🎧”Pace e Giustizia in Medio Oriente-focus Palestina” una conferenza internazionale a Palazzo Vecchio per immaginare soluzioni di pace

“Pace e Giustizia in Medio Oriente-focus Palestina”: sabato 24 febbraio nel Salone dei Cinquecento, ospiti di statura internazionale esperti della questione israelo-palestinese si riuniranno per discutere possibili soluzioni future di pace. Il convegno, si inserisce nel programma di iniziative promosse dal Comune di Firenze “Se vuoi la Pace prepara la pace”, organizzate dal presidente del Consiglio Comunale Luca Milani. Le prenotazioni per partecipare in presenza sono esaurite ma si potrà seguire la diretta sul canale youtube del Comune di Firenze.

Audio: Luca Milani, presidente del Consiglio Comunale di Firenze

All’incontro parteciperanno relatori di statura internazionale come Francesca Albanese (Special Rapporteur delle Nazioni Unite sui Territori Palestinesi Occupati), Ruba Salih (accademica palestinese, antropologa all’Università di Bologna, esperta di questioni di genere e di diritto), Mustafa Barghouti (definito il Gandhi di Palestina, è stato candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2010. Oggi è membro del Consiglio legislativo palestinese), Ilan Pappé (storico israeliano di altissimo livello internazionale, professore cattedratico nel Dipartimento di Storia dell’Università di Exeter) e Sarit Michaeli (rappresentante di B’tselem, organizzazione israeliana riconosciuta a livello internazionale per il proprio impegno a favore del rispetto e della promozione dei diritti umani dei palestinesi). A coordinare l’incontro sarà Manfredi Lo Sauro, in rappresentanza della Rete Pace e Giustizia in Medio Oriente.

Secondo il Presidente Milani “il 7 ottobre scorso abbiamo assistito ad un atto di barbarie verso cittadini israeliani che ha lasciato il mondo inorridito e dopo più di 4 mesi di guerra con 1,7 milioni di persone costrette ad abbandonare le proprie case senza avere un luogo sicuro di assistenza, con la popolazione stremata e un numero imprecisato di vittime civili (quasi 22mila) si rischia una catastrofe umanitaria che impone a tutti noi di invocare il cessate il fuoco subito, la liberazione degli ostaggi e l’arrivo dei soccorsi umanitari, ma anche una riflessione su come costruire una volta finito il conflitto una vera e duratura pace. È una pericolosa illusione pensare che si riesca a gestire o contenere un conflitto in eterno. Le Istituzioni sovranazionali hanno il dovere morale e politico di intervenire per una soluzione giusta”.

“L’Umanità sta raggiungendo il suo limite. Il conflitto che si sta sviluppando in Medio Oriente ha una portata storica enorme e, potenzialmente, devastante – spiegano le realtà promotrici dell’incontro e firmatarie dell’appello “Pace e Giustizia in Medio Oriente” – e la questione israelopalestinese non è cominciata il 7 ottobre del 2023, ma va avanti da oltre 75 anni. Come organizzazioni che hanno sottoscritto il documento “Pace e Giustizia in Medio Oriente” crediamo che sia fondamentale chiedere il cessate il fuoco immediato. Il massacro in corso a Gaza è inaccettabile. Ma non possiamo “accontentarci”, oggi è più urgente che mai chiedere alle nostre Istituzioni e ai nostri Governi di impegnarsi per affrontare i veri ostacoli che si frappongono alla Pace e alla Giustizia in Medio Oriente e il rispetto del Diritto Internazionale”.

La conferenza internazionale del 24 Febbraio porterà dunque a Firenze una platea di contributi di altissimo livello intellettuale e le prenotazioni per partecipare all’incontro sono andate esaurite nel giro di pochi minuti. Per tutte e tutti ci sarà comunque l’opportunità di seguire la conferenza attraverso il canale YouTube del Comune di Firenze. (s.spa.)

“Sbagliate le manifestazioni pro Palestina e pro Israele”: bufera politica sul presidente del Consiglio Comunale di Firenze

“Firenze ha perso un’occasione per fare una sola grande manifestazione  contro Hamas, contro la violenza, contro la barbarie e la furia omicida, per la pace la fratellanza e per il diritto di esistere di Israele e della Palestina in una terra che ha visto versato già troppo sangue” queste le parole del presidente del consiglio comunale. IV: chiarisca o si dimetta

“Firenze ha perso un’occasione per fare una sola grande manifestazione -ha aggiunto – contro Hamas, contro la violenza, contro la barbarie e la furia omicida, per la pace la fratellanza e per il diritto di esistere di Israele e della Palestina in una terra che ha visto versato già troppo sangue. Trovo sbagliate, le manifestazioni pro Palestina e pro Israele, non servono alla causa della pace. Non ho alcun dubbio nel condannare Hamas, ma non abbiamo bisogno di dividerci perché la violenza, il non rispetto dei diritti umani e la barbarie disumana vanno combattute; dobbiamo farlo insieme, ebrei, musulmani, cristiani, non credenti” lo dichiara, in una nota, il presidente del Consiglio comunale di Firenze, Luca Milani che hannoscatenato una bagarre politica.

