Toscana rimodula fondi Fsc, 11mln in opere strade

La Giunta Regionale rimodula le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) per le strade della Toscana investendo ulteriori 11 milioni di euro e ottenendo l’approvazione del Ministero per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile (Mims): verranno stanziati maggiori finanziamenti per il Ponte sul Serchio, la tangenziale a nord di Pisa, la viabilità nei Comuni di Signa, Lastra a Signa, Campi Bisenzio (Firenze).

La delibera illustra anche le condizioni per avere diritto alla nuova rimodulazione: le opere devono essere già cantierabili, gli enti beneficiari dei finanziamenti devono
comunicare alla Regione gli estremi dell’atto approvativo del progetto, il sussistere dell’effettiva copertura finanziaria dell’intervento e l’avvio della gara di appalto per l’ottenimento dell’aggiudicazione. In totale vengono messi sulla viabilità toscana quasi 200 milioni di risorse di cui circa 160 milioni finanziati da fondi Fsc destinati alla viabilità regionale e che vanno a spalmarsi sia sugli interventi attuati dalla Regione Toscana (circa 117 milioni fondi Fsc più risorse regionali) che su quelli attuati dagli enti locali (circa 70 milioni fondi Fsc più risorse regionali, più risorse degli enti locali).

Nel dettaglio, la delibera approvata dalla giunta dà maggiori finanziamenti, 11.059.583 euro ad alcuni interventi in base alle richieste avanzate dagli enti locali. “Abbiamo messo in sicurezza interventi infrastrutturali strategici per la Regione e per gli enti locali della Toscana rimodulando in modo puntuale i fondi Fsc destinati agli interventi stradali sul territorio – spiegano il presidente della Regione e l’assessore alle infrastrutture -. Abbiamo aggiunto risorse che ci permettono così di realizzare opere fondamentali per la Toscana che a a causa dell’aumento dei costi dei materiali vedevano un quadro economico profondamente mutato. Ci siamo impegnati per confermare e potenziare i finanziamenti, consentendo così ai Comuni e alle Province di realizzare gli interventi in
programma, aumentando le quote laddove gli enti locali hanno dato garanzie di fare gli interventi nei tempi stabiliti”.

Le maggiori quote, per quanto riguarda gli enti locali che li devono attuare , riguardano il ponte sul fiume Serchio in Provincia di Lucca per il collegamento fra la SS12 dell’Abetone
e del Brennero e la Francigena per il quale vengono destinati ulteriori 3.7milioni di euro, la tangenziale a nord di Pisa per la quale vengono stanziati altri 4 milioni , alcuni interventi sulla viabilità nel Comune di Signa, Lastra a Signa e Campi Bisenzio.

Vaccini: monitoraggio efficacia anticorpi su operatori sanità

Progetto pilota approvato dalla Giunta regionale della Toscana per prevenire il rischio da infezione Covid in operatori già vaccinati

Monitoraggio dell’efficacia della vaccinazione anti Covid negli operatori sanitari toscani. Lo prevede un progetto pilota che è stato approvato dalla Giunta toscana su proposta dell’assessore alla sanità Simone Bezzini. Tra gli obiettivi, spiega una nota, prevenire il rischio da infezione Covid negli operatori sanitari già vaccinati, valutare il grado di protezione nel personale sanitario e in un gruppo di controllo (universitari non sanitari) dopo la vaccinazione, oltre a orientare l’acquisto di vaccini in base ai valori degli anticorpi riscontrati e pianificare i programmi di sorveglianza sanitaria. La sorveglianza sanitaria riguarda tutte le professioni sanitarie, compresi gli specializzandi, e interesserebbe oltre 56mila persone in Toscana. Il progetto prevede che a distanza di un mese dal completamento del ciclo vaccinale sia offerta l’opportunità di effettuare un prelievo di sangue per valutare la risposta quantitativa degli anticorpi al Covid.

