IED, Palazzo Strozzi e Manifattura Tabacchi: “At the Edge of Chaos”

?Firenze, apre oggi la mostra online “At the Edge of Chaos” a cura del Master in Arts Management di IED Firenze – Istituto Europeo di Design di Firenze e realizzata in collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi e Manifattura Tabacchi.

Questa mostra cerca di analizzare i sistemi complessi considerando alcune delle loro differenti manifestazioni: la collisione fra il mondo umano e quello naturale, che a volte porta a danni irrevocabili all’ambiente; le interazioni intersociali fra esseri umani, sia nel mondo reale che in quello virtuale e l’interazione personale di ciascun individuo con la propria psiche.

Hanno partecipato alla realizzazione della mostra, inoltre, la ‘Accademia di Belle Arti Firenze’, la California State University’, la ‘Fondazione Studio Marangoni’ e la ‘Laba Firenze – Libera Accademia di Belle Arti’.

At the Edge of Chaos è una speciale mostra d’arte online, per rappresentare visivamente la complessità delle connessioni durante un periodo di caos, le opere d’arte saranno visivamente collegate da una rete che sembra disgregarsi. Inoltre, riflettendo sul complesso sistema del processo curatoriale in un mondo virtuale, tale percorso sarà esso stesso incluso nella mostra come parallelo alle complesse interpretazioni del sistema degli artisti.

Al fine di mostrare l’interconnessione fra lo spazio virtuale e quello reale, ognuno dei quali ha un ruolo fondamentale in particolar modo in un momento come quello attuale, la mostra online sarà accompagnata da un programma di attività dal vivo sui social media della mostra e da performance di artisti nella città di Firenze, dal 18 al 28 Giugno 2020.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni del Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, e del Direttore di IED Firenze Igor Zanti:

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Fondazione CR lancia piano da 1,5 milioni per la cultura

?Firenze, Fondazione CR Firenze lancia un piano da 1,5 milioni di euro per salvare il mondo della cultura dell’area fiorentina dagli ingenti danni provocati dallo stop alle attività culturali durante il lockdown.

Al via, presentati oggi dal Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e dall’assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi, tre bandi (Emergenza Cultura Firenze, Partecipazione Culturale e Laboratori Culturali) che hanno lo scopo di sostenere i costi di gestione e di adeguamento delle strutture, Ia produzione di attività e l’innovazione digitale delle numerose realtà del territorio che rischiano Ia chiusura.

La Toscana e tra le regioni a detenere II maggior numero di strutture, anche molto diffuse sul territorio, relative al comparto artistico-culturale, in particolare 423 tra teatri, auditorium e sale d’orchestra e 528 musei. Del totale quasi il 30% dei luoghi dello spettacolo dal vivo e museo sono nell’area fiorentina; inoltre con sede a Firenze nell’area metropolitana sono 1.492 le organizzazioni non profit con attività nel settore culturale.

Una fetta di mercato, quella dei ‘beni culturali’ che nella sola Citta Metropolitana di Firenze ha prodotto nel 2018 ben 85,5 milioni di euro di incassi dai musei (stime IRPET) e 76,2 milioni di euro per quanta riguarda lo spettacolo dal vivo (fonte Siae).

L’odierna impossibilita dl incasso sta minando le fondamenta di sostenibilità di tutta Ia filiera. Oltre il 70% dei soggetti toscani che si occupano di spettacoli dal vivo ha avuto un blocco totale delle attività: Ia mancata ripresa porterebbe a una perdita di 103 milioni di euro (il 90% degli incassi annuali). Attualmente viene confermato il FUS (Fonda Unico per lo Spettacolo) da parte del Ministero per i beni e le attività culturali, ma i suoi contributi subiranno un taglio e si rivolgono soprattutto ad una ristretta platea di beneficiari.

In questa drammatica cornice Ia Fondazione predispone tre importanti linee di azione per portare linfa vitale agli operatori culturali.

II bando Emergenza Cultura a Firenze (500.000 euro e scadenza il 2 luglio) si rivolge al tessuto cittadino come misura straordinaria a sostegno delle realtà che si occupano di spettacolo dal vivo o che svolgono attività artistica/culturali, in difficolta per Ia mancata bigliettazione, il blocco del turismo e gli ostacoli al fund raising.

Potranno fare richiesta di un contributo compreso tra 5.000 e 30.000 euro per i costi legati alle strutture e alla gestione oppure per le attività culturali da concludersi entro il prima trimestre 2021.

