🎧 Firenze, Barghouti, ‘Olocausto contro Palestinesi’. Carrai: “oggi mi vergogno dei essere fiorentino”

“La stessa mentalità che ha permesso l’antisemitismo contro il popolo ebraico in Europa è la stessa che sta permettendo questo Olocausto contro il popolo palestinese”. Lo ha detto Mustafa Barghouti, membro del Consiglio legislativo palestinese, intervenendo alla Conferenza internazionale ‘Pace e giustizia in Medio Oriente, focus Palestina’ oggi a Firenze. “Oggi mi sono vergognato di essere cittadino di Firenze” afferma in una nota il console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.

“Siamo stati sottoposti a 57 anni di occupazione militare, che è diventata l’occupazione più lunga della storia moderna, oggi siamo sottoposti a un apartheid molto peggiore di quello del Sudafrica. E siamo vittime del sistema dei coloni che continua ad espandersi con la costruzione di insediamenti nei territori occupati in Palestina. Questa è la realtà, e questo è ciò che stava accadendo prima del 7 ottobre”.  Lo ha detto Mustafa Barghouti, membro del Consiglio legislativo palestinese, intervenendo alla Conferenza internazionale ‘Pace e giustizia in Medio Oriente, focus Palestina‘ oggi a Firenze.

Barghouti ha ricordato la vicenda di Hind Rajab, la bambina palestinese di 6 anni uccisa con il resto della sua famiglia. “Tra questa bambina e Anna Frank – ha aggiunto – che differenza c’è? Ditemi qual è la differenza tra Anna Frank e i migliaia di bambini palestinesi che hanno avuto amputazioni delle braccia e delle gambe. Qual è la differenza tra Anna Frank e quel bambino che ha perso tutte e due le mani? Anna Frank era un essere umano che ha sofferto moltissimo per mano dell’oppressione nazista, e questi bambini soffrono ugualmente, sono anche loro esseri umani che soffrono per lo stesso comportamento dell’esercito fascista israeliano”. Per il membro del Consiglio legislativo palestinese.

“Oggi mi sono vergognato di essere cittadino di Firenze di cui sono stato anche Consigliere comunale”. Lo afferma in una nota il console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia: “Ciò che questo pomeriggio è andato in scena a Palazzo Vecchio al convegno ‘Pace e Giustizia in Medio Oriente” è indegno. Mettere allo stesso pari uno Stato democratico e una organizzazione terroristica è la rottura del tetto di cristallo. In nome del pacifismo si distorce la storia”.

“Parlare – aggiunge – di non rispetto di diritto internazionale da parte di Israele quando Hamas, una organizzazione terroristica, tiene prigionieri degli ostaggi civili rapiti dalle loro abitazioni il 7 ottobre è orrido. Arrivare a giustificare i fatti accaduti il 7 ottobre perché inseriti in un presunto “contesto storico” è come dire che Hitler fece l’olocausto per un ‘contesto storico’. Ormai la verità è schiacciata dal fanatismo. Il dispotismo mite si sta trasformando in dispotismo oscuro”.

Hamas e altri gruppi terroristi “hanno commesso crimini orribili contro gli israeliani, e lo riconosco, e sono solidale con le vittime”, ma “il crimine non giustifica mai un altro crimine, che è quello che sta accadendo” questo invece quanto ha affermato o Francesca Albanese, special rapporteur delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati

🎧 Meyer: consegnate firme per chiedere dimissioni Carrai

Meyer – Nuova protesta stamani davanti all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze per chiedere le dimissioni del console onorario di Israele Marco Carrai dalla presidenza della Fondazione omonima.

Intervista di Raffaele Palumbo ad un’infermiera che ha partecipato alla mobilitazione.

La protesta è promossa dai Sanitari per Gaza e altre associazioni, tra cui Cub Sanità, Assopace Palestina, Arci, e Medicina Democratica oltre alla Comunità palestinese. Sono state consegnate 10.139 firme, raccolte in 15 giorni tramite petizione (anche su change.org), e restituiti 120 ombrelli che erano stati donati ai dipendenti dall’ente. Firme e ombrelli sono stati dati al segretario generale della Fondazione Alessandro Benedetti.

Appesi fuori dal Meyer striscioni con le scritte ‘A Gaza è strage di bambini, fuori dalla Fondazione Meyer il console d’Israele’, ‘Si sta zitti quando i bambini dormono, non quando muoiono’, ‘Portate i bimbi palestinesi al Meyer, non bombardateli’. Hanno partecipato alla protesta circa 40 persone, fra cui anche dei medici e infermieri del Meyer più alcuni palestinesi che vivono a Firenze.

