Dante: un’intera settimana di incontri online dedicati al poeta

Ha inizio lunedì 9 novembre, alle ore 15, la settimana di incontri online, dal titolo “Dante. Storie Immagini Paesaggi”, organizzata dal Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (Sagas) dell’Università di Firenze nell’imminenza del settimo centenario della morte dell’Alighieri.

Ad aprire l’iniziativa di divulgazione – che durerà fino al 13 novembre – saranno il rettore Luigi Dei e il direttore del Sagas Andrea Zorzi.

La settimana dantesca vedrà i docenti del Dipartimento alternarsi a personalità del mondo della cultura e dell’arte, come il presidente della Crusca Claudio Marazzini, il regista Federico Tiezzi e Cristiano Chiarot, già sovrintendente del Teatro del Maggio Musicale fiorentino.

Tanti i temi trattati e gli ambiti disciplinari coinvolti nell’iniziativa. Saranno illustrate le testimonianze dantesche leggibili nei siti archeologici e i paesaggi toscani della Divina Commedia, le principali opere liriche ispirate dal viaggio dantesco, senza dimenticare un omaggio alla lingua dantesca, al rapporto  fra Dante e l’Accademia della Crusca, fino all’influenza del poeta sul mondo del teatro, del cinema, della danza, della fotografia e del fumetto.

Tutta la manifestazione sarà liberamente accessibile online.

Prefetta Firenze: Covid innalza rischio infiltrazioni criminali

“Tutti i territori sono a rischio infiltrazioni. Nessun territorio ha per definizione un rischio maggiore rispetto ad altri. E’ evidente che l’emergenza Covid innalza il livello di rischio perche’ rende appetibile anche alcune situazioni”. Lo ha detto la prefetta di Firenze, Laura Lega, parlando con i giornalisti a margine della firma di due protocolli per evitare il rischio di infiltrazioni criminali sul territorio del capoluogo di regione toscano.

“Lo abbiamo detto per le imprese, lo abbiamo detto per il rischio usura, ed e’ chiaro che dove ci sono flussi di denaro come nelle stazioni appaltanti, ci possono essere situazioni ovviamente piu’ appetibili, e da qui la necessita’ di mettere gli occhi con grande attenzione” ha aggiunto il prefetto Laura Lega, che poi parlando dei due protocolli firmati oggi con il rettore dell’Universita’ di Firenze, Luigi Dei e con il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ha sottolineato come “abbiamo messo in campo un’operazione chiamando anche le Gallerie degli Uffizi e l’Universita’ di Firenze per la messa in sicurezza del territorio. Ci preme in sostanza garantire dal rischio di infiltrazioni criminali questo territorio, quindi la’ dove ci sono stazioni appaltanti che operano appalti e procedure di gare anche significative, abbiamo ritenuto nel corso di questi mesi avviare una stretta in modo che si possa garantire questo territorio dal rischio che ci siano infiltrazioni”.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/10/201013_00_LEGA-SU-INFILTRAZIONI.mp3?_=1

Malattie neurodegenerative: 500mila euro per sostenere la ricerca

Aperto il bando all’università di Firenze per progetti di ricerca su  Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Laterale Amiotrofica e Sclerosi Multipla

Fino al 25 ottobre sarà possibile candidarsi al bando ‘Progetti competitivi sulle malattie neurodegenerative’, promosso in collaborazione con l’Università di Firenze, rivolto a professori e professoresse e al mondo della ricerca dell’ateneo fiorentino.

Fondazione CR Firenze ha stanziato 500 mila euro per sostenere progetti di ricerca sulle malattie neurodegenerative condotti dall’Università degli Studi di Firenze, in particolare su Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Laterale Amiotrofica e Sclerosi Multipla. Le persone partecipanti potranno proporre ricerche oppure approcci innovativi per la riabilitazione e il miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Inoltre potranno occuparsi della ricerca clinica e sperimentale nell’ambito delle cure palliative.

“Questo tipo di patologia è purtroppo in costante aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze -. Sono numerose le famiglie che oggi vivono direttamente o indirettamente un’esperienza di malattia neurodegenerativa, con conseguenze drammatiche per la qualità della vita del malato e dei suoi famigliari. Una vera e propria emergenza sociale se si pensa anche all’impatto che queste hanno sulla spesa sanitaria. Per queste ragioni la Fondazione CR Firenze ha deciso di rinnovare il suo impegno per contribuire alla ricerca di cure e programmi che possano migliorare la vita della nostra comunità”.

