Impruneta, violenta grandinata. Chicchi grandi come albicocche. E in Mugello torna l’allerta

Non c’è pace per l’Alto Mugello. Una nuova allerta gialla è stata diramata per la giornata di domani, venerdì. Intanto a Impruneta nella tarda mattinata di oggi, giovedì, una violenta grandinata si è abbattuta sulla cittadina, mettendo per diversi minuti in ginocchio la circolazione.

Chicchi grandi come albicocche e strade invase dalla grandine. Qualcuno l’ha definita una vera e propria tempesta di ghiaccio quella che si è abbattuta su Impruneta. Un maltempo diffuso che sembra destinato, con i temporali, a perdurare anche nelle prossime ore e che non lascia tranquilli quei territori già colpiti dall’alluvione.

Il codice giallo per rischio idrogeologico, già in corso per l’alto Mugello, è stato infatti esteso fino a tutta la giornata di domani, venerdì 26 maggio, dalla Sala operativa della Protezione civile regionale. Ancora instabilità pomeridiana per oggi, giovedì, con rovesci e temporali sparsi, anche forti, più frequenti sulle zone interne centro-meridionali, spiegano ancora dalla Sala operativa. Possibilità di forti colpi di vento e grandinate. Domani non si escludono isolati rovesci pomeridiani nell’interno, con la speranza che non si verifichi quanto accaduto a Impruneta.

“Dai risultati del sopralluogo dei tecnici del ministero” per la valutazione dei danni del maltempo in Alto Mugello “ne ricavo ottimismo, anche perché poi ho visto confermato tutto questo dalle dichiarazioni di ieri pomeriggio del ministro Musumeci in Parlamento. Del resto non sarebbe giusto il contrario”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento a Firenze poco prima della grandinata su Impruneta. Giani ha poi aggiunto che “l’acqua di Faenza, tanto per citare un caso è quella del fiume Lamone, la stessa acqua che ha toccato Marradi a 20 km di distanza, ma oltre il confine regionale. Ma che si fa? Si danno i contributi al cittadino di Faenza e non a quello di Marradi dove ci sono state più di 70 frane?”.

Terremoto 3.7, nuova scossa ad Impruneta

Firenze, un terremoto di magnitudo ML 3.7 è avvenuto nella zona a 3 km sud ovest di Impruneta, alle 23:12, con coordinate geografiche (lat, lon) 43.6580, 11.2380 ad una profondità di 8 km.

L’epicentro del terremoto è sempre Impruneta dove già lo scorso 3 maggio si era registrata una scossa 3.7 dopo la quale è seguito uno sciame sismico. Sempre stasera, alle 23:15, c’è stata un’altra scossa di magnitudo 2.3 nella stessa area.

“Tanta paura, la gente è scesa in strada, ma al momento non abbiamo segnalazioni di danni a persone o a cose. So che c’è una richiesta di intervento ai vigili del fuoco ma non so al momento per cosa. Ci sono due pattuglie della Protezione civile in giro per svolgere accertamenti e controlli”. Lo ha spiegato Alessio Calamandrei, sindaco di Impruneta, comune nuovamente epicentro questa sera della scossa di terremoto 3.7 registrata alle 23:12, sempre, spiega il primo cittadino, nella zona vicina al Ferrone, la stessa dove il 3 maggio c’è stato l’esordio di questa serie di movimenti tellurici nel Chianti fiorentino con una sisma da 3.7, seguito poi da uno di 3.5.

“Da riscontri con protezione civile e vigili del fuoco, al momento, non sono arrivate segnalazioni di danni a persone o cose”. Così ha scritto sui social Dario Nardella, sindaco di Firenze e della Città metropolitana, dopo la scossa di terremoto 3.7 di ieri sera registrata a Impruneta. “Al momento non si registrano danni, ma continuiamo con le verifiche” scrive il presidente della Toscana Eugenio Giani sui social.

“Al momento non sono stati segnalati alla Sala integrata di protezione civile della Città Metropolitana di Firenze danni a persone o cose” si fa sapere dalla Protezione civile della Metrocittà di Firenze.

Sindaci del Chianti, esasperati attaccano Autostrade e Anas

Firenze, esasperati “dal caos e dal traffico impazzito che infuocano le strade dei comuni di San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti, Impruneta e Barberino Tavarnelle”, i sindaci di questi Comuni del Chianti fiorentino tornano ad attaccare Autostrade per l’Italia e Anas.

“Totalmente indifferenti alle problematiche esplose a catena nei giorni scorsi – denunciano i sindaci riferendosi alle due società di gestione della rete viaria – determinate da scelte prive di senso”, a causa della chiusura, per lavori, dello svincolo dell’A1 Firenze Impruneta e dei tanti cantieri “che assediano l’Autopalio”, come quello previsto da domani per la riqualificazione dei viadotti Docciola e Falciani, nel tratto tra Impruneta e San Casciano.

