🎧 ‘Rinascimento Firenze’, il quarto bando a sostegno alle attività danneggiate dalla crisi dovuta al Covid-19

‘Rinascimento Firenze’ è un progetto innovativo di economia civile con un’alta valenza sociale che ha, tra i suoi molteplici scopi, anche quello di consentire il mantenimento dei posti di lavoro e, se possibile, incrementarli rilanciando l’occupazione e assicurare il mantenimento sul territorio di un sistema economico sano e propositivo di nuove attività imprenditoriali.

Rinascimento Firenze, si rivolge a tutte le attività economiche, tra cui anche quelle sviluppate in forma giuridica di organizzazioni no-profit, classificate come start up innovative e alle micro e piccole imprese che investono in innovazione, ivi incluso l’agritech.

Attraverso questo nuovo intervento Fondazione CR Firenze sostiene il comparto con 1,5 milioni di euro come contributo di scopo a fondo perduto, erogati dal Soggetto Attuatore che, in questo caso, è la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione (FRI) partecipata da Università degli Studi di Firenze e dalla Città Metropolitana di Firenze. Intesa Sanpaolo mette a disposizione prestiti d’impatto, a tassi agevolati e senza garanzie, per un totale di 7,5 milioni di euro. Il supporto operativo è assicurato dalla struttura della Fondazione KON e sono partner istituzionali la Camera di Commercio di Firenze e la Prefettura di Firenze.

Le risorse richieste andranno a supportare progetti di continuità e di rilancio da attuarsi nell’arco massimo di 18 mesi, in grado di generare un impatto sociale diretto o indiretto sul territorio. Ai beneficiari è richiesto un co-investimento per un importo pari al 50% del contributo a fondo perduto, che è proporzionato al progetto e va da un minimo di 20.000 a un massimo di 100.000 euro. Il prestito d’impatto erogato da Intesa Sanpaolo potrà moltiplicare fino a cinque volte l’importo del contributo a fondo perduto a condizioni agevolate (durata 10 anni, senza garanzie, interessi 0,4% nominali annui con pagamento in unica soluzione alla scadenza del prestito, e rimborso del capitale in due soluzioni: il 40% al 5° anno e il restante 60% al 10° anno). Sono ammissibili interventi per rilanciare, riorganizzare, implementare la propria attività e per richiamare il personale dalla cassa integrazione, stabilizzare i contratti di lavoro dipendenti e assumere nuovo personale.

‘Rinascimento Firenze’ è stato presentato in diretta streaming, dal Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, dal Chief Lending Officer Intesa Sanpaolo Raffaello Ruggieri, dal Direttore della Fondazione CR Firenze Gabriele Gori, dal Presidente di Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione Andrea Arnone, dal Presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, dal Presidente di Confindustria Firenze Maurizio Bigazzi. Hanno partecipato al collegamento numerose autorità e operatori del settore.

Le domande possono essere presentate da oggi, esclusivamente in modalità online, sul portale www.rinascimentofirenze.it all’interno del quale sono anche contenute tutte le informazioni del bando. La scadenza è il 19 maggio.

In Podcast le dichiarazioni del Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e del Presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, raccolte da Gimmy Tranquillo

🎧 Camera di commercio di Firenze, serve taglio ad affitti commerciali

Firenze, presentata in video conferenza una proposta della Camera di commercio di Firenze, che propone al governo una legge per un taglio agli affitti commerciali nelle aree dei centri storici, le più colpite dalle conseguenze economiche dell’emergenza Covid, con una durata limitata nel tempo (al massimo per due anni) e riservato alle sole attività che abbiano la sede legale nel territorio.

In Podcast L’intervista di Gimmy Tranquillo al presidente della Camera di commercio Leonardo Bassilichi ed il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Leonardo Focardi.

È questa la proposta elaborata dalla Camera di commercio di Firenze con il contributo dell’Ordine dei dottori commercialisti, che verrà messa a disposizione delle forze politiche perché la possano portare all’attenzione del Governo, della Regione e delle Amministrazioni locali.

