“Qual occhio al mondo”. Puccini fotografo alla Fondazione Ragghianti

La Fondazione Ragghianti apre la nuova stagione espositiva con la mostra “Qual occhio al mondo”. Puccini fotografo. Per la prima volta sarà possibile ammirare un’importante selezione di opere fotografiche del grande compositore Giacomo Puccini. Dal 16 febbraio al 1° aprile 2024

La Fondazione Ragghianti, in collaborazione con la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini di Torre del Lago e il Centro studi Giacomo Puccini di Lucca, e con il contributo e il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, presenta la mostra “Qual occhio al mondo”. Puccini fotografo, dedicata a una delle passioni inedite del noto compositore: la fotografia.

L’esposizione, a cura di Gabriella Biagi Ravenni, Paolo Bolpagni e Diana Toccafondi, sarà visitabile gratuitamente dal 16 febbraio al 1° aprile 2024 nella Sala dell’affresco del Complesso di San Micheletto a Lucca, con ingresso da via Elisa, 8.

Grazie ai materiali conservati nell’Archivio Puccini di Torre del Lago, e in piccola parte provenienti da altri fondi, saranno esposte oltre ottanta fotografie originali che daranno vita a un’esperienza unica nel suo genere: un percorso affascinante che permetterà al visitatore di osservare il mondo attraverso l’obiettivo del celebre compositore.

Le fotografie della prima sezione documentano i luoghi abitualmente frequentati da Giacomo Puccini, da Torre del Lago a Chiatri, da Boscolungo ad Ansedonia, con una particolare attenzione alle sue dimore. Sarà esposta una scelta di scatti originali, insieme a un album creato dal compositore, mentre ulteriori immagini inedite saranno digitalizzate e riprodotte in mostra. La seconda sezione sarà invece dedicata ai suoi viaggi in Europa, nel continente americano e in Egitto, con un’attenzione particolare ai panorami, alle popolazioni e alle traversate in mare.

Le fotografie esposte sono realizzate perlopiù con la tecnica dell’aristotipia e sono prevalentemente panoramiche, formato dovuto alla macchina fotografica utilizzata, un raro modello di Kodak che si troverà in esposizione. Un’ulteriore sezione della mostra porrà invece in rilievo i ritratti del compositore (scattati quindi da altri) e le fotografie che riguardano la dimensione privata dell’artista, immerso nella sua vita quotidiana e insieme con i familiari.

“Quest’anno ricorre il centenario della morte del grande Giacomo Puccini, che, oltre alla musica, coltivava con grande curiosità altre passioni artistiche”, hanno commentato Alberto Fontana e Paolo Bolpagni, presidente e direttore della Fondazione Ragghianti. “Per celebrare questo anniversario ci fa piacere offrire, insieme con la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini di Torre del Lago e il Centro studi Giacomo Puccini di Lucca, un punto di vista inedito su un artista universalmente conosciuto, in linea con l’approccio che da sempre caratterizza la Fondazione Ragghianti. La mostra delinea un profilo inaspettato del grande compositore, attraverso la scelta di scatti particolari e significativi e privilegiando il criterio della novità dei materiali. La gratuità del biglietto d’ingresso è un dono che, grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio, vogliamo fare alla città e a tutti i visitatori che vorranno conoscere un aspetto inedito e sorprendente del grande compositore nato a Lucca”. Giovanni Godi, presidente della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, esprime la propria soddisfazione di “mettere a disposizione il materiale fotografico conservato nell’Archivio Puccini di Torre del Lago e di collaborare con la Fondazione Ragghianti e il Centro studi Giacomo Puccini. La mostra infatti è frutto di una sinergia che ha permesso di scoprire una passione meno conosciuta del Maestro, con l’augurio che possa essere seguita da molte altre iniziative”.

INFO

 

Omaggio a Puccini: Lucca-Viareggio-Pescaglia candidate a Capitale cultura 2026

Lucca-Viareggio-Pescaglia candidate a Capitale cultura 2026. Nel nome del maestro Giacomo Puccini, luoghi delle sue radici.

Lucca, Pescaglia e Viareggio, con la sua frazione Torre del Lago in prima linea, insieme per le celebrazioni Pucciniane 2024-2026 (rispettivamente anniversario dei 100 anni dalla scomparsa di Giacomo Puccini e centenario della prima rappresentazione di Turandot): un itinerario ideale che vede i luoghi del maestro pronti per la candidatura a Capitale della cultura 2026.