“Ci aspettiamo che la Fondazione ci venga incontro nella nostra richiesta di licenziare Carrai. La sua posizione di console onorario di Israele è incompatibile con una Fondazione che ha nello statuto il rispetto dei diritti umani”, è stato detto dai Sanitari per Gaza i quali hanno di nuovo sottolineato la gravità della situazione. “300 sanitari e 12mila bambini uccisi, 36 ospedali distrutti, non ci sono farmaci né anestetici per fare gli interventi chirurgici – hanno detto -. Siamo solidali con i nostri colleghi, molti dei quali morti sul campo, accanto al letto del paziente che stavano curando”.

Attesa intanto al Meyer di Firenze  per l’arrivo di alcuni bambini palestinesi che verranno curati nell’ospedale pediatrico. Secondo quanto si apprende, dovrebbero essere a Firenze nelle prossime ore. “Siamo soddisfatti che dalla Fondazione sia stato accolto il nostro suggerimento di portare al Meyer i bambini di Gaza per ricevere le cure”, hanno rivendicato questa mattina i Sanitari per Gaza . “Curare i bambini è tuttavia una cosa normale, dovrebbe essere la routine della Fondazione – aggiungono i rappresentanti dei Sanitari per Gaza – È invece eccezionale che non possano farlo nel loro Paese, con il loro sistema sanitario, perché gli ospedali vengono bombardati, ed è la ragione per cui ci indigniamo. Mentre Carrai su questo non ha mai speso una sola parola di condanna”.

“Auspichiamo che i sanitari tornino a fare il loro prezioso lavoro e cessino di fare becera strumentalizzazione politica, che evidentemente vorremmo non appartenesse ad una categoria così importante”. Lo dichiara in una nota Emanuele Cocollini, presidente dell’Associazione Italia-Israele di Firenze sulla manifestazione di stamani davanti all’ospedale pediatrico Meyer per chiedere le dimissioni di Marco Carrai. “Il presidente della Fondazione Meyer e Console onorario di Israele Marco Carrai ha tutta la solidarietà mia personale e dell’associazione che rappresento – ha anche affermato Cocollini -. Quanto avvenuto stamattina fuori dall’ospedale Meyer è una pantomima ingiuriosa per Israele e grottesca, perché si attacca il presidente di una fondazione che garantisce sostegno all’ospedale solo perché legato a Israele. Non ci sono altre parole per descrivere questo atteggiamento: antisemitismo”.

Shoa: Anpi provinciale ‘contro’ Anpi Bagno a Ripoli per evento Giorno Memoria su Gaza

“Condanniamo con fermezza ogni tentativo di diluizione o deviazione. La situazione di guerra in Palestina ed Israele, che con tanta drammaticità sta tornando a divampare a partire dal 7 ottobre scorso, non ha niente a che spartire con la ricorrenza del 27 gennaio” così il comitato provinciale Anpi Firenze in merito all’ evento intitolato ‘Mai più: 80 anni fa lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti” programmato per il 27 gennaio a Bagno a Ripoli

“L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia da sempre ha la massima cura memoriale e la massima consapevolezza dell’attualità del dramma delle persecuzioni razziali nate dal fascismo e dal nazionalsocialismo. Nell’avvicinarsi  del Giorno della Memoria riconosciamo in particolare il pericolo di sminuirne il significato. Condanniamo con fermezza ogni tentativo di diluizione o deviazione” lo scrive in un comunicato il comitato provinciale Anpi Firenze in merito all’ evento intitolato ‘Mai più: 80 anni fa lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti” programmato per il 27 gennaio a Bagno a Ripoli.

“La situazione di guerra in Palestina ed Israele, che con tanta drammaticità sta tornando a divampare a partire dal 7 ottobre scorso, non ha niente a che spartire con la ricorrenza del 27 gennaio. Tali accostamenti indeboliscono sia il Giorno della Memoria che la nostra richiesta di pace subito. Sappiamo bene quanto quel germe covi tutt’ora, in forme esplicite ed implicite. Riconosciamo con nettezza l’unicità disumana della Shoah” sottolinea Anpi Fi.

Che aggiunge “il nome ed il simbolo dell’ANPI non possono essere associati ad altra posizione che non sia questa. È la nostra posizione di sempre. Per questo prendiamo le distanze dall’iniziativa annunciata dalla sezione ANPI di Bagno a Ripoli per il prossimo 27 gennaio: va contro ogni logica, va contro la nostra storia”.

