🎧 Firenze per 2 giorni capitale del Restauro

Fino a 18/5 il Salone dell’Arte e del Restauro,  con oltre 80 eventi tra tavole rotonde, workshop e convegni dedicati al restauro, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale.

Si è aperta stamattina alla Camera di commercio di Firenze l’ottava edizione del Salone dell’arte e del restauro che propone anche la terza edizione del suo evento principale, l’International conference Florence Heri-Tech.

Il Salone durerà fino al 18 maggio, con un calendario di eventi dedicati alla conservazione, al restauro, ai musei, alla formazione, alle nuove tecnologie e alle dinamiche connesse al turismo culturale e ambientale. “Dopo la pausa dovuta alla pandemia, siamo felici di riportare in presenza il salone e il convegno internazionale Heri-Tech – ha detto la direttrice Elena Amodei -, cosa che è stata possibile grazie anche alla co-organizzazione con la Camera di commercio di Firenze, che crede fortemente in questo settore. Il nostro comune desiderio è dare vita a un salotto nel cuore della città, circondato dai monumenti simbolo della cultura, dell’arte e del restauro”.

Tra le iniziative di apertura la tavola rotonda ‘Firenze, Città del Restauro. Il distretto dove conservare l’arte è un’arte’, in cui è stato presentato il progetto ‘Firenze, città del restauro’ voluto da Cna Firenze, Confartigianato imprese Firenze, Confindustria Firenze, Legacoop Toscana e promosso dalla Camera di commercio di Firenze per accendere i riflettori sulla centralità del settore del restauro d’arte.

Per il presidente della Camera di commercio Leonardo Bassilichi, “la qualità del restauro d’arte è un fiore all’occhiello del nostro territorio che potrebbe contribuire molto di più al successo del made in Italy nel mondo. Le nostre aziende, con le loro maestranze qualificate hanno un mercato potenziale illimitato e possono contare sull’aiuto della Camera di commercio per crescere in ambito internazionale e sul fronte dell’innovazione tecnologica”.

🎧 ‘Mostra Internazionale dell’Artigianato’ torna in presenza

Firenze, presentata la 86ª edizione della ‘Mostra Internazionale dell’Artigianato’ (MIDA), che si terrà alla Fortezza da Basso da sabato 23 aprile al 1° maggio, la mostra è organizzata da ‘Firenze’ Fiera in collaborazione con le principali istituzioni ed associazioni di categoria.

Quest’anno alla ‘Mostra Internazionale dell’Artigianato’, in campo ci saranno 400 espositori circa, provenienti da ogni angolo d’Italia e da vari paesi esteri, quali Francia, Turchia, Tunisia, Marocco, Perù, Egitto, India, Iran, Madagascar, Pakistan, Nepal e Tibet.

In podcast l’intervista al presidente di Firenze Fiera, Lorenzo Becattini, a cura di Gimmy Tranquillo.

Inoltre, in rappresentanza dell’Ucraina sarà presente in fiera per la prima volta Made in Ukraine, una associazione no profit che fin dal 2013, con il supporto del Ministero della Cultura Ucraina, organizza mostre e festival in tutta Europa per la valorizzazione dell’artigiano ucraino.

“Siamo di fronte all’86 sima edizione di una fiera internazionale che riparte dal vivo dopo due anni di assenza (nel 2021 si è svolta on line) – afferma Lorenzo Becattini – presidente di Firenze Fiera. Il mio sentito ringraziamento va agli espositori che hanno deciso di tornare in Fortezza (ci sarà anche una delegazione di artigiani provenienti dall’Ucraina), alla Regione Toscana con Artex, al Comune di Firenze, alla Camera di Commercio (per il supporto economico che ogni anno elargisce agli artigiani fiorentini iscritti per partecipare alla mostra). Ringrazio fra i nostri partner anche il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, la Fondazione Architetti, la Fondazione Michelucci, la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, l’Osservatorio Mestieri dell’Arte e le associazioni di categoria che da sempre si impegnano per agevolare la partecipazione attiva degli artigiani alla nostra manifestazione. Un ringraziamento particolare alla mia vicepresidente Tamara Ermini, capofila organizzativa di questo evento a fianco di Jean Blanchaert, direttore artistico di MIDA”.