E’ quanto concordato dai sindaci Mario Pardini di Lucca, Andrea Bonfanti di Pescaglia e Giorgio Del Ghingaro di Viareggio che si sono incontrati per pianificare il lavoro dei prossimi mesi: “C’è molto da fare – hanno dichiarato – ma i nostri territori insieme raccontano la vita di quello che ancora oggi è il compositore d’opera più amato e più rappresentato al mondo”. La candidatura a Capitale della Cultura 2026 è “un percorso difficile ma decisamente entusiasmante”, hanno aggiunto Pardini, Bonfanti e Del Ghingaro. I sindaci hanno infatti sottolineato con forza la compattezza delle tre amministrazioni – tra queste, Pescaglia custodisce la frazione di Ceelle, da dove partirono gli antenati di Puccini – e la volontà di lavorare in maniera coordinata tanto che, nei prossimi giorni, dalle rispettive giunte verrà elaborata e approvata una delibera che porterà alla concessione automatica dei patrocini dei tre Comuni a tutte le iniziative di rilievo legate a Puccini. L’obiettivo è di favorire la promozione del territorio attraverso la conoscenza e la divulgazione del patrimonio pucciniano.

Un secondo step vedrà poi la riunione del Comitato per le celebrazioni pucciniane entro le prime settimane di settembre in modo da tracciare le linee guida sia del piano delle attività sia il piano degli investimenti necessari: in programma non solo eventi musicali ma anche appuntamenti sportivi di rilevanza nazionale, che verranno intitolati al maestro.

Turandot e l’oriente fantastico di Puccini, Chini, Caramba a Prato

La nuova mostra della Fondazione Museo del Tessuto  di Prato è un omaggio alla storia del teatro lirico e dell’arte del primo ventennio del Novecento, la cui scena  fu pervasa dal fenomeno dell’Orientalismo. Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba (dal 22 maggio al 21 novembre) è il frutto di un lungo lavoro di ricerca compiuto sul ritrovamento di un nucleo di costumi e gioielli di scena risalenti alla prima assoluta della Turandot di Puccini.

La nuova mostra della Fondazione Museo del Tessuto è un omaggio alla storia del teatro lirico e dell’arte del primo ventennio del Novecento, la cui scena artistica, letteraria e musicale fu pervasa dal fenomeno dell’Orientalismo. Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba (Museo del Tessuto, Prato dal 22 maggio al 21 novembre) è il frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca compiuto dal Museo sullo straordinario ritrovamento di un nucleo di costumi e gioielli di scena risalenti alla prima assoluta della Turandot di Puccini e provenienti dal guardaroba privato del grande soprano pratese Iva Pacetti. Un’esposizione inedita, altamente suggestiva, multidisciplinare e di ampio respiro che nasce grazie alla collaborazione di enti e istituzioni pubblici e privati italiani di grande prestigio che a vario titolo hanno contribuito a questo ambizioso progetto: ricostruire le vicende che hanno portato il grande compositore toscano Giacomo Puccini a scegliere il genio scenografico di Galileo Chini per la realizzazione dell’allestimento e delle scenografie per la Turandot, andata in scena per la prima volta al Teatro alla Scala il 25 aprile 1926, diretta da Arturo Toscanini.

Monica Zavattaro curatrice delle collezioni etnografiche sistema museale dell’Ateneo fiorentino
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Co-organizzatore della mostra è il Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino nel cui Museo di Antropologia e Etnologia è conservata una collezione di oltre 600 cimeli orientali riportati da Galileo Chini – grande interprete del Liberty italiano – al rientro dal suo viaggio in Siam nel 1913 e da lui personalmente donati nel 1950 al Museo fiorentino. Ma si avvale anche della collaborazione dell’Archivio Storico Ricordi (Milano) – che custodisce un immenso patrimonio documentale sulla storia e sull’estetica dell’opera lirica nell’Ottocento e Novecento – e della Fondazione Giacomo Puccini (Lucca) creata proprio per promuovere e valorizzare il ricco patrimonio pucciniano. A questi si aggiunga anche il contributo degli enti prestatori, tra cui il Museo Teatrale alla Scala e l’Archivio Storico Documentale Teatro alla Scala, le Gallerie degli Uffizi – Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, la sartoria Devalle di Torino, l’Archivio Corbella, la Società Belle Arti di Viareggio e numerosi prestatori privati.

