Barone, il Franchi sembrava le Cascate del Niagara

”Con la pioggia allo stadio Franchi sembrava ci fossero le cascate del Niagara…”. Lo ha detto il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, intervenendo in una trasmissione di Italia 1 dopo il sofferto pareggio di ieri sera contro il Genoa.

”E’ un impianto che dimostra tutti i suoi 90 anni, molto fragile – ha aggiunto il dirigente viola – Siamo disposti a fare lo stadio nuovo, abbiamo detto sì alla proposta del sindaco di
Firenze, sl resto deve intervenire il Comune”.
Quindi Barone ha voluto lanciare provocatoriamente una proposta: ”Si potrebbe costituire un fondo e tutti quelli che scrivono e parlano del Franchi, iniziando dalle archistar,
potrebbero mettere soldi per il Comune. Vediamo se saranno abbastanza per restaurare lo stadio”.

Poi ha commentato il risultato di ieri arrivato per i viola al 98′: ”La squadra ha lottato fino all’ultimo dimostrando di non voler uscire dal campo senza ottenere qualcosa ed è stato un
segnale importante, magari avremmo meritato più di un punto ma adesso dobbiamo già pensare alla prossima gara”. Che sarà la difficile trasferta a Bergamo contro l’Atalanta
contro cui Prandelli sarà uno degli ex: ”Appena ci ha dato la sua disponibilità ci siamo orientati su di lui, ha voglia di portare la Fiorentina in alto, le voci su Sarri e Spalletti non
sono vere”.

Commisso jr. e Barone in isolamento dopo riunione con De Laurentiis

Erano presenti alla riunione di Lega con De Laurentiis, risultato positivo al covid

Sono in isolamento nelle loro abitazioni in attesa dell’esito del tampone i due dirigenti della Fiorentina Joe Barone e Joseph Commisso, figlio del presidente Rocco Commisso. Ieri avevano partecipato alla riunione di Lega, dove era presente anche il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis, oggi risultato positivo al covid. E’ quanto si apprende in ambienti del club viola.
La decisione di mettersi in isolamento e aspettare l’esito del tampone, a quanto si è appreso, è stata presa autonomamente, a scopo cautelativo e in assenza di sintomi.

Barone ai tifosi, Franchi solo se come diciamo noi, altrimenti Campi

Firenze, i sostenitori viola si sono radunati a Ponte a Greve nel tardo pomeriggio e poi con auto e motorini hanno formato un corteo che si è snodato lungo le strade principali di Firenze, a suon di clacson e sventolando bandiere e sciarpe viola sono arrivati allo stadio Franchi.

La manifestazione è stata organizzata dai club della curva Fiesole, dell’Associazione tifosi fiorentini e dal Centro coordinamento viola club, ed alla fine ha visto oltre un migliaio di partecipanti. Arrivati allo stadio sulle cancellate dietro la curva Fiesole hanno esposto uno grande striscione con l’immagine di alcune ruspe che demoliscono le curve del Franchi.

Tra cori e fumogeni viola è spuntato anche il dg della Fiorentina Joe Barone che uscendo dal Centro sportivo, con mascherina viola sul volto, si è intrattenuto con alcuni sostenitori e ha chiamato per telefono negli Stati Uniti il presidente Rocco Commisso.

“Se potremo intervenire sul Franchi che è il vostro stadio allora questo diventerà anche il nostro. Ma se la legge non cambierà e non potremo effettuare lavori importanti allora dovremo spostarci altrove, quindi a Campi Bisenzio”, ha detto il direttore generale della Fiorentina Joe Barone parlando ai numerosi tifosi.

”Da parte di Rocco e di tutta la sua famiglia vi vogliamo ringraziare perché oggi avete inviato un messaggio molto importante” ha concluso Barone rivolgendosi sempre ai tifosi.

Per sostenere la battaglia di Rocco Commisso per lo stadio: i tifosi viola hanno scelto l’ironia facendo arrivare alcune ruspe nel piazzale Maratona davanti allo stadio Franchi e al Centro sportivo ‘Davide Astori’. Chiaro l’intento: manifestare la loro idea su un argomento che sta tenendo banco da anni a Firenze, senza per adesso aver trovato soluzioni.