Il Bando Laboratori Culturali (250.000 euro, apertura 23 giugno e scadenza 27 agosto) e dedicate invece ai musei minori del territorio del Comune di Firenze e della Citta Metropolitana con contribuiti erogabili fino a 30 mila euro. La sua terza edizione doveva essere aperta dopo l’estate ma viene anticipate proprio con l’obiettivo di sostenere non solo progetti di innovazione digitale per migliorare Ia fruibilità e l’accessibilità, ma anche i costi di adeguamento alle nuove leggi in materia sanitaria per le riaperture. Saranno anche sostenuti progetti a supporto della didattica e della riapertura delle scuole grazie alia messa a disposizione degli spazi museali.

II Bando Partecipazione Culturale (400.000 mila, apertura 30 giugno e scadenza 10 settembre) mira a sostenere progetti di coinvolgimento e partecipazione culturale delle comunità nelle periferie. Ciascun progetto potrà ottenere un contributo massimo di 30 mila euro, aumentabili a 50 mila euro se presentati in forma di rete. Le iniziative dovranno realizzarsi a Firenze, ad esclusione del Quartiere 1 e nei comuni dell’area metropolitana limitrofi aile aree periferiche (Scandicci, Fiesole, Calenzano, Lastra a Signa, Signa, Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Pontassieve).

Un ulteriore stanziamento di 309 mila euro e state destinate a favore di 42 soggetti che avevano fatto richiesta nel Bando Arte e Attivita Culturali 2020, ovvero lo strumento di contribuzione ordinaria del settore, e che non avevano avuto fino ad ora alcun contribuito perché tutti questi finanziamenti erano stati sospesi durante Ia pandemia a causa della chiusura dei luoghi dello spettacolo e il conseguente annullamento delle manifestazioni.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore Sacchi ed il presidente Salvadori:

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Firenze, Torino, Genova: San Giovanni 2020 ‘al cubo’

?Per la prima volta tre città italiane, Torino, Genova e Firenze, unite dallo stesso Santo protettore, condivideranno i festeggiamenti del patrono San Giovanni, e lo faranno insieme attraverso un’unica piazza virtuale.

Mercoledì 24 giugno, a seguito delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria Covid-19 e nel rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento, le consuete celebrazioni si trasformeranno e daranno vita al format nazionale “La Notte di San Giovanni”, in diretta tv su Rai Premium (canale 25 ddt) alle 21 circa, in streaming su RaiPlay e sulla piattaforma digitale www.sangiovannix3.it.

Le città metteranno in scena uno spettacolo comune per regalare due ore di emozioni, cultura, musica, intrattenimento e contenuti innovativi. Gli elementi centrali del palinsesto, cultura e festa, saranno accompagnati da innovazione e tecnologia per tutta la durata dello spettacolo.

Il cuore pulsante dell’evento – presentato da Arianna Ciampoli – partirà dalla Mole Antonelliana. Il simbolo architettonico di Torino ospiterà la regia centrale dello spettacolo la cui firma è affidata a Duccio Forzano, già autore di programmi e show di assoluto valore quali, ad esempio, ‘Che Tempo Che Fa’ e alcune edizioni del Festival di Sanremo. All’interno della Mole-Museo Nazionale del Cinema che quest’anno celebra il 20^ compleanno con un programma dedicato, ‘Torino città del cinema 2020, a partire dalle ore 21 circa si susseguiranno una serie di performance tra cui un’imponente coreografia composta da circa 200 droni che danzeranno, per la prima volta indoor, interagendo con gli artisti di Torinodanza (produzione originale realizzata grazie al sostegno di Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale). Un autentico record mondiale sia per il numero dei droni impiegati, sia per l’interazione con i ballerini, a dimostrazione che anche in un periodo di evidenti limitazioni si possono organizzare iniziative straordinarie.

La scaletta dell’evento prevede l’intervento di numerosi ospiti della scena culturale, musicale e televisiva italiana tra cui Luciana Littizzetto, Niccolò Fabi, Eugenio in Via di Gioia, Guido Catalano, Suor Cristina, e l’orchestra del Teatro Regio a Torino; Maurizio Lastrico, Pippo Lamberti, Alfa, Vittorio Descalzi e l’orchestra del Teatro Carlo Felice a Genova; Carlo Conti, Irene Grandi, Piefrancesco Favino, Diodato e Zubin Mehta a Firenze.

