Maltempo: Firenze, allerta gialla 22/8 per temporali forti

Possibilità di temporali violenti e rischio idrogeologico-idraulico nel cosiddetto ‘reticolo minore’ che comprende i corsi d’acqua secondari: in particolare Ema, Mugnone e Terzolle.

Lo segnala in un’allerta Gialla il Centro funzionale regionale (Cfr). Si tratta del nuovo bollettino di valutazione delle criticità per la zona che riguarda sia il Comune di Firenze che quelli di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa.

L’allerta scatterà alle 13 di giovedì 22 agosto e si concluderà alle 21.

9,7 tonnellate in meno di rifiuti nell’ambiente

Firenze, presentato oggi il rendiconto di Liberi dai rifiuti, l’iniziativa dei duemila volontari che hanno partecipato alle diciassette giornate di volontariato ambientale promosse da Unicoop Firenze e Legambiente.

Argini dei fiumi, boschi e zone urbane: sono quasi dieci tonnellate, 9,7 per la precisione, le quantità raccolte durante i diciassette appuntamenti sul territorio toscano, ogni volontario ha sottratto all’ambiente in media circa 5 kg di rifiuti.

I risultati della raccolta sono variabili, a seconda delle zone. Alcuni luoghi sono risultati più puliti e l’iniziativa è stata l’occasione per sollecitare una consapevolezza ambientale nei cittadini, più o meno giovani. In altre tappe, l’appuntamento per la pulizia ha dato buoni e “ingombranti” frutti. In altri casi ancora i volontari, dopo aver riempito i sacchetti di indifferenziato e plastica, hanno scoperto e segnalato a chi di competenza vere e proprie discariche abusive.

I ritrovamenti di ‘Liberi dai rifiuti’ sono stati non solo importanti, in alcuni casi anche curiosi, come nel caso di: carcasse di motorini, un kit completo di sedie e tavoli e una parabola per la televisione sulle rive del lago, diversi pneumatici, ben due discariche abusive con materiale di cantiere sulle sponde del fiume, migliaia di cicche, alcune siringhe, una barca e un frigorifero in spiaggia, un altro frigobar nascosto nel bosco, pannelli di legno e rifiuti vari in plastica e ferro, addirittura sanitari.

Per ognuna delle diciassette azioni di cura del territorio, inizialmente previste per il solo mese in maggio, in seguito in alcuni casi rimandate causa maltempo a giugno, la mobilitazione ha coinvolto singoli e famiglie, soci e clienti della cooperativa, soci di Legambiente e tantissimi cittadini, che hanno deciso di dedicare qualche ora per dare una mano all’ecosistema toscano.

Gli appuntamenti di ‘Liberi dai rifiuti 2019’ hanno rappresentato l’ultima fase del progetto “Ecooperare”. Nato coi primi incontri volti a identificare le buone pratiche e i consigli per aiutare l’ambiente, esso si è sviluppato con la prima guida partecipata all’ecologia quotidiana d’Italia. E visto che l’argomento rifiuti è risultato il più popolare durante tutto il percorso, ecco l’idea di ritrovarsi per dedicare qualche ora a ripulire i luoghi che più ci stanno a cuore. Alle iniziative hanno partecipato anche le scuole e, in particolare, gli studenti che da gennaio ad aprile scorso hanno preso parte ai percorsi educativi sulla sostenibilità ambientale.

Il sito di riferimento con il resoconto degli appuntamenti, le immagini e i video delle iniziative è www.ecologiaquotidiana.it.

“Tanta partecipazione e la consapevolezza che il futuro dell’ambiente dipende da ognuno di noi. Questi i risultati emersi dalle diciassette tappe di Liberi dai rifiuti che hanno evidenziato l’urgenza di agire, tutti insieme, a tutela dell’ambiente – fanno sapere da Unicoop Firenze – Oltre alle attività sociali, come Liberi dai rifiuti, l’impegno della cooperativa si rafforza con le scelte dell’impresa: dall’eliminazione della plastica usa e getta dagli scaffali al progetto Zero polistirolo in discarica, che ha riguardato le pescherie, noi ci siamo. Pronti a sperimentare buone pratiche che speriamo diventino condivise e a prendere decisioni che possano condizionare, in meglio, i comportamenti dei consumatori”.

“Pensando a questa prima edizione di Liberi dai rifiuti, che ha riscontrato un successo clamoroso, viene in mente un vecchio detto della tradizione vernacolare toscana: «Occhio che non vede, cuor che non duole» – afferma Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana – e il motivo è presto detto. Le situazioni che abbiamo scoperto più critiche riguardano proprio quelle aree che, per ragioni diverse (lontananza dai centri urbani, effetto enclave protetta, mancanza di presidio sociale), non sono costantemente vissute dai cittadini. Buttare dal finestrino di un’auto in corsa, entrare in un bosco e sversare abusivamente rifiuti, disfarsi addirittura di elettrodomestici fuori uso, sembrano tutte pratiche inimmaginabili in Toscana, eppure accadono ancora se non ci si sente osservati. Questo, al di là di un trend generale, che vuole la Toscana comunque tra le regioni più virtuose, non ci deve far demordere sia sul piano educativo che su quello della mera repressione del fenomeno” – conclude Ferruzza.

