Giani, obiettivo Toscana, “arrivare a 15mila tamponi il giorno”

?Scandicci, il neopresidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, intervenendo alla Fiera di Scandicci, parlando dell’epidemia causata dal Coronavirus, ha detto che l’obiettivo è arrivare a 15mila tamponi il giorno.

Giani è intervenuto ad un evento della Fiera di Scandicci nel quale era intervistato sul palco dalla direttrice de ‘La Nazione’, Agnese Pini.

“Ho chiesto che fra domani e lunedì si riesca ad avere dati per crescere con il numero di tamponi giornalieri superando quota quindicimila – ha detto il presidente Giani – In questo senso ho messo le risorse che la Regione può mettere per arrivare a tale obiettivo ed avere i test rapidi”.

“Se noi abbiamo la radiografia della situazione e lo screening assoluto possiamo mettere in atto le misure di prevenzione ed evitare di propagare il contagio sugli altri – ha aggiunto Giani -. Chiusura bar e ristoranti? Mi sentodi agire con equilibrio e buonsenso. Su alcune cose sono rigido mentre su altre no”.

“Abbiamo davanti a noi un inverno di forte preoccupazione. Ma dobbiamo tenere per superare questi mesi; davanti abbiamo la speranza di quello che ho visto a Siena, ossia la ricerca sulla riproduzione degli anticorpi monoclonali. Dovremmo avere il farmaco tra marzo e aprile”.

Presenti, oltre al sindaco di Scandicci Sandro Fallani, con tutta la sua giunta, che ha introdotto dal palco l’evento, c’erano anche alcuni sindaci della provincia come Angela Bagni di Lastra a Signa e Giampiero Fossi di Signa.

Gimmy Tranquillo ha intervistato la direttrice della Nazione, Agnese Pini, il sindaco di SAcandicci Sandro Fallani e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani:

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Florence Queer Festival 2020, XVIII edizione

?Firenze, dal 13 al 18 ottobre 2020, torna a Firenze il Florence Queer Festival, con la sua ricca programmazione culturale, tra cinema internazionale a tematica LGBTQ, mostre, incontri ed eventi.

Per questa XVIII edizione il Florence Queer Festival, diretto da Bruno Casini e Roberta Vannucci, si presenta in una veste inedita, con un format che affianca alle consuete proiezioni in sala al Cinema La Compagnia di Firenze quelle online, nella sala virtuale Più Compagnia.

Il programma virtuale si estende inoltre alle presentazioni di libri e ai dibattiti, con la sezione Queer focus online. Con la scelta di rendere i contenuti di questa edizione accessibili anche sul web, il festival si propone di superare le distanze e creare un’importante occasione di partecipazione, lanciando l’hastag #superaledistanze.

Tra gli eventi collaterali del Festival ci saranno due mostre: SuperWomen, di Lediesis, in collaborazione con MUS.E Firenze e il Festival dei Diritti del Comune di Firenze e Supera le distanze, realizzata in collaborazione con IED – Istituto Europeo di Design di Firenze. Quest’ultima sarà visibile per tutta la durata del Festival nel foyer del Cinema La Compagnia e vedrà in esposizione i progetti degli studenti IED che hanno partecipato al contest per realizzare l’immagine 2020 del Festival (i dettagli nei comunicati dedicati alle mostre). Non mancheranno inoltre i dj set e il Dragqueen show al Twist Bistrot del Cinema La Compagnia e l’appuntamento con le stelle, a novembre, con il nuovo libro di Simon & the Stars.

Quest’anno il programma del festival include 17 film, di cui 11 in concorso, la sezione LGBTQ Senior Life con titoli che affrontano il tema dell’omosessualità nella terza età, il concorso per cortometraggi Videoqueer che mette in palio 1.000 euro per il vincitore. Da non perdere tre documentari fuori concorso: The Ballad of Genesis and Lady Jaye di Marie Loisier, che ritrae il performer, musicista e pioniere del gender-fluid Genesis P-Orridge (13 ottobre, ore 18.15, presenta il film Vittore Baroni, critico musicale), The Capote Tapes, di Ebs Burnough sull’ascesa e caduta dell’iconico scrittore gay Truman Capote (anteprima italiana, 18 ottobre ore 16.00) e Baci rubati, di Fabrizio Laurenti e Gabriella Romano, che attraverso lettere, diari e resoconti personali, racconta le esperienze degli italiani LGBTQ durante il fascismo (18 ottobre, ore 18.15 e online, alla presenza dei registi).