Fiorentina: incontro sindaco Campi-Barone su stadio

“Siamo qui per iniziare il processo stadio con il Comune – ha detto Barone prima dell’incontro – Campi Bisenzio è una delle opzioni per il nuovo stadio e speriamo di arrivare il prima possibile a farla diventare la realtà della Fiorentina”.

Incontro oggi tra il direttore generale della Fiorentina Joe Barone e il sindaco di Campi Bisenzio (Firenze) Emiliano Fossi in merito all’ipotesi della realizzazione del nuovo stadio del club viola, che nei giorni scorsi ha opzionato alcuni terreni nel territorio campigiano. “Siamo qui per iniziare il processo stadio con il Comune – ha detto Barone prima dell’incontro -. Cominciamo questo processo, poi vediamo quanto sarà lungo. Campi Bisenzio è una delle opzioni per il nuovo stadio e speriamo di arrivare il prima possibile a farla diventare la realtà della Fiorentina.

Come molte cose c’è tanto lavoro da fare, i tecnici sono già al lavoro. Siamo qui per capire i passi per completare l’iter del progetto”. Una delle opzioni resta sempre lo stadio Artemio Franchi di Firenze, nonostante i problemi fatti emergere dalla Soprintendenza alle belle arti, e Barone ha sottolineato che: “Si lavora ogni giorno, la Fiorentina rispetta la Soprintendenza e il lavoro che fa. La Fiorentina vuole fare le cose entro le leggi. Continuiamo a lavorare per dare un nuovo stadio al popolo viola, sono 20-30 anni che si parla di stadio. Vogliamo lavorare in silenzio per arrivare all’obiettivo”. Rispondendo a chi gli chiedeva del nuovo aeroporto, Barone ha osservato che “ci sono due progetti importanti nell’area di Firenze. Uno è l’aeroporto, e anche noi vogliamo come tutti un aeroporto funzionale con una pista nuova. Ma vogliamo anche lo stadio”. “Era un incontro importante da fare perché nei giorni scorsi c’è stata una novità importante – ha detto Fossi parlando con i giornalisti -: la Fiorentina ha opzionato i terreni di Campi Bisenzio, ed era quindi importante vederci per coordinarci dopo questo primo atto formale e di assoluta rilevanza: era un incontro per impostare il lavoro che c’è da fare su quell’area tra Comune e Fiorentina ed un passaggio tra i proprietari dell’area ed il club viola”.

Coronavirus: Fiorentina; Barone ‘situazione sotto controllo’

“Al momento la situazione è abbastanza sotto controllo alla Fiorentina. I nostri tre calciatori colpiti sono completamente negativi. Abbiamo avuto un’altra decina di persone tra medici, fisioterapisti e relative famiglie, alcune anche con situazioni molto serie, per fortuna ora la situazione è sotto controllo”.

Così Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, racconta a Radio Sportiva la situazione sui contagi da coronavirus in casa viola: ” Fortunatamente ci siamo mossi per tempo, chiudendo subito centro sportivo e sede, seguendo tutti i protocolli di sicurezza.
Speriamo che il peggio sia passato”. Barone affronta poi il tema conclusione dei campionati: “Per il bene del calcio sarebbe bene concludere questa stagione senza
sacrificare la prossima. Prima di tutto, però, viene la salute e la gente sta morendo. Se non ci sono rischi per squadre e addetti ai lavori è giusto giocare, altrimenti no. Si deve
guardare a lungo termine”. E la questione stipendi dei calciatori: “Il comunicato della Lega è stato richiesto da tutte le società di Serie A. In questo confronto siamo stati molto
uniti. La questione stipendi non si limita solo a quelli dei giocatori, ma è un discorso molto più ampio sulla sopravvivenza del calcio italiano dopo questa crisi. Ora ci aspettiamo un
grande senso di responsabilità, di collaborazione e di presa di coscienza da parte dei calciatori. Non si parla solamente dei giocatori, sia FIFA che UEFA devono intervenire. Sono sicuro che tanti giocatori sono disposti ad aiutare. O ne usciamo uniti e compatti, o andremo tutti a casa. Situazione nel nostro spogliatoio? Ho parlato con i nostri capitani, vogliono come funziona il sistema”. Il dg viola infine su Federico Chiesa:
“Con lui abbiamo un ottimo rapporto, sincero, siamo contenti entrambi. C’è grande serenità e rispetto da parte sua, della sua famiglia e da parte nostra. Alla Fiorentina i giocatori devono arrivare per restare, qui possono crescere, maturare e anche andare in Nazionale. Quando questa situazione sarà alle spalle ci sarà modo per parlare”.