Teatro Studio: al via la III edizione di “Moving Stories” diretto da Paola Vezzosi

Al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, da giovedì 25 a sabato 27 ottobre, arriva Moving Stories, il Festival di danza e letteratura diretto da Paola Vezzosi

Giunto alla III edizione, ha in programma Arearea di Udine con Furioso – Studio su Orlando, Artemis Danza / Monica Casadei di Parma con Heroes / Tosca, Compagnia Simona Bucci di Firenze con Con-fine, Adarte di Siena con Nata femmina. Sono tutte coreografie ispirate ad autori, testi, personaggi romanzeschi o d’opera, in una sorta di dialogo creativo tra letteratura e arte del movimento.

Il Festival dedica una matinée (26 ottobre, ore 10) alle classi delle scuole secondarie inferiori e superiori di Firenze, con l’obiettivo di offrire un’occasione di approfondimento. Le repliche serali (25 e 27 ottobre, ore 21) sono rivolte, invece, a un pubblico allargato. Al termine degli spettacoli sono previsti incontri con gli artisti.

Moving Stories, che intende diffondere il linguaggio della danza e stimolare l’interesse e l’amore per la letteratura, è promosso da Adarte e dalla Fondazione Teatro della Toscana, nell’ambito del Festival d’Autunno 2018 / Progetto d’Area Metropolitana.

25 ottobre ore 21, 26 ottobre ore 10 

AREAREA

con il sostegno di MIBACT – Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo

FURIOSO

Studio su Orlando

di e con Luca Zampar

musiche originali Paki Zennaro

videoproiezioni Michele Innocente

Sulle orme dell’antico paladino del poema cavalleresco di Ariosto, Furioso dà corpo all’uomo contemporaneo con le sue delusioni e le sue resistenze alla realtà.

Dentro un caos circolare dove tutto va e viene, appare un uomo. Ha le sembianze di un guerriero. Avanza stanco, sembra uscito da una tempesta. Odora di terra, di cani randagi, di ferro. Sembra cercare qualcuno, qualcosa. Nei suoi occhi un grande desiderio di pace. Luca Zampar incarna Orlando Furioso. Sulle tracce delle peripezie dell’antico eroe, trova l’uomo contemporaneo, le sue delusioni, le sue resistenze alla realtà. Si cala dentro la foresta, sale sulla Luna, scappa, attacca, medita e danza una storia tanto polverosa quanto attuale.

Artemis Danza / Monica Casadei

con il sostegno di MIBACT – Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo

HEROES / TOSCA

coreografia, regia, luci, scene e costumi Monica Casadei

musica Giacomo Puccini

elaborazione musicale Luca Vianini

Heroes/Tosca è l’esito di un percorso di trasmissione, reinterpretazione e creazione collettiva di Monica Casadei per il progetto pluriennale “Corpo d’opera”.

Heroes/Tosca rivisita il repertorio operistico attraverso il linguaggio della danza contemporanea. Tosca, infatti, con il libretto di Illica per la musica di Puccini, con i suoi forti accenti emotivi che si muovono tra gelosia, seduzione, ricatto, rassegnazione, è l’ispirazione per una performance che raccoglie pulsioni contrapposte e spinte centrifughe. 

Compagnia Simona Bucci

con il sostegno di MIBACT– Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo e Regione Toscana

CON-FINE

coreografia Françoise Parlanti

interprete Françoise Parlanti

musiche originali Sadi Oortmood

disegno luci Gabriele Termine

Tratto dal racconto Tutto in un punto da Le Cosmicomiche di Italo Calvino, Con-fine traccia una continua ricerca del proprio “dove”.

La coreografia si concentra sulla condizione di vita dei personaggi che vivono ignari dell’esistenza di uno spazio diverso da quello in cui si trovano. Il racconto inizia con queste parole:Si capisce che si stava tutti lì. E dove altrimenti? Che ci potesse essere lo spazio, nessuno ancora lo sapeva…Ogni punto di ognuno di noi coincideva con ogni punto di ognuno degli altri in un punto unico che era quello in cui stavamo tutti”.

Con-fine è un viaggio spazio/temporale che parte da un luogo delimitato, intimo e confortevole, e lentamente si modifica, varca i confini, entra in nuovi spazi, forse più ampi e vuoti, per poi ritornare al punto di partenza. È una continua ricerca del proprio “dove”.

La musica originale di Sadi Oortomood esprime le immagini più evocative dell’infinito, lo spazio ignoto, cercando di dare un volume al suono. La musicista ha lavorato con rumori di fondo ambientali, ricercando le possibili espressioni infinite del suono riprodotto, e interpolando delle varianti algoritmiche.

