Nuova struttura di senologia clinica a Firenze

Nuova struttura di senologia clinica a Firenze. Inaugurata stamani dal presidente Eugenio Giani e dalla direttrice Katia Belvedere.

Una nuova struttura di senologia clinica è stata inaugurata ufficialmente oggi all’Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica) di Firenze, in una cerimonia a cui hanno preso parte, fra gli altri, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani col direttore generale di Ispro Katia Belvedere. La nuova struttura è dotata di sei ambulatori, due mammografi, sei workstation mammografiche, tre ecotomografi dedicati alla senologia, nuovi spazi per utenza e personale sanitario. Entro il mese di luglio 2023 la struttura erogherà anche la metodica della mammografia con mezzo di contrasto, essendo in corso di completamento le procedure di attivazione. E’ attivo un servizio di comunicazione della diagnosi oncologica, con spazi e personale medico e infermieristico dedicato. Nella struttura operano più di 15 unita di personale fra medici radiologi, infermieri e tecnici sanitari di radiologia medica. “Come Regione Toscana siamo molto contenti di avere dato il via per la realizzazione e l’inaugurazione del nuovo polo di senologia clinica presso l’Ispro”, ha detto Giani, secondo cui iniziative del genere rappresentano “il segno di una Toscana che va avanti nella lotta al tumore, e contemporaneamente accresce il livello di qualità dei propri servizi sanitari”.

Prevenzione, Ispro ‘Toscana ai vertici per screening dei tumori’

Prevenzione, Ispro, ‘Toscana tra migliori in Italia per screening dei tumori’ – Nel 2021 la Toscana ha registrato performance sugli screening di prevenzione oncologica migliori rispetto alla media italiana.

In particolare, l’indicatore di copertura del nuovo sistema di garanzia (Nsg), che indica la percentuale di persone che hanno fatto il test a seguito di un invito rispetto alla popolazione bersaglio per quell’anno, è pari in Toscana al 64% per lo screening mammografico a fronte del 46% dell’Italia, del 63% del Nord, del 48% del Centro e del 23% del Sud. E’ quanto emerso in occasione della giornata di approfondimento organizzata, oggi a Firenze, da Ispro, l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica della Toscana.
Da quanto emerso, inoltre, l’indicatore Nsg risulta in Toscana, sempre con riferimento all’anno 2021, al 64% per lo screening cervicale contro il 35% dell’Italia, il 41% del Nord, il 44% del Centro e il 22% del Sud. Infine, per lo screening colorettale, la Toscana registra una percentuale pari al 46%, rispetto al 30% dell’Italia, al 45% del Nord, al 31% del Centro e al 10% del Sud. Secondo i dati rilevati dal Registro tumori della Regione Toscana nel quinquennio 2013-2017, ogni anno sono stati diagnosticati circa 25.000 nuovi tumori, di cui il 51% negli uomini e il 49% nelle donne.
I più diagnosticati nelle donne sono il tumore della mammella che rappresenta il 29%, seguito dal tumore del colon-retto (11,5%) e al terzo i tumori del polmone (7%), mentre negli uomini al primo posto c’è il carcinoma prostatico (17%), seguito dal tumore del polmone (15%) e al colon-retto (12%).
“La performance della Toscana nello svolgimento di attività di screening è una delle migliori di Italia – ha detto il direttore generale di Ispro Katia Belvedere .- La Toscana è stata tra le più resilienti sul tema delle attività di screening anche nel dopo pandemia, siamo in un’ottima posizione, con un ottimo livello su tutti e tre gli screening”.
L’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini ha poi spiegato che la “Toscana è una delle regioni che ha più sviluppato gli screening oncologici nel nostro Paese e che ha raccolto i maggiori tassi di adesione tra la popolazione”. L’assessore ha annunciato anche il futuro piano di riorganizzazione e sviluppo degli screening secondari che vedrà la luce entro l’estate (AUDIO).