“In Toscana abbiamo avviato la campagna vaccinale in coerenza con le disposizioni nazionali della fase 1, somministrando il vaccino agli operatori sanitari, fase che stiamo per concludere – spiega Bezzini -. Per tutelare i lavoratori in ambito sanitario e, di conseguenza i pazienti, abbiamo ritenuto opportuno valutare l’efficacia e la durata della protezione immunitaria del vaccino inoculato al personale sanitario, studiando lo sviluppo degli anticorpi non solo per prevenire il rischio di infezioni tra gli operatori sanitari già vaccinati, ma anche per estendere gli esiti di questa indagine al resto della popolazione, a tutela della salute pubblica. Ci muoviamo a 360 gradi, per raccogliere più informazioni possibili su un virus fino a poco tempo fa sconosciuto e che continua a mutare. La ricerca scientifica è uno strumento strategico per ampliare le nostre conoscenze e attrezzarci di conseguenza”.

Scuola, Nardini: altri 2,5mln di contributi alle famiglie

Una proposta di variazione di bilancio da 2,5 milioni di euro, destinati a finanziare il pacchetto scuola che passa così dai 3 milioni di euro di risorse regionali dello scorso anno a 5,5 milioni, a cui si devono aggiungere 6 milioni di contributi statali.

Lo ha deciso la Giunta regionale toscana, su proposta dell’assessora all’istruzione Alessandra Nardini. Fino allo scorso anno scolastico, spiega una nota, hanno beneficiato del contributo circa 30mila studenti delle scuole medie e superiori della Toscana. Quest’anno però le domande sono state 8mila in più. La delibera approvata dalla Giunta passa ora all’esame del Consiglio regionale.

“In un momento così complicato e difficile per la scuola italiana – sottolinea Nardini in una nota -, abbiamo deciso di aumentare, a fronte dell’aumento delle domande, le risorse annualmente stanziate per garantire l’effettivo diritto allo studio delle studentesse e degli studenti toscani”.

L’assessora ricorda che: “Adesso, certo anche a causa della crisi economica, le domande sono arrivate ad essere 38.470. E noi abbiamo deciso di consentire a tutti gli studenti e le studentesse idonei di poter ottenere l’importo massimo previsto per il pacchetto scuola, pari a 300 euro. Una scelta in linea con la nostra volontà di garantire a tutti il diritto allo studio e di favorire in ogni modo la frequenza scolastica”.

Il pacchetto scuola serve infatti a facilitare la frequenza scolastica, cioè a sostenere le famiglie per spese quali l’acquisto dei libri, degli abbonamenti ai mezzi di trasporto e altri sussidi didattici. E’ destinato agli studenti e alle studentesse delle scuole medie e delle superiori residenti in Toscana che hanno un Isee familiare non superiore a circa 15.700 euro e non più di venti anni di età. Con la decisione della Giunta regionale vengono così finanziate le domande di tutti coloro che ne hanno fatto richiesta.

Barriere architettoniche: dalla Regione 1,7mln per abbattimento

La Giunta regionale ha stanziato 1,7milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle case. Le risorse saranno poi destinate alle persone con disabilità che ne hanno fatto richieste e giudicate idonee. “Potersi muovere senza ostacoli e barriere è condizione di base per la qualità della vita”, è il commento di Stefania Saccardi, assessora al diritto alla salute e al sociale.

Le risorse saranno circa 1,7 milioni (661.716 risorse statali + 1.060.000 risorse regionali) destinate grazie alla delibera presentata dall’assessora Stefania Saccardi e approvata dalla Giunta regionale. Comuni, Unioni di Comuni e Società della Salute dovranno rispettare gli adempimenti circa la rendicontazione dei contributi erogati. In assenza della rendicontazione non potranno essere assegnati eventuali ulteriori finanziamenti disponibili per future graduatorie.