“Mida 2022 è un segnale importanza di ripartenza per la città e per tutta la regione dopo due anni di pandemia – ha commentato Eugenio Giani, presidente Giunta Regionale Toscana – La mostra ritrova finalmente la sua identità con tante iniziative interessanti che danno il senso di una mostra che si apre alle molteplicità di espressioni dell’eccellenza del ‘fatto a mano’.

“Un evento che ogni anno si rinnova portando in scena il meglio dell’artigianato d’eccellenza e ridando fiducia a un settore che vuole ripartire – ha dichiarato l’assessore a Turismo, ambiente, fiere e congressi del comune di Firenze Cecilia Del Re -. Un’edizione che si apre all’ambiente non solo ospitando per la prima volta a Firenze la mostra internazionale della Federazione italiana orchidee, ma anche dando spazio al tema della sostenibilità, del riuso e della collaborazione con start up innovative del settore”.

“L’artigianato è da sempre uno dei pilastri dell’economia toscana, ha commentato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze. “Dopo due anni di emergenza covid è ancora così, con oltre 100mila imprese artigiane in ambito regionale e due indicatori positivi: l’incremento del numero di aziende attive rispetto alle chiusure (per la prima volta dal 2009) e un costante aumento delle società di capitale (7,6% del totale a fine 2021) rispetto a forme giuridiche più tradizionali come società di persone o ditte individuali. Il settore cresce e si attrezza per le nuove sfide. Mida è la vetrina del nostro artigianato di qualità, cioè delle imprese che sono ambasciatrici della toscanità nel mondo. E questa edizione segna la voglia di ripartenza, nonostante le difficoltà e le incertezze del momento. Da Mida 2022 ci aspettiamo un segnale di speranza”.

“Ringrazio tutti quegli artigiani che hanno avuto il coraggio di rimettersi in gioco e le istituzioni che a vario titolo in questi anni difficili sono state vicine a Firenze Fiera, il commento di Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze. Proteggendo l’artigianato, proteggendo i piccoli imprenditori proteggeremo anche quel sapere che deve essere trasmesso alle generazioni future e quel modello di imprenditoria che ancora oggi rappresenta oltre il 95% della nostra produzione e che dovremo aiutare”.

“L’artigianato non è solo cultura, identità e tradizione di un territorio, afferma Alessandro Sorani, presidente Confartigianato Firenze, è economia, vita e fatturato. Noi riusciremo a portare avanti nel mondo il nostro artigianato con più facilità quando riusciremo a raccontarlo come una parte bella ma soprattutto come una parte viva, tenuto conto dei giovani che stanno tornando alla professione artigiana”.

INFO:

🎧 Firenze, il delivery diventa etico e sostenibile: firmato protocollo d’intesa

Il delivery a Firenze cambia volto e le consegne a domicilio dovranno essere nel segno della legalità, della sostenibilità ambientale e sociale ma soprattutto “etiche”.

Questo è lo scopo del protocollo d’intesa promosso dall’assessorato al lavoro del Comune di Firenze e sottoscritto stamani dal Comune di Firenze, Camera di Commercio, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, Legacoop Toscana e le associazioni di categoria Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Cna per il delivery a Firenze.

In podcast l’intervista all’assessora Benedetta Albanese e a Bernardo Marasco di Cgil Firenze, a cura di Lorenzo Braccini. 

Grazie a questo patto tutti i protagonisti del settore consegne a domicilio (imprese e lavoratori) puntano alla legalità, a migliorare la sicurezza dei riders e ad usare mezzi ecologici per le consegne. Saranno introdotti il divieto del lavoro a cottimo, la sicurezza sul lavoro e l’introduzione dei contratti nazionali. L’obiettivo è quello di dare il via allo sviluppo di un market place locale e di trasparenza nelle consegne, che crei maggiore consapevolezza nel consumo e consenta a ciascuno di scegliere attività che abbiano una impronta etica, con attenzione al proprio impatto sociale e ambientale. C’è attenzione anche verso il consumatore. Sarà, infatti, garantita la trasparenza della filiera e le informazioni su chi ha preso in carico la consegna.

Nel dettaglio, le società o cooperative di delivery devono avere alcuni requisiti minimi fra cui coperture assicurative, previdenziali, normative e salariali previste dalla legge e dai vari contratti nazionali di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni sindacali che contengano la figura del rider. Si punta su un corrispettivo orario e algoritmi trasparenti e si vieta l’uso di ranking reputazionale e classifica dei fattorini in base ai giudizi dei clienti o ai tempi di esecuzione della prestazione; le occasioni di lavoro devono essere ripartite con una modalità equa e trasparente. Divieto poi di discriminazione e riconoscimento dei diritti sindacali.

