Vinci (Fi) candidata a capitale della Cultura 2024

Vinci, la città di Leonardo ha inviato il dossier al Mibact. Il sindaco Torchia: “Comincia il nostro viaggio, vogliamo trasformare la cultura in volano stabile di sviluppo del territorio”

Il Comune di Vinci (Firenze) ha avanzato la propria proposta al Mibac per candidarsi a Capitale italiana della cultura del 2024. L’atto formale, spiega una nota dell’amministrazione, è stato depositato al ministero lo scorso 19 ottobre inserendo i propri
progetti, strategie e idee. Al momento, ricorda il Comune di Vinci, sono 24 le candidature presentate tra cui, entro fine anno, verrà fatta una prima scrematura.

Vinci ha fatto leva soprattutto sulla figura di Leonardo, i luoghi natali e il museo a lui dedicato nel Castello dei Conti Guidi. “Vogliamo però andare oltre l’approccio celebrativo delle politiche culturali tutte dedicate al grande genio di Leonardo – commenta il sindaco Giuseppe Torchia -, la corsa per diventare Capitale della cultura 2024 è come un gigantesco investimento in un’infrastruttura immateriale, è l’ambizione di andare verso un modello che superi gli stereotipi e coinvolga il territorio e le aziende, costruendo occasioni di crescita”.

 

Vinci, Mattarella presente per celebrazioni Leonardo

Il 15/4 sarà il 500enario della morte di Leonardo Da Vinci. Il Presidente della Repubblica presenzierà all’inaugurazione della mostra ‘Leonardo a Vinci. Alle origini del Genio’.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita a Vinci (Firenze) lunedì 15 aprile per l’apertura delle celebrazioni Leonardiane per il cinquecentenario dalla morte del Genio. Lo ha annunciato oggi il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, che ha ricevuto la conferma ufficiale direttamente dal Quirinale. Il capo dello Stato, dunque, ha accolto l’invito del sindaco e parteciperà all’inaugurazione della mostra ‘Leonardo a Vinci. Alle origini del Genio’ che apre ufficialmente le celebrazioni, nel borgo che gli diede i natali a Leonardo.

Mattarella presenzierà al taglio del nastro dell’esposizione e, dopo una visita al Museo Leonardiano ospitato nella Rocca dei Conti Guidi, parteciperà a una manifestazione pubblica nel borgo di Vinci per incontrare la cittadinanza e i bambini delle scuole.

“Siamo davvero onorati di avere il Presidente Mattarella qui a Vinci nel giorno più importante per noi e per le celebrazioni 2019 – ha detto il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia -. È la seconda volta che la più alta carica dello Stato viene in visita nella nostra città: la prima avvenne il 15 aprile del 1952, in occasione dei festeggiamenti per il quinto centenario della nascita di Leonardo, quando il Presidente Luigi Einaudi e il presidente del Consiglio dei Ministri, Alcide De Gasperi, parteciparono alla cerimonia solenne in piazza della Libertà”.

Vinci, insulto sessista a consigliera su Facebook, Comune denuncia

Pubblica su Facebook una foto della consigliera Amalia Chiovaro, scrive “cagna che nega le foibe” e poi incita a violentarla sessualmente.  Denunciato dall’amministrazione comunale.

Il Comune di Vinci (Firenze) ha sporto denuncia dopo che ieri la consigliera comunale di opposizione Amalia Chiovaro, esponente del gruppo Sinistra in Comune per Vinci e tesserata Anpi, è stata oggetto di un insulto sessista da parte di uno sconosciuto che su Facebook ne ha condiviso una foto definendola “cagna che nega le foibe”, e incitando alla violenza sessuale.

Il messaggio, che nel pomeriggio di ieri è stato poi rimosso, ha suscitato una serie di reazioni di vicinanza nei confronti della Chiovaro tra cui quella del sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia (Pd), che ha deciso di sporgere denuncia come amministrazione comunale, e di informare dei fatti il prefetto di Firenze Laura Lega.

Tra i messaggi di solidarietà anche quelli di politici del territorio come la “piena solidarietà” da parte del consigliere regionale Enrico Sostegni (Pd), e di altri amministratori pubblici e consiglieri comunali eletti nell’Empolese Valdelsa. Solidarietà anche dalla Rete delle Città in Comune che parla di “fatto gravissimo ed inaudito che è certo anche frutto delle politiche sempre più di odio e violenza che la destra sta portando avanti nel nostro paese”.

I sindaci su Lodi: «Inaccettabile scuola pubblica sia luogo di discriminazione»

“Quello che sta accadendo a Lodi ci induce come Sindaci dei Comuni che compongono la Città Metropolitana di Firenze a prendere una posizione e a chiedere all’Associazione Nazionale dei Comuni italiani di approfondire e discutere quanto deciso dalla Sindaco di Lodi”.

