Azzolina a Firenze: “la scuola è ambiente controllato, studenti ci vadano”

Lucia Azzolina, la ministra dell’Istruzione ha incontrato a Firenze il governatore Giani. “Ringrazio il presidente per aver messo la scuola al centro delle scelte politiche”

“La scuola non è solo apprendimento, la scuola è vita”, e “se gli studenti comunque escono di casa, e lo sappiamo benissimo, tanto vale che vadano in un ambiente controllato come la scuola perché tutta la comunità scolastica ha lavorato perché lo sia”.

Lo ha detto Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, che oggi a Firenze ha incontrato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Ringrazio il presidente Giani che ha messo la scuola al centro delle sue scelte politiche”, ha affermato, lodando la scelta della Toscana di riaprire le scuole superiori col 50% in presenza dallo scorso 11 gennaio. “Credo che la Toscana – ha aggiunto Azzolina – abbia fatto un grandissimo lavoro, e credo che la comunità, non solo quella scolastica, ma anche le famiglie possano essere orgogliose del lavoro fatto: si può fare”. Alla conferenza stampa erano presenti anche l’Assessora all’Educazione e al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro e l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini.

“Sono dieci giorni” che in Toscana sono ripartite le scuole superiori col 50% in presenza e “se ci fosse stato un effettivo pregiudizio” sulla curva dei contagi Covid “come molti in altre realtà dicono, il sussulto lo avremmo cominciato a vedere, e invece non lo abbiamo visto”. Lo ha affermato Eugenio Giani, durante la conferenza stampa con la ministra Azzolina. “Vuol dire – ha proseguito il governatore – che nel momento in cui viene gestito bene il valore dell’istruzione, vale la pena fare scelte coraggiose come pensiamo di aver fatto noi”. Giani ha sottolineato che “se andate a vedere le curve dei contagi, l’altra settimana avevamo 2.901 contagi in tutta la Toscana, un dato così basso per ritrovarlo bisogna riandare all’11 ottobre. In questa settimana, dopo quattro giorni, oggi ci sono 503 contagi, due giorni fa 241, ieri 434. Siamo in linea assoluta, forse qualcosa di meno rispetto all’altra settimana”.

“Io credo – ha proseguito la ministra Azzolina – che la Toscana abbia fatto un grandissimo lavoro e che tutta la comunità, non solo quella scolastica, possa essere orgogliosa. Nel momento in cui c’è la buona volontà, da parte di tutte le istituzioni – perché la scuola ha una governance molto complessa – e se si lavora tutti insieme per un obiettivo, i risultati si ottengono. È ovvio che bisogna essere sempre molto prudenti, perché viviamo all’interno di una pandemia. Bisogna avere un grandissimo senso della responsabilità. Però se le regole si rispettano, se ci si organizza, come è stato fatto, per evitare gli assembramenti, per avere delle corse in più con i mezzi di trasporto, sensibilizzando i nostri studenti e le nostre studentesse al massimo rispetto delle regole, il diritto all’istruzione può essere contemperato bilanciandolo con il diritto alla salute

Dopo la conferenza stampa la ministra Azzolina è andata agli Uffizi per una visita a sorpresa durante riapertura degli Uffizi a Firenze, nella Toscana zona gialla (in cui possono riaprire i musei). La ministra è poi stata accompagnata dallo stesso Giani a visitare la Galleria. Qui Azzolina ha visitato alcune sale soffermandosi in particolare in quella Botticelli di fronte al dipinto che raffigura la Nascita di Venere e la Primavera, affiancata anche dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt.

La visita della ministra si concluderà con una visita all’ISIS “Gobetti-Volta” di Bagno a Ripoli.

 

 

CdM su scuola: le Superiori non riaprono fino all’11 gennaio

Firenze era pronta col potenziamento di mezzi di trasporto, controlli alle fermate e scaglionamenti in ingresso ed uscita.  La Toscana era pronta. Minoritaria nel panorama nazionale aveva annunciato ieri  la riapertura il 7 gennaio. E invece, l’11 gennaio diventa   il punto di caduta di un Consiglio dei Ministri finito dopo mezzanotte che sulla scuola ha fatto nuovamente marcia in dietro.