ESPN: “Rocco Commisso sta cercando di salvare la Serie A”

Così si legge nel titolo di un lungo articolo apparso sul sito di ESPN, una emittente televisiva statunitense che trasmette programmi dedicati unicamente allo sport 24 ore su 24, nel quale Rocco Commisso spiega sia la sua ‘esplosione’ nei confronti di alcune decisioni arbitrali, sia cerca di spiegare al suo pubblico americano le incredibili difficoltà che ci sono in Italia per costruire uno STADIO.

“Quando la cameriera viene a prendere l’ordinazione per i nostri drinks – inizia il racconto del giornalista di ESPN James Horncastle – sono curioso di sapere cosa sceglierà Rocco Commisso. Ordina una bottiglia di acqua minerale, e non una tazza di tè, la bevanda che Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus, ha raccomandato a Commisso per calmarsi prima di parlare con i media”.

“Una settimana dopo la scelta dell’arbitro, che ha fatto tanto arrabbiare Commisso a Torino, è abbastanza tranquillo, senza però essersi rassegnato completamente. Il suo commento ‘Sono disgustato’ potrebbe avergli giovato a Firenze, ed aver solo rafforzato l’approvazione tra i tifosi locali, per aver scritto il suo nome nell’amara, storica, rivalità con la Juventus, ma non era voluto come un attacco alla Vecchia Signora”.

“Quello non era ‘Rocco attaccare la Juventus’, afferma Commisso. ‘Quando vennero qui a Firenze, abbiamo steso il tappeto rosso. Gianluigi Buffon si avvicinò dicendo: Voglio andare a vedere Rocco. Ci siamo abbracciati e baciati. È stato un gentiluomo. L’avversario ed il posto non erano altro che una coincidenza, ma il secondo rigore, che fosse per la Juventus o no, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso'”.

“‘Sono esploso al secondo rigore, soprattutto dopo essere andato negli spogliatoi’, spiega Commisso. ‘Ho avuto un problema con l’accumularsi di tutto quello che era successo’. Per Commisso e la dirigenza della Fiorentina, è stata l’ultima decisione arbitrale a lasciare perplessi (le decisioni di rigore nelle partite contro il Genoa e l’Inter avevano anche innescato l’ira di Commisso) in questa stagione”.

Più avanti nell’articolo il giornalista ritorna sull’immagine di Commisso come salvatore del campionato di calcio italiano: “I soldi spesi indicano semplicemente il desiderio di Commisso di migliorare la Fiorentina e aiutare la Serie A, a diventare uno spettacolo più avvincente. Chi è con lui? ‘Il nostro obiettivo fin dal primo giorno’, afferma Commisso, ‘è far crescere il calcio italiano in tutto il mondo'”.

E poi non poteva mancare l’argomento ‘Stadio’, per trattare il quale il giornalista di ESPN chiama in causa anche l’amministratore delegato della Fiorentina Joe Barone: “‘Il problema più grande che abbiamo nel calcio italiano in questo momento sono gli stadi e le infrastrutture’, dice Joe Barone, che ha visitato il campo di allenamento all’avanguardia del Tottenham a Enfield con il figlio Giuseppe”.