27 ottobre, ore 21

ADARTE

con il sostegno di MIBACT – Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo e Regione Toscana

NATA FEMMINA

Ideazione, regia e coreografia Paola Vezzosi

creato con Eleonora Chiocchini, Isabella Giustina, Valeria Secchi

danzato da Isabella Giustina, Françoise Parlanti, Valeria Secchi

disegno luci Luca Chelucci

foto di scena e interventi visivi Simone Falteri

costumi Arts in progress di Romina Valentini

comunicazione e direzione organizzativa Ilaria Baldo

supporto alla ricerca documentale Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza dell’Istituto degli Innocenti di Firenze

residenze Cango/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza, Associazione Mus.e, Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, Versiliadanza – Teatro Cantiere Florida/Flow Residenze Creative

Ispirato all’universo femminile, Nata femmina porta in scena una coreografia declinata alla luce de La ballata delle donne di Edoardo Sanguineti.

Il sorriso delle donne si spezza ogni giorno, in ogni luogo, a ogni età, milioni di volte sotto il peso di usi e costumi di popoli “in via di sviluppo”, ma anche sotto il peso di desideri sacrificati, di indoli addomesticate, a favore di interessi omologanti e arroganti di popoli “emancipati”. Ancora prima del femminicidio, della violenza domestica, delle spose bambine, si fa avanti la dimensione più ordinaria degli stereotipi, contro cui l’urlo non sa alzarsi altrettanto immediato.

L’idea di una femminilità “consona” alla “natura” di donna, anche quando non mi limita, mi confonde, e non sempre la colpa è di qualcuno altro. Quelle piccole lotte quotidiane per un’uguaglianza di valore sono da condurre talvolta anche contro me stessa. Quel NO alle libertà violate, laddove pronunciabile, non si accontenti, mantenga la sua forza istintiva anche davanti a una possibilità negata, perché di questa negazione si nutrono i delitti.

Biglietti

Intero

14€

Ridotto | Over 60, Under26, Soci UniCoop Firenze, Abbonati Teatro della Toscana

12€

Ridotto | Residenti Comune di Scandicci, possessori Icard e eduCard

10€

Lucca: concerto dedicato a Puccini

A Lucca Summer Festival un concerto gratuito dedicato al Maestro Puccini, “uno spettacolo”, diachiara l’assessore Ragghianti che “realizzi un collegamento con la tradizione musicale di Lucca”.

A Lucca Summer Festival, un concerto gratuito dedicato al Maestro Puccini, si terrà la sera del 27 luglio. A dirigere l’orchestra del Giglio la giovane lucchese Beatrice Venezi. L’assessore Ragghianti: “Evento che si colloca all’interno della convenzione quinquennale fra Comune e Lucca Summer Festival per la promozione della tradizione musicale lucchese”.

Tutto pronto per il concerto dedicato al Maestro Giacomo Puccini inserito all’interno della programmazione di Lucca Summer Festival.

Il Comune di Lucca, insieme alla direzione artistica di Lucca Summer Festival e al Teatro del Giglio, hanno dato vita a un evento speciale che si terrà la sera del 27 luglio prossimo in piazza Napoleone, a ingresso gratuito.

“Con questo appuntamento”, dichiara l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti “abbiamo anche inteso dare seguito agli accordi contenuti nella Convenzione quinquennale tra il Comune di Lucca e il Lucca Summer Festival, che prevede fra i vari aspetti anche l’inserimento nel cartellone di uno spettacolo che sia accessibile a tutti in termini di costi, e in questo caso lo spettacolo sarà interamente gratuito, e che realizzi un collegamento con la tradizione musicale di Lucca. Riteniamo che non si potesse iniziare meglio, visto che la serata del 27 luglio sarà interamente dedicata a Puccini e che la direzione dell’orchestra sarà affidata a una cittadina lucchese giovanissima e già notevolmente apprezzata per le sue qualità professionali in Italia e all’estero”.

Il concerto #PucciniDay propone al pubblico un intenso excursus per voci solistiche e orchestra attraverso le opere di Giacomo Puccini, da Le Villi a Turandot, per una serata in musica che non mancherà di emozionare quanti amano la musica del Maestro e le sue meravigliose melodie. Impegnati sul palcoscenico del Lucca Summer Festival (in piazza Napoleone), il soprano Donata D’Annunzio Lombardi, il tenore Lorenzo Decaro e il baritono Giuseppe Altomare, per dar voce alle splendide arie e ai duetti più struggenti composti da Giacomo Puccini.