“È passato quasi un anno e la scuola italiana è ancora al palo. Il Governo non è ancora in grado di garantire la riapertura delle superiori  perché il benessere dei ragazzi non è considerato una priorità nemmeno per quello che riguarda il diritto all’istruzione, come previsto dalla Costituzione”. Per questo motivo Priorità alla scuola annuncia che tornerà a protestare davanti alle scuole superiori giovedì 7 gennaio.

La cronaca delle ultime ore nel lancio di agenzia Ansa:

Dopo una giornata di tensione tra governo e Regioni sulla data del 7 gennaio il capodelegazione del Pd, Dario Franceschini, propone di rinviare l’apertura almeno a partire dal 15 gennaio. Le ministre di Italia Viva non ci stanno così come la titolare dell’Istruzione Lucia Azzolina. E nel mirino del M5S, ad un certo punto, finisce anche il ministro dei Trasporti Paola De Micheli. La riunione dura quasi tre ore: ha inizio poco prima delle 22, sebbene diversi ministri giungano a Palazzo Chigi alle 21. Il decreto sulle restrizioni in vigore dal 7 al 15 gennaio – con il weekend del 9-10 “arancione” e una fascia “gialla rafforzata” negli altri giorni – era ormai pronto.

Ma il Pd, al tavolo del Cdm, esprime una linea già emersa nel pomeriggio dal segretario Nicola Zingaretti: sulla scuola è necessario un rinvio. Franceschini pone il tema come una “questione politica”. E la data più adeguata per riaprire le superiori in presenza (al 50%), secondo i Dem, sarebbe quella del 18. “Il rinvio è segno di un caos inaccettabile. Non si doveva arrivare a questo punto quando lo abbiamo detto da mesi che le scuole avrebbero riaperto a gennaio”, sbottano le ministre renziane Teresa Bellanova e Elena Bonetti proprio mentre in tv Matteo Renzi torna ad attaccare frontalmente il premier Giuseppe Conte. Il clima si fa tesissimo. E il M5S se la prende anche con De Micheli. “L’organizzazione dei trasporti è stata totalmente assente”, sottolinea una fonte di governo pentastellata.

Alla fine la mediazione cade sull’11 gennaio.

Il Cdm dà il via libera al decreto che dal 7 gennaio entrerà in vigore introducendo, tra l’altro, un Rt più rigido per la classificazione di rischio regionali. E anche sui vaccini il decreto introduce una norma secondo cui, qualora un paziente non in condizione di esprimere il consenso libero alla somministrazione sia privo di un tutore legale, sarà il giudice tutelare a rinviare al direttore sanitario o responsabile medico la decisione della somministrazione. Ma lo scontro sulla scuola rischia di essere un’ulteriore coda velenosa dell’aria di pre-crisi che si respira nel governo.

Scuola: altri 226 mila studenti a casa da domani. 4 milioni in Dad

Da domani anche 151 mila alunni calabresi dalla scuola dell’infanzia alla prima media e 68 mila alunni toscani di seconda e terza media seguiranno le lezioni da casa, come i compagni più grandi.

Salgono ora a 3.894.278 gli alunni complessivamente impegnati nella didattica a distanza, il 46,2%del totale. I calcoli li fa Tuttoscuola.

Mano a mano che la geografia della pandemia tende a colorarsi dal giallo al rosso, la scuola si sposta dagli edifici scolastici alle case degli studenti.

“Ieri (13 novembre ndr.) ho incontrato il Comitato tecnico scientifico per un aggiornamento. La situazione nelle scuole e’ monitorata attentamente. Dalla riunione sono emersi in particolare due elementi: i ragazzi piu’ giovani si contagiano meno degli adulti. Una tendenza evidenziata anche da alcuni studi internazionali. È di segno opposto invece l’altra osservazione: per gli adolescenti una chiusura prolungata delle scuole rischia di avere conseguenze psicologiche anche molto serie”. Lo scrive su facebook Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione. In particolare, prosegue, “nelle fasce piu’ deboli della popolazione. Ne ho parlato due giorni fa anche con un gruppo di genitori e insegnanti della Campania che mi hanno contattato perche’ temono che dispersione scolastica e disagio sociale possano acuirsi nei loro territori. Condivido le loro preoccupazioni. Cosi’ come capisco la voglia di tornare in classe di tutti quei ragazzi e ragazze che ieri hanno deciso di manifestare, dando vita al movimento #SchoolsForFuture e altre iniziative analoghe”. “A loro dico- continua Azzolina- che stiamo lavorando per questo. Lavoriamo per evitare che siano gli studenti a pagare conseguenze troppo alte a causa di questa emergenza. Possiamo farcela, collaborando fra Istituzioni. Come e’ accaduto ieri a Palermo. Con il dialogo e il reciproco impegno abbiamo evitato la chiusura delle scuole. Questo e’ fare politica. Questo e’ avere senso dello Stato e pensare al bene dei nostri ragazzi”.