Gimmy Tranquilo ha intervistato Roberta Vannucci, Bruno Casini e l’assessora a diritti e pari opportunità Sara Funaro:

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‘Viola Park’, il nome del nuovo centro sportivo della Fiorentina

?Bagno a Ripoli, presentato il video rendering del nuovo centro sportivo della ACF Fiorentina, che almeno per il momento, verrà chiamato ‘Viola Park’.

Il Viola Park costituisce il più grande investimento privato fatto nella storia di Bagno a Ripoli, il più costoso centro sportivo realizzato in Italia, e parole del presidente Commisso: “Un esempio di quello che può fare Rocco, anche quando si parla di stadio”.

“Quanto spendiamo qui a Bagno a Ripoli – ha detto Commisso – è più della metà di quanto investito per fare lo Juventus Stadium”. Proprio sulle spese Commisso ha ribadito che la sua azienda, la Mediacom, “sta andando molto bene, per questo posso investire senza preoccuparmi”, ribadendo poi di non essere costretto “a cercare soldi” e precisando di non “volerli buttare”.

Il Viola Park sarà realizzato investimento di circa 80 milioni , ed il presidente della Fiorentina Rocco Commisso lo ha definito “il più costoso centro sportivo fatto in Italia, un grande orgoglio per la mia famiglia”: l’obiettivo è dare il via ai lavori – su una superficie di 25 ettari – ad inizio 2021, per terminarli a Natale dello stesso anno e dunque in anticipo rispetto al tempo previsto in origine, di 18 mesi. La nuova casa della Fiorentina ospiterà la prima squadra, ma anche i giovani e la squadra femminile.

Come spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione dei rendering si tratta di 22mila mq tra foresterie, aree fitness e terapia, ristorante, uffici della società, due mini stadio (uno da 3mila persone, l’altro da 1500) e parcheggi. Sono previsti otto campi in sintetico e in naturale, riscaldati e con illuminazione.

“Il centro sportivo – ha sottolineato Marco Casamonti, dello studio Archea & associati, che ha curato il progetto – accoglierà tutti, sarà una congiunzione di generi e generazioni. Oltre il 90% dell’area rimarrà verde”. Casamonti ha spiegato che “gli edifici sono bassi e orizzontali, i tetti sono coperti di pannelli fotovoltaici per produrre l’energia”.

All’interno della struttura è prevista anche chiesa, la ‘Viola chapel’ che sarà in marmo bianco. Dal punto di vista della viabilità, il centro sportivo avrà 400 parcheggi (all’interno si potrà circolare solo con veicoli elettrici) e sarà collegato alla tramvia.

Commisso ha ribadito che il centro sportivo servirà anche ad attrarre calciatori: “I migliori giovani – ha detto – vedendo questa struttura vorranno venire da noi”. Il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini ha parlato di “giornata storica”, affermando poi che “tra pochi giorni sarà approvata la variante urbanistica per realizzare concretamente quello che un anno fa sembrava un sogno”. Tra i presenti anche l’assessore regionale uscente all’Urbanistica Vincenzo Ceccarelli.

Gimmy Tranquillo ha fatto alcune domande a Rocco Commisso e Marco casamonti:

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Uffizi, “L’esperimento” di Joseph Wright Of Derby

?Firenze, sbarca per la prima volta in Italia, alla Galleria degli Uffizi, dove è esposto da oggi al secondo piano del museo, nella sala 38, tra la stanza che custodisce i dipinti di Leonardo da Vinci e quella di Michelangelo e Raffaello, il quadro dal titolo: “Esperimento su di un uccello inserito in una pompa pneumatica”

L’opera, eseguita nel 1768 dal pittore inglese Joseph Wright of Derby è un capolavoro indiscusso della National Gallery di Londra, e resterà agli Uffizi fino al 24 gennaio 2021 nell’esposizione “Arte e Scienza”, curata da Alessandra Griffo.