La presa di posizione arriva nel pieno di una polemica che era divampata appena appena la notizia dell’incontro si era diffusa. In mattinata in una nota, Marco Carrai, console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, aveva stigmatizzato duramente l’iniziativa: “leggo con stupore e sconcerto che il 27 gennaio, giornata della memoria che ricorda l’olocausto del popolo ebraico scientemente programmato e realizzato da Hitler e i suoi alleati, al circolo Crc Antella (alle porte di Firenze) si organizzi una manifestazione alla presenza dell’Imam di Firenze in cui si accosta la guerra contro Hamas alla Shoah” aveva detto Carrai. Aggiungendo “il rammarico si fa ancora più pesante leggendo che uno degli organizzatori è la sezione locale dell’Anpi. Vorrei ricordare che mentre la brigata ebraica era al fianco della resistenza italiana nella lotta all’antifascismo il Gran Mufti di Gerusalemme era alleato di Hitler in Palestina e persecutore degli ebrei. Spero che tutte le istituzioni prendano una netta e chiara posizione contro questo ulteriore sfregio alla memoria e al popolo ebraico”

A Carrai aveva fatto eco anche il sindaco di Bagno a Ripoli , Francesco Casini. “Da sempre supportiamo il grande lavoro svolto da Anpi Bagno a Ripoli per promuovere sul territorio, a partire dalle scuole, i valori della Resistenza e i principi dell’antifascismo e della democrazia. Siamo tutti dell’Anpi. Ma stavolta siamo sconcertati e in profondo e totale disaccordo con la sezione locale di Anpi, per l’iniziativa – da cui anche l’Anpi provinciale fiorentina ha preso le distanze – promossa proprio nel Giorno della Memoria, che tenta di accostare l’Olocausto e la guerra Israele-Hamas” ha dichiarato  Casini.

Che ha aggiunto ” “ci auguriamo che l’Anpi di Bagno a Ripoli capisca l’errore commesso e possa tornare sui suoi passi, e che la Giornata della Memoria, il 27 gennaio, sia per tutti un giorno di riflessione e non di scontro”. “L’accostamento – prosegue Casini – purtroppo sembra avere il sapore della provocazione fine a se stessa e soprattutto lede il ricordo delle vittime della Shoah, non contribuendo certamente a supportare la causa del popolo palestinese. Siamo invece convinti che tutta la comunità internazionale, oltre ovviamente a ciascuno di noi come singoli, debba adoperarsi di più per raggiungere la Pace in Medio Oriente che continua a mietere vittime ogni giorno, ma non di certo aumentando la conflittualità. Un conto è attivarsi per il cessate il fuoco. Un altro è svilire la Giornata in cui si ricorda l’Olocausto, una delle pagine più orribili della nostra storia, di pura follia umana”.

Firenze: 700 in corteo per la ‘Palestina libera’

La manifestazione di sostegno al popolo palestinese era promossa da ‘Firenze per la Palestina’ in ricordo delle vittime dei bombardamenti dell’operazione ‘Piombo Fuso’ del 2008-2009, e in segno di protesta contro l’operazione attualmente condotta dalle forze armate di Israele nella striscia di Gaza, in seguito ai fatti del 7 ottobre.

A Firenze il corteo per la Palestina è arrivato in piazza Santissima Annunziata, dove si è unito al presidio organizzato dai ‘Sanitari per Gaza’ che hanno appeso alle colonne del loggiato alcuni striscioni come ‘A Gaza è strage di bambini, fuori dalla Fondazione Meyer il console di Israele’, ossia Marco Carrai, console e presidente della Fondazione, ma anche come ‘Portate i bimbi palestinesi al Meyer, non bombardateli’.

Nel totale, fra le 600 e le 700 persone hanno partecipato al corteo e al presidio che si sono svolti senza problemi. “E’ una risposta importante a sostegno della pace in Palestina, del cessate il fuoco”, ha affermato Andrea Quartini, deputato del M5s, parlando coi cronisti nel corso del presidio. “Secondo Quartini, oggi si tende a rappresentare “tutto il bene da una parte e tutto il male dall’altra: non è questo il dialogo, non è questo il dialogo incessante che dovrebbe caratterizzare le politiche per una pacificazione”

Fra i partecipanti, l’imam di Firenze Izzedin Elzir, che ha sfilato  dietro lo striscione dell’associazione Amicizia Italo Palestinese, e i consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi. I manifestanti stanno sfilando per le vie del centro di Firenze con striscioni e cartelli, scandendo slogan come “Palestina libera, Gaza Gaza vincerà”, “Netanyahu assassino” e “Israele nazista, Stato terrorista”. Il corteo arriverà in piazza Santissima Annunziata, unendosi al presidio dei ‘Sanitari per Gaza’.

“Il nostro è un messaggio di solidarietà con il popolo palestinese, in particolare con i cittadini di Gaza: chiediamo di cessare il fuoco, abbiamo visto decine di migliaia di morti”. Lo ha affermato Izzedin Elzir, imam di Firenze, che oggi ha partecipato alla manifestazione organizzata da ‘Firenze per la Palestina’, in ricordo delle vittime dei bombardamenti dell’operazione ‘Piombo Fuso’ del 2008-2009, e in segno di protesta contro l’operazione attualmente condotta dalle forze armate di Israele nella striscia di Gaza, in seguito ai fatti del 7 ottobre. Elzir ha sfilato in corteo da piazza Santa Maria Novella a Santissima Annunziata dietro lo striscione dell’Associazione Amicizia Italo Palestinese. “Io chiedo – ha detto ai cronisti – a chi ha il potere di decidere: quanti morti ancora dobbiamo vedere per fermare questo massacro, questo genocidio? Io spero che chi ha un figlio o una figlia rifletta di fronte a questi morti”.