GLI APPUNTAMENTI:

3 maggio Tavarnuzze, Impruneta, lungo la Greve

10 maggio Poggibonsi, lungo il Torrente Staggia

11 maggio Bientina, oasi di Bosco Tanali

11 maggio Pontassieve/Pelago (Fiume Sieve)

12 maggio Sesto Fiorentino, Polo Scientifico dell’Università di Firenze

17 maggio Firenze, Parco dell’Albereta

24 maggio Scandicci, lungo la Greve

24 maggio Calambrone, spiaggia e pineta

25 maggio Arezzo, Parco del Pionta

25 maggio Cerreto Guidi, nella frazione di Stabbia

25 maggio Pistoia, lungo il Torrente Vincio

25 maggio Barberino di Mugello, Lago di Bilancino, località Andolaccio

31 maggio Tavarnelle Val di Pesa

1 giugno Ponte a Elsa, Empoli, sul Fiume Elsa

9 giugno Siena, zona ospedale

9 giugno Balze, Sentiero dell’acqua zolfina

22 giugno Sansepolcro, lungo il Torrente Afra.

I numeri di Liberi dai rifiuti :

2.000 volontari

9,7 tonnellate di rifiuti raccolti

40 ore di azioni di cura del territorio

4mila cartoline del concorso La Natura ti premia distribuite

Il sindaco di Impruneta lancia la Tramvia del Chianti

Ieri sera alla festa dell’Unità nella frazione di Bagnolo, nel Comune di Impruneta, il sindaco Alessio Calamandrei, alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella ha lanciato la proposta della tramvia del Chianti. Un vero e proprio progetto di fattbilità per dare agli abitanti del territorio un collegamento rapido con il capoluogo toscano.

Il percorso: partendo dall’allaccio della linea T1 in Piazza Paolo Uccello, la Tramvia del Chianti, passerebbe per i viali fino a Porta Romana, poi su fino al Poggio Imperiale, Via del Gelsomino, Due Strade, Galluzzo e l’arrivo a Tavarnuzze. Si tratta di un vero e proprio progetto che è stato presentato al primo cittadino di Firenze. E non si tratterebbe di una prima volta assoluta. Anzi, la tramvia del Chianti esisteva già.

Come affermato dallo stesso sindaco Calamandrei: “Prima dell’avvento del trasporto su gomma la Tramvia è stata infunzione dal 1890 fino al 1935. Si snodava su per le colline fino a San Casciano e dall’altra parte in direzione di Greve. Inoltre – aggiunge Calamandrei – andrebbe ad intercettare il traffico della Firenze Siena che sono 25mila veicoli giornalieri. Fino al Galluzzo è concepita in doppio binario, poi fino a Tavrnuzze a binario unico”.

Dunque anche il Chianti vuole la sua parte con collegamenti più rapidi con la città di Firenze; per un territorio è l’unico che non ha neanche un chilometro di strada ferrata. Sui tempi di realizzazione il sindaco Calamandrei ha chiarito che, “non mi aspetto di vederla realizzata entro la fine del mio secondo mandato (4 anni), ma sono convinto che se iniziamo a parlarne da adesso, inziamo a capire quali sono i problemi di realizzazione, passo dopo passo, riusciremo a vederla io e molti altri cittadini.”

Dario Nardella si è detto disponibile a confrontarsi e a vedere le possibilità di realizzazione del progetto.

“Sarebbe importante in questa fase discutere della fattibilità di un collegamento tramviario in direzione Chianti. Dare ai fiorentini un’alternativa all’auto è una priorità assoluta se vogliamo, nel giro di cinque anni, abbattere sostanzialmente l’impatto ambientale della nostra comunità”. A dirlo sono i Verdi Firenze. I quali aggiungono, “allo stesso tempo è importante valutare attentamente quali sarebbero i costi ambientali ed economici dell’opera.”

Gimmy Tranquillo ha intervistato il sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190710_01_TRAMVIA-DEL-CHIANTI.mp3?_=1

 

Firenze: da 1/7 abbonamento ‘Unico’ per mezzi pubblici Piana

Unico metropolitano è l’abbonamento mensile che consente di utilizzare con un solo titolo di viaggio tutti i mezzi pubblici di trasporto Trenitalia, Ataf&Linea e Gest (tramvia) a Firenze e in molti comuni del Fiorentino.

Entra in vigore il primo luglio con l’biettivo di “favorire e rendere più conveniente l’uso del mezzo pubblico”. L’abbonamento arriva con un mese di ritardo rispetto a quanto annunciato in precedenza a causa di un allungamento nei tempi tecnici per l’adeguamento dei sistemi informativi aziendali delle biglietterie.