“Siamo molto grati alla Fondazione CR Firenze per aver rinnovato l’impegno a favore della ricerca sulle malattie neurodegenerative – spiega il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei -. La diffusione crescente di queste patologie, che si accompagna all’allungamento delle aspettative di vita, comporta una nuova sfida per la ricerca scientifica che l’Ateneo fiorentino è pronto a raccogliere. In questo campo i nostri studiosi hanno offerto in questi anni un contributo rilevante come attestano anche le pubblicazioni su riviste internazionali. Grazie a questo bando potranno mettere in campo nuove risorse e lavorare per ottenere ulteriori significativi risultati”.

Per maggiori informazioni visitare il sito dell’Università di Firenze a questo link. 

Università di Firenze riparte con didattica duale

Firenze, riprende, lunedì 28 settembre, la didattica in presenza dell’Università di Firenze che conta una popolazione universitaria di circa 47mila studenti: la didattica sarà ‘duale’, un terzo degli studenti farà lezioni in aula nel rispetto delle norme anti-Covid, il resto farà didattica a distanza.

“Da lunedì parte la modalità duale – ha spiegato il rettore dell’ Università di Firenze Luigi Dei oggi al plesso di Morgagni – avremo in presenza circa un terzo degli studenti perché la capienza delle nostre aule è ridotta del 65%; i rimanenti saranno a distanza perché tutte le lezioni saranno videotrasmesse”.

Il meccanismo prescelto dall’ateneo fiorentino è quello della turnazione degli studenti in presenza, dando però la precedenza ai nuovi iscritti. Le lezioni saranno registrate e online sulle piattaforme dell’Ateneo per tutto l’anno scolastico.

L’accesso ai vari plessi avverrà tramite tornelli che leggono il QrCode scaricato sul cellulare dello studente, e allo stesso tempo, misurano la temperatura e controllano la presenza della mascherina. Ad aiutare gli studenti ci saranno gli stuart all’ingresso dei plessi più grandi.

“A Morgagni abbiamo la situazione più delicata – ha detto Dei – con 1.504 postazioni distanziare, ma con questi tornelli entrano 30 studenti al minuto e con ingressi scaglionati, in mezz’ora riusciamo a farli entrare tutti in sicurezza”.

Per quanto riguarda esami e discussioni di tesi, fino al 31 dicembre, l’Ateneo dà la possibilità agli studenti di scegliere la modalità preferita. “Su 27.730 studenti regolamentare iscritti all’anno scolastico 2019-2020 – ha aggiunto Dei – hanno detto di voler fare lezione in presenza in 10.150, mentre 7.800 preferiscono la Dad. Mi aspettavo un risultato del genere perché c’è la volontà di tornare, ma resta anche la paura dell’epidemia e tutta una serie di disagi per i fuori sede”. Per quanto riguarda gli esami, “gli studenti preferiscono farli a distanza – conclude Dei – sono più tranquilli”.

Unifi: lezioni in presenza secondo le regole del distanziamento.Tasse invariate.

Il rettore Luigi Dei ha illustrato oggi nel corso di un incontro con la stampa alcune novità per il 2020-2021, a cominciare dalle modalità di svolgimento della didattica.

L’Ateneo si sta organizzando per adottare un modello articolato di erogazione della didattica, in considerazione della situazione sanitaria. Le lezioni saranno svolte in aula secondo l’orario previsto dal calendario didattico e con la presenza di un numero di studenti stabilito in relazione alla capienza e alle regole di distanziamento fisico che saranno vigenti in autunno. Ma in contemporanea i corsi saranno fruibili anche in videoconferenza per tutti gli studenti frequentanti e successivamente la loro registrazione sarà resa disponibile su una piattaforma online.

“Vogliamo riportare le studentesse e gli studenti in aula – ha affermato il rettore – l’Università è presenza, è scambio e dialogo. Stiamo lavorando per ripartire: abbiamo ricalcolato la capienza delle aule, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, e stiamo pensando a turnazioni per assicurare il diritto a frequentare dal vivo. Garantiremo però online le lezioni e il materiale didattico per coloro che per tanti motivi, di salute o anche economici, potrebbero avere difficoltà a tornare in aula”.

Le tasse universitarie non aumenteranno: “Abbiamo una tassazione media tra le più basse in Italia, fortemente progressiva, a protezione dei redditi più bassi – ha spiegato ancora Luigi Dei – e non è intenzione dell’Ateneo, in un momento così difficile, gravare ulteriormente sulla situazione economica delle famiglie. E stiamo aspettando il decreto del MUR che dovrebbe innalzare la fascia di esenzione, la cosiddetta no tax area”.