Secondo la proposta, se a un canone annuo di 100mila euro si applicasse un taglio del 50% con un credito d’imposta per legge di 25mila euro a vantaggio del proprietario e un analogo credito d’imposta per l’affittuario, quest’ultimo vedrebbe ridursi del 75% il proprio costo di locazione, mentre per il proprietario la perdita sarebbe dell’11% in caso di società di capitale e del 4,15% se persona fisica, a fronte però di un incasso ‘sicuro’ che sfiorerebbe il 90% per le società e di oltre il 95% nel caso di persona fisica.

 

 

 

 

🎧 Peretola: dichiarazioni Letta, Bassilichi, “risposta istituzioni locali coerente con nostri programmi”

Intervista di Raffaele Palumbo a Leonardo Bassilichi, Presidente della Camera di Commercio di Firenze: “Aspettavo le risposte dei miei interlocutori che sono le istituzioni: Regione, Città metropolitana e Comune di Firenze. Avendo visto che la loro posizione era coerente ai nostri programmai comuni non sono entrato a giudicare il tema politico del Partito Democratico. Vado oltre, insisto sulla necessità delle imprese”.

La ricostruzione di Chiara Brilli

Ad una settimana dall’intervista su Il Tirreno del neo segretario dem, siamo ripiombati nei corsi e ricorsi della polemica sul futuro dell’aeroporto di peritola quasi non fossero passati 40 anni ad animare e dividere anche trasversalmente le coalizioni politiche. L’ipotesi di metropolitana leggere che colleghi Pisa e Firenze caldeggiata da Letta ha aperto l’ultima settimana arancione della Toscana a suon di interpretazioni del ‘Letta pensiero’ in base alle posizioni delle varie forze in campo finendo sul terreno del consiglio regionale

”Ci ho parlato” col neo segretario del Pd Enrico Letta e “lui sinceramente crede molto nello sviluppo della Toscana nel suo complesso, quindi degli aeroporti di Firenze e di Pisa”. Così il governatore della Toscana al quale ha fatto seguito il sindaco del capoluogo toscano che  ”Invita tutti a leggere le dichiarazioni del segretario Pd Letta per quello che sono, perché il castello di interpretazioni che è stato costruito non ha alcun fondamento. Confermo quello che ha detto anche il presidente Giani: nessuno mette in discussione lo sviluppo dei due aeroporti, sia lo sviluppo di Pisa, sia di Firenze”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella.

“Per citare Shakespeare – ha aggiunto  – direi ‘molto rumore per nulla’. Il sindaco di Firenze ha annunciato che si vedrà  presto con i sindaci di Pisa e Livorno perché lavorare ad una migliore integrazione infrastrutturale tra la costa e Firenze non significa affatto impedire lo sviluppo dei due aeroporti. Questa contrapposizione non si legge neanche nelle dichiarazioni di Letta.

Di tutt’altra opinione il Comitato No tunnel Tav di Firenze  secondo il quale “Il dibattito apertosi con le dichiarazioni di Enrico Letta “è positivo perché si capisce finalmente che il nuovo aeroporto a Firenze non è necessario, potendo collegare la città con il Galilei con la ferrovia”.

Intanto sarà presto discusso in consiglio comunale a Prato un ordine del giorno, presentato a firma di gruppo Pd, Lista civica, Demos e la Lista Lo Sport per Prato, nel quale si ribadiscono le ragioni del No al progetto alla pista parallela di Peretola.    I consiglieri chiedono un tavolo di discussione con la Regione in modo da potere ragionare sui fondi a suo tempo stanziati per la realizzazione della pista e quelli del Recovery Plan, affinché venga prevista la realizzazione di una metropolitana leggera che colleghi Pisa e Firenze in 25 minuti.

Una mozione in Consiglio regionale a favore dello sviluppo dell’aeroporto di Peretola manda in subbuglio la maggioranza a palazzo del Pegaso. Italia viva e Forza Italia votano insieme un testo che chiede di supportare il progetto di espansione dello scalo, il Pd vota contro e affonda l’atto insieme alla Lega e alle altre forze della minoranza. Le successive reazioni sono da centrosinistra sull’orlo di una crisi di nervi. Con Italia viva che accusa i dem di aver sposato la linea Ceccardi su Peretola, mentre dalla sponda Pd si insinua un quesito malizioso: i renziani stanno facendo le prove generali per una nuova alleanza? Ad aprire le ostilita’ al termine della seduta sono proprio i renziani che con l’europarlamentare Nicola Danti, il deputato Gabriele Toccafondi e i consiglieri regionali Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci,  mandano a dire: “Notiamo con rammarico che in Consiglio regionale, grazie al voto compatto del Pd, sul sistema aeroportuale della Toscana e’ passata la ‘linea Ceccardi’.

