Prato, pronto moda: GdF denuncia 14 persone per frode fiscale da 35 milioni

I finanzieri  di Prato hanno individuato 9 ditte individuali operanti solamente pro forma sul territorio italiano, intestate a dei prestanome, funzionali alla sola emissione di fatture relative ad operazioni commerciali inesistenti

Un’ingente frode fiscale nel settore del “pronto moda” è stata scoperta dalla guardia di finanza di Prato. la frode veniva messa in atto attraverso l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 35 milioni di euro da parte di società e ditte individuali, tutte operanti nel Macrolotto pratese.

I finanzieri  di Prato hanno individuato 9 ditte individuali operanti solamente pro forma sul territorio italiano, intestate a dei prestanome, funzionali alla sola emissione di fatture relative ad operazioni commerciali inesistenti per il successivo abbattimento delle imposte dovute da altre imprese utilizzatrici di tali fatture.

Denunciati 14 soggetti, per i reati di emissione e utilizzo di fatture false e omessa dichiarazione, per i quali la procura di Prato ha chiesto il rinvio a giudizio. Tra questi, i titolari delle 9 ditte, due rappresentanti legali delle aziende utilizzatrici delle fatture emesse e 3 ‘titolari di fatto’, che, attraverso lo schermo dei prestanome, gestivano le imprese emittenti. Ricostruito e segnalato all’Agenzia delle entrate un fatturato complessivo di oltre 24 milioni di euro, ed un’Iva dovuta per oltre 10 milioni di euro da parte delle imprese coinvolte.

Lavoro, Si Cobas: quarto operaio aggredito in poco tempo a Prato

L’ultima aggressione, denuncia il Si Cobas, con spray urticante e bastoni, sarebbe avvenuta ieri  mattina alle 11:10 “mentre Sajid andava a lavoro, a pochi passi dal magazzino di Prato (Macrolotto 2)

Un operaio della Acca di Seano (Prato), azienda di logistica a conduzione cinese con sedi anche a Prato e Firenze, sarebbe stato vittima di un agguato ieri mattina. la denuncia è del sindacato Si cobas che ha anche diffuso le foto dell’aggressione.

Si tratta, sempre secondo la denuncia di Si Cobas, del quarto in poche settimane.

“Un agguato di violenza efferata -afferma il si Cobas in un comunicato-  Sajid è uscito con la testa aperta, senza riuscire a camminare per le bastonate ricevute alle gambe. Sajid aveva appena contestato insieme al sindacato degli errori sull’ultima busta paga”.

Si Cobas sottolinea “che oggi il lavoratore è dovuto tornare in ospedale per accertamenti accompagnato in ambulanza perché non riesce a camminare. Andrà domani a fare denuncia”. “Solo una settimana fa – aggiunge il sindacato – uomini armati di mazze, tirapugni e un coltello aspettavano sotto casa e aggredivano Arslan, operaio che si era iscritto pochi giorni prima al sindacato.

Il 18 luglio, ad essere aspettato sotto casa da uomini armati di spranghe di ferro invece era stato Ijaz, della Rsa della Acca. Zigomo rotto ed ora in attesa di un intervento chirurgico. Un secondo operaio della Rsa, Khalil, era già stato aggredito sotto casa alla fine di aprile, mentre gli operai erano già in agitazione sindacale”.

Per il Si Cobas  “i lavoratori della Acca hanno buste paga da fame (236 euro) e da mesi stanno lottando per rivendicare i loro diritti. Oggi un presidio davanti ai cancelli dell’azienda”.

Prato: incendio e crollo in fabbrica Macrolotto, due intossicati lievi

Incendio e crollo in una fabbrica a Prato, nella zona industriale Macrolotto 1, dove sono intervenuti in forze i vigili del fuoco.

incendio fabbricaL’incendio si è sviluppato in piena notte, l’intervento dei pompieri è scattato verso le 2.30. Due cinesi, per una sospetta intossicazione da inalazione di fumi nell’incendio  sono stati portati in ospedale per accertamenti. Secondo quanto successivamente emerso, si tratta di due orientali le cui condizioni non destano preoccupazioni e si trovavano nelle vicinanze del fuoco. Al momento non risultano altri feriti, né vittime.
In fiamme è andata l’area magazzino, circa 1.500 metri quadri, di un complesso industriale più esteso, la ditta ‘Fashion 6 Srl’ di proprietà di cittadini orientali.
Il fuoco ha causato il crollo della prima campata dell’edificio. Spento l’incendio in mattinata, ci sono ora due squadre di pompieri impegnate in queste ore nelle operazioni di bonifica e ‘smassamento’ dei resti dell’incendio. Al momento, secondo quanto appreso, non è ancora possibile da parte dei vigili del fuoco comprendere la natura e le cause di innesco del rogo. Tra gli accertamenti si valuta se ci fossero macchinari accesi, da cui potrebbero essere partite le fiamme.
Questo incendio, è stato anche evidenziato, è scoppiato a poche decine di metri da via Toscana, dove l’1 dicembre 2013 in un incendio simile morirono sette operai cinesi di una ditta di pronto-moda, anche questa di proprietà di orientali.

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