Oltre all’esibizione dei droni anche la luce sarà protagonista della notte del Santo patrono grazie a coreografie speciali con imponenti fasci luminosi e video-mapping che accompagneranno conduttrice e regista nella guida della serata che terminerà con il dj set di Ema Stockholma da Torino.

Gli edifici e i paesaggi iconici dei tre centri saranno il fulcro del ricco programma. A Torino dalla Mole Antonelliana – sede del Museo Nazionale del Cinema e luogo di riferimento della manifestazione ‘Torino Città del Cinema 2020’ – alla Chiesa Gran Madre di Dio; a Genova dai Palazzi dei Rolli, antiche dimore dell’aristocrazia genovese, patrimonio UNESCO, al teatro Carlo Felice a Boccadasse e, a Firenze, da Palazzo Vecchio (Salone dei 500) al Museo Bardini.

Arianna Ciampoli dal suo studio all’interno della Mole gestirà i collegamenti di San Giovanni x 3 partendo da un video emozionale, realizzato dai droni, che metterà insieme in un unico racconto vie, piazze e palazzi storici delle tre città (Firenze: piazza Duomo, via dei Calzaiuoli, piazza della Signoria, Galleria Uffizi e Ponte Vecchio; Genova: Porto antico, Acquario, Palazzo San Giorgio, via San Lorenzo, piazza San Lorenzo, piazza Matteotti, piazza De Ferraris e via Garibaldi; Torino: piazza Castello, via Po, piazza Vittorio, Gran Madre e Mole Antonelliana).

Genova punterà su tradizione e innovazione: i palazzi dei Rolli torneranno protagonisti in video dopo il grande successo della Rolli Days Digital Week che a maggio ha superato il milione di visualizzazioni. Inoltre ai droni sono state affidate le riprese sui panorami della città e sul Falò di San Giovanni Battista in piazza Matteotti il 23 giugno. In sintonia con ‘Torino Città del Cinema 2020’, nel centenario della nascita di Federico Fellini, il tema di Amarcord sarà eseguito dall’orchestra del Teatro Carlo Felice. E, in omaggio al Patrono, l’orchestra suonerà anche l’ouverture e la parte centrale dell’Oratorio di San Giovanni Battista di Alessandro Stradella: durante l’esibizione scorreranno le immagini della cattedrale che, secondo la tradizione, custodisce proprio le ceneri di San Giovanni. E poi tanta musica con il rapper Alfa, esponente di quella che si sta affermando come la “scuola genovese” di rap e trap, e con l’esibizione acustica di Vittorio Descalzi, storico leader dei New Trolls ed esponente della scuola genovese dei cantautori; inoltre risate con lo sketch dell’attore e comico Maurizio Lastrico accompagnato dal maestro Pippo Lamberti.

A Firenze protagonisti della festa saranno il concerto del Maggio musicale fiorentino nel Duomo, con la direzione del maestro Zubin Mehta e il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio dove, nella cornice della manifestazione “Strateco”, si alterneranno collegamenti con il vincitore dell’ultimo Sanremo Diodato, e poi Irene Grandi, Pierfrancesco Favino. Il conduttore Carlo Conti sarà protagonista di una conversazione con Padre Bernardo Gianni dall’alto della suggestiva Abbazia di San Miniato. In piazza Santa Croce si svolgerà il corteo del Calcio Storico e degli sbandieratori che omaggeranno il personale sanitario, della Protezione civile e del volontariato, uomini e donne che hanno dato il loro contributo durante i mesi più difficili della pandemia. Anche le istituzioni delle tre città si uniranno per realizzare una festa unica nel suo genere.

“Essere in tre per ottenere un risultato esponenziali è la spinta che ci ha motivato a immaginare, insieme a Genova e Firenze, un format di San Giovanni unico per le città tra le più belle e ricche di valore artistico e culturale d’Italia – dichiara la Sindaca di Torino, Chiara Appendino -. In un momento storico così straordinario abbiamo subito capito quanto fosse importante unire le forze e proporre un nuovo modello di condivisione e comunicazione sia per i nostri cittadini sia per tutti gli italiani che potranno scoprire come cultura, festa e innovazione potessero fondersi per valorizzare le nostre bellezze ed eccellenze. Mi auguro che ‘San Giovanni x 3’ possa sancire una nuova stagione di collaborazione tra le città e un nuovo motivo di attrazione per i nostri centri che sono pronti a riprendere nuova vita”.

