Toscana, legalità: Andrea Bigalli guiderà comitato indirizzo osservatorio regionale

Bigalli è referente di Libera per la Toscana. E’ quanto previsto da un atto approvato oggi a maggioranza dal Consiglio regionale.

Tra i consiglieri regionali che faranno parte del comitato  di indirizzo dell’osservatorio regionale della legalità, strumento pensato per elaborare linee guida e buone pratiche per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzataci sono Iacopo Melio (Pd) e Valentina Mercanti (Pd) per la maggioranza e Luciana Bartolini (Lega) per l’opposizione. A loro si aggiungono i rappresentanti della Giunta regionale (Salvatore Calleri), di Anci Toscana (Gabriele Berni, Ilaria Santi, Liuba Ghidotti) e di Upi Toscana (Sara D’ambrosio).

Andrea Bigalli, referente libera Toscana, sarà il presidente .  Il presidente della commissione affari istituzionali e consigliere Pd Giacomo Bugliani ha detto che “con la nomina del comitato aggiungiamo un tassello istituzionale importante nell’attività di promozione della legalità e nel contrasto alla diffusione del fenomeno delle infiltrazioni criminose nel nostro tessuto socio produttivo”.

Il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli ha ricordato che “grazie alla legge approvata a giugno dell’anno scorso, su proposta del gruppo del Pd abbiamo rafforzato l’osservatorio, definendo la composizione del comitato di indirizzo, estendendo i suoi compiti anche all’analisi delle cause principali dei fenomeni di infiltrazione malavitose del lavoro irregolare, della corruzione, dell’usura, dell’estorsione e del riciclaggio presenti nel territorio regionale”. Critico, invece, il M5s che non ha partecipato al voto perché “la scelta del presidente dovrebbe avvenire in seno al collegio dei nominati”.

“Don Andrea Bigalli e Salvatore Calleri – aggiungono le consigliere M5s Irene Galletti (capogruppo) e Silvia Noferi – hanno dimostrato sul campo, e con i fatti, il loro valore dunque nessun pregiudizio politico sui nomi, ma sulla modalità di scelta, che di fatto si è trasformata in uno sterile braccio di ferro ideologico tra maggioranza e centrodestra”.

Transgender, Melio (Pd): “L’odio non ha identità, solidarietà ad Istituto Sassetti Peruzzi”

Transgender: “Non si smentisce la Lega nell’attaccare l’Istituto superiore Sassetti Peruzzi, al quale va il mio massimo sostegno per aver preso una posizione che, nel 2021, dovrebbe essere vista come naturale e non certo scomoda o inusuale” – scrive in una nota il Consigliere Regionale PD Iacopo Melio in polemica con la Lega.

“La creazione di “alias” sui documenti per le persone transgender è un qualcosa che, da tempo, si inizia a vedere per poter accedere a più servizi – dichiara Melio –  Un aiuto non solo sociale ma anche psicologico, dal momento che convivere per troppo tempo con il proprio nome di nascita può rappresentare una vera e propria violenza per chi sta affrontando un percorso di transizione”.

“Riportarle il “nome di elezione”, ovvero quello scelto in base alla propria percezione di sé, degli studenti transgender sui documenti scolastici, è una scelta già intrapresa da altri istituti come il liceo Marco Polo di Venezia: appellarsi ad una legge, peraltro del 1982, e non al buonsenso, significa ancora una volta calpestare i diritti di chi, semplicemente, chiede di poter essere se stesso – continua la nota.

Il riferimento è alla denuncia del vicepresidente del Consiglio comunale e Consigliere della Lega Emanuele Cocollini in merito a “L’iniziativa promossa dal preside  dell’Istituto Sassetti Peruzzi Osvaldo Di Cuffa di consentire, su richiesta degli alunni, di cambiare il loro nome anagrafico e di conseguenza modificare i documenti ufficiali interni all’istituto, è dannosa è illegale”.

“In Italia – continua Cocollini – la riassegnazione di sesso e genere è consentita dalla Legge 14 aprile 1982, n. 164: “Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso”. Solo al termine del percorso di affermazione di genere si può avanzare domanda al Tribunale competente per ottenere l’autorizzazione alla riassegnazione del sesso e al cambiamento del nome. Ci chiediamo pertanto se il Preside Di Cuffa sia adeguato al ruolo ed invitiamo le istituzioni scolastiche ad intervenire per riportare la legalità all’interno della scuola Sassetti. Fin da subito, vigileremo che questo accada”.

“Veramente replica Melio –  in una società in cui ogni giorno account falsi sui social network si permettono, dietro identità anonime, di spargere odio e intolleranza sul web restando così impuniti, ci preoccupiamo di una “carriera alias” che non solo non fa nulla di male, ma garantisce il rispetto dell’identità altrui?”.

Pd: Nardini, assemblea chieda a Zingaretti restare. Melio, no momento divisioni

Le dimissioni annunciate dal segretario Nicola Zingaretti sono “un gesto doloroso e generoso verso il Pd a cui spero. che l’assemblea nazionale risponda chiedendogli di restare”. Lo ha dicharato in una nota Alessandra Nardini, assessora regionale toscana, componente della direzione nazionale e dell’assemblea nazionale del Pd, dove è fra gli esponenti di spicco dell’ala zingarettiana in Toscana.

