Atto vandalico contro gazebo Lega Firenze

Atto vandalico contro un gazebo della Lega oggi a Firenze, in via Masaccio, dove alcuni militanti stavano distribuendo volantini. E’ quanto denuncia il Carroccio fiorentino in una nota.

“Tre estremisti- si legge nella nota, hanno aggredito i militanti della Lega di Firenze, mettendo sottosopra un gazebo e gettando in strada il materiale che stavano democraticamente distribuendo alle persone. Il peggio si è evitato solo grazie al rapido intervento degli agenti della Digos che hanno fermato l’atto vandalico, identificando gli
aggressori”.Di “fatto gravissimo” parla il segretario provinciale del partito Alessandro Scipione che sottolinea “la profonda insicurezza che c’è nella città di Firenze, e il fatto
come sia l’estrema sinistra quella realmente intollerante ed antidemocratica. E’ la seconda aggressione che avviene in meno di un anno nei confronti di un nostro gazebo a Firenze. Un episodio triste per la democrazia fiorentina, soprattutto perché mai le istituzioni cittadine hanno espresso la loro solidarietà ai nostri militanti vittime di violenza”. Critici sull’accaduto anche il segretario del Carroccio toscano, e senatore, Manuel
Vescovi, il sottosegretario agli Affari esteri Guglielmo Picchi, e il consigliere regionale Jacopo Alberti.

“Esprimo la più ferma condanna ai vili aggressori di Firenze e la mia solidarietà ai militanti
della Lega. Quando gesti come questi, degni della prepotenza squadristica di vecchia memoria, prevalgono sul diritto alla libera espressione del pensiero e alla manifestazione pubblica delle convinzioni politiche, significa che la democrazia è in
pericolo”. Sono le parole del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

“Piena e incondizionata solidarietà alla Lega”. E’ quanto esprime il coordinatore di Forza Italia Firenze, e vice presidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“Purtroppo in questa città albergano ancora sentimenti antidemocratici – sottolinea Stella in una nota – e in alcuni settori della società e della politica fiorentine resta ancora l’idea per cui aggredire l”avversario politico è in qualche modo giustificabile”. Per l’esponente azzurro, “ogni discorso è inutile finché permarrà questa mentalità antidemocratica e profondamente incivile. Agli amici della Lega la vicinanza mia personale e di tutto il coordinamento fiorentino di Forza Italia”.

“Gesti come questi sono da condannare. Sempre e contro chiunque siano portati avanti. Gli autori del gesto non devono avere nessuna legittimità e sono estranei alla cultura democratica”.

E’ con queste parole che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha voluto esprimere la sua solidarietà alle vittime dell’aggressione avvenuta questa mattina a Firenze ad un gazebo allestito dalla Lega e ai militanti che distribuivano materiale informativo.

“In politica, come nella vita, l’importante è il rispetto degli altri. Piena solidarietà alle
vittime dell’aggressione. Siamo contro ogni violenza, sempre”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella interviene su quanto accaduto oggi al gazebo allestito a Firenze, condannando “l’aggressione al gazebo della Lega”.

Toscana: revocare case popolari a chi delinque

Presentata una pdl al Consiglio Regionale della Toscana da Stella che vuole modificare l’assegno delle case popolari: “Regione Toscana revochi case popolari a chi delinque”.

“Come avevo annunciato nei giorni scorsi,” interviene il vicepresidente dell’Assemblea Toscana, Marco Stella “ho presentato una pdl al Consiglio regionale della Toscana, per modificare la legge regionale che disciplina l’assegnazione degli alloggi popolari, e che nello specifico prevede la revoca delle case ERP a tutti quei soggetti che hanno riportato condanne in primo grado per chi si rende responsabile di atti delittuosi. E’ un atto di buonsenso e di giustizia, e mi auguro che tutte le forze politiche votino a favore”.

“Voglio fare le mie congratulazioni agli investigatori”, aggiunge Stella “che sono riusciti a individuare e ad arrestare quattro altri Rom coinvolti nella morte di Duccio Dini, il giovane di 29 anni che è stato travolto e ucciso, mentre era in sella al suo scooter, il 10 giugno scorso in via Canova, a Firenze, durante un inseguimento tra più auto”.

“Ci aspettiamo il massimo della pena per queste persone”, continua il vicepresidente “perché sia chiaro che chi non rispetta la legge, va punito duramente. E visto che i soggetti coinvolti nella morte di Duccio vivono in case ERP, mi auguro che quanto prima vengano tolti loro gli alloggi popolari. Intanto chiediamo al sindaco di Firenze di dar corso alle sue promesse e smantellare in tempi celeri i campi Rom ancora presenti sul territorio fiorentino”.

Grosso ramo cade su auto in sosta a Firenze

Questa mattina in viale Amendola, a Firenze. Tre vetture sono state colpite, due delle quali hanno subito ingenti danni.