“Trasformare una festa cittadina in un evento nazionale: la prima prova di ‘San Giovanni x 3’ va in questa direzione – afferma il Sindaco di Genova, Marco Bucci -. È lo spirito con il quale hanno lavorato le città di Firenze, Torino e Genova per riuscire a dare maggiore visibilità e un filo conduttore comune alla celebrazione del Santo patrono. Un’opportunità nata in un momento di estrema difficoltà, durante il periodo del lockdown. Partiamo quest’anno grazie ad un evento multimediale ma ritengo possa essere uno straordinario “numero zero” per una iniziativa che potrà diventare nel tempo una vera e propria tradizione tra le tre città coinvolgendo in futuro anche le piazze. Torno a ringraziare per la collaborazione i colleghi Chiara e Dario e buona festa di San Giovanni ai cittadini di Genova, Firenze e Torino”.

“Sarà una sensazione davvero inedita – commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella – trascorrere questo San Giovanni senza i tradizionali ‘fochi’ che ogni anno celebravano la ricorrenza e che non potranno svolgersi per non creare assembramenti. Ma non potevamo lasciare che il santo patrono non fosse una bella occasione per omaggiare Firenze con le sue tradizioni e la sua cultura e per questo abbiamo organizzato un grande spettacolo corale che vede per la prima volta unite tre grandi città italiane, i loro simboli universali e alcuni dei loro protagonisti in un palinsesto davvero unico. Siamo certi che anche questo sia un modo per rinnovare la festa e per offrire una programmazione ricchissima che potrà incontrare l’interesse di un vasto pubblico, anche se solo attraverso una partecipazione virtuale”.

Con questo progetto le città sperimenteranno un nuovo modello di comunicazione e di fruizione per un pubblico esteso, un format innovativo per raccontare un modo diverso di offrire contenuti artistici trasformando i limiti indotti dall’emergenza in opportunità per valorizzare il patrimonio culturale e artistico dei rispettivi territori facendo leva sulla vocazione innovativa. Un’occasione per cambiare prospettiva e modalità di partecipazione andando oltre la fisicità dei luoghi simbolo e ampliando l’identità culturale e il senso di appartenenza dei cittadini.

‘San Giovanni x 3’ è un progetto delle Città di Torino, Genova e Firenze realizzato grazie al contributo di IREN, TIM, CISCO, SEIKEY, Dronisos, Fondazione per la Cultura Torino, Coop Liguria, Fondazione CR Firenze, Società di San Giovanni Battista e alla collaborazione di Museo Nazionale del Cinema, Torino Città del Cinema 2020, Teatro Regio e Museo Egizio, Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, Università degli Studi di Genova, Fondazione Teatro Carlo Felice, Circolo Culturale Fondazione Amon, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Santa Maria del Fiore, Silfi spa. Media partnership RAI.