Volti spaventati, preoccupati, meravigliati, incuriositi, appena rischiarati nelle loro diverse espressioni dalla luce della lanterna e dal flebile chiarore della luna. Sono i protagonisti del celebre dipinto settecentesco Esperimento su di un uccello inserito in una pompa pneumatica.

Proprio le reazioni umane nei confronti della ricerca scientifica sono il tema portante di quest’opera, che per l’occasione diventa anche simbolo dei legami culturali tra Londra e Firenze nel segno della storia, dell’arte e della natura.

Nel 1768, data a cui risale il dipinto di Wright of Derby, le sperimentazioni sul vuoto d’aria tramite pompa pneumatica messa a punto da Robert Boyle, chimico irlandese vissuto nel secolo precedente, non costituivano più una novità scientifica. Erano però ampiamente proposte con fini divulgativi e didattici nelle sedi più disparate; e lo stesso accadeva nello stesso periodo anche a Firenze. A partire dagli anni Settanta del Settecento, prima a Palazzo Pitti per i propri figli, poi anche per un pubblico più ampio nel neonato Museo di Fisica e Storia Naturale allestito a La Specola, il granduca Pietro Leopoldo di Lorena commissionava analoghi esprimenti e laboratori dimostrativi che introducevano alla conoscenza delle principali leggi chimico-fisiche allora note. Le strumentazioni utilizzate dall’istituto, simili a quella riprodotta nel quadro londinese, sono in seguito confluite nel Museo Galileo di Firenze, dove sono custodite tuttora.

L’Esperimento di Wright of Derby raffigura una riunione in una casa di campagna inglese: il pubblico è composito – non si tratta di addetti ai lavori – e proprio questo campionario di tipi umani diversi permette all’artista di raffigurare le espressioni con teatralità: a rafforzare questo effetto sono anche i forti contrasti di luce ed ombra, e l’abbigliamento da illusionista dell’uomo al centro: è lui che, girando la chiavetta ed eliminando l’aria dalla campana, può decretare la morte del volatile. La stessa scelta del pappagallino bianco (al posto del consueto canarino) rende ancora più drammatico il contrasto tra il candore delle piume e l’oscurità intorno.

Tra gli spettatori meravigliati, nel caso dell’Esperimento, deve essere incluso anche chi osserva il quadro; le dimensioni dei personaggi, della strumentazione e degli stessi spazi, prossime alla scala 1:1, creano infatti la finzione di una stanza nella stanza, con un effetto realistico potenziato dalla qualità pittorica nitida, minuziosa, dettagliatissima.

Nella mostra sono poste in dialogo con la grande tela altre opere che illustrano la pratica dello studio a lume di candela, la concentrazione notturna sul lavoro di concetto, come il San Girolamo con due angeli di Bartolomeo Cavarozzi (1617), e il disegno di Enea Vico, L’Accademia di Baccio Bandinelli (1560). Completa l’esposizione l’ottocentesco Orologio da mensola in forma di gabbietta, oggetto prezioso in prestito dagli Appartamenti Imperiali e Reali di Palazzo Pitti, la cui forma evoca direttamente l’uccelliera da cui è stata estratta la colomba protagonista, suo malgrado, dell’esperimento raccontato da Wright of Derby nel suo quadro.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schimdt:

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Tre giorni dedicati a “Orizzonte Rinascimento”

?Firenze, presentata “Orizzonte Rinascimento”, la tre giorni organizzata da Quotidiano Nazionale, La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, insieme al Comune di Firenze. Nardella “Splendida occasione per condividere sfida storica della rinascita”

Dal 26 al 28 novembre i top player dell’economia, delle istituzioni e della società saranno protagonisti, all’interno della splendida cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, di una tre giorni dedicata ai temi del nuovo Rinascimento, condizione essenziale per la ripartenza del nostro Paese e del Mondo intero.

Saranno trattati diversi temi, dal ruolo delle aziende e dei territori nelle sfide dell’Agenda ONU 2030 al nuovo Rinascimento delle donne, dai nuovi modelli di partnership tra istituzioni e aziende alla mobilità dolce nell’era del New Normal, dal Green New deal delle città alle strategie per trasformare il nostro immenso patrimonio artistico nel motore della ripartenza, e molti altri.

