Conferenza Servizi, Toccafondi: “Tattica governo è rimandare”

“Dopo gli orti e un laghetto adesso il problema è un foglio che tutti hanno già visto. Ormai è nota la tattica del Governo: rimandare e ancora rimandare. Firenze non ha bisogno di rinvii, ma di decisioni chiare, definitive e soprattutto di sviluppo”.  Il commento del deputato di Civica Popolare Gabriele Toccafondi e del consigliere della Città Metropolitana, Marco Semplici.

“L’ennesimo rinvio – precisano – Prima il 7 dicembre, oggi si va al 6 febbraio. Aspettiamo così altre due settimane per far leggere, o meglio rileggere, un foglio al Mibac. Sono solo tattiche per non decidere, ma Firenze non può e non deve sottostare a questi giochetti.”

Anche Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano, è intervenuta sulla vicenda: “Speriamo che dietro le dichiarate questioni tecniche da parte del ministero dei Beni culturali non si nasconda la volontà politica del governo di bloccare l’ampliamento dello scalo di Peretola peraltro espressa più volte pubblicamente da esponenti sia grillini che leghisti”, ha affermato la segretaria Pd.

“Se si tratta davvero di una questione formale, superabile in pochi giorni, il rinvio di una settimana non preoccupa, – ha proseguito Bonafé – ma se invece dietro presunte questioni procedurali si vuole nascondere la volontà di fermare il processo di ratifica del progetto della nuova pista, allora è un fatto estremamente grave, perché confermerebbe che dietro lo stop al Vespucci c’è la volontà di danneggiare Firenze e la Toscana per motivi elettorali”, ha concluso Bonafé.

Il sindaco di sesto Fiorentino Lorenzo Falchi si è unito al coro politico: “Ancora una volta l’ostinazione di chi a tutti i costi vuole la pista non è bastata. Questo nuovo rinvio, seppur limitato nel tempo, è l’ennesima prova della grande confusione tecnica e politica che circonda la realizzazione del nuovo aeroporto.”

“È sempre più palese come gli interessi in gioco siano soprattutto quelli del privato che, con denaro pubblico, realizzerà e gestirà l’opera – ha continuato il primo cittadino di Sesto -. A dar loro mano c’è il Ministro Toninelli che, evidentemente, vuole essere ricordato come l’artefice a sua insaputa del nuovo aeroporto di Firenze. Smentendo il programma elettorale del M5S a tutti i livelli, dal Ministero dei Trasporti non è arrivata alcuna indicazione, con buona pace degli elettori che avevano mal riposto le proprie speranze di cambiamento.”

“Evidentemente anche per il Governo gli interessi da tutelare sono gli stessi di chi ha governato finora con un’idea di sviluppo sbagliata e insostenibile. Ne prendiamo atto. Come prendiamo atto – conclude Falchi -, ancora una volta, della fondatezza di tutti i nostri dubbi su quest’opera”. 

“Un altro rinvio, un’altra settimana buttata via. E mentre i burocrati delle varie sovrintendenze e dei vari ministeri si gingillano coi formalismi e giocano a passarsi la patata bollente, l’economia toscana soffre e i posti di lavoro attesi non arrivano; a tutto vantaggio di Bologna, non di Pisa, è bene ricordarlo”. Lo dice il segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza.

“Questa farsa deve finire – aggiunge Cerza – Questo deve essere l’ultimo rinvio. Il 6 febbraio una decisione deve essere presa. E per il bene della nostra regione deve essere una risposta positiva.”

 

 

Sarti, Renzi: educava giovani a impegno e libertà 

Vari i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Silvano Sarti, il partigiano ‘Pillo’ della brigata Sinigaglia che aveva combattuto sul Monte Giovi e partecipato alla Liberazione di Firenze dai nazifascisti, a lungo presidente di Anpi Firenze.

