🎧 Sindacalista dei Si Cobas investito e ucciso, manifestazione a Firenze

Firenze, oltre un centinaio di persone, appartenenti alle sigle della sinistra, sono scese in piazza per un presidio all’ingresso del punto vendita Lidl di via Baracca, in segno di protesta per la morte del sindacalista dei Si Cobas investito davanti ai cancelli della Lidl di Novara durante una manifestazione dei lavoratori della logistica.

I manifestanti hanno chiesto ai clienti di non entrare nel punto vendita in segno di solidarietà per la morte del sindacalista, ed anche il punto vendita avrebbe deciso di non far entrare temporaneamente le persone.

“I lavoratori non sono carne da macello” e “Le nostre vite valgono più dei loro profitti”, sono le scritte che compaiono su alcuni striscioni. I manifestanti hanno poi deciso di improvvisare un corteo in direzione del centro della città, occupando una carreggiata della strada.

“Non è la prima volta che accade un episodio del genere – sottolinea Potere al popolo di Firenze in una nota – ricordiamo il caso del sindacalista Abd El Salam, delegato Usb di 53 anni travolto da un tir il 14 settembre del 2016 durante le proteste a Piacenza. Ma pensiamo a quello che è successo l’altro ieri alla Texprint di Prato, dove un responsabile dell’azienda ha schiacciato un mattone di cemento sulla testa di un operaio”. Quella di oggi “è l’ennesima tragedia del settore della logistica che non può passare sotto silenzio o restare impunita”

I manifestanti in presidio hanno poi organizzato un corteo che ha sfilato per via Baracca per poi svoltare in via di Novoli e fare ritorno verso il supermercato Lidl, dove la manifestazione si è conclusa.

In podcast le dichiarazioni di Lorenzo Alba di Potere al Popolo dalla manifestazione.

Bimba dimenticata al supermercato. Mamma rischia denuncia per abbandono

Bimba dimenticata al supermercato. La segnalazione è arrivata ieri sera alle forze dell’ordine da un supermercato di Firenze. All’origine ci sarebbe un fraintedimento fra la madre e la zia della piccola. La prima pensava di averla affidata all’altra.

Sono le 20.40 circa di ieri quando alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Firenze giunge una richiesta d’intervento alla Lidl di via D’Annunzio: poco prima un cliente del supermercato aveva notato una bambina in passeggino lasciata a dormire da sola tra le corsie e aveva segnalato la circostanza al personale dell’esercizio commerciale che aveva cercato inviano di trovare i genitori ma di loro nessuna traccia. ​

Immediatamente i Carabinieri della Stazione di Firenze Campo di Marte, inviati sul posto, hanno accertato l’effettiva presenza di una bimba in dormiveglia, richiedendo l’intervento di personale sanitario per verificarne le condizioni di salute.

Durante l’attesa, la bambina si è svegliata e si è messa a piangere spaventata. Solo dopo un pò è arrivato sul posto un uomo, residente a Firenze, il quale ha riferito di essere il nonno materno delle bambina.

Contestualmente, è arrivata anche l’ambulanza della Misericordia di Varlungo i cui sanitari hanno accompagnato la bambina presso l’ospedale pediatrico Meyer, sia per la valutazione clinica, sia chiarire la vicenda dell’abbandono all’interno del supermercato. Sono arrivati anche i genitori spiegando la vicenda ed in particolare la donna ha riferito di essersi recata al supermercato per fare la spesa insieme alla sorella ed alla propria figlia. Una volta all’interno del negozio, le due donne si erano separate ciascuna convinta di aver affidato la sorveglianza della bambina all’altra.

La madre, infatti, completati gli acquisti, si era avviata tranquillamente verso casa dove,  era sopraggiunta, senza la figlia, anche la sorella la quale, alla richiesta di dove fosse la bambina, ha capito  solo a quel punto che c’era stato un fraintendimento tra le due.

Non ravvisando pericolo per l’integrità psicofisica della minore, quest’ultima è stata riaffidata alla madre, in qualità di esercente la responsabilità genitoriale, la cui posizione tuttavia è al vaglio in ordine ad eventuali responsabilità penali.

Vertenza Lidl: sciopero nazionale lavoratori, 300 in Toscana

Vertenza Lidl: oggi sciopero nazionale indetto da Filcams Cgil, in Toscana adesione alta e oltre 300 persone al presidio regionale davanti al magazzino di Pontedera. 

Lidl, oggi è sciopero nazionale dei lavoratori indetto dalla Filcams Cgil: in Toscana (dove l’adesione allo sciopero è alta) si è svoltostamattina un presidio regionale a Pontedera (Pisa) davanti al magazzino in via Alberto Carpi. Il presidio pisano ha visto la partecipazione di oltre 300 lavoratori e lavoratrici Lidl da tutta la Toscana, dove Lidl conta, oltre al magazzino, circa 33 punti vendita, con in tutto circa 700 addetti.

L’agitazione è dovuta ai contenuti dell’accordo con firma separata sul contratto integrativo. Un accordo che non convince la Filcams Cgil. “E’ un accordo che, pur in presenza di un andamento e di risultati economici estremamente positivi da parte di Lidl, determina un complessivo e sostanziale arretramento della qualità dell’occupazione nei punti di vendita. Siamo solo all’inizio della mobilitazione e della vertenza, oggi dalla Toscana i lavoratori hanno dimostrato grande determinazione, venendo in gran numero al presidio”, dice la Filcams Cgil Toscana.