“Il prossimo anno l’Artemio Franchi festeggerà il suo 90° compleanno. La Fiorentina non lo possiede. Al momento pagano 2 milioni di euro all’anno in affitto per usarlo, inclusi gli uffici e il campo di addestramento adiacente. ‘Ora abbiamo un problema in arrivo per la prossima stagione’, rivela Barone. ‘L’illuminazione: prima di tutto non producono più le lampade per i proiettori, in secondo luogo, non soddisfa più gli standard UEFA’. Effettuare tali aggiustamenti probabilmente costerà alla Fiorentina un altro paio di milioni. ‘Lo faremo’, promette Commisso. Proprio come hanno dovuto spendere soldi per il campo entro una settimana dall’inizio della Coppa Italia, sgomenti dalle condizioni in cui era stato lasciato durante l’estate”.

“Nonostante tutto il fascino del Franchi, – cerca di spiegare ai lettori americani il giornalista – la sua tettoia autoportante, le sue scale a chiocciola, la torre Maratona, esempi del movimento architettonico noto come razionalismo italiano, non ci sono servizi igienici funzionanti nella Curva, i fan meritano di essere molto più vicini all’azione e c’è così tanto spazio morto, rimasto non commercializzato. Nel quadro del Fair Play finanziario, il potere di spesa della Fiorentina dipende dall’aumento delle entrate, ed il Franchi, che rende solamente 8 milioni di euro a stagione, rappresenta un limite, in più la protezione delle sue strutture storiche, rende un restyling una sfida. Commisso dovrebbe effettivamente costruire uno stadio all’interno di uno stadio”.

“‘Sono venuto qui pensando che negli ultimi anni fosse stato fatto molto lavoro con i permessi, la pianificazione, il sito e il luogo dove costruire’ – spiega Commisso lasciando intendere che, quando ha comprato la Fiorentina, in qualche modo gli è stata venduta una situazione peggiore della realtà – ‘Assolutamente no. … Ho cercato di essere rispettoso dal primo giorno in cui sono venuto qui, lavorando prima con il Franchi. Abbiamo proposto qualcosa per il Franchi che poteva essere fatto molto rapidamente. È stato rifiutato in gran parte dalla Soprintendenza delle belle arti. Poi abbiamo lavorato alla Mercafir pensando che il sito di Mercafir fosse pronto, ma non è ancora pronto’. Il terreno è valutato € 22 milioni, troppo alto secondo le stime della Fiorentina, in più altri costi diretti che il club dovrebbe sostenere, renderebbero il prezzo complessivo della costruzione di uno stadio in quella posizione, vicino all’aeroporto, a circa cinque chilometri fuori città, alto in modo proibitivo”.

“Nonostante i migliori sforzi della Fiorentina negli ultimi otto mesi, – conclude James Horncastle – non sono stati compiuti progressi significativi e i piani per completare un nuovo Stadio entro settembre 2023 sono in ritardo. ‘Sono deluso per i tempi’ afferma Commisso. ‘Stiamo assistendo alla costruzione di stadi in Germania, Spagna, Inghilterra, Francia. Perché non in Italia?”.

Il giornalista poi si sofferma ancora sul nobile intento del Presidente della Fiorentina: “Commisso afferma che la sua motivazione per investire nella Serie A, è stata quella di restituire qualcosa al paese che aveva lasciato da dodicenne. Ha compiuto 70 anni a novembre. ‘Sono limitato in quello che posso fare’, dice, ‘a causa del fattore stadio. Poi c’è il fattore età perché non sono giovane e voglio poter lasciare qualcosa a Firenze'”.

L’articolo si conclude con un tributo alla grande popolarità che Rocco Commisso è riuscito a costruirsi tra i tifosi viola, nel relativamente breve periodo che è Presidente della Fiorentina: “Dieci minuti prima della fine della partita di sabato contro l’Atalanta – racconta il giornalista di ESPN – i tifosi hanno dispiegato un altro striscione alla Fiesole. Non importava che la Fiorentina stesse perdendo e che la zona retrocessione fosse ora più vicina di quella europea. ‘Forza Rocco’, si leggeva ‘Florence è con te’. I fan vedono il quadro generale. Ma la Lega Serie A? E il Comune? Questa è la domanda”.

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