Medio Oriente: a Firenze in centinaia per manifestazione di sostegno per Israele

Medio Oriente – Avvolti nelle bandiere israeliane e con una stella di David composta di lumini in ricordo delle vittime, alcune centinaia di persone hanno manifestato questo pomeriggio in piazza Duomo a Firenze in “sostegno e vicinanza per Israele”.

In piazza, e poi sul palco, il console onorario di Israele per Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna Marco Carrai, il presidente della comunità ebraica di Firenze e Siena Enrico Fink (FOTO), e il rabbino capo di Firenze Gad Fernando Piperno, insieme a numerosi rappresentanti delle istituzioni, a partire dal sindaco Dario Nardella, e molti esponenti delle forze politiche. E poi rappresentanti della comunità ebraica e semplici cittadini.

A sventolare anche una bandiera dell’Iran, portata, è stato spiegato, da un’associazione che si occupa dei diritti degli iraniani dissidenti. “Siamo qui per affermare che è stato un atto terroristico quello compiuto da Hamas – ha detto Carrai -, un’associazione terroristica riconosciuta a livello europeo: rastrellamenti, deportazioni, bambini, ragazzi e anziani sgozzati. Di fronte a questo non devono esserci i se i ma. Non c’entra nulla la questione palestinese con tutto ciò. Come Israele ha il diritto di esistere anche lo Stato Palestinese ha il diritto di esistere ma non stiamo parlando di questo, ma di un eccidio”.

Secondo Carrai “per evitare l’escalation tutti dovrebbero affermare la verità che Hamas è un’associazione terroristica, che va estirpata, e che tiene sotto il giogo 2 milioni di palestinesi. Non si stava parlando di una nuova Intifada, si è voluto colpire con un attacco a sangue freddo, un atto che richiama al nazismo”.

Tra i presenti, spiega una nota, anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo è: “Alla comunità di Israele va la mia e la nostra piena solidarietà di fronte agli attacchi di natura terroristica da parte di Hamas – ha detto -, attacchi che vanno condannati senza alcuna ambiguità. Di fronte a un atto terroristico come quello di Hamas è necessario ribadire che Israele ha diritto di esistere e di difendersi in linea con quello che prevede il diritto internazionale. E si deve ribadire con la stessa forza che chi, come Hamas, compie tali brutalità è il primo nemico della causa palestinese. L’auspicio è che che la comunità internazionale, con l’Unione Europa in un ruolo da protagonista, possa mettere in campo tutte le iniziative diplomatiche finalizzate ad interrompere questa spirale di violenza e ad arrivare finalmente al pieno riconoscimento di due popoli e due stati”.

Firenze: domenica manifestazione di sostegno e supporto a Israele

Il console onorario di Israele a Firenze, Marco Carrai lancia un’iniziativa contro l’attacco di Hamas in Israele. “Uccisioni, rastrellamenti e decapitazioni di bambini non sarebbero mai dovuti succedere – aggiunge Carrai – sono fatti animaleschi”. Domenica in p.zza Duomo alle 17.30

“Non è il momento della terzietà perché ora la terzietà non sta con la verità dei fatti. Ragazzi inermi che stavamo ballando e bambini e anziani che stavano dormendo nei loro letti sono stati trucidati e deportati. Non si può essere ignavi di fronte a tutto questo. Che cosa ancora dobbiamo aspettare?”. Lo dice il console onorario di Israele Marco Carrai a proposito della manifestazione convocata  per domenica alle 17.30 in piazza Duomo, di fronte alla sede della Regione Toscana.

“Faremo una manifestazione aperta a tutti, chiedendo di venire a portare sostegno e supporto a Israele perché non si può tacere davanti all’orrore che abbiamo visto che rimanda la memoria ad atti storici che pensavamo di avere ormai alle spalle” dice Carrai.

Che aggiunge  “Uccisioni, rastrellamenti e decapitazioni di bambini non sarebbero mai dovuti succedere  sono fatti animaleschi”.

Per Carrai questo  Gaza – aggiunge Carrai – per colpa di Hamas è un luogo dove non si può ballare, non si può vivere e non si può avere alcun tipo di libertà”. Per l’iniziativa in programma domenica, fa sapere ancora Carrai “ho ricevuto sostengo bipartisan e sono contento che la larga parte delle forze politiche e imprenditoriali della città mi abbiano scritto per sostenere questa manifestazione per Israele”.

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