Previsto anche l’utilizzo di mezzi ecologici per le consegne (biciclette, ebike, motorini elettrici, cargo bike) da incentivare nell’ottica di arrivare nel medio periodo ad un modello di delivery ambientalmente sostenibile.

La firma del protocollo

“La pandemia ha accelerato il cambiamento di tanti stili di consumo facendo esplodere il fenomeno delle consegne a domicilio – afferma Aldo Cursano, presidente di Confocommercio Toscana -. I suoi effetti richiedono una condivisione di responsabilità sociale da parte di tutti (enti locali, imprese, sindacati), perché si traducono in nuove forme di lavoro ma anche di traffico e mobilità. Era quindi giusto provare a mettere ordine nel settore anche a livello locale, in attesa di normative nazionali e comunitarie che lo inquadrino meglio”.

“La consegna a domicilio – spiega Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze -, diventata protagonista durante la pandemia, è importante che assuma connotati strutturalmente sempre più etici e socialmente equi. La firma del patto sul delivery è importante perché consente di dare una base per garantire più dignità a questa tipologia di lavoro, contribuendo a contrastare fenomeni di illegalità e di sfruttamento”.

 

🎧 Camera di Commercio. ‘Lotta ai falsi con gli studenti’

Firenze, si è svolto oggi nell’auditorium della Camera di Commercio, l’evento conclusivo, con spettacolo teatrale di Tiziana Di Masi, del progetto di formazione per le scuole, ‘Lotta ai “falsi” con gli studenti’.

L’obiettivo del percorso formativo, promosso dal Comitato lotta alla contraffazione della Camera di commercio di Firenze, è stato quello di sollecitare l’attenzione dei consumatori più giovani verso i rischi potenziali dei prodotti contraffatti e far capire in cosa consiste la produzione di qualità.

In podcast alcune delle dichiarazioni di Franco Baccani, presidente Comitato lotta alla contraffazione, e del prefetto di Firenze, Valerio Valenti, nel servizio di Gimmy Tranquillo.

Il giro d’affari del falso made in Italy vale 6 miliardi di euro a livello nazionale, di cui oltre 2 miliardi riguardano il solo comparto moda. Con l’emergenza covid la situazione è peggiorata e non soltanto per magliette, occhiali e borse. Da gennaio 2020, nel nostro Paese sono stati sequestrati quasi 100mila farmaci illegali e clandestini. Il falso è dappertutto, dai vini ai pezzi di ricambio delle auto. E a gestirlo sono le mafie.

Il percorso formativo è stato promosso dal Comitato lotta alla contraffazione della Camera di commercio di Firenze (in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e con l’Ufficio scolastico regionale della Toscana), e rivolto rivolto agli istituti secondari superiori (6 ore di formazione suddivise in 3 incontri da svolgere con le singole classi, e un evento finale con spettacolo teatrale e contest, con premiazione dei lavori realizzati dagli studenti).

L’iniziativa arrivata quest’anno all’ottava edizione, ha per obiettivo quello di sollecitare l’attenzione dei consumatori più giovani verso i rischi potenziali dei prodotti contraffatti e far capire in cosa consiste la produzione di qualità.

Sono intervenuti all’evento conclusivo del progetto, il presidente della Camera di commercio Leonardo Bassilichi, il prefetto di Firenze Valerio Valenti, l’assessore di Palazzo Vecchio alle Attività produttive e al Bilancio, Federico Gianassi, e il presidente del Comitato lotta alla contraffazione, Franco Baccani. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha inviato un saluto.

A livello mondiale, il giro d’affari della contraffazione si aggira intorno ai 350 miliardi di euro (stime Banca mondiale), mentre per lo Stato Italiano il danno (tra imposte evase su imprese e lavoro dipendente e mancate entrate fiscali dirette) supera i 4 miliardi. Il settore più colpito dal fenomeno della contraffazione è quello del “made in”, un comparto che in Toscana coinvolge oltre 16mila imprese e 107mila addetti che operano alla luce del sole e che sono danneggiati dalle attività di chi produce e commercializza “falsi”.

Manifattura Firenze, +28,2% nel secondo trimestre

Firenze, secondo la Camera di commercio cittadina, il settore della manifattura cittadino, pur con le criticità in atto, quali la carenza di materie prime, le spinte inflazionistiche ed il rincaro dei costi energetici, ha iniziato a compensare le perdite subite nella crisi sanitaria.

