presentate al tribunale per i minorenni di Firenze sono calate da 237 a 157 (-34%) in ambito nazionale e da 102 a 57 (-44%) in ambito internazionale, mentre gli adottati all’estero passano da 46 a 31. Per quanto riguarda il tema dell’accoglienza nelle strutture residenziali per minori in condizione di disagio emerge che in Toscana sono attive 162 strutture in cui, nel corso del 2019, sono entrati 798 minori, ne sono usciti 564, per un totale di 872 accolti, di cui 281 sono minori stranieri non accompagnati.

Tra i firmatari del protocollo, l’assessore regionale al welfare Serena Spinelli che ha ribadito l’intenzione di “continuare a lavorare congiuntamente affinché il sistema territoriale di prevenzione e protezione dell’infanzia e dell’adolescenza sia rafforzato e, potendo contare sull’integrazione delle competenze e delle funzioni, sviluppi fattori positivi di promozione della qualità della vita, in grado di contrastare i rischi di indebolimento dei diritti delle bambine e dei bambini”. Per il presidente del tribunale per i minori Luciano Trovato “i poteri normativi e di coordinamento dell’ente regionale e il supporto tecnico dell’Istituto degli Innocenti sono snodi ineludibili tanto che, per chi opera nella giustizia minorile, il confronto deve essere continuo e direi obbligatorio”. “Il protocollo costituisce un ulteriore e importante tassello regolatorio per assicurare massima trasparenza e sicurezza al comparto strategico delle comunità di accoglienza per minori in Toscana”, il commento del procuratore presso il tribunale per i minorenni di Firenze Antonio Sangermano. Per la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida “l’impegno nella raccolta di informazioni è fondamentale per supportare la definizione di politiche sempre più vicine ai processi di prevenzione delle diverse forme di disagio e svantaggio familiare e sociale”.

Il Museo degli Innocenti ha riaperto al pubblico

?, Il Museo degli Innocenti riapre le sue porte dorate in piazza Santissima Annunziata, dopo un periodo di sospensione delle visite a causa dell’emergenza Coronavirus.

La cerimonia di riapertura del Museo si è svolta oggi, 13 giugno, alle ore 16.00, alla presenza della presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida, del direttore generale Giovanni Palumbo, della direttrice scientifica del Museo, Arabella Natalini e con il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, l’assessore al Diritto alla Salute, al Welfare e all’Integrazione socio-sanitaria, Stefania Saccardi, gli assessori del Comune di Firenze alla Cultura, Tommaso Sacchi e all’Educazione, Sara Funaro.

Con un simbolico taglio del nastro, si sono riaperte le porte del percorso museale che si snoda nell’edificio rinascimentale progettato da Filippo Brunelleschi e che racconta secoli di impegno dell’Istituto degli Innocenti nell’accoglienza e promozione dei diritti dei bambini e una continuità tra l’identità storica testimoniata dal patrimonio artistico e architettonico e l’attuale mission dell’istituzione.

Il nuovo accesso è dal lato del bookshop del Museo, specializzato in editoria per l’infanzia, per consentire maggiori controlli in entrata. Il Museo è visitabile, con orari ridotti per il momento, dal giovedì al lunedì dalle 16.00 alle 20.00. Mascherina, distanziamento tra i visitatori ed ingressi scaglionati sono le precauzioni necessarie per accedere, in linea con le direttive regionali e nazionali che riguardano i musei, alle sale che raccontano il passato e il presente della più antica istituzione pubblica italiana dedicata all’accoglienza dei bambini e alla difesa dei loro diritti.

All’interno del Museo il visitatore può ammirare lo straordinario complesso architettonico progettato da Brunelleschi, primo esempio di architettura rinascimentale; la collezione d’arte dell’Istituto, con opere di artisti come il Ghirlandaio, Andrea Della Robbia, Botticelli e Neri Di Bicci; la serie di testimonianze documentarie della vita dei “nocentini”, come venivano chiamati i bambini accolti nella struttura, come le “medaglie spezzate” lasciate dalle madri per avere la possibilità di ritrovare un giorno il proprio figlio.

Dal dicembre 2019 il Museo ha rinnovato il suo percorso di visita, inserendo una parte dedicata all’Archivio Storico, che contiene la memoria documentaria dell’Istituto depositaria dell’identità di circa 500 mila bambini qui accolti e accuditi, e la “camera immersiva” dove, grazie a un video emozionale a 270°, il visitatore ripercorre la vita dell’Istituto dall’inizio ad oggi. Per chiudere la visita in bellezza e per una pausa relax ha riaperto inoltre il Caffé del Verone nella grande terrazza quattrocentesca affacciata sui tetti di Firenze.