“Le parole del presidente del Consiglio Comunale di Firenze, Luca Milani, che giudica sbagliata la manifestazione di solidarietà per Israele di domenica” prossima a Firenze “sono gravissime e vergognose. Neanche davanti ai cadaveri dei giovani civili e dei neonati decapitati riesce a fermare la sua ideologia”, “ci dispiace essere l’unico partito che ha ufficialmente aderito alla manifestazione, ma se i partiti faranno le loro scelte il presidente del Consiglio Comunale di Firenze non può lasciare spazio ad ambiguità. Chiarisca o si dimetta” ha dichiarato  Francesco Grazzini, coordinatore di Italia Viva a Firenze, rispetto alle prese di posizione del presidente Milani, del Pd, su Israele.

“È inutile esporre le bandiere della pace nel Salone dei Duecento – aggiunge Grazzini – se poi non ci si schiera chiaramente con il popolo israeliano attaccato dai terroristi di Hamas. Peraltro Milani deve forse chiarire le sue posizioni anche al sindaco Nardella, che ha esposto su Palazzo Vecchio la bandiera israeliana”.

Gli operai della ex Gkn di Campi Bisenzio sono usciti tutti dalla sede comunale. È terminata dunque la protesta che ha portato ieri alla sospensione del Consiglio comunale

Firenze, “Verificato che ci sono dieci presenti, non sufficienti per il numero legale, chiudiamo qui il Consiglio comunale alle ore 17:59”. Così il presidente del Consiglio comunale Luca Milani: la seduta quindi si interrompe (come previsto dalla conferenza dei capigruppo) ma gli operai ex Gkn sono ancora in aula.

“Questa è casa vostra, come ha detto anche il sindaco per cui nessuno prende e vi caccia fuori – ha aggiunto il presidente Milani, parlando direttamente agli operai -. Condivideremo questi spazi: domani ci sono qui due classi delle scuole superiori, avremo modo di raccontare ai ragazzi la vostra proposta. Io non sono nelle condizioni di tenere il Consiglio comunale aperto ma non vi cambia niente. Questa è la casa di tutti”.

Aggiornamento: Gli operai della ex Gkn di Campi Bisenzio, in protesta a Palazzo Vecchio, sono usciti tutti dalla sede comunale. È terminata dunque la protesta che ha portato ieri alla sospensione del Consiglio comunale e alla sua interruzione nel tardo pomeriggio di oggi.

“C’è tanta disponibilità ma attualmente siamo ad un nulla di fatto”, la replica di Dario Salvetti del Collettivo di fabbrica Gkn. Adesso verrà costruito un documento tra Giunta (sarà presente l’assessore al lavoro Benedetta Albanese) e lavoratori, per poter procedere nei prossimi giorni: gli operai hanno anche proposto di ospitare una seduta del Consiglio comunale direttamente all’interno dell’azienda.

“Al Consiglio sulla Gkn inviteremo anche Regione e Prefettura”, ha aggiunto Milani. Dalla conferenza dei capigruppo è emerso che Lega, Fdi, gruppo Centro erano a favore della interruzione del Consiglio, cosa poi avvenuta. Dalla parte opposta Pd, Lista Nardella, Sinistra Progetto Comune e M5s, secondo cui era meglio continuare con la sospensione e quindi con la modalità attuata fino a poco fa.

Per quanto riguarda Barbara Felleca (Iv) lei stessa ha precisato “che era presente alla capigruppo in quanto vicepresidente del Consiglio: la solidarietà è fuori discussione, ma la sospensione dell’assemblea non può essere illimitata anche perché l’attività istituzionale resta bloccata”.

 

Firenze: festa in onore dei 168 anni della polizia municipale

Si è svolta a Firenze, presso il salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, la cerimonia in onore dei 168 anni della Polizia Municipale

La cerimonia per i 168 anni della Polizia Municipale si sono svolti nella giornata di oggi. I momenti principali della giornata sono stati gli encomi agli agenti che si sono distinti in servizio e la consegna delle pergamene di riconoscimento ai quattordici neo pensionati.

Alla cerimonia per i 168 anni della Polizia Municipale, erano presenti il sindaco di Firenze Dario Nardella, il comandante Giacomo Tinella, gli assessori Benedetta Albanese (con delega alla sicurezza urbana), Stefano Giorgetti (polizia municipale) e il presidente del Consiglio comunale Luca Milani.

Il comandante Tinella, che da dicembre lascerà il suo incarico, ha detto che: “Da inizio anno la polizia municipale ha assicurato servizi per oltre 200 manifestazioni ed eventi con l’impiego di oltre 3.300 operatori. Il corpo insieme alle altre forze dell’ordine ha assicurato una efficace presenza operativa sulle piazze e luoghi di incontro della movida, impiegando da inizio anno a fine agosto più di 800 tra agenti e funzionari per vigilanza, ordine e sicurezza”.