Si tratta di uno sciopero nazionale dichiarato dopo la firma separata del contratto integrativo aziendale avvenuta in data 6 marzo 2018. La Filcams non ha sottoscritto il contratto in quanto l’accordo siglato da Fisascat Cisl e Uiltucs Uil si discosta in modo rilevante dalle richieste presentate unitariamente.

La Filcams si era data l’obiettivo di dare ai lavoratori un accordo che valorizzasse il fondamentale contributo apportato da essi ai fini dei considerevoli risultati raggiunti da Lidl in questi anni in termini di fatturato e utili.

Il rinnovo siglato desta perplessità, avendo inserito nel contratto integrativo importanti deroghe al contratto nazionale in materia di flessibilità, inserendo il riferimento all’Art. 8 della Legge 148/2011 che consentirà a Lidl di derogare al contratto nazionale, determinando un forte peggioramento delle condizioni di lavoro.

Anche la richiesta di definire un sistema che disciplinasse la questione del consolidamento dell’orario di lavoro dei tantissimi lavoratori part time, non è stata accolta. Nell’accordo si introduce una sperimentazione che coinvolge un numero limitato di lavoratori part time, con un aumento non rilevante di ore, al quale però si aggiunge l’accettazione da parte del lavoratore di una flessibilità incontrollata. L’azienda potrà decidere unilateralmente gli orari in cui i lavoratori sono tenuti a prestare la loro opera, restando a completa disposizione della Lidl. Inoltre l’azienda si è rifiutata di discutere di qualsiasi forma di incentivazione salariale, pur in una situazione economica positiva.

Per queste ragioni la Filcams, dopo la firma separata, ha convocato le assemblee in tutti i posti di lavoro, per informare i lavoratori, da cui sono usciti diffusamente ordini del giorno che sono stati inviati all’azienda, chiedendo di riaprire la trattativa e minacciando una giornata di sciopero per il 7 giugno. A questo punto l’azienda si è resa disponibile ad incontrare la Filcams ed in data 7, 14 e 22 giugno si sono svolti gli incontri.

Incontri nei quali l’azienda ha assunto un atteggiamento di complessiva indisponibilità ad entrare nel merito delle richieste della Filcams, al termine dei quali si è deciso di proclamare per oggi venerdì 13 luglio lo sciopero nazionale dei dipendenti Lidl, con 2 presidi, uno al magazzino di Pontedera ed uno al magazzino di Massa Lombarda.

Lidl, indetto da Filcams Cgil uno sciopero nazionale

Lidl, domani venerdì 13 luglio sciopero nazionale dei lavoratori indetto dalla Filcams Cgil: in Toscana è previsto un presidio regionale a Pontedera (Pisa) davanti al magazzino in via Alberto Carpi 29 dalle 8:30 fino alla sera (l’altro è a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna).

Si tratta di uno sciopero nazionale dichiarato dopo la firma separata del contratto integrativo aziendale avvenuta in data 6 marzo 2018. La Filcams non ha sottoscritto il contratto in quanto l’accordo siglato da Fisascat Cisl e Uiltucs Uil si discosta in modo rilevante dalle richieste presentate unitariamente.

Dice la Filcams Cgil Toscana: ”E’ un accordo che, pur in presenza di un andamento e di risultati economici estremamente positivi da parte di Lidl, determina un complessivo e sostanziale arretramento della qualità dell’occupazione nei punti di vendita”.

“C’è grande disappunto nel merito e nel metodo su questa intesa che non abbiamo firmato, siamo a fianco dei lavoratori Lidl”, fa sapere la Filcams Cgil Firenze che porterà ben oltre 100 lavoratori fiorentini – che arriveranno in pullman organizzati o mezzi propri – al presidio di Pontedera di domani.

Anche dal resto della Toscana sono attesi tantissimi lavoratori.

La Filcams si era data l’obiettivo di dare ai lavoratori un accordo che valorizzasse il fondamentale contributo apportato dai lavoratori ai fini dei considerevoli risultati raggiunti da Lidl in questi anni in termini di fatturato e utili.

Il rinnovo siglato desta perplessità, avendo inserito nel contratto integrativo importanti deroghe al contratto nazionale in materia di flessibilità, inserendo il riferimento all’Art. 8 della Legge 148/2011 che consentirà a Lidl di derogare al contratto nazionale, determinando un forte peggioramento delle condizioni di lavoro.

Anche la richiesta di definire un sistema che disciplinasse la questione del consolidamento dell’orario di lavoro dei tantissimi lavoratori part time, non è stata accolta.

Nell’accordo si introduce una sperimentazione che coinvolge un numero limitato di lavoratori part time, con un aumento non rilevante di ore, al quale però si aggiunge l’accettazione da parte del lavoratore di una flessibilità incontrollata.

L’azienda potrà decidere unilateralmente gli orari in cui i lavoratori sono tenuti a prestare la loro opera, restando a completa disposizione della Lidl.

Inoltre l’azienda si è rifiutata di discutere di qualsiasi forma di incentivazione salariale, pur in una situazione economica positiva.

Per queste ragioni la Filcams, dopo la firma separata, ha convocato le assemblee in tutti i posti di lavoro, per informare i lavoratori, dalle assemblee sono usciti diffusamente ordini del giorno che sono stati inviati all’azienda, chiedendo di riaprire la trattativa e minacciando una giornata di sciopero per il 7 giugno.

Durante i successivi incontri l’azienda ha assunto un atteggiamento di complessiva indisponibilità ad entrare nel merito delle richieste, al termine dei quali si è deciso di proclamare per venerdì 13 luglio lo sciopero nazionale dei dipendenti Lidl.

Exit mobile version