Matteo Renzi denuncia: Travaglio, ‘La Verità’ e ‘L’Espresso’

Firenze, sono state depositate dall’avvocato Federico Bagattini le tre denunce annunciate su Facebook da Matteo Renzi legate alla vicenda della Fondazione Open.

“Confermo che sono state assunte le iniziative preannunciate dall’interessato sui social”, ha detto il legale dell’ex premier Matteo Renzi.

Le denunce, spiega Renzi su Fb, sono indirizzate al procuratore di Firenze Creazzo e riguardano una “il signor Travaglio per aver detto che il governo Renzi ha ‘beneficato il gruppo Toto nel 2017’. Non so di cosa parli Travaglio. Ma so che il governo Renzi termina la propria esperienza nel 2016. Notizia falsa e diffamatoria, reato certo.

Attendo che la procura di Firenze apra il procedimento per diffamazione” nel quale “mi costituirò parte civile”.

Le altre denuncie, indirizzate per competenza anche al procuratore di Genova, sono “per rivelazione di segreto bancario o istruttorio alla luce degli articoli della Verità e dell’Espresso”.

“Credo nella giustizia e nei magistrati di Firenze: a loro mi rivolgo” da cittadino “perché siano riconosciuti i miei diritti. Non attacco la magistratura”, contesto “la trasformazione di Open in partito”.

Nardella su piazza del Popolo: “Partito più vivo che mai”

“Se Martina ha chiamato, la piazza ha risposto. Io vedo un Pd più vivo che mai.” ha affermato il sindaco di Firenze Dario Nardella

“I 70mila di piazza del Popolo hanno smentito le voci e anche le critiche verso un partito in estinzione. Non credo che altre grandi organizzazioni politiche siano in grado di mettere questi numeri insieme”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella parlando con i giornalisti a margine della presentazione delle guide de L’Espresso al Teatro del Maggio musicale fiorentino.

“Da piazza del Popolo sono arrivati due messaggi, molto chiari e molto forti”  ha aggiunto Nardella “il primo, quello di essere uniti non in un unanimismo sterile ma nella capacità di avere un gruppo dirigente forte, rappresentativo e che remi nella stessa direzione”.

Il secondo messaggio “è quello che ora non si devono più fare errori e che la grande assemblea di popolo di ieri non sia una semplice parentesi, un fuoco di paglia. Sta ora ai dirigenti prendere tutto quello che di buono c’è dalla giornata di ieri, farlo crescere nei territori e costruire un progetto nuovo, coinvolgente e che offra una vera alternativa a questo governo”.

 

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