“Stanotte ci ha lasciati Silvano Sarti. Era un partigiano che amava stare con i giovani. Raccontava con il suo vocione le storie della Resistenza e della Liberazione di Firenze”, “per me è stato un punto di riferimento e un amico vero. Buon viaggio, Silvano. Grazie per quello che sei stato e che continuerai a essere nel cuore di chi ha camminato con te”. Lo scrive su facebook il senatore Pd Matteo Renzi in merito alla scomparsa a Firenze di Silvano Sarti, il partigiano ‘Pillo’, residente onorario dell’Anpi fiorentina. “I suoi discorsi dell’11 agosto in Palazzo Vecchio erano interminabili e bellissimi canti d’amore per la libertà – ricorda Renzi -. Finiva con tutto il salone in piedi per applaudirlo e lui si voltava piano verso di me: ‘Come sono andato?'”. “Educava i giovani all’impegno – aggiunge -: ‘Ragazzi, voi siete più importanti del telefonino che tenete fisso in mano. Quando s’aveva la vostra età a qualcuno di noi è toccato morire per la vostra libertà’. Amava la politica e incoraggiava tutti a mettersi in gioco, sempre: ‘Mi raccomando, non mollare'”.
“Partigiano Pillo antifascista schietto, esempio per i giovani”, afferma Sandro Fallani, sindaco di Scandicci, cittadina dove era nato Sarti. “Grati per l’esempio e la testimonianza”, le parole del sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi.
Un “instancabile divulgatore di valori alle nuove generazioni. Questo è stato Silvano Sarti” secondo i segretari regionale, metropolitano e comunale di Firenze, Simona Bonafè, Marco Recati e Massimiliano Piccioli che aggiungono: “Non si è limitato ad essere protagonista della Liberazione del nostro paese, ma fino all’ultimo non ha mai mancato un appuntamento o una ricorrenza per portare la sua testimonianza”. Cordoglio anche dal Pd Empolese Valdelsa.
“Ciao Silvano. E grazie di tutto”, le parole dell’on.del Pd Rosa Maria di Giorgi che parla di Sarti come uomo “straordinario”, “simbolo stesso del movimento partigiano fiorentino”.
Lo “ricorderemo sempre con la gratitudine che si deve a chi si è battuto per riaffermare la libertà e la democrazia in questo Paese: se oggi in Italia esistono sindacati liberi lo dobbiamo anche a lui”, le parole del segretario generale della Cisl di Firenze-Prato Roberto Pistonina.
Per il presidente di Anpas Toscana Dimitri Bettini, Sarti “ha seminato anche valori importanti come la solidarietà, il civismo, l’impegno a favore degli ultimi, dei lavoratori, dei bisognosi”

Migranti, Falchi: “Comuni lasciati soli a fronteggiare una bomba sociale ad orologeria”

Il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, e l’assessore alle Politiche sociali, Camilla Sanquerin, hanno incontrato questa mattina gli Enti gestori dei CAS presenti sul territorio comunale, cooperativa “Il Cenacolo” e Caritas, e alcuni rappresentanti della CGIL, tra i promotori dell’appello sull’accoglienza lanciato nelle scorse settimane insieme ad altre sigle.