San Giovanni a Firenze
Niente Fochi per evitare assembramenti ma tantissimi eventi per una giornata speciale. Quest’anno il 24 giugno sarà un San Giovanni particolare a causa della pandemia e oltre agli eventi coordinati con Torino e Genova, Firenze ha messo in campo un cartellone ricco e variegato.
“Una San Giovanni sicuramente diverso – ha sottolineato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – che vuole unire la tradizione e la storia della città con l’arte, la musica e i protagonisti del pop contemporaneo ma anche con l’innovazione, il tutto unito dalla spiritualità legata al patrono e al senso più profondo della festa”.
I musei di Palazzo Vecchio, Bardini e Novecento saranno aperti al pubblico, gratuitamente per tutti i visitatori. Palazzo Vecchio (inclusa la possibilità di visitare gli arazzi medicei della Sala dei Duecento) dalle 10 alle 15, Museo Bardini e Museo Novecento dalle 15 alle 20. In ragione delle disposizioni sanitarie vigenti sarà in ogni caso obbligatorio prenotare la visita, collegandosi alla biglietteria ufficiale dei Musei civici fiorentini, all’indirizzo http://bigliettimusei.comune.fi.it/
I musei saranno poi tra i protagonisti della serata, con riprese video, anche con droni, all’interno di Palazzo Vecchio, con focus sul Salone e nella Sala di Clemente VII, del museo Bardini, del museo dell’Opera del Duomo e del museo archeologico.
Nel Duomo di Firenze si svolgerà alle 17.30 il concerto diretto dal maestro Zubin Mehta con il Coro e l’Orchestra del Maggio musicale fiorentino.
In piazza Santa Croce dalle 18 i protagonisti saranno il Calcio storico e il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, che renderanno omaggio a medici, infermieri, operatori sanitari, personale del servizio sanitario regionale e ai tanti volontari della Protezione civile del Comune di Firenze e delle varie associazioni e reti di solidarietà cittadine, che fin dall’inizio della pandemia si sono schierati in prima linea al fianco dei cittadini malati e più fragili. Il Calcio storico celebrerà il personale sanitario che ha fronteggiato l’emergenza sanitaria da Coronavirus nelle corsie degli ospedali, mentre il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina renderà omaggio al mondo del volontariato.
Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio si svolgerà l’evento ‘Strateco’, format dedicato al mondo della comunicazione, dove spiccano tra gli ospiti il vincitore dell’ultimo Sanremo Diodato, Niccolò Fabi, Irene Grandi, Pierfrancesco Favino.
A salutare la città anche il video del cardinale Giuseppe Betori. Tra i protagonisti che animeranno la serata ci saranno anche Carlo Conti in dialogo con Bernardo Gianni da San Miniato al monte, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, Claudio Bini della Società di San Giovanni, e imprenditori e artigiani fiorentini.
“La Società di San Giovanni Battista fin dal 1796 è custode dei festeggiamenti del Santo Patrono della Città di Firenze e anche in quest’anno molto particolare per tutti noi a causa dell’emergenza sanitaria, mettiamo in campo tutte le nostre risorse per sostenere il Comune nella realizzazione dei festeggiamenti tanto cari ai fiorentini – dice Claudio Bini, Presidente della Società -. Fondamentale come ogni anno, il contributo della Fondazione CR di Firenze che da sempre è molto vicina alla città”.
Se quest’anno non potranno esserci i tradizionali “Fochi”, a illuminare la notte di San Giovanni a Firenze ci penseranno alcune installazioni e show di luci colorate realizzati a cura di Silfi Spa, che coinvolgeranno alcuni dei luoghi simbolo della città, come la Cupola del Brunelleschi, la Basilica di San Miniato al Monte, l’Istituto degli Innocenti e le Porte storiche.
In collaborazione con la Società di San Giovanni Battista, tre fasci di luce andranno a illuminare, da tre punti diversi della città, la Lanterna del Duomo, sulla sommità della Cupola, che in occasione del Patrono risplenderà quindi in modo speciale fino ad oltre la mezzanotte.
A colorare la notte del 24 giugno ci penseranno poi i giochi di luce sulle Porte storiche della città (Porta San Gallo, Porta alla Croce, Torre di San Niccolò, Porta Romana, Porta al Prato e Porta San Frediano), sulla facciata della Basilica di San Miniato al Monte e sul Loggiato dell’Istituto degli Innocenti, in piazza Santissima Annunziata.

Gimmy Tranquillo hya raccolto le dichiarazioni i sindaci di Torino, Genova e Firenze, Chiara Appendino, Marco Bucci e Dario Nardella:

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Il Teatro del Maggio Musicale riapre al pubblico

?Il Teatro del Maggio riapre le porte al pubblico il 17 giugno, dopo il lock down, con 7 concerti sinfonici, per un pubblico di 200 persone in sala, ma con una più vasta audience in streaming sulla piattaforma Idagio.

Zubin Mehta sarà per sei volte sul podio dell’orchestra del Maggio con un ciclo schubertiano, mentre Daniele Gatti dirigerà due sinfonie di Haydn. Tra i solisti, Daniel Barenboim, Leonidas Kavakos, Eva Mei, Sara Mingardo.

Dopo l’importante “anteprima” del concerto di canto inaugurale con un programma completamente verdiano con il tenore Francesco Meli e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, diretta da Marco Armiliato, il Maggio annuncia quindi un ciclo di sette concerti sinfonici a partire dal 17 giugno aperti al pubblico.

Il Maggio Musicale Fiorentino è dunque il primo teatro a riaprire rispettando le indicazioni delle linee guida e quindi mettendo a disposizione del pubblico 200 poltrone. I posti in sala saranno distanziati e in sicurezza secondo le norme e i biglietti, al costo di 100 euro ognuno, saranno in vendita on line sul sito del teatro e presso la biglietteria dal 15 giugno. Confermata anche la possibilità della visione in streaming tramite la piattaforma Idagio (biglietti in vendita sulla piattaforma a euro 9.90).

