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‘Picnic all’inferno’, il nuovo singolo di Piero Pelù che guarda all’ambiente
Piero Pelù lancia ‘Picnic all’inferno’, il suo ultimo singolo che strizza l’occhio alla causa ambientalista. Il rocker toscano si è infatti ispirato alla giovane ambientalista Greta Thunberg. “Le sue parole hanno avuto la forza di una sorta di bomba atomica verde”, ha dichiarato. Inserito nel testo un discorso della giovane ambientalista svedese. Disponibile dal 18 ottobre.
Offende Greta poi si scusa, allenatore giovanili del Grosseto licenziato
Il Grosseto Calcio ha licenziato un allenatore delle sue squadre giovanili, riservandosi di adire le vie legali, per offese scritte su Fb dallo stesso trainer riguardo a Greta Thunberg, la 16enne attivista per il clima. Quanto scritto dall’allenatore sul proprio profilo social ha suscitato commenti negativi che hanno convinto la società maremmana ad allontanarlo.
Il licenziamento, “con effetto immediato”, scrive l’Us Grosseto 1912, riguarda il vice allenatore dei Giovanissimi, Tommaso Casalini, “per un comportamento non consono alla linea tracciata dalla società che punta sui valori morali prima ancora che sui valori tecnici”.
“Vista la gravità di quanto affermato da Casalini – ancora il Grosseto Calcio – la società ha provveduto a sollevare lo stesso dall’incarico”, “dissociandosi completamente dalle affermazioni lette su Facebook” e “riservandosi di procedere per via legali per tutela la propria immagine”.
Successivamente Casalini ha detto di voler “chiedere pubblicamente scusa a tutti, a cominciare da Greta Thunberg, per il post che ho scritto su Facebook la scorsa settimana”. “Un’esternazione – spiega – scritta in un mio momento di rabbia contro la giovane attivista svedese con un linguaggio assolutamente sbagliato e con un contenuto del quale mi pento. Non ho mai pensato né potrei pensare davvero certe cose, a maggior ragione di una minorenne”.
Fridays for future Firenze, città dichiari emergenza
?”Il nostro appello ai candidati sindaco” di Firenze “è quello di dichiarare l’emergenza climatica” in città “come è stato fatto nei giorni scorsi a Milano, in Inghilterra e in Irlanda”. Lo ha detto Luca Masetti, studente che fa parte di ”Fridays for future Firenze, movimento organizzatore dello sciopero per il clima nel capoluogo.
Dopo il primo sciopero globale del 15 marzo, che ha mobilitato milioni di giovani in tutto il mondo, oggi il movimento Fridays For Future replica l’iniziativa. In Italia sono in corso iniziative in 126 città. Ma stavolta c’è anche una richiesta precisa: che i Comuni italiani e il parlamento dichiarino lo stato di emergenza climatica, come hanno fatto la Camera dei Comuni britannica e il consiglio comunale di Milano. “Rispetto al primo sciopero globale per il clima del 15 marzo le nostre rivendicazioni sono diventate più precise – spiega Francesca Travaglino, studentessa, una delle animatrici del movimento a Roma -. Chiediamo la dichiarazione dell’emergenza climatica da parte del Comune di Roma Capitale e di tutta l’Italia”. La stessa richiesta è stata avanzata al Comune di Firenze dal comitato locale di #FridaysForFuture.
Il 2 maggio scorso la Camera dei Comuni britannica ha approvato una mozione presentata dai laburisti che chiedeva la dichiarazione dello stato di emergenza ambientale nel paese. Il Consiglio comunale di Milano ha approvato il 20 maggio una mozione del Pd per una “dichiarazione di emergenza climatica e ambientale” in città. La mozione impegna il sindaco “a dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale, a predisporre entro 6 mesi iniziative per la riduzione delle emissioni e per l”introduzione di energie rinnovabili, per incentivare il risparmio energetico…, sviluppando ulteriormente il progetto di riforestazione urbana già in atto”.
Il corteo partito da piazza Santa Maria Novella, si è diretto verso il parco delle Cascine, ma raggiunto i viali, allo slogan “Se ci rubate il futuro noi blocchiamo la città”, le migliaia di giovani e giovanissimi, si sono seduti per protesta in mezzo al viale all’altezza di Porta a Prato e della stazione Leopolda, bloccando completamente il traffico.