 

Tumori: Ispro, su screening Toscana ha recuperato ritardi

E’ quanto detto, secondo una nota, da Gianni Amunni, direttore dell’Ispro (l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), ascoltato dalla commissione Sanità del Consiglio regionale per fare il punto sulla situazione degli screening

La Toscana ha recuperato i ritardi sugli screening oncologici di prevenzione accumulati nei mesi di lockdown: il ritardo per le mammografie sarà completamente azzerato il 31 gennaio, quello per i test per il collo dell’utero a fine febbraio e per il test per il colon a fine marzo.

E’ quanto detto, secondo una nota, da Gianni Amunni, direttore dell’Ispro (l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), ascoltato dalla commissione Sanità del Consiglio regionale per fare il punto sulla situazione. “La nostra capacità di recupero è stata fra le migliori in Italia”, ha commentato Amunni.

Il direttore dell’Ispro ha spiegato che nel 2019 gli screening di prevenzione in Toscana avevano raggiunto “ottimi risultati, superiori alla media italiana, in termini di estensione e di adesione”, ma a causa dell’emergenza Covid gli screening di primo livello sono stati bloccati per due mesi.

“In Toscana abbiamo proseguito il lavoro con gli screening di
secondo livello, cioè gli approfondimenti per i casi sospetti – ha detto – ma è innegabile che la sospensione abbia avuto conseguenze dolorose anche qui: 197 tumori alla mammella, 248 lesioni del collo dell’utero e 77 casi di cancro al colon retto non diagnosticati nel periodo”. Dalla fine del lockdown, ha aggiunto Amunni, “abbiamo lavorato con il massimo impegno, facendo screening tutti i giorni fino alle 21, garantendo distanziamento e sicurezza, per recuperare il ritardo accumulato”.

Resta, però, il problema della minore adesione agli screening, dovuta alla paura del Covid su cui Amunni ha lanciato un appello: “Oltre alla pandemia ci sono tanti aspetti della
salute pubblica che non possono essere trascurati. Ricordatevi che la pandemia finirà, ma il cancro resterà, e purtroppo con un carico di pazienti aumentato”.

Tumore al seno: la Toscana stabilisce la gratuità dell’esame molecolare

La Regione  è la seconda in Italia, dopo la Lombardia, ad aver introdotto il test genomico gratuito per le pazienti con tumori della mammella in stadio iniziale.  “La decisione della Giunta – ha detto oggi Gianni Amunni, direttore generale dell’Ispro  – rivoluziona l’approccio terapeutico e garantisce uniformità di cura”.

La Giunta regionale della Toscana ha approvato la delibera che stabilisce la rimborsabilità dei test genomici nel tumore della mammella. La Toscana, che registra ogni anno circa 3.500 diagnosi, è la seconda Regione, dopo la Lombardia (e la Provincia Autonoma di Bolzano), ad assumere una decisione di questo tipo, che garantisce la completa uniformità su tutto il territorio regionale della diffusione del test genomico gratuito.

“L’introduzione dei test genomici nel percorso clinico delle pazienti colpite da carcinoma mammario rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra Istituzioni, pazienti e comunità scientifica, costituendo un modello di terapia personalizzata economicamente sostenibile e fortemente integrato con i percorsi diagnostico-terapeutici tradizionali – spiega Gianni Amunni, Direttore Generale Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (ISPRO)”. L’indicazione all’esecuzione del test verrà fatta dal Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM), presente in ogni Breast Unit. “Plaudiamo alla decisione della Toscana – afferma Saverio Cinieri, Presidente eletto Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) -. I test genomici sono un tassello fondamentale dell’oncologia di precisione. Per questo, AIOM ha chiesto che tutte le Regioni stabiliscano la gratuità dei test genomici, seguendo l’esempio della Lombardia e della Toscana”.“L’adozione dei test genomici comporta evidenti benefici clinici, migliora la qualità di vita delle pazienti e permette un risparmio economico per il sistema sanitario – sottolinea Pinuccia Musumeci, Presidente di Toscana Donna e portavoce di tutte le associazioni regionali che si occupano di tumore al seno -. Lo scorso 20 febbraio abbiamo presentato la richiesta di rimborsabilità del test alla Commissione sanità e politiche sociali del Consiglio regionale della Toscana.  La delibera della Giunta è l’atto finale che segna un importante traguardo.”.