“L’abbattimento delle barriere architettoniche è per noi un tema fondametnale, al quale dedichiamo attenzione e risorse”, ha detto Saccardi. “Ogni anno ripartiamo ai Comuni i finanziamenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni. E questo deve avvenire sia negli spazi pubblici che in quelli privati. Noi vogliamo che le persone con disabilità possano muoversi liberamente, senza ostacoli che limitino i loro movimenti, sia nelle proprie abitazioni che fuori”.

In Toscana nasce rete regionale per gravidanze alto rischio

Una delibera, approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, ha istituito una rete clinica regionale per le gravidanze ad alto rischio in Toscana.

La Rete clinica, spiega una nota, vuole adeguare l’offerta di risposte ai migliori standard qualitativi nazionali e internazionali e prevede un comitato strategico regionale, tre sotto reti di Area vasta, che ricomprendono la relativa Unit di medicina materno fetale e le articolazioni territoriali e ospedaliere per le gravidanze a rischio.

Viene inoltre previsto un centro di coordinamento regionale per la patologia fetale: è necessario infatti concentrare i casi in pochi centri specializzati, per consentire equità di accesso a tutte le gestanti che ne abbiano la necessità, e permettere agli operatori di mantenere la necessaria competenza e, al tempo stesso, garantire il massimo allineamento dei comportamenti tecnico-professionali.

“Negli ultimi mesi abbiamo messo in atto azioni e percorsi a favore della gravidanza e della nascita – ricorda l’assessore Saccardi -. Il nuovo protocollo per la gravidanza fisiologica, il nuovo percorso di accesso alla diagnosi prenatale, la nuova applicazione mobile al percorso nascita hAPPyMamma. Abbiamo aggiornato i livelli organizzativi per la rete dei punti nascita e le raccomandazioni per il trasporto protetto neonatale e il trasporto assistito materno. Con questa nuova delibera abbiamo voluto assicurare un percorso coordinato per le gravidanze ad alto rischio, perché le mamme e i nascituri abbiano i servizi e le competenze migliori”.

Rifiuti, la funzione sanzionatoria torna a Province toscane

La funzione sanzionatoria in materia ambientale, nello specifico per quanto riguarda i rifiuti, torna in capo alle Province, mentre quella relativa alle autorizzazioni semplificate sarà espletata, in via provvisoria e comunque non oltre giugno 2020, dalla Regione se gli enti locali ne faranno richiesta.

È quanto stabilisce la proposta di legge della Giunta toscana approvata a maggioranza dal Consiglio regionale. Il dispositivo, illustrato dall’assessore regionale al Bilancio Vittorio Bugli, si è reso necessario a seguito della sentenza della Corte Costituzionale 129/2019, che ha dichiarato illegittimo l’articolo 2 della legge regionale 22 del 2015. La legge di riordino delle funzioni varata viene quindi modificata con l’inserimento di un articolo 44 bis, che dispone come gli enti locali competenti alla verifica e al controllo dei requisiti per l’applicazione delle procedure semplificate possano avvalersi della struttura regionale per svolgere, in via transitoria e a titolo gratuito, le iscrizioni e le verifiche previste dal Codice dell’Ambiente, specificatamente agli articoli che regolano le attività di smaltimento dei rifiuti non pericolosi e le prescrizioni nelle operazioni di recupero.

In sede di dibattito, il capogruppo Pd Leonardo Marras ha definito “errate, fuorvianti e strumentali” le dichiarazioni sul pronunciamento della Corte fatte da alcuni rappresentanti istituzionali. Il capogruppo Sì-Toscana a sinistra Tommaso Fattori ha definito il provvedimento “molto appropriato”. “Ogni intervento che indirizza la pubblica amministrazione verso i bisogni delle imprese, è positivo”, ha detto Giacomo Giannarelli (M5s). Critica la capogruppo della Lega Elisa Montemagni: “Siamo a questo punto per la smania di accentramento di potere da parte della Regione”.

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