L’obiettivo della riunione, alla quale hanno preso parte anche i servizi sociali della Società della Salute, era quello di fare il punto sulla situazione dei CAS presenti a Sesto Fiorentino dopo l’entrata in vigore del cosiddetto “Decreto Sicurezza”.
“Siamo molto preoccupati per le conseguenze che il decreto avrà sul nostro modello di accoglienza, come evidenziato anche dai gestori – spiegano Falchi e Sanquerin – In questi anni, a Sesto Fiorentino, è stato svolto un ottimo lavoro con i migranti richiedenti asilo, creando opportunità di incontro, di formazione, di inserimento sociale e professionale alle quali ha partecipato tutta la comunità sestese. Per effetto del decreto, nel giro di qualche mese, corriamo il rischio di dover fronteggiare una vera e propria bomba sociale ad orologeria, innescata da chi ha voluto un decreto che di sicurezza parla solo nel nome e che di fatto favorisce la marginalizzazione e la discriminazione, lasciando le Amministrazioni comunali da sole ad affrontarne le conseguenze”.
“È necessaria una risposta coordinata tra i Comuni dell’area metropolitana e in questo senso auspichiamo che quanto prima si arrivi a un tavolo condiviso con le altre Amministrazioni – proseguono – La battaglia da combattere è duplice: da una parte c’è l’opposizione politica ad un decreto discriminatorio e incostituzionale, dall’altra c’è la necessità di individuare subito strumenti idonei a mantenere una rete di accoglienza in grado di farsi carico di chi arriva e chiede protezione umanitaria, come ci impongono la nostra Costituzione e il senso di solidarietà. Anche per questo aderiamo all’appello lanciato dalla CGIL e da altre organizzazioni per promuovere una presa di coscienza collettiva e una reazione positiva che non può che partire dai Comuni, l’istituzione chiamata per prima a dare risposte alle sfide della realtà”.

“Sostengo e condivido le prese di posizione di molti sindaci, a partire da quello di Palermo, e ho chiesto ai nostri uffici di approfondire il contenuto del decreto per comprendere quali possano essere le implicazioni per la nostra amministrazione e le possibili modalità di azione – precisa il sindaco Falchi – Al Ministro Salvini mi permetto di far notare che la realtà non sparisce né per decreto né con un tweet, come saprebbe bene se fosse mai stato sindaco: di fatto, si chiede ai Comuni di affrontare una situazione complessa e disumana soltanto per assecondare gli appetiti elettoralistici e irresponsabili delle forze politiche che sostengono il governo”.

Falchi: da Toscana Aeroporti ‘killeraggio’ mediatico contro istituzioni

Il sindaco di Sesto F.no: “L’acquisto di pagine a pagamento sui giornali per contestare con nomi e cognomi i rappresentanti dei cittadini e delle istituzioni democratiche evoca un metodo che porta alla mente momenti inquietanti della nostra storia”

“Da Toscana Aeroporti sta arrivando un inaudito attacco a rappresentanti delle istituzioni, un tentativo di killeraggio mediatico inaccettabile per una società a capitale parzialmente pubblico che si candida a gestire un bene pubblico e a beneficiare di finanziamenti pubblici. L’acquisto di pagine a pagamento sui giornali per contestare con nomi e cognomi i rappresentanti dei cittadini e delle istituzioni democratiche evoca un metodo che porta alla mente momenti inquietanti della nostra storia”. Lo afferma il sindaco di Sesto Fiorentino (Firenze) Lorenzo Falchi.

“Nel merito delle dichiarazione rese dal vicesindaco Sforzi, in particolare – aggiunge Falchi in una nota -, dobbiamo prendere atto di come la società non riesca a contestarne il merito, a riprova del fatto che non ci sono depositari della verità”. Per Falchi, “colpisce il silenzio della altre istituzioni, del sindaco metropolitano Nardella, che non esita a prendere la parti del privato dimenticando il proprio ruolo istituzionale, e della Regione Toscana, azionista di Toscana Aeroporti. Al di là delle opinioni sull’opera, mi aspetto dal presidente della Regione Rossi una ferma presa di posizione e un richiamo al rispetto delle istituzioni da parte della società di cui è azionista insieme ad altri enti pubblici”. “Il silenzio avalla l’idea – conclude – che se si hanno sufficienti risorse economiche possa venir meno il dovere di rispettare la democrazia e le istituzioni”.

Sesto Fiorentino: accordo comune-sindacati per tutelare lavoro in appalto

È stato sottoscritto questa mattina dal Comune di Sesto Fiorentino e dai sindacati confederali CGIL, CISL e UIL il “Patto per il Buon Lavoro” con il quale l’Amministrazione comunale si impegna ad inserire garanzie a tutela della qualità del lavoro negli appalti dell’Ente.