Ma fra i dem la prospettiva di finire sotto esame  sulla fedelta’ a Peretola non piace per niente. I consiglieri Cristina Giachi e Andrea Vannucci si dicono cosi’ “esterrefatti” dalla presa di posizione dei renziani. Tranchant e’ il capogruppo del Pd in assemblea toscana, Vincenzo Ceccarelli, che ribatte ai seguaci del senatore di Scandicci: “Indietro di venti anni ci riporta questo modo di fare politica. Capisco Forza Italia, in quanto forza di opposizione, ma Iv deve decidere se vuol privilegiare la soluzione dei problemi o le prove tattiche di nuove alleanze”. Forza Italia, per il momento, non infierisce sulla diatriba Pd-Iv, ma per voce del suo capogruppo Marco Stella prova a mettere in luce le contraddizioni del centrosinistra dopo la sortita del nuovo leader del Nazareno: “L’intervista di Letta può essere paragonata alla famosa telefonata del 1989 dell’allora leader del Pci, Achille Occhetto ai vertici del partito fiorentino, per bloccare lo sviluppo urbanistico dell’area nordovest della città. In ogni caso, a rimetterci è sempre Firenze. In poche righe di intervista, Letta butta a mare 15 anni di impegno di diversi esponenti Pd a favore di Peretola”.

Per il sindaco Dario Nardella e il governatore Eugenio Giani quelle di Enrico Letta non sono parole che mettono in forse (o stoppano) la nuova pista di Peretola. Anzi, ribadiscono la sinergia con Pisa. Eppure il pensiero del neo segretario dei dem ha agitato le acque a Firenze. E anche gli albergatori a farsi sentire: “Sembra quasi uno sfortunato gioco dell’oca, in cui vicini all’arrivo si deve ricominciare da zero. La storia dei progetti di sviluppo dell’aeroporto Vespucci ha dell’incredibile”, afferma polemico il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi.

“Enrico Letta ha detto una cosa importante, nella sua intervista al ‘Tirreno’: basta un collegamento veloce Firenze Pisa per rendere integrati e non concorrenziali i due aeroporti. Quello che la sinistra da decenni, e Sinistra italiana da quando è nata, afferma”. Lo affermano, in una nota congiunta, i referenti di Sinistra Italiana Pisa, Firenze, Lucca e Prato.

“La posizione assunta dal neosegretario Pd Enrico Letta sull’aeroporto di Firenze ci sorprende profondamente, perché è in antitesi rispetto all’esito di una discussione pluridecennale sul futuro del Vespucci di Firenze ed a quello che tutte le parti sociali, rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, ritengono necessario per il futuro della città”. A dirlo è il segretario generale della Cisl di Firenze-Prato, Roberto Pistonina.

In una settimana non ci siamo fatti mancare niente e la polemica è dunque  ripartita come se nemmeno il Covid non ci fosse mai stato. in una atemporalità che aumenta la percezione di una politica incapace di compiere scelte perché ripiegata su se stessa.

🎧 Bassilichi (cam com): Sgravi fiscali a chi abbatte affitti commerciali

Il presidente dalle Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi: ne va dell’identità stessa dei nostri centri storici, dobbiamo trovare il modo di abbattere gli affitti o per le imprese sarà dura

Le immagini dei negozi chiusi e dei fondi sfitti le abbiamo viste tutte. le cronache ci restituiscono quotidianamente i segnali della sofferenza che la mancanza del turismo nazionale ed internazionale sta provocando al sistema del commercio, dell’artigianato e della ristorazione, nei centri storici delle nostre città d’arte. Firenze in testa, ma non solo.Le imprese si trovano ad affrontare così due problemi, entrambi non semplici. da una parte il crollo degli incassi, dall’altra l’invarianza delle spese fisse, a partire dagli affitti. Da quei la proposta del presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi. che in un’intervista al corriere fiorentino parla di  “due anni di sconto, per legge e con incentivi ai proprietari, sugli affitti commerciali per evitare che, nei centro storici delle città d’arte (a Firenze nell’area Unesco) si perdano non solo attività tradizionali, ma «l’identità, la storia di una comunità”.