La manifattura sta infatti facendo segnare un incremento tendenziale della produzione del 7,4% nel I trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, e del 28,2% tra aprile e giugno andando a recuperare i livelli di attività antecedenti al Covid. Lo rivela l’ultimo report dell’Ufficio studi della Camera di Commercio di Firenze.

Il fatturato segue la produzione con una risalita graduale (+4% nel I trimestre) per poi passare a un recupero più intenso nel II trimestre (+36,4%), alimentato in parte da scorte. Anche il fatturato estero e gli ordinativi esteri evidenziano un ottimo recupero soprattutto nel II trimestre (rispettivamente +11,3% e +16,9%); aumenta il fatturato esportato per la quota detenuta dalle imprese esportatrici (50,2%).

“È ripartita la dinamica della produzione industriale confermando quanto la base manifatturiera fiorentina abbia ‘anticorpi giusti’ per rispondere in modo repentino alle sollecitazioni”, commenta il presidente Leonardo Bassilichi.

Per il segretario generale Giuseppe Salvini “le imprese dimostrano notevole propensione a inserirsi nel recupero dei mercati esteri”. Riguardo al III trimestre il preconsuntivo mostra dinamica positiva che procede a buon ritmo (+12,3% sul trimestre precedente) sebbene con rallentamento “tutto sommato atteso e dipendente da un grado di incertezza legato a fattori di mercato come: ‘rotazione’ della domanda da industria a servizi; criticità negli approvvigionamenti (scarsità di semilavorati e aumento costi di trasporto); difficoltà nell’evasione delle commesse”.

La dinamica – sempre il report – si è stabilizzata su un buon valore con variazione acquisita che dovrebbe andare oltre il 10% nella media 2021 rispetto all’anno precedente. L’indice di fiducia delle imprese, come sintesi dei saldi delle valutazioni per il prossimo semestre su produzione, occupazione, ordini e sulla situazione economica della città metropolitana, sembra orientato a un miglioramento per il II semestre 2021 in cui i saldi tendono a migliorare per tutte le componenti.

🎧 Camera di Commercio di Firenze premia 100 imprese

Firenze, si è tenuta la cerimonia di consegna del riconoscimento “Firenze ed il Lavoro”, il tradizionale premio che la Camera di commercio assegna alle 100 aziende che più si sono distinte in vari settori dell’economia.

Aziende storiche con più di 50 anni di attività, ma anche imprese giovanili e femminili, digitali, green. La Camera di commercio di Firenze ha premiato oggi 100 imprese che si sono distinte nell’area metropolitana fiorentina: si tratta di coloro che hanno vinto il bando ‘Firenze e il lavoro’, indetto nel 2019 e rimandato causa Covid.

In podcast l’intervista al presidente della Camera di commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi, a cura di Gimmy Tranquillo.

Nell’elenco figurano 31 imprese con mezzo secolo di storia alle spalle, 25 guidate da donne imprenditrici, 19 scelte per le produzioni tipiche legate alle tradizioni del territorio, otto che hanno scommesso sull’innovazione digitale, sette coinvolte nei servizi turistici, cinque gestite da under 35, tre sul settore agrifood e due legate alla green economy.

A consegnare le spille commemorative – che rappresentano l’antico stemma dell’arte della lana e simbolo della Camera di commercio di Firenze fondata nel 1770 – il presidente Leonardo Bassilichi, l’assessore alle attività produttive del Comune di Firenze Federico Gianassi. Ha partecipato il governatore Eugenio Giani.

“Io sono un imprenditore, sono esattamente come voi, parliamo la stessa lingua – ha affermato Bassilichi rivolgendosi ai premiati -. Quando nacque la Camera, nacque per aiutare le imprese, che sono il cuore pulsante dell’economia”. “Il premio riconosce ciò che si è fatto nel passato ma va anche considerato uno stimolo per il futuro – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella con un messaggio in video -. Abbiamo tanta strada da fare, Firenze e tutto il territorio metropolitano escono da un periodo molto difficile che però non ci ha piegato. Siamo più consapevoli ma anche più forti”.

“E’ un premio molto importante – ha aggiunto Gianassi – perché restituisce merito a tante imprese che si sono distinte nel campo economico, lavorativo, sociale e culturale”.

 

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