 

4,8 mln per didattica digitale dal Ministero alla Toscana

Oltre 4,8 milioni alla Toscana per la didattica digitale integrata, ovvero per l’acquisto di tablet, pc e strumenti per le connessioni da fornire in comodato d’uso agli studenti meno abbienti.

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, spiega una nota, ha firmato il decreto che assegna alle scuole gli 85 milioni stanziati dal ‘Decreto Ristori’ nel Consiglio dei Ministri del 27 ottobre scorso. Alla Toscana sono state assegnate risorse pari a 4,833 milioni di euro, ripartiti su 476 istituti.
“Come Ministero non abbiamo mai smesso, in questi mesi, di investire sul digitale – commenta nella nota Azzolina – continueremo a farlo. Abbiamo messo risorse su tablet, pc e connessioni, ma anche sulla formazione dei docenti e del personale. Stiamo guardando anche oltre l’emergenza: sono tutti investimenti che restano alla scuola”.

Azzolina: scuola riparte dal 14 settembre. Piu’ fondi a regioni che faranno richiesta

Lo ha detto Lucia Azzolina, ministron dell’Istruzione, al termine del tavolo per la ripresa a settembre che si è tenuto oggi a Firenze presso l’Ufficio scolastico regionale della Toscana. Da gennaio a oggi abbiamo messo sei miliardi sulla scuola, a fronte dei tagli brutali che sono stati fatti in passato”, ha aggiunto Azzolina.