I concerti sono fissati il 17, 20, 23, 27, 30 giugno, 3 e 7 luglio. L’Orchestra del Maggio e il Coro (20 giugno e 7 luglio) saranno diretti per sei volte dal direttore musicale a vita Zubin Mehta che con questo ciclo di concerti affronta l’esecuzione integrale delle sinfonie di Franz Schubert – che verrà completato nel prossimo autunno – con sei composizioni dal catalogo: le sinfonie 3, 4, 5, 6, 8, 9; e da Daniele Gatti che dirigerà il 27 giugno due esempi di quella limpida classicità del codificatore della forma sinfonica che è Franz Joseph Haydn con la Sinfonia in do maggiore Hob. I: 48 “Maria Theresia” e la Sinfonia in si bemolle maggiore Hob. I: 85 “La Reine”, oltre ai ballabili dal terzo atto (scena 3) da Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck .

I programmi dei sette concerti saranno quindi centrati soprattutto sulla produzione musicale viennese, molto cara a Zubin Mehta, dal Settecento al Novecento con straordinari capolavori come la “Tragica”, la celeberrima “Incompiuta” e la monumentale “Grande” di Franz Schubert, e capolavori della musica sacra come “Messa dell’incoronazione” di Wolfgang Amadeus Mozart e la “Missa in tempore belli” di Franz Joseph Haydn, e sempre di Haydn le due sinfonie “Maria Theresia” e“La Reine” dirette da Daniele Gatti, fino alla Seconda scuola di Vienna con il concerto di violino di Alban Berg “Alla memoria di un angelo” e tre frammenti tratti da una delle opere più paradigmatiche del Novecento come il suo Wozzeck e inoltre i sei pezzi op 6 per orchestra di Anton Webern.

Sono molti anche i solisti che affiancheranno Zubin Mehta nel corso dei suoi programmi: inizia il 17 giugno Leonidas Kavakos al violino nel concerto per violino e orchestra “Alla memoria di un angelo” di Alban Berg, poi la straordinaria presenza di Daniel Barenboim al pianoforte il 23 giugno per il concerto n. 3 in do minore op. 37 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven. Nel programma anche mozartiano del 20 giugno, il soprano Eva Mei sarà impegnata nell’incantevole “Exultate Jubilate”, mottetto in fa maggiore K. 165 per soprano e orchestra, e poi con le voci del mezzosoprano Francesca Cucuzza, del tenore Valentino Buzza, del basso Gianluca Buratto, Eva Mei canterà anche nella luminosa e intensa “Krönungsmesse” in do maggiore K. 317 per soli, coro e orchestra. A chiudere la programmazione sinfonica il 7 luglio, la “Missa in tempore belli” la seconda delle sei grandi messe di Franz Joseph Haydn, piena di religiosità ma anche di accenti marziali, con le voci del soprano Maria Grazia Schiavo, del mezzosoprano, Sarah Mingardo, del tenore Maximilian Schmitt e del basso Gianluca Buratto.

I biglietti saranno in vendita sul sito del Teatro del Maggio a 100 euro e presso la biglietteria del teatro a partire dal 15 di giugno (aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, il sabato dalle 10 alle 13 e da due ore prima in occasione di ogni spettacolo. Il lunedì la biglietteria resterà chiusa). I biglietti per lo streaming saranno disponibili sulla piattaforma Idagio a un prezzo di 9.90 euro e permetteranno la visione e l’ascolto del concerto per 24 ore dal momento dell’esecuzione in diretta. Tutti i concerti sono programmati alle ore 20.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni del maestro Zubin Mehta e del soprintendente Alexander Pereira:

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Nardella: “Anche io ho fatto il mio piccolo striscione #IostoconRocco”

?Firenze, il sindaco Dario Nardella, nel corso di una conferenza stampa sul tema dello stadio a Palazzo Vecchio, ha mostrato uno striscione con scritto #iostoconRocco, rilanciando la frase dei tifosi, apparsa qualche giorno su striscioni appesi in diverse parti della città.