Un grosso ramo di un platano è caduto sulle auto in sosta questa mattina a Firenze. Sul posto sono interventi agenti della polizia municipale, tecnici del Comune e vigili del fuoco. Nessuna persona è rimasta ferita. Il ramo si è staccato da un’altezza di circa quattro metri, è finito sull’insegna di un albergo e ha colpito le auto.
Dai primi accertamenti dei tecnici del Comune, risulta che il platano, di grandi dimensioni (il diametro è di circa 90 centimetri) è “dotato nel complesso di sufficiente vigoria” ma con “limitazioni allo sviluppo dovute al posizionamento in sede stradale»”. Il Comune ha avviato le verifiche finalizzate sia ad accertare le cause del crollo che le condizioni delle restanti porzioni della pianta.
“Chiediamo all’amministrazione comunale di fare una mappatura urgente di tutte le piante a fusto che ci sono in città, prima che si verifichi nuovamente una disgrazia come quella del 2014, quando una bimba di 2 anni e sua zia vennero uccise da un grosso ramo staccatosi da un bagolaro al parco delle Cascine”.
Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
“La nostra città ha un patrimonio notevole di piante e alberi – aggiunge sempre Stella – che però stanno invecchiando. Non è un caso che sempre più spesso, quando piove o tira vento, si deve fare la conta degli alberi caduti”. “Solo il caso – conclude – ha voluto che negli ultimi quattro anni non ci siano stati morti, a fronte di decine di piante cadute.
Palazzo Vecchio ha il dovere di incaricare gruppi di esperti per fare una celere mappatura del patrimonio arboreo, rendendo pubblici i risultati, e poi di agire di conseguenza, abbattendo le piante malate e a rischio caduta, sostituendole con alberi nuovi”.

Consiglio Regionale: bocciata legge luoghi culto di Lega

Per i democratici il vero obiettivo del provvedimento era “la contrarietà alle moschee e quindi alla religione islamica, utilizzare l’urbanistica per mettere mille ostacoli alla costruzione di tutti gli edifici di culto”.

Il Consiglio regionale ha respinto, a maggioranza, una proposta legge della Lega Nord su alcuni aspetti urbanistici per la “realizzazione degli edifici di culto e le attrezzature destinate a servizi religiosi”. La proposta è stata fortemente criticata da Pd in aula che l’ha definita “incredibile quanto strumentale”.

Per i consiglieri regionali dem Stefano Baccelli, Elisabetta Meucci e Nicola Ciolini, spiega una nota, il vero obiettivo del provvedimento era “la contrarietà alle moschee e quindi alla religione islamica, si voleva utilizzare l’urbanistica per mettere mille ostacoli alla costruzione di tutti gli edifici di culto. La nostra Costituzione, infatti, stabilisce che tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Mettere paletti e intralci burocratici a ogni nuovo edificio di culto non è esattamente conforme a quel principio”.

Per il vicepresidente dell’assemblea toscana Marco Stella (Fi) “è grave che la maggioranza di sinistra abbia bocciato la proposta di legge della Lega nord. La sinistra ha deciso di fare le moschee in Toscana in spregio a ogni norma. La pdl in questione ha l’obiettivo di impedire che possano venire realizzati luoghi di culto, come avvenuto negli ultimi anni, senza che questi siano stati sottoposti alle necessarie valutazioni sia di tipo ambientale che legate ai servizi necessari, e senza un confronto preventivo con i cittadini, senza offrire le necessarie rassicurazioni in materia di sicurezza pubblica e di convivenza civile”. “Ancora una volta – aggiunge in una nota -, una visione ideologica e preconcetta della realtà, impedisce alla sinistra di fare scelte razionali. Il centrodestra chiedeva cose semplici e di buon senso”. Ad esempio “la presenza di strade di collegamento adeguatamente dimensionate, adeguate opere di urbanizzazione primaria e distanze tra le aree e gli edifici da destinare alle diverse confessioni religiose”. Inoltre, conclude Stella, “i cittadini devono poter partecipare in fase decisionale, non possono ritrovarsi vittime di decisioni prese nei palazzi della politica, quando si tratta della costruzione, ad esempio, di moschee”.

Stella (FI): “Ztl notturna serve solo a riempire i posti della Firenze Parcheggi”

Il provvedimento, afferma Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana,  “penalizza le attività economiche del centro. Non si amministra così una città, con provvedimenti frettolosi e privi di logica”.