A giugno e a luglio gli esami e le tesi continueranno a svolgersi a distanza; l’Ateneo ha promosso un questionario fra gli studenti per conoscere eventuali problematiche di connessione o carenze di strumenti informatici e per organizzare soluzioni alternative.

L’offerta formativa dell’Università di Firenze per l’anno accademico 2020-2021 conterà 58 corsi triennali, 9 corsi magistrali a ciclo unico, 71 corsi magistrali. Sono 29 i percorsi internazionali che rilasciano doppio titolo o titolo congiunto. Durante gli ultimi tre mesi – per l’emergenza sanitaria in atto – le attività di orientamento si sono svolte a distanza: hanno partecipato circa 3.300 studenti. Domani giovedì 4 e venerdì 5 giugno dalle 14 alle 17.30, si potrà avere un assaggio delle future lezioni universitarie nell’iniziativa online “Un giorno all’Università”. Un docente per ogni Scuola terrà un intervento in diretta streaming – visibile dal sito Unifi www.unifi.it , dal canale YouTube e da Facebook.

‘Spese pazze’ Università Firenze,altro processo prof Schiavone

Il nuovo procedimento è stato disposto dalla Cassazione che ha accolto il ricorso dell’ Università degli Studi di Firenze rappresentata dal rettore Luigi Dei che ha portato avanti la battaglia contro le ‘spese pazze

Ci sarà un appello bis davanti al giudice civile per gli oltre 500mila euro spesi tra il 2006 e il 2009 dal professor Aldo Schiavone con la carta di credito dell’Istituto universitario di Scienze Umane di Firenze, di cui è stato il direttore, per viaggi in aereo, cene, soggiorni in albergo che non sarebbero “compatibili” con le finalità istituzionali. Il nuovo procedimento è stato disposto dalla Cassazione che ha accolto il ricorso dell’ Università degli Studi di Firenze rappresentata dal rettore Luigi Dei che ha portato avanti la battaglia contro le ‘spese pazze’. In appello infatti Schiavone era stato assolto dall’accusa di peculato dalla Corte di Firenze il 13 dicembre 2018, mentre in primo grado era stato condannato a due anni e quattro mesi insieme all’ex direttrice amministrativa del Sum Daisy Sturman. Per lei, invece, la Corte d’appello aveva confermato due anni e due mesi.
Decisiva, nel ricorso dell’ateneo fiorentino, la testimonianza del professor Massimo Cacciari che ha escluso di aver avuto incontri a Venezia con Schiavone, per cui non si giustificano le spese per i soggiorni in laguna dell’ex direttore del Sum, originario di Pomigliano d’Arco (Napoli), e del suo ‘seguito’. Cacciari ha anche fatto presente di aver avuto due soli incontri con Schiavone a Firenze e “di aver partecipato a una sola cena e di aver pagato la propria quota, con ciò comprovando la falsità delle giustificazioni concernenti il ‘coordinamento della ricerca’ con la presenza del professor Cacciari a Venezia relative alle spese per soggiorni in hotel di lusso, per pranzi e cene in ristoranti con numerosi commensali tra cui il Cacciari”. Ad avviso della Cassazione, i magistrati d’appello “non si sono confrontati con le specifiche evidenze probatorie acquisite, puntualmente indicate dalla parte civile (l’Università di Firenze) e da queste stimate, non irragionevolmente, suscettibili di portare alla conferma del giudizio di colpevolezza già espresso in primo grado”.
Gli ‘ermellini’ sottolineano inoltre “la non riconducibilità allo svolgimento di attività istituzionale nè alle cosiddette spese di rappresentanza degli esborsi relativi al pagamento di pasti, soggiorni alberghieri e viaggi aerei anche intercontinentali, a favore della moglie, di amiche e delle figlie di queste e dunque di persone esterne a qualunque relazione istituzionale”. Per la Cassazione, il verdetto d’appello ha sbagliato ad addossare solo alla Sturman “la penale responsabilità per le ‘irregolarità’ registrate nella documentazione giustificativa con riguardo alla indicazione di commensali inesistenti o a falsi compagni di viaggio”. Ma non ci sarà la riapertura del processo penale perchè i supremi giudici hanno respinto il ricorso del Pg di Firenze, che era l’unica strada per tornare al verdetto di primo grado. Ora gli aspetti risarcitori saranno valutati dalla Corte d’appello civile del capoluogo toscano e almeno su questo fronte l’Università di Firenze potrà far valere i suoi diritti di parte lesa. Il danno all’immagine subito era stato stimato in 200mila euro dalla Corte dei conti.

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