Il corteo si è poi diretto verso il parco delle Cascine dove era prevista la conclusione della manifestazione, ma all’altezza della stazione Leopolda, i manifestanti si sono seduti a terra improvvisando un’ulteriore protesta.
I ragazzi si sono poi rialzati ed hanno ripreso il percorso, ma il traffico è rimasto ancora bloccato fino a che il corteo non ha completamente attraversato il viale.
Molti i cartelli esposti dagli studenti con slogan come ‘stop emissioni o dimissioni’, ‘non c’è un pianeta B’, ‘life in plastic is not fantastic’.
La diretta del nostro inviato Gimmy Tranquillo:
Sciopero Mondiale per il Clima, anche la Toscana in piazza con Greta
Climate Strike, Sciopero Mondiale per il Clima di oggi 15 marzo promosso da Fridays For Future Firenze. Partenza alle 9 da Piazza Santa Croce e termine in Piazza Santissima Annunziata. Interventi di studenti delle superiori e universitari.
Fridays For Future è un movimento ispirato alla mobilitazione di Greta Thunberg. Nato dal basso e composto principalmente da studenti giovanissimi, sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone di ogni età nella denuncia della mancanza di azioni concrete da parte delle istituzioni contro i cambiamenti climatici” si legge nel comunicato stampa.
“Fridays For Future è un movimento apartitico che si oppone a strumentalizzazioni da parte dei partiti politici. Per questo, individui appartenenti a partiti e associazioni che vogliano aderire al Climate Strike sono invitati a partecipare senza bandiere né simboli. Solo cartelloni che mettano in risalto il tema dell’emergenza climatica e ambientale saranno accettati” proseguono gli organizzatori.
Il movimento accusa le istituzioni dell’Unione Europea, il governo italiano e le amministrazioni locali di aver messo il pianeta e il futuro di tutti in secondo piano rispetto agli interessi economici di pochi, “esponendoci a rischi che ledono i nostri diritti umani fondamentali a vivere in un ambiente sano”.
“Per troppo tempo i decisori politici – si legge ancora nel comunicato- sono rimasti sordi agli appelli degli scienziati. Nonostante la COP sui cambiamenti climatici sia giunta nel 2018 alla sua 24esima edizione e nonostante l’Accordo di Parigi, le emissioni di gas serra non hanno subito diminuzioni. Il rapporto speciale dell’IPCC del settembre 2018 afferma chiaramente che la temperatura media globale si è già alzata di un 1°C rispetto all’epoca pre-industriale e che le promesse di riduzione delle emissioni di gas serra fatte dai governi, anche se fossero mantenute, non sono sufficienti per limitare il riscaldamento terrestre entro 1.5°C in più rispetto ai valori dell’epoca pre-industriale”.
“Secondo l’IPCC restano 12 anni prima che i cambiamenti climatici diventino irreversibili. E’ necessario un immediato cambio di rotta: devono cambiare le modalità di produzione di energia, eliminando le fonti fossili a favore di fonti rinnovabili, devono essere ridotti il consumo energetico, il consumo di carne e le deforestazioni e si deve sviluppare un sistema economico più sostenibile per l’ambiente” .
Gli attivisti di tutto il mondo in marcia per il clima pretendono che i decisori politici di tutto il mondo si prendano la responsabilità di risolvere la crisi climatica o si dimettano” conclude il comunicato.
Sciopero del clima, Di Giorgi (Pd): “In piazza con i giovani che chiedono una svolta”
“Non possiamo più aspettare, servono azioni concrete per risolvere la drammatica crisi ambientale che rischia di trascinarci sulla strada del non ritorno”, afferma la parlamentare Dem che aderisce al Global Strike For Future di venerdì.
“Mentre il governo gialloverde calcola tra i ‘costi’ il mancato introito di accise da carburanti fossili, e preferisce continuare a puntare sulla gomma invece di spostare il traffico merci su rotaia come accadrebbe con il TAV, io sarò al fianco di questi ragazzi che ci stanno dando una grande lezione di impegno civile, alle cui attese dobbiamo prestare massima attenzione. Per il loro futuro, a partire dal nostro presente!“