Obiettivo del protocollo è tutelare il lavoro in appalto, migliorandone la qualità e la continuità nel tempo, inserendo tra gli elementi premiali ai fini dell’aggiudicazione l’assunzione di lavoratori da parte dell’azienda vincitrice con un regime contrattuale “pre-Jobs Act”, compresa la reintroduzione della disciplina del licenziamento prevista dall’articolo 18. Alle aziende aggiudicatarie potrà essere chiesto di applicare i contratti collettivi nazionali di riferimento e di garantire la riassunzione del personale impiegato dall’appaltatore precedente nel caso di subentro.

“Questo Patto nasce da un lavoro avviato a livello di Città Metropolitana – spiega l’assessore Kalmeta – Con questo protocollo abbiamo però fatto un ulteriore passo in avanti, andando ad assumere impegni precisi insieme ai sindacati. L’introduzione dell’articolo 18 quale elemento premiale è senz’altro il fatto di maggior significato simbolico, ma è soltanto uno dei tanti aspetti che fanno di questo documento uno dei più avanzati a livello nazionale”.

“Con questo atto – dichiara il sindaco Falchi – ribadiamo il nostro impegno per la tutela del lavoro e dei lavoratori. Non sono tante le leve che un Comune può muovere, ma la nostra ferma volontà è quella di mettere in campo ogni azione possibile. Il Jobs Act è soltanto l’ultimo stadio di un deterioramento del lavoro che, riforma dopo riforma, si è sempre più impoverito, segnando con la precarietà la vita di milioni di persone. La crisi, poi, ha fatto il resto: dobbiamo invertire questa tendenza con scelte in discontinuità, di sinistra, che marchino un cambio di passo e rimettano al centro diritti e persone”.

“Con accordi come questo, non sarà più possibile che gli appalti diventino una occasione per abbassare i salari, ridurre le ore di lavoro e i diritti dei lavoratori – dice Bernardo Marasco della CGIL – E con la tutela della qualità del lavoro si tutela la qualità del servizio ai cittadini. Accordi come questo ne abbiamo già fatti in Città Metropolitana e ne faremo nei Comuni del territorio, per avere un comportamento omogeneo nella difesa del lavoro. Lavoro che negli appalti rischia di essere lavoro povero, e per evitare questo rischio la condivisione di protocolli tipo sui bandi e il criterio dell’Articolo 18 rappresentano elementi innovativi”.

“Oggi diamo gamba e sostanza ad un accordo raggiunto in Città Metropolitana, con una firma tra Comune e sindacati confederali che nell’epoca della disintermediazione assume un valore particolare – dichiara Fabio Franchi della CISL – Diciamo no al dumping sul lavoro, andando a premiare le buone pratiche, dicendo sì alla legalità, alla sicurezza, alla stabilità”.

“Con il protocollo firmato stamani si fa un passo in avanti verso la salvaguardia delle clausole sociali anche per i lavoratori degli appalti pubblici nel Comune di Sesto Fiorentino garantendo trasparenza e legalità – commenta per la UIL Paola Vecchiarino – Come sindacati non possiamo che salutare con soddisfazione l’impegno dell’amministrazione di Sesto verso tutele più stringenti sia nei confronti dei contratti dei lavoratori sia per quanto riguarda la sicurezza”.

 

Benscavato vecchia Talpa – la puntata del 7 novembre 2018

con Chiara Brilli e Leonardo Improta

Tra gli argomenti: telecamere per le piste ciclabili, sicurezza su Lungarno Aldo Moro (Fi), le reti dei cantieri tramviari in zona Fortezza da Basso (Fi). Ma anche tassa di soggiorno con Airb&b e della funzione del giudice tutelare nei confronti dei minori. In diretta Lorenzo Falchi sindaco di Sesto Fiorentino sulla riorganizzazione dei bus per Querceto e Colonnata.
Prossima puntata il 21 novembre 2018 dalle 9.35 su Controradio Firenze
per segnalazioni benscavato@controradio.it

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