A partire dal 26 giugno, spiega una nota, sarà possibile caricare su Carta unica Toscana l’abbonamento mensile, recandosi presso le biglietterie Trenitalia di Signa e Sesto Fiorentino, quella di Ataf Gestioni a Firenze Smn e al ticket point di via Alamanni, oltre alle emettitrici automatiche.

A partire dall’1 agosto l’acquisto sarà possibile presso tutte le biglietterie e da tutte le emettitrici automatiche. Il nuovo abbonamento, ideato dalla Regione Toscana per agevolare i lavoratori e gli studenti pendolari che abbinano più mezzi di trasporto e che, dunque, fino ad ora hanno dovuto acquistare più tipi di biglietti, costerà 50 euro come tariffa mensile ordinaria e 41 euro per chi ha diritto alla tariffa agevolata Isee tpl.

“L’obiettivo è favorire e rendere più conveniente l’uso del mezzo pubblico – spiega l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli -. Con la sperimentazione di ‘Unico metropolitano’ viene proposta una soluzione semplice, pensata per chi viene a lavorare a Firenze con il treno e poi utilizza i bus urbani Ataf o la tramvia per spostarsi in città”, “con un risparmio medio di 20-30 euro al mese”.

Il nuovo titolo di viaggio permetterà di utilizzare:

  • autobus Ataf e Linea che transitano nei Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Impruneta, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa e Vaglia
  • treni che fermano nelle stazioni a Firenze Santa Maria Novella, Firenze Rovezzano, Firenze Campo Marte, Firenze Statuto, Firenze Rifredi, Firenze Castello, Firenze Le Piagge, Firenze San Marco Vecchio, Firenze Le Cure, Firenze Porta al Prato, Calenzano, Pratignone, S. Donnino, Compiobbi, Caldine, Pian del Mugnone, Lastra a Signa, Il Neto, Sesto Fiorentino, Zambra, Signa
  • i tram della Linea T1 Leonardo e della Linea T2 Vespucci

Se la sperimentazione dovesse funzionare ed incontrare i favori dell’utenza, saranno potenziati i collegamenti bus con le stazioni ferroviarie interessate e si valuterà l’estensione della validità del biglietto anche alle linee extraurbane ed essere proposto come singoli biglietti validi per tutta l’area.

Publiacqua, inaugurato nuovo depuratore Impruneta

?Impruneta, in provincia di Firenze, è stato inaugurato ufficialmente questa mattina il nuovo Impianto di Depurazione di Publiacqua in via di Cappello.

La costruzione del nuovo depuratore ha richiesto a Publiacqua un investimento, comprese le opere di collettamento, di 8 milioni di euro circa per un’opera di ultima generazione che sorge in un’area di 0,41 ettari.

Il depuratore ha una potenzialità pari a 8.000 abitanti equivalenti e ad esso sono collettati per essere depurati i reflui del capoluogo Impruneta e successivamente quelli delle località Ferrone e Strada in Chianti.

I lavori erano iniziati nel 2015, e nella realizzazione dell’opera si è avuta la massima attenzione per l’inserimento ambientale dell’impianto, minimizzando l’impatto visivo dello stesso.

Oltre a ciò l’opera è stata costruita in modo da richiedere ridotte spese energetiche, grazie al fatto di essere posto su un’area in pendenza che degrada naturalmente verso l’alveo del fosso delle Acque Cadute, e con emissioni acustiche e di odori limitati al massimo, grazie ad esempio all’adozione di cabine insonorizzanti per le soffianti delle vasca di ossidazione ed all’adozione di processi depurativi che non prevedono rilascio di sostanze volatili.

Il ciclo biologico dell’impianto prevede che i liquami subiscano fasi preliminari di trattamento (grigliatura grossolana e fine, dissabbiatore, sedimentazione primaria per quota parte portate ingresso); successivamente confluiscono in un comparto biologico (vasche di defosfatazione, vasche di denitrificazione, vasche di ossidazione/nitrificazione, vasche di sedimentazione secondaria), per essere poi affinati con filtrazione e disinfezione di emergenza infine restituiti al corso d’acqua.

I fanghi, primari e secondario, invece, sono trattati con digestione aerobica ed ispessimento per essere poi disidratati ai fini del conferimento a discarica o riutilizzati come ammendanti.

 

Erano presenti, tra gli altri,  Alessio Calamandrei, Sindaco di Impruneta, Francesco Casini, Sindaco di Bagno a Ripoli, Giacomo Trentanovi, Sindaco di Barberino Val D’Elsa, Paolo Sottani, Sindaco di Greve in Chianti, Massimiliano Pescini, Sindaco di San Casciano Val di Pesa, David Baroncelli, Sindaco di Tavarnelle Val di Pesa, Filippo Vannoni e Simone Barni, rispettivamente Presidente e  VicePresidente di Publiacqua, Giovanni Marati, Amministratore Delegato di Publiacqua.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Alessio Calamandrei, Sindaco di Impruneta e Filippo Vannoni Presidente di Publiacqua:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/04/180420_DEPURATORE-IMPRUNETA_CALAMANDREI-VANNONI.mp3?_=3
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