Nardini chiede di “affrontare finalmente una discussione cruda e vera sull’indisponibilità oggettiva di una parte del nostro partito ad abbandonare le rendite di potere correntizie e
a permettere il cambiamento. Io dico avanti con il cambiamento, con ancora più nettezza e coraggio, e mai e poi mai permettere di tornare al Pd perdente del 2018”.
L’esponente toscana parla di un “susseguirsi continuo e irresponsabile di attacchi interni” nei confronti di Zingaretti: “Che in piena pandemia – aggiunge – con migliaia di persone
malate e con lavoratrici, lavoratori e imprese in affanno ci siano dei dirigenti del mio partito che passano le giornate a confezionare comunicati stampa per attaccare il segretario e per
parlare di posti, accordi, alleanze mi fa imbarazzare”.

“Caro Nicola Zingaretti, nonostante le difficoltà personali di questi ultimi mesi dovute
alla mia convalescenza dal Covid, ho seguito il dibattito che si è sviluppato all’interno del Pd e non posso che rinnovarti la mia stima per il tuo impegno costante nel tenere unito il campo progressista. Non è il momento delle divisioni e delle polemiche, delle correnti e delle tifoserie. Serve invece coraggio e speranza per rimettere al centro il futuro e i
diritti di tutte e di tutti”. Così il consigliere regionale Jacopo Melio, attivista per i diritti delle persone diversamente abili e campione di preferenze del Pd alle ultime elezioni regionali in Toscana.

“Nel mio piccolo – aggiunge in una nota Melio che è stato lungamente ricoverato a causa del Covid – sarò al tuo fianco per rilanciare insieme, ma solo tutti insieme, l’idea di un partito aperto e all’altezza delle sfide dei nostri tempi, ora più che mai necessario. Un abbraccio e forza”.

Iacopo Melio nuovamente ricoverato per Covid-19

Firenze, nuovamente ricoverato all’ospedale San Giuseppe di Empoli a causa del Coronavirus Iacopo Melio, consigliere regionale, attivista per i diritti delle persone diversamente abili e campione di preferenze del Pd alle ultime elezioni regionali in Toscana.

Ne dà notizia lo stesso Iacopo Melio attraverso la sua pagina ufficiale Facebook: “Da mercoledì sono in ospedale – sottolinea – Faranno esami e accertamenti per capire alcune cose legate ai sintomi del Covid, che continuano ad essere forti, e ad una perdita di peso importante che dovrò tenere sotto controllo e recuperare il prima possibile, ritornando a mangiare cibo normale, dato che al momento è più di un mese che vado avanti soltanto a integratori liquidi, a causa della tosse e di problemi di deglutizione”.

“Ci vorrà tempo e pazienza per recuperare ciò che ho perso – aggiunge -. E io mi sento molto Peter Griffin quando, di punto in bianco, si dimentica addirittura come ci si mette seduti. Ma lo recupereremo e tutto questo finirà, prima o poi, al di là delle cicatrici che potranno rimanere”. Melio ringrazia i medici del San Giuseppe “perché mi stanno seguendo in queste montagne russe faticose in modo attento, premuroso e professionale”. ⠀

“Un abbraccio, e fate a modino, che è una brutta bestia e dobbiamo vincere noi”.

Natale in ospedale per Melio: “L’inferno è il reparto covid, questa non è un’influenza”

Un Natale in ospedale per Jacopo Melio, consigliere regionale, attivista per i diritti delle persone diversamente abili e campione di preferenze del Pd alle ultime elezioni regionali in Toscana. Conosciuto anche per la sua associazione #vorreiprendereiltreno.

Melio è ricoverato da giorni all’ospedale San Giuseppe di Empoli (in provincia di Firenze) nel reparto Covid, dopo aver contratto il Coronavirus. Il consigliere regionale di 28 anni ha voluto scrivere una lettera per raccontare questi giorni difficili. Una malattia contratta, nonostante la sua massima attenzione, in questi mesi, ad evitare contatti esterni e ad uscire di casa. Moltissimo l’affetto ricevuto dal consigliere regionale Jacopo Melio sui suoi profili social, in particolare su Facebook dove ha pubblicato una lettera.

“L’inferno è al reparto Covid del San Giuseppe – scrive Melio su Facebook -, e due notti fa, in un momento di tregua, ho scritto una lettera per raccontarlo. Perché al dolore, quando si può, bisogna sempre dare una forma utile. Soprattutto adesso, quando c’è chi continua a sminuire gli incubi peggiori”.

Melio spiega, in un post di ieri, che la sua condizione è “stabile ma non ancora sicura, resterò in ospedale finché sarà necessario per stare più tranquilli”, “questa non è ‘un’influenza’, tantomeno un gioco, e vedere che c’è anche chi non si aspetta una pronta risposta, riporta finalmente alla giusta misura delle cose. Ora serve solo tempo, pazienza e cura, poi ci sarà modo di tornare. Non sarà immediato ma sarà presto”.⠀Da Melio “un pensiero alle oltre 70mila persone che questo anno ci ha portato via” a causa del virus.

Lorenzo Braccini

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