Secondo quanto riporta il Corriere, i termini tecnici sono stati approfonditi  anche con un confronto con l’Ordine dei commercialisti. I cardini sono due: “Pensiamo ad una modifica temporanea della normativa, della durata di due anni, che preveda un taglio di Ires e Irap a chi concede un taglio di almeno il 40% dell’affitto commerciale al locatario” precisa Bassilichi. Secondo cui “o i calcoli elaborati dagli esperti chiamati a lavorare su questo fronte, il taglio comporterebbe ai proprietari una perdita di «solo circa il 12,5% dell’affitto precedente” .

“Resto convinto che occorra liberare il mercato, ma nelle città d’arte se il mercato si lascia andare si violentano i territori. Ancora di più se siamo in un periodo di pandemia” sottolinea il presidente di Cam Com Frienze..

“Quando avremo pronte le schede tecniche le consegneremo ai parlamentari — spiega Bassilichi — Ci sono molte complessità: ci sono ricadute anche su imposte locali, e nazionali. È una materia complicata. Ma questa  è l’unica soluzione possibile, per evitare che nel momento in cui il mercato ripartirà, le realtà che fanno «l’identità di una città» siano già chiuse o trasferite per l’insostenibilità degli affitti” .

Covid Firenze: causa crisi -12,5% ricavi cooperative

“Il ruolo del mondo cooperativo è centrale per il nostro sistema economico e sociale – dice in una nota Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze -. La difesa di questo settore, in un momento così delicato come quello attuale, è dunque una priorità nazionale oltre che locale”.

La crisi causata dall’emergenza covid non risparmia il mondo cooperativo e le 808 cooperative attive nel territorio fiorentine a fine 2020 dovranno fare i conti con una caduta dei ricavi nell’ordine del 12,5% (+3,3% la stima del rimbalzo nel 2021), e con un crollo ancora più marcato del valore aggiunto (-18,4% e recupero a +5% l’anno prossimo) e
del Mol (-21% per poi risalire a +9,2% nei prossimi 12 mesi).Sono le stime dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Firenze sulla capacità di tenuta del settore nell’area
metropolitana basate su un’analisi dei bilanci di 500 realtà cooperative.

“Il ruolo del mondo cooperativo è centrale per il nostro sistema economico e sociale – dice in una nota Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze -.
La difesa di questo settore, in un momento così delicato come quello attuale, è dunque una priorità nazionale oltre che locale”. La Camera di commercio di Firenze ha ancora aperto
(fino al 31 dicembre) un bando per finanziare a fondo perduto la ricapitalizzazione delle cooperative. “Siamo impegnati ad aiutare tutte le imprese e dunque anche quelle cooperative sia sul fronte della crescita e dello sviluppo, sia sul versante
della solidità finanziaria e patrimoniale”, sottolinea Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze.

Con quasi 34mila addetti nella Città metropolitana (84mila a livello regionale), il sistema cooperativo rappresenta una fetta importante del mercato del lavoro. Il comparto più
consistente è quello delle costruzioni (oltre 10mila addetti) seguito da istruzione e sanità (quasi 7.800), dai servizi market (5.940) e dal trasporto e magazzinaggio (5.234). “Nonostante la riconosciuta capacità di resilienza del modello cooperativo – osserva Susanna Bianchi, presidente del consiglio di sorveglianza di Cooperativa Archeologia e membro di Giunta della Cciaa -, la crisi che stiamo attraversando ha colpito duramente
tanta parte della cooperazione. A livello nazionale, si calcola che il 9% delle imprese potrà subire danni permanenti. La situazione è particolarmente difficile per le piccole e micro
realtà che spesso incontrano problemi nell’accesso al credito. Per questo va nella direzione giusta il bando della Camera fiorentina”.