“Siamo vicini al collasso, Autostrade intervenga” affermano i primi cittadini aggiungendo: “Non resteremo a guardare mentre il percorso di ripartenza del nostro territorio rischia di morire sul nascere”. “Contesteremo e denunceremo la grave situazione che sta paralizzando le nostre comunità, pendolari, famiglie e operatori economici, senza alternativa alcuna, finché non verremo ascoltati dagli enti competenti, Autostrade per l’Italia e Anas” spiegano in una nota i sindaci la cui posizione si è inasprita dopo il sopralluogo effettuato insieme poche ore fa lungo l’Autopalio e all’uscita dello svincolo autostradale Firenze Impruneta, chiuso dallo scorso 26 giugno.

“Questa mattina abbiamo assistito in diretta persino ad un incidente, per fortuna senza gravi conseguenze” complice “il traffico intensissimo nell’area dello svincolo: il problema non solo è reale, visibile sotto gli occhi di tutti, ma sta lievitando ogni giorno generando una sequenza incontrollabile di ripercussioni che aggravano e appesantiscono il transito veicolare, soprattutto in corrispondenza del fine settimana con le uscite fuori porta e il flusso automobilistico diretto verso il mare”.

Riguardo ai lavori sull’A1, “siamo favorevolissimi agli interventi strutturali, che si rendono necessari per la messa in sicurezza delle nostre viabilità” ma “non è questo il modo di operare”: “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione sulla chiusura dell’A1, se non la sera prima, non siamo mai stati coinvolti nella programmazione della riapertura dei cantieri, non conoscevamo nulla delle intenzioni di Autostrade e non abbiamo potuto informare i cittadini”.

“Ci ritroviamo oggi a pagare inermi le conseguenze di una scelta che riteniamo miope e deleteria. E visto che Autostrade ignora e mostra indifferenza rispetto ciò che accade nel nostro territorio noi al contrario preferiamo la linea della trasparenza e dell’informazione diretta”.

‘Cluster’ di infezioni da Coronavirus all’Impruneta

Impruneta, in provincia di Firenze, la Asl Toscana Centro ha scoperto un ‘cluster’ di nove positivi al Coronavirus nel comune di Impruneta: secondo quanto appreso si tratta di due nuclei familiari conviventi ora sottoposti a isolamento e, in parte, separati e destinati ad un albergo sanitario.

Nel ‘cluster’ ci sarebbe un neonato, la maggior parte sono persone in età adulta giovanile. Il Coronavirus potrebbe esser stato contratto da uno dei componenti durante una trasferta di lavoro fuori Toscana.

Il focolaio di Impruneta è emerso durante un tracciamento dei contatti effettuato da parte dei servizi territoriali a partire dai primi due casi che si sono evidenziati il 1° luglio nello stesso comune.

Sono quindi stati scoperti col tampone ulteriori sette casi di cui cinque asintomatici e due pauci-sintomatici, per un totale, considerando i primi due positivi collegati, di sei asintomatici e tre pauci-sintomatici.

Carta antifascista del Chianti fiorentino, niente sedi comunali

Cinque Comuni del Chianti fiorentino prendono l’impegno a non concedere sedi comunali per lo svolgimento di eventi che si legano alle vicende e alla dimensione fascista, e chiederanno alle prefetture di agire in modo analogo: è uno dei punti della Carta antifascista sottoscritta dai Comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, Impruneta e San Casciano Val di Pesa (Firenze), da Cgil, Cisl e Uil del Chianti e dalle sezioni Anpi di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Impruneta, Mercatale.

Obiettivo della Carta è contrastare la discriminazione sociale, economica, di razza, di genere, promuovendo forme di mobilitazione contro la violenza sulle donne, le molestie e le violenze in ambito lavorativo.

Gli uffici comunali saranno dotati di una copia della Costituzione perché sia resa visibile; i sindaci agiranno per destinare i beni confiscati alla mafia a finalità di carattere sociale, e si attiveranno per organizzare nelle scuole percorsi educativi e incontri col supporto di testimoni diretti, studiosi ed esperti del secondo conflitto mondiale.

Sindacati e Anpi diffonderanno a loro volta i contenuti e i principi della Costituzione nei luoghi di lavoro, nelle attività produttive, e presso le scuole del territorio.

Temporali anche domani, allerta gialla dalle 9 alle 21

Dopo un temporaneo miglioramento nella nottata una nuova perturbazione interesserà tutta la Toscana ad eccezione della costa grossetana e l’arcipelago, portando rovesci e temporali sparsi localmente intensi, in particolare nel pomeriggio sulle zone interne.

Lo spiega una nota della sala operativa della protezione civile regionale avvisando della possibilità di forti colpi di vento e grandinate. Prolungato dunque il codice giallo per rovesci e temporali domani 23 agosto in Toscana, dalle 9 alle 21, la misura si aggiunge a quella già in vigore oggi, dalle 13 alle 21, sulle zone centro meridionali della regione.

Il codice giallo interesserà anche Firenze per la possibilità di temporali violenti e per il rischio idrogeologico-idraulico nel cosiddetto ‘reticolo minore’ che comprende i corsi d’acqua secondari: in particolare Ema, Mugnone e Terzolle.
Lo segnala il Centro funzionale regionale (Cfr) nel nuovo bollettino di valutazione delle criticità per la zona che riguarda sia il Comune di Firenze che quelli di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa.

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