Per dare possibilità di accesso anche virtuale a questo splendido complesso, è stata da poco creata la sezione #MuseoAperto all’interno del portale web dell’Istituto, ricca di contenuti video e fotografici. Una mini tour virtuale del Museo e dell’Istituto attraverso le planimetrie interattive, anticipato, nella prima fase dell’emergenza sanitaria, dalla campagna #LaCulturaArrivaACasa, in cui l’Istituto ha utilizzato i canali social per mostrare dettagli, testimonianze, curiosità della propria storia lunga sei secoli.

“Riapriamo il Museo dopo aver predisposto tutte le misure previste in funzione antiCovid e tese a garantire il distanziamento sociale – spiega la presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida – Diamo così il nostro contributo alla ripartenza della vita culturale della città e lo facciamo tornando a mostrare ai visitatori del Museo l’edificio di Brunelleschi e le testimonianze di una storia mai interrotta di accoglienza e bellezza, in favore dei bambini”.

“Dopo 96 giorni di chiusura forzata, restituiamo al pubblico il Museo dell’Istituto degli Innocenti, il “Museo dei bambini” di Firenze che testimonia 600 anni di bellezza, accoglienza e promozione dei diritti dei più piccoli – aggiunge il direttore generale Palumbo – Stiamo lavorando a nuove iniziative per i visitatori che lo stop imposto dalla pandemia ci ha obbligati a rimandare, ma che siamo sicuri daranno un’occasione in più per scoprire i segreti di questo luogo affascinante”.

“Viene restituito ai cittadini un prezioso contenitore di arte, storia, architettura – commenta il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani – che ci ricorda come l’Istituto degli Innocenti di Firenze rappresenti molto di più di una delle tante ricchezze artistiche della nostra città. Ancora oggi, dopo 600 anni, l’Istituto mantiene la sua missione in difesa dei diritti dei bambini e riesce ad essere uno degli scrigni fiorentini di cultura”.

“In questa fase di riaperture, in cui dopo il lockdown imposto dal Covid-19, la città torna ad aprirsi e ad accogliere i suoi cittadini – dice l’assessore al diritto alla salute e al welfare della Regione Toscana, Stefania Saccardi – è molto bello che anche il Museo degli Innocenti riapra le sue porte, per offrire di nuovo ai fiorentini un percorso museale davvero unico al mondo, che ripercorre secoli di arte e di cura per l’infanzia. La pandemia è stata solo una pausa, il Museo degli Innocenti torna a mostrare a chiunque vorrà entrarci il suo prezioso intreccio di bellezza e di accoglienza”.

“Un altro museo che riapre, un altro spazio di cultura e dell’identità più vera di Firenze di cui la città si riappropria, ci riempie di gioia – dichiarano l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi e quello all’educazione Sara Funaro -. Finalmente sarà possibile tornare a visitare questo luogo unico che coniuga l’anima straordinaria della nostra città, quella capacità di unire l’arte più eccelsa all’attenzione verso gli ultimi, i più deboli, i più piccoli della società”.

Nuovi giorni di apertura e nuovo orario: dal giovedì al lunedì dalle ore 16 alle ore 20.

Per informazioni e prenotazioni: http://www.museodeglinnocenti.it – tel. 0552037308

Coronavirus: Istituto Innocenti ‘inventa’ attività social per bimbi

Due campagne social per offrire ai bambini una serie di attività multimediali e un tour virtuale nelle bellezze dell’istituto degli Innocenti di Firenze: sono le iniziative promosse da istituto e museo degli Innocenti per far compagnia alle famiglie durante l’emergenza Coronavirus.

La prima con l’hashtag #RestoACasaMaNonMiAnnoio propone, tramite i canali social, una serie di attività multimediali come giochi, favole e spunti per laboratori ludico-didattici per intrattenere i bambini a casa. La seconda, con l’hashtag #LaCulturaArrivaACasa, è invece un viaggio virtuale nella bellezza, nell’arte e nella cultura dell’accoglienza che caratterizza da 600 anni l’istituto fiorentino.
“Il nostro pensiero, anche in questo periodo, è rivolto innanzitutto ai bambini e alla promozione dei loro diritti – dice la presidente dell’istituto degli Innocenti Maria Grazia
Giuffrida – i diritti al gioco, all’educazione e al divertimento non vengono meno ed è importante che siano garantiti e goduti nel rispetto delle prescrizioni indicate dal Governo. Grazie alla tecnologia siamo in grado di far vivere ai bambini esperienze diverse di intrattenimento e di elaborare attività di didattica a distanza pensata su misura per i più piccoli”.

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