Firenze Digitale, nasce la prima piattaforma italiana per le competenze digitali

Primo esempio di palinsesto promosso da un Comune per mettere a disposizione di cittadini, imprese, Pa attività di divulgazione, conoscenza e promozione dei saperi digitali

Formazione di base e qualificata, tutorial, divulgazione e promozione dell’uso degli strumenti digitali e di una matura cultura digitale con un palinsesto web e social dedicato. È l’obiettivo della nuova piattaforma ‘Firenze Digitale’, primo portale in Italia dedicato alle competenze digitali promosso da un comune: Firenze, con capofila l’Amministrazione comunale, diventa così la prima città italiana a organizzare e mettere in campo un programma di attività per imparare, informarsi, accedere ai servizi, promuovere cultura e competenze, mai come oggi fondamentali per cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni.

Il portale www.firenzedigitale.it è stato presentato oggi dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dall’assessora all’Innovazione, smart city e sistemi informativi Cecilia Del Re, con il saluto dalla ministra per l’Innovazione Paola Pisano e la partecipazione di tutti i partner del progetto. Sulla piattaforma è possibile trovare video, tutorial, notizie, appuntamenti di formazione e scambio, oltre a un quiz per scoprire il proprio livello di conoscenza digitale ed essere indirizzato ai contenuti più idonei.

“Una piattaforma innovativa -ha detto il sindaco Nardella – che ci permetterà di offrire gratuitamente a tutta la nostra popolazione informazioni, progetti, idee, strumenti, occasioni di formazione, notizie sui progetti di Smart city in città, così che i cittadini possano essere consapevoli delle proprie competenze digitali e usare al meglio le opportunità che metteremo loro a disposizione. Il nostro obiettivo – ha proseguito il sindaco – non è solo quello di avere una città smart ma anche fiorentini smart: non vogliamo cadere nel paradosso di investire sulle tecnologie e non sulla cultura e sulla formazione dei nostri cittadini”.

“La digitalizzazione – ha detto l’assessora Del Re – è in parte un processo tecnologico, ma vive anche di una componente legata alle competenze delle persone: non basta portare la banda larga e ultralarga, è necessario favorire lo sviluppo delle competenze digitali della popolazione. Un processo che deve necessariamente essere a vantaggio di tutti, senza distinzioni sociali ed economiche. Questa urgenza è emersa in modo prorompente durante il lockdown che ha evidenziato come una società digitale evoluta sia la condizione necessaria per la resilienza. Firenze Digitale ha proprio questo obiettivo e si pone come primo esempio nazionale di piattaforma promossa da un’amministrazione comunale, in un quadro che vede l’Italia in fondo alla classifica europea per competenze digitali”.

“L’intento – afferma l’assessore alle Infrastrutture digitali della Regione Toscana Stefano Ciuoffo – è aiutare a dispiegare i ‘diritti digitali’ che ogni cittadino ormai può rivendicare permettendogli di rapportarsi anche da casa con la Pubblica Amministrazione in modo semplice, di particolare importanza in momenti di lockdown. Questo è il primo prototipo del progetto ma stiamo già lavorando per creare un sito analogo e coordinato sul portale open.toscana.it dove, nella sezione ‘servizi’, è già disponibile un catalogo dei servizi digitali della Regione Toscana e dei comuni ed enti toscani, con oltre 900 servizi catalogati. Il portale open.toscana.it intende essere, insieme alla app che lo accompagna, un punto di accesso semplificato ai servizi dove cittadini ed imprese possono trovare, in modo semplice e veloce, le cose che cercano, sia in termini di servizi, di canali di partecipazione, di open data ed altro. La collaborazione tra amministrazioni pubbliche è importante e vorremmo il nuovo sito FirenzeDigitale come esperienza pilota per un progetto più ampio, che coinvolga tutta la Toscana, le città ed i territori, per arrivare a tutti i cittadini”.