“La nostra città, l’Italia, il mondo intero, hanno affrontato una crisi senza precedenti. – ha detto il sindaco Dario Nardella – Se ne può uscire non con semplici aggiustamenti dell’esistente ma con uno sguardo inedito e un rinnovato senso di comunità. Per questo dobbiamo parlare non solo di ripartenza ma di vera e propria rinascita, di un nuovo umanesimo, a partire da quei valori che hanno fatto grande Firenze nel passato ma che sono fondamentali per affrontare il presente e il futuro. Non a caso abbiamo voluto chiamare Rinasce Firenze il grande piano che abbiamo elaborato come strategia del post pandemia, per una città ancora più vivibile, aperta, solidale, green, all’avanguardia. Questa tre giorni sarà una splendida occasione per condividere la sfida storica della rinascita, confrontarci con ospiti di altissimo livello, tracciare assieme nuovi scenari di sviluppo, raccontare progetti innovativi che guardano al futuro, buone pratiche amministrative e non solo, nel luogo più adatto per farlo, Firenze”.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni del sindaco Dario Nardella:

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Teatro della Toscana, presenterà prossima stagione il 14/10

?Firenze, con una conferenza stampa al Teatro della Pergola, la Fondazione Teatro della Toscana, ha voluto dare un segnale di riapertura delle attività del teatro, comunicando che il programma per la stagione 2020-2021, sarà presentato ufficialmente il 14 ottobre 2020, in attesa di conoscere le nuove norme anti-Covid che saranno annunciate con il prossimo Dpcm.

“É una situazione molto delicata – ha detto Tommaso Sacchi assessore alla cultura del Comune di Firenze – ho voluto comunque convocare con la dirigenza del teatro e con gli artisti e i registi questa conferenza stampa per dare un segnale di riapertura delle attività del teatro. La preoccupazione c’è è inutile nasconderla, la cultura è un sistema fragile e stratificato, ma così importante e vitale per la comunità e per la crescita e la rinascita del paese. Vedremo cosa stabiliranno in maniera definitiva i nuovi decreto che riguardano le capienze, da quello riusciremo a fare una stima sulla tenuta economica di tante realtà. Abbiamo stabilito insieme al sindaco e alla Giunta un equilibrio di bilancio e questo ci permetterà di aiutare le istituzioni e le associazioni culturali della nostra città. Capiremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni di cosa si tratta, vi terremo aggiornati per capire a cosa stiamo andando in contro”.

“Oggi diciamo ‘riapriamo’ e lo diciamo con forza raccontando come sono i nostri giovani che costituiscono la base della ripartenza – ha detto Marco Giorgetti Direttore Teatro della Pergola, ed alla domanda sull’eventuale uso del digitale, ha risposto – Ricorreremo al digitale ma ‘cum grano salis’, il teatro è fisico. Dopo aver svolto una grande attività in questi mesi attraverso ‘Firenze tv’ vogliamo ripartire dal contatto tra uomini sempre con attenzione e con le dovute precauzioni.  Abbiamo un grande patrimonio che è il gruppo dei nostri ragazzi formati nelle nostre scuole, in questo momento stiamo creando con il Théatre de la Ville di Parigi dove saremo l’8 e il 9 dei progetti che saranno poi spettacoli che annunceremo nella prossima occasione. Il nostro piano è quello di essere duttili, mobili, siamo una navicella molto agile, non siamo pesanti. Possiamo riuscire a gestire anche nella ‘tempesta’ la situazione salvando tutti: i cittadini, i lavoratori, i giovani e il teatro la navicella”.

“Tra gli obiettivi irrinunciabili per la prossima stagione – si legge infatti in un comunicato della Fondazione Teatro della Toscana – la salvaguardia dei dipendenti e di tutte le professionalità che contribuiscono all’apertura del sipario, il rapporto con gli spettatori, gli abbonati e gli appassionati che hanno rinunciato al rimborso dei biglietti, il lavoro con i giovani delle scuole e il proseguire della programmazione online attraverso la Firenze TV”.

Sotto la sigla di Fondazione sono riuniti Teatro della Toscana, il Teatro della Pergola e il Teatro Niccolini di Firenze, il Teatro Studio di Scandicci, il Teatro Era di Pontedera e la Oltrarno Scuola di formazione.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Marco Giorgetti Direttore Teatro della Pergola e l’assessore Tommaso Sacchi:

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