 

Di seguito l’appello sottoscritto dai Sindaci:

L’evidente condizione di discriminazione di fatto in cui sono stati gettati alcuni minorenni che frequentano le scuole dell’obbligo di Lodi non può essere passata sotto silenzio. Non è accettabile in nome della legalità o peggio ancora della sicurezza calpestare i più basilari diritti dei bambini e delle bambine così come riconosciuti e sanciti:

-Dagli articoli 3 e 34 della Costituzione italiana;

-Dagli articoli 26 e 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino;

-Dall’articolo 28 della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia.

Non possiamo accettare che la scuola pubblica sia luogo di segregazione e discriminazione perché ne va della tenuta e della credibilità delle istituzioni democratiche nonché della possibilità di costruire oggi una società migliore domani, che sappia nel rispetto della nostra Costituzione rimuovere gli ostacoli di partenza e fornire a tutti pari opportunità di crescita e sviluppo personale.

La questione che si apre con il comportamento della sindaco di Lodi è molto più ampia di un semplice regolamento ISEE per l’accesso ai servizi. Anche nei nostri Comuni ad esempio per l’assegnazione delle case popolari si richiede ai cittadini extracomunitari di dimostrare di non possedere beni nei paesi di origine. Cosa ben diversa è la richiesta di medesime informazioni di possedimento di beni immobili per l’accesso ai servizi di base come la mensa o il trasporto scolastico. La stessa Sindaco in queste ore di fronte alla reazione civile largamente contraria a questa sua iniziativa ha iniziato a fare dichiarazioni di parziale marcia indietro, forse anche perché consapevole della palese incostituzionalità di tale regolamento.

Infatti nessun regolamento comunale può in ogni caso permettersi di andare in contrasto con le fonti richiamate sopra e pertanto risultare palesemente contrario ai diritti riconosciuti per questi bambini.

Anche le leggi razziali erano tecnicamente legali ma questo non le qualifica certo come giuste. È il sistema di valori costituzionalmente sanciti a discernere il giusto dallo sbagliato e la nostra comunità nazionale ha scelto ormai 70 anni fa quale sistema di valori riconoscere e costruire.

Per questo chiediamo alla sindaco di ritirare quel regolamento o di interpretarlo in modo in ogni caso non punitivo nei confronti dei bambini. Un bambino in un qualunque Comune italiano che viene messo in questa condizione di segregazione è un’offesa alla nostra democrazia e per questo vogliamo far sentire la nostra voce in modo collettivo che si oppone a questo episodio non considerandolo isolato e frutto del caso ma di una precisa strategia di innalzamento dello scontro sociale tra i cittadini. Per questo chiediamo ad Anci di aprire un confronto tra gli amministratori sul tema dell’accesso ai servizi e sui diversi regolamenti comunali, nonché di promuovere iniziative adeguate a diffondere negli amministratori di ogni partito o rappresentanza politica la consapevolezza del proprio ruolo nell’esecuzione materiale dei principi fondamentali della carta costituzionale.

Questi i Comuni e i sindaci che hanno già  firmato la presente lettera e che si fanno promotori di questa richiesta :

Bagno a Ripoli, Francesco Casini;

Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti;

Barberino Val d’Elsa, Giacomo Trentanovi;

Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni;

Campi Bisenzio, Emiliano Fossi;

Capraia e Limite, Alessandro Giunti;

Castelfiorentino, Alessio Falorni;

Cerreto Guidi, Simona Rossetti;

Certaldo, Giacomo Cucini;

Dicomano, Stefano Passiatore;

Empoli, Brenda Barnini;

Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai;

Firenze, Dario Nardella;

Fucecchio, Alessio Spinelli;

Gambassi Terme, Paolo Campinoti;

Greve in Chianti, Paolo Sottani;

Impruneta, Alessio Calamandrei;

Lastra a Signa, Angela Bagni;

Londa, Aleandro Murras;

Montaione, Paolo Pomponi;

Montelupo Fiorentino, Paolo Masetti;

Pontassieve, Monica Marini;

Reggello, Cristiano Benucci;

Rufina, Mauro Pinzani;

San Casciano in Val di Pesa, Massimiliano Pescini;

San Godenzo, Alessandro Manni;

Scandicci, Sandro Fallani;

Scarperia e San Piero, Federico Ignesti;

Signa, Alberto Cristianini;

Tavarnelle Val di Pesa, David Baroncelli;

Vicchio, Roberto Izzo;

Vinci, Giuseppe Torchia.

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