“Da stasera a Firenze torna in vigore la Ztl notturna estiva. Si tratta del solito provvedimento inutile che viene ripresentato da anni. Poteva avere un senso se si fosse realizzato un adeguato sistema di parcheggi scambiatori, con navette a servizio del centro storico. Ma soprattutto, se ne sarebbe anche potuto fare a meno, o mitigarla, se fossero stati costruiti i parcheggi interrati al Carmine e in piazza Brunelleschi, a cui Palazzo Vecchio ha rinunciato”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, e coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella.
La Ztl notturna – osserva Stella in una nota – serve soltanto a riempire i parcheggi di prossimità della zona a traffico limitato, quelli della Firenze Parcheggi. Ed è grave che non venga prevista neppure una sola staffa di penetrazione per consentire la sosta breve, quella di cui potrebbe avere bisogno un genitore per riprendere un figlio in centro, ad esempio”. Per Stella, “in passato, almeno, era possibile individuare alcune ‘finestre’ che consentivano a chi vive in centro di poter condurre una vita normale, senza restrizioni eccessive. Purtroppo, siamo di fronte a un’amministrazione che cede alla volontà di comitati che non rappresentano le istanze della popolazione, di cui si autoproclamano paladini”. Il provvedimento, conclude, “penalizza le attività economiche del centro. Non si amministra così una città, con provvedimenti frettolosi e privi di logica”.

Elezioni: le richieste degli agricoltori fiorentini

Oggi, domani e mercoledì, alle ore 15, all’Unione Agricoltori Firenze sono previsti tre incontri di Agrinsieme con i candidati al collegio di Firenze. Oggi è il turno di Marco Stella (FI), domani l’appuntamento è con Gabriele Toccafondi (Civica Popolare) mentre mercoledì chiuderà Giovanni Donzelli (Fdl).

Luca Giannozzi, presidente di Confagricoltura Firenze ed esponente di Agrinsieme, ha dichiarato: “La terra è di chi la lavora cantava una vecchia canzone di fine ‘800. Era un esplicito richiamo a riconoscere i diritti dei contadini e dei lavoratori agricoli, ma se tanta strada, per fortuna, da allora è stata fatta oggi rischiamo che i veri padroni della nostra terra non siano più gli agricoltori ma la burocrazia e il fisco. Un fardello oggi troppo pesante per chi deve anche lottare ogni giorno contro qualche presunta attenzione ecologica dotata di pesanti paraocchi e con le oramai consuete fake-news.”

“Meno ostacoli – spiega Giannozzi – a chi vuole fare impresa limitando le pastoie burocratiche e i carichi fiscali, questo chiede il mondo delle imprese agricole a chi si appresta a rappresentare Firenze in Parlamento.”

Un mondo, quello agroalimentare che significa quasi il 17% del Pil italiano e il 10% del nostro export pari a quasi 40 miliardi in valore. Ma anche un mondo dove l’età media di chi fa impresa agricola è troppo elevata e rischia di non avere adeguato ricambio generazionale.

“Oggi solo l’8% di aziende è condotta da giovani, una media superiore al resto dell’Europa che è al 6% ma non certo adeguata. Il che concretamente chiede alla politica un cambio di passo per evitare che questo nostro settore nazionale perda valore e addetti lasciando campo agli agricoltori stranieri. Non si difende questo fetta della nostra economia che crea valore aggiunto e occupazione con un anacronistico protezionismo fatto di dazi, ma con un’autentica protezione dei nostri valori e della nostra qualità. Come? Ad esempio se l’etichetta sull’origine dei prodotti vale solo per i nostri prodotti e le nostre imprese è un aggravio che non difende noi dal resto dell’Europa e quindi va previsto un obbligo di indicazione di origine della materia prima valido per l’intero mercato unico europeo e quindi attraverso norme valide in tutta la Ue.”

“Occorre proteggerci dalle crescenti fake-news che raccontano di prodotti poco chiari o di allevamenti inquinanti che producono C02 mentre siamo noi che produciamo qualità anche dell’aria grazie alle nostre piante che ossigenano l’aria di tutti. Cioè se si vuole fare un passo in avanti, e se la politica vuole farlo, non serve bloccare la ricerca e l’innovazione, come nel caso delle culture Ogm, perché tanto quelle ricerche saranno fatte altrove e a noi in Italia non resterà che importarle dipendendo così dalla ricerca fatta all’estero. Ma soprattutto è tempo di superare la anacronistica distinzione fra coltivatore diretto e impresa agricola e disboscare, definitivamente, l’ipertrofia legislativa e la regolazione eccessiva che producono una frammentazione di attribuzioni e di competenze che ci complica inutilmente la vita (vogliamo usare il nostro tempo per coltivare e allevare non per riempire moduli) e rende lunghe e incerte le tempistiche sia dei procedimenti amministrativi sia di quelli autorizzativi sia di quelli previsti per la percezione dei contributi comunitari. Insomma se la politica vuole davvero aiutare chi fa impresa agricola dovrà agire lungo tre strade: semplificazione della macchina fiscale, incentivi strutturali per la crescita economi, rimozione di alcuni ostacoli burocratici. A nostro avviso si può fare se si vuole ed è questo che chiediamo a chi ha deciso di candidarsi in Parlamento.”

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