“Grazie per il lavoro svolto al servizio dei cittadini, dei visitatori e della comunità intera. Quella di Firenze è una comunità internazionale della quale cerchiamo di prenderci cura con il massimo impegno: lo sforzo è grande e riguarda ogni angolo del territorio sui fronti della mobilità, della sicurezza urbana e di molti altri campi in cui la polizia municipale rappresenta il biglietto da visita della nostra Istituzione, della nostra cultura e del modo di curare le relazioni con le persone”, sono queste invece le parole pronunciate dal sindaco Nardella.

Ricordiamo infine che la cerimonia per i 168 anni della Polizia Municipale, si sono svolti a Palazzo Vecchio e sono stata preceduti, come di consueto, dalla deposizione della corona ai caduti nel piazzale del comando di Porta al Prato e dalla messa alla chiesa San Filippo Neri in piazza San Firenze.

🎧 Adriano Karipuna ospite del Consiglio comunale

“Nei primi tre mesi del 2022 il Brasile ha perso oltre 940 mila chilometri quadrati di foresta amazzonica. A partire dal 2019 la deforestazione incontrollata ha trovato nuovo slancio in una corsa sfrenata all’accaparramento di terre fertili, ha spianato la strada ai nuovi predatori: industria alimentare e mineraria, compagnie energetiche, commercio di legnami pregiati. È in questo contesto che il Consiglio comunale di Firenze – ha spiegato il presidente Luca Milani – ha ospitato l’attivista ambientale Adriano Karipuna, figura simbolo della resistenza dei popoli indigeni dell’Amazzonia contro la deforestazione e le minacce agli ecosistemi e alla vita delle comunità locali.

COSPE ha lanciato nel 2021 la Campagna AMAzzonia a sostegno dei popoli custodi della foresta. La Campagna intende estendere la consapevolezza che il destino della grande foresta ci riguarda tutti da vicino, per denunciarne il rischio di distruzione, e per sostenere con atti concreti la resistenza dei suoi popoli custodi, a difesa di un patrimonio unico di bellezza e di diversità bio-culturale che è, insieme, la loro casa e il cuore verde del nostro pianeta.

L’intervento di Adriano Karipuna in Consiglio comunale – conclude il presidente Luca Milani – ha portato all’attenzione di Firenze la situazione che i popoli amazzonici stanno vivendo minacciati da imprese minerarie e dell’agrobusiness, in continua espansione grazie ai nostri consumi e appoggiate da politiche che ignorano i diritti delle minoranze e di popoli custodi di un immenso patrimonio di biodiversità e di culture”.

Firenze primo maggio: ‘stella al merito del lavoro’ per 50 toscani

Firenze – L’onoreficenza premia i dipendenti della stessa azienda da 25 anni o per 30 anni in aziende diverse e che abbiano spiccato per peculiari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale. Su Twitter ha parlato anche il sindaco Nardella.

Sono 50 i lavoratori toscani che oggi, nel giorno della Festa del Lavoro, hanno ricevuto la “Stella al Merito” nel corso di un cerimonia organizzata dalla prefettura di Firenze a Palazzo Vecchio, in collaborazione con il Consolato toscano della Federazione dei maestri del lavoro. L’onorificenza, conferita tradizionalmente il Primo Maggio dal Presidente della Repubblica, su proposta del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, premia i lavoratori dipendenti che abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per un periodo minimo di almeno 25 anni alle dipendenze della stessa azienda o di 30 anni alle dipendenze di aziende diverse e che abbiano spiccato per peculiari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale.

Il prefetto di Firenze Valerio Valenti, spiega una nota, nel presiedere la cerimonia in rappresentanza del Governo, ha sottolineato, citando Giuseppe Mazzini, che “‘è colpevole quella società in cui anche uno dei suoi cittadini cerca lavoro e non lo trova’. Queste le parole di Giuseppe Mazzini ancora attuali oggi in una società in cui la disoccupazione, gli incidenti sul lavoro, la sperequazione salariale, la precarietà e soprattutto l’affievolimento per i giovani della speranza di trovare un lavoro degno sembrano essere cresciuti. Ma oggi siamo qui per premiare quanti sono riusciti, pur in tempi egualmente difficili, a dare prova di valore, di attaccamento all’azienda e da questa sono stati premiati. A loro la nostra profonda gratitudine per l’esempio che rappresentano e per l’impegno che mi auguro metteranno nel dare nuovo sprone ai giovani”.

Presenti alla cerimonia della ‘Stella al Merito’, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente del Consiglio comunale di Firenze Luca Milani, il consigliere delegato della Città metropolitana di Firenze Francesco Casini, e il direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro Fabrizio Nativi. Alla cerimonia sono intervenuti tutti i prefetti della Toscana, i quali hanno consegnato le onorificenze insieme ai sindaci del territorio di residenza dei nuovi maestri del lavoro.

“Festa del lavoro? L’Italia è tra i paesi Ocse con il più alto cuneo fiscale, al 46%. Mentre, ad esempio, le rendite finanziarie sono tassate al 26% Fino a quando il lavoro sarà tassato in questo modo ci sarà poco fa festeggiare”. Lo scrive il sindaco di Firenze Dario Nardella su Twitter.

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