Nardella ha ribadito inoltre il rapporto di stima e collaborazione con il presidente della Fiorentina, “Il rispetto, la collaborazione, l’ammirazione verso Commisso, la sua famiglia, i suoi collaboratori, sono gli stessi del primo giorno – ha detto – Anzi, sono ancora più grandi così come il mio desiderio di lavorare per il bene di Firenze e della Fiorentina”.

“Non sono né irritato, né geloso, né invidioso di altre decisioni che possono essere prese in altri Comuni, fuori da Firenze – ha continuato il sindaco Nardella riferendosi alle ipotesi avanzate da altri Comuni (Campi Bisenzio su tutti) di costruire altrove il nuovo impianto della Fiorentina – anzi ho il massimo rispetto perché la proprietà è libera di fare le proprie scelte, di esprimere le proprie intenzioni e presentare progetti”.

“Aspetto a braccia aperte Commisso – ha continuato – e non vedo l’ora di salutarlo. La vicenda della Mercafir, e lo dico con grande serenità, è andata. Siamo ora impegnati più che mai per una riqualificazione complessiva della cittadella di Campo di Marte, dello stadio Franchi perché è lì la storia di Firenze. Sono prontissimo a rivedere la Fiorentina e la proprietà e di farlo insieme ai tifosi, se necessario. Alla fine quello che conta per me è il bene di Firenze, della Fiorentina”.

Nardella ha poi precisato di voler andare “avanti ad oltranza sul tema del Franchi e di Campo di Marte che era già un obiettivo nel mio programma di mandato e lo farò verso la Soprintendenza, verso il ministero dei Beni e delle attività culturali, verso il Governo e il Parlamento perché nessuno si può prendere la responsabilità di lasciare abbandonato uno stadio che è il monumento alla storia del calcio e dello sport. Non abbiamo un monumento da guardare e conservare e basta, abbiamo un luogo vivo da fruire, dove per anni si sono giocate partite di calcio e altre discipline sportive. Il Franchi è pensato per giocare a pallone, non per tenerlo chiuso, da guardare e ammirare soltanto”.

Sentiamo il Sindaco Nardella nel servizio di Gimmy Tranquillo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/06/200103_00_STADIO-FIORENTINA_NARDELLA.mp3?_=5

Il Maggio riparte in streaming a pagamento

?Firenze, un concerto in streaming per ricominciare, e spettacoli all’aperto se il meteo lo consentirà: Il Maggio Musicale Fiorentino riprende l’attività con un programma di spettacoli che sta prendendo forma in questi giorni.

Si parte con il concerto di canto che vedrà protagonista il tenore Francesco Meli, con l’orchestra de Il Maggio diretta da Marco Armiliato, il 7 giugno alle 20. Orchestra schierata, con le distanze dovute. Ma senza pubblico.

Il concerto, che vedrà Meli impegnato in arie verdiane da Trovatore, Simon Boccanegra, Macbeth, Ballo in maschera, sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma Idagio, con biglietti ‘virtuali’ a 9,90 euro. Dal concerto verrà tratto anche un disco.

Dopo, sarà la volta di una serie di concerti diretti da Zubin Mehta, dal 20 giugno al 7 luglio, dedicati a musiche di Schubert, Mozart e Haydn, e un concerto di Daniele Gatti il 27 giugno.

“Abbiamo ‘inventato’ questo programma in pochi giorni, e lo stiamo ancora valutando. Vedremo l’esperienza che avremo con l’orchestra in questa settimana”, ha spiegato in videoconferenza il sovrintendente Alexander Pereira, che ha promesso per il futuro ulteriori novità e un grande progetto internazionale, oltre al recupero di due opere parte del programma originario della stagione (Un ballo in maschera e La Traviata) con numero ridotto di repliche.

Proprio le due opere verdiane, in versione concertante, potrebbero essere l’occasione per una ripresa degli spettacoli col pubblico presente dal vivo, con una quantità di spettatori superiore ai soli 200 che sarebbero consentiti all’interno del teatro, sfruttando la cavea all’aperto.

“Dipende naturalmente dal tempo – ha sottolineato Pereira – ma se c’è bel tempo, visto che la cavea ha una capacità di 2.000 posti, potremmo avere intorno alle 7-800 persone” rispettando le norme sul distanziamento, anche se “è ancora da analizzare” il modo in cui disporre coro e orchestra. Ma la questione è sfidante.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni del sovrintendente del
Maggio Alexander Pereira:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/06/200601_03_MAGGIO-IN-STREAMING_PEREIRA.mp3?_=6
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