“Io rispondo a tutti quelli che manifestano perplessità: è chiaro che il 14 settembre, lo
ribadisco ancora una volta, si ritornerà a scuola, e per questo voglio tranquillizzare tutti quelli che hanno manifestato perplessità”. Lo ha detto Lucia Azzolina, ministro
dell’Istruzione, al termine del tavolo regionale per la ripresa a settembre che si è tenuto oggi a Firenze presso l’Ufficio scolastico regionale della Toscana. “E’ stato un tavolo molto
importante – ha spiegato Azzolina – e ci tengo a sottolineare la grandissima collaborazione da parte di tutti gli Enti locali che stanno facendo un lavoro molto importante per la Toscana, così come in tante altre regioni. Ci sono delle piccole criticità, ma assolutamente risolvibili. Per quanto riguarda gli spazi, so che verranno anche utilizzati edifici scolastici dismessi: comunque qualche istituzione scolastica lo ha chiesto, e questo è positivo”.
   Il ministro, a proposito dello studio di Science sui Paesi dove le lezioni sono già riprese, che evidenzia bassi rischi di contagio, ha sottolineato che “quando a marzo è scoppiato il
fenomeno del coronavirus non avevamo alcun genere di ricerca scientifica, ci siamo sempre fidati della comunità scientifica, e continuiamo a farlo; ci siamo fidati e ci fidiamo del nostro
comitato tecnico scientifico del ministero della Salute, dell’organizzazione Mondiale della sanità. E’ chiaro che la scienza va avanti, progredisce, e noi continueremo a fidarci di
quello che la scienza ci dirà. Quindi ovviamente non è il Ministero dell’Istruzione a poter poter validare una ricerca piuttosto che un’altra, però ben vengano tutti gli studi
scientifici che potranno tranquillizzarci sui nostri studenti”.
“Partiamo da un presupposto – ha proseguito Azzolina – dopo anni e anni di tagli alla scuola, dove i problemi di edilizia scolastica c’erano da prima, non è che sono nati con il coronavirus, nel momento in cui si stabilisce con il comitato tecnico-scientifico che deve essere mantenuto un metro di distanziamento, noi a quel metro di distanziamento dovevamo dare una risposta, con spazi nuovi, facendo degli inte rventi di edilizia scolastica leggera all’interno degli spazi scolastici che già abbiamo, e in più l’organico”.
   Queste, ha aggiunto il ministro, “sono le risposte che noi stiamo dando alle famiglie e ai nostri studenti alle nostre studentesse per ripartire il 14 di settembre”. Per quanto
riguarda la Toscana, “sull’organico – ha spiegato Azzolina – l’Ufficio Scolastico Regionale ci ha fatto una stima ben precisa, adesso sono in corso le ultime rilevazioni per essere
assolutamente certi, dopodiché noi stiamo già costruendo al Ministero dell’Istruzione il decreto per ripartire l’organico a tutte le regioni d’Italia”.
“Se si parla di aule sovraffollate è sempre bene ricordare e capire da dove nascono le aule
sovraffollate, a causa di tagli purtroppo che sono stati fatti nel passato e ai quali noi adesso stiamo rimediando, investendo tanti soldi sulla scuola” ha poi aggiunto Azzolina. Che poi ha parlato della possibilità di utilizzare spazi aggiuntivi come il Teatro della pergola che ha visitato stamattina.
“Stamattina ho avuto l’onore di visitare il Teatro della Pergola a Firenze: penso che sia
bellissimo che gli studenti possano fare didattica in questi luoghi in cui si respira la cultura”.  ha detto la ministra “E’ un modello che si può replicare anche in altri luoghi – ha aggiunto – e che restituisce ai nostri studenti anche un concetto di bello”.
– “La Pergola è il primo teatro italiano a disposizione degli studenti e degli insegnanti –
hanno dichiarato gli assessori del Comune di Firenze alla cultura Tommaso Sacchi e all’educazione Sara Funaro -. Ringraziamo la ministra che ha subito colto l’importanza del
nostro progetto. Come Comune e come Pergola saremo al fianco dei ragazzi per garantire il diritto e anche il dovere di lezioni in presenza in completa sicurezza. Ci auguriamo che altri spazi culturali, dai teatri ai cinema, vogliano seguire l’esempio della Pergola. Siamo pronti a promuovere un confronto con i dirigenti scolastici e con i referenti degli spazi culturali
della città e mi auguro che nessuno si tiri indietro. In ballo c’è il futuro dei bambini e dei giovani”.
   “La Pergola – ha aggiunto Sacchi, che è anche presidente della Fondazione Teatro della Toscana – sarà sempre più la ‘piazza’ culturale e civica della città. Andare incontro
all’emergenza concedendo i nostri spazi all’istruzione dei giovani fiorentini è un dovere oltre ad essere un atto che va nella direzione di un teatro sempre più aperto alla città e alla
crescita culturale della nostra comunità”.

Piano Scuola: Grieco, non preoccupano test ma organici docenti

“Sui test al personale della scuola non ci sono difficoltà particolari: il commissario Arcuri ha garantito la copertura economica da parte dello Stato e il presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini ha chiesto un tavolo per l’organizzazione complessiva, dal momento che i numeri sono alti e vogliamo evitare che ci siano disagi all’ inizio dell’anno scolastico. Piuttosto, quel che mi preoccupa sono gli organici dei docenti”. A dirlo all’ANSA è Cristina Grieco, coordinatrice della scuola per le Regioni e assessore all’Istruzione della Toscana.

“La gara per i test sierologici al personale scolastico è partita. Siamo pronti anche con la gara per i banchi”. Lo rende noto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “C’è tanto lavoro da fare ma lo stiamo facendo, tutti insieme, remando dalla stessa parte. Nell’interesse di studentesse e studenti che devono tornare a scuola in presenza e in sicurezza”, scrive la ministra.
Oggi anche la Grieco ha partecipato al tavolo Governo-Regioni per l’organizzazione dei test sierologici. A preoccupare l’assessora non è tanto e solo il fatto che il concorso straordinario per i docenti non si terrà in estate ma in autunno “definirà lo status giuridico dei prof, non il numero”, spiega, ma il fatto che le Regioni chiedevano il reintegro di 1090 posti che sono stati spostati sul sostegno, togliendoli dai posti comuni.
“In Toscana ad esempio abbiamo 118 docenti in meno. Paradossalmente, nell’anno in cui servivano più docenti abbiamo un organico più ridotto. Su questo punto dal ministero una risposta non l’abbiamo avuta”, conclude.
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