“Una digitalizzazione sempre più diffusa, che coinvolga i cittadini, le imprese e la Pubblica amministrazione – ha detto il presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi -, è la sfida che dobbiamo vincere per rendere il nostro territorio e il Paese sempre più competitivi. Creare un sistema pubblico coeso che condivide le informazioni e per quanto possibile le mette a sistema per un miglioramento complessivo dell’azione amministrativa va esattamente in questa direzione”.

“Nell’ambito del progetto – ha detto il presidente di Confservizi Cispel Toscana Alfredo De Girolamo -, il sistema delle aziende di servizio pubblico locale ha dimostrato di essere un attore fondamentale per la rivoluzione digitale del territorio, la vera sfida economica del presente e del futuro. Firenze Digitale rappresenta una buona pratica per un paese come l’Italia, che sconta un grave ritardo in Europa per i livelli di digitalizzazione di amministrazione e imprese, mentre è evidente ormai che la digitalizzazione è uno dei driver più potenti per la crescita economica ed il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. In questi mesi si decide sia sul Recovery Fund che sui Fondi Strutturali 2021-27, finanziamenti che indicano come centrale il tema dell’economia digitale e che dobbiamo essere pronti a cogliere. Le aziende fiorentine hanno dimostrato di sapere realizzare i progetti nati in questi anni, mostrando come il nostro sistema di imprese sia già pronto per questo lavoro”.

“Con questo accordo consolidiamo un rapporto di collaborazione votato all’innovazione come strumento per creare opportunità in modo inclusivo, sicuro e accessibile a tutti – ha detto l’amministratore delegato di Cisco Italia Agostino Santoni -. Competenze e sicurezza sono i due pilastri su cui si regge la digitalizzazione e servono iniziative come questa, che vedono l’impegno congiunto di pubblico e privato, per portarle avanti; mettendo le persone al centro, perché ottengano le skill richieste per usare i servizi, le piattaforme digitali che fanno parte di ogni aspetto della nostra vita, e per contribuire ai loro futuri sviluppi”.

Il portale nasce dallo sviluppo del piano Firenze Digitale partito nel 2016 con promotore il Comune di Firenze e portato avanti grazie al lavoro congiunto di Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Confservizi Cispel Toscana e delle aziende partecipate Alia, Publiacqua, Firenze Parcheggi, Sas, Toscana Energia, Ataf, Silfi, Casa spa, Farmacie Fiorentine: le attività portate avanti fino ad oggi in forma di governance collaborativa hanno contribuito all’integrazione delle banche dati cittadine e alla creazione di servizi più efficienti.

Oggi, grazie a un incremento dei finanziamenti promosso nel 2020 dal Comune di Firenze e coadiuvato dai partner, Firenze digitale si rilancia e punta sulle competenze digitali con formazione di base e qualificata, tutorial per i cittadini, le scuole, gli anziani, le categorie e le associazioni, presentazioni e seminari, notizie su innovazione digitale e Smart city, attività di engagement con associazioni di cittadini e di divulgazione e promozione dell’uso degli strumenti digitali e di una matura cultura digitale. Una programmazione web e social per far conoscere opportunità e nuove professioni del digitale, mettere al centro i servizi per i cittadini e le imprese, le nuove possibilità per il settore pubblico, tematiche innovative come la comunicazione e informazione pubblica digitale, i linguaggi corretti, le opportunità a disposizione della comunità. E’ solo l’inizio di un’attività che mira a essere un punto di riferimento per il territorio fiorentino e non solo e sarà aggiornata costantemente nei prossimi mesi per permettere a tutti di testare e migliorare il proprio livello di competenze digitali.

All’interno del portale è disponibile anche il quiz “Quanto sei digitale?” per misurarsi ed essere indirizzati ai contenuti più utili per l’aggiornamento. Un test provato anche dal Maestro Giorgio Vasari, protagonista del video di lancio dell’iniziativa. Firenze Digitale è stato inserito anche su Repubblica Digitale, l’iniziativa strategica nazionale promossa dal dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Alle attività e ai contenuti del portale hanno collaborato, oltre agli enti promotori: Cisco Italia; master in “Digital Transformation. Progettare e gestire l’innovazione: analisi, linguaggio e strumenti della rivoluzione digitale” dell’Università degli Studi di Firenze; Unione italiana ciechi.

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