Tumori: in Toscana intesa Ispro-Misericordie per la prevenzione

Sviluppare e implementare insieme le attività di prevenzione oncologica in Toscana è l’obiettivo di un accordo sottoscritto dalla Federazione delle Misericordie della Toscana con l’Ispro, Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica.

L’intesa, spiega una nota, prevede la collaborazione dei due firmatari per una serie di azioni tra cui: un programma di screening per il carcinoma colorettale; attività di prevenzione per quello mammario mediante mammografie, con unità mobili, per le donne tra i 45 e i 74 anni. E ancora, prevenzione secondaria dei tumori cutanei, in particolare melanomi, e dei tumori del polmone, insieme, tra l’altre. a attività per informare e sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione primaria.
L’intesa, che avrà la durata di un anno ed è rinnovabile per altri otto, prevede anche tra i firmatari uno “scambio di esperienze dei diversi attori che operano nell’ambito delle attività di prevenzione oncologica” e “l’adozione di nuovi strumenti e il potenziamento degli esistenti al fine di sviluppare una conoscenza integrata e il coordinamento delle azioni”.
“Da sempre facciamo della prevenzione sanitaria uno dei capisaldi della nostra missione – afferma la Federazione regionale delle Misericordie -. Abbiamo accolto immediatamente la proposta che ci è stata fatta da Ispro, mettendoci al tempo stesso al servizio della comunità”.
“Questo accordo – fanno sapere da Ispro – si inserisce nell’ambito della particolare attenzione che l’Istituto rivolge alle attività delle associazioni di volontariato ed intende disegnare percorsi omogenei, condivisi, appropriati e sicuri, per una sempre maggiore tutela della salute dei cittadini”.

Asl e Regione Toscana insieme nel Pistoiese contro contaminazione acque vivai

Monitoraggio della qualità dell’acqua e dell’aria nelle abitazioni, misurazione dei residui dei pesticidi in frutta e verdura di orti vicino a vivai e valutazione di impatto sulla salute dei residenti.

Queste alcune delle attività di studio e contrasto all’inquinamento previste nell’ambito del progetto ‘Vivai e salute’, volto  alla tutela della salute della popolazione e degli addetti alle attività vivaistiche del Pistoiese. Le misure sono state attivate da Regione Toscana e Asl Toscana Centro, in collaborazione con Arpat e Ispro. Relativamente alla qualità dell’acqua destinata al consumo umano, spiega la Asl, “è prevista una revisione critica dei dati disponibili da tutte le fonti (igiene Pubblica Asl, Arpat e Gestore dell’acquedotto) insieme alla valutazione della collocazione dei pozzi privati in rapporto alla distribuzione delle attività vivaistiche”, per scongiurare il pericolo di contaminazione.

“Nel progetto – spiega il dottor Francesco Cipriani, direttore della struttura di Epidemiologia della Asl – è compresa anche la valutazione della salute degli addetti alla attività vivaistiche, attraverso uno studio epidemiologico di coorte retrospettivo, al fine di valutare i rischi in base al grado ed alla durata di esposizione. Con la collaborazione dei medici competenti e delle associazioni di categoria del comparto florovivaistico pistoiese, saranno effettuati controlli sui documenti di valutazione del rischio, disponibili in ogni azienda vivaistica”.

“La contaminazione dell’acqua dei pozzi – aggiunge la dottoressa Paola Picciolli, responsabile della struttura di Igiene Pubblica e della Nutrizione dell’area pistoiese – può verificarsi a fronte di trattamenti chimici condotti non rispettando le buone prassi ed i divieti normativi e regolamentari”.

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