La direzione musicale della serata è affidata a Beatrice Venezi, giovane e talentuosissima musicista,  oltre che direttrice d’orchestra è anche pianista e compositrice, nata a Lucca nel 1990; grande appassionata di musica a 360°, dalla classica all’elettronica, si batte per la divulgazione dell’opera in maniera accessibile e accattivante.

Venezi, che oggi guida la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli, è assistant conductor dell’Orchestra Nazionale Armena e direttore principale ospite del Festival Puccini, è il direttore d’orchestra donna più giovane d’Europa. Il Corriere della Sera l’ha segnalata tra le 100 donne dell’anno 2016 e ne ha riconfermato lo spessore inserendola tra le 50 del 2017 che in tutto il mondo si sono distinte per la loro professionalità e sono state rivoluzionarie, resilienti, anticonformiste, pioniere, paladine di femminilità, creatività e risorse innovative. Nel 2018 Forbes la inserisce nell’elenco dei 100 giovani leader del futuro.

Donata D’Annunzio Lombardi (soprano), oggi riconosciuta come una delle principali interpreti pucciniane per le sue doti vocali e attoriali, ha al suo attivo una prestigiosa carriera sui palcoscenici più importanti sia in Italia che all’estero. A Lucca il prossimo 27 luglio darà voce alle eroine pucciniane Manon Lescaut (Sola… perduta… abbandonata), Floria Tosca (Vissi d’arte)) e Cio-Cio-San (Un bel dì vedremo).

Al suo fianco il tenore Lorenzo Decaro, considerato uno dei tenori più interessanti della sua generazione: ospite di importanti teatri italiani ed europei, interpreterà arie e duetti di Mario Cavaradossi (E lucevan le stelle, duetto I atto con Floria Tosca), Calaf (Non piangere Liù, Nessun dorma) e Rodolfo (duetto con Marcello).

Completa il cast vocale il baritono lucchese di adozione Giuseppe Altomare: interprete elegante e raffinato, si è formato al Mozarteum di Salisburgo e da allora vanta una carriera nazionale e internazionale di rilievo. A lui, sono affidati i ruoli di Scarpia (Te Deum e duetto II atto con Floria Tosca), Marcello (duetto con Rodolfo) e Gianni Schicchi (Si corre dal notaio).

Nel programma del concerto non mancheranno splendide pagine orchestrali affidate alla bacchetta di Beatrice Venezi e all’Orchestra del Teatro del Giglio: il Preludio sinfonico, gli Intermezzi di Suor Angelica e Manon Lescaut, l’Abbandono e la Tregenda da Le Villi. I coristi della Polifonica Lucchese eseguiranno lo struggente Coro a bocca chiusa da Madama Butterfly e il Te Deum da Tosca.

L’ingresso è gratuito, ma è necessario munirsi di biglietto: i ticket per l’ingresso al concerto saranno distribuiti giovedì 26 luglio (con orario 10.30-13 e 15-18) e venerdì 27 luglio (dalle 10.30 alle 13) alla Biglietteria del Teatro del Giglio.

Sponsor dell’evento sono: Lucca Promos-The Lands of Giacomo Puccini, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Banca del Monte di Lucca, Sofidel, Gesam Gas e Luce Spa.

Festival internazionale robotica 2018: Lippi Testimonial

Marcello Lippi sarà il primo testimonial del Festival Internazionale della Robotica 2018, che si svolgerà nella ‘Arno Valley’ dalla Versilia a Pontedera.

Il primo testimonial del Festival Internazionale della Robotica 2018 è il ct dell’Italia campione del mondo Marcello Lippi.

Lippi, una carriera inimitabile con la Juventus, adesso sulla panchina della Cina, ha prestato la sua immagine per annunciare la seconda edizione del Festival che si svolgerà a Pisa dal 27 settembre al 3 ottobre con la direzione di Franco Mosca.

L’edizione di quest’anno si snoderà tra Pisa e altre località, a cominciare dalla Versilia, terra di Lippi che è viareggino e che il 29 settembre alle ore 21 nell’ambito del Festival Pucciniano, vedrà aprire il sipario del Gran Teatro All’Aperto Puccini, con ‘Robotopera’, lo spettacolo del compositore Girolamo Deraco.

Proprio dalla casa natale di Giacomo Puccini che l’attuale commissario tecnico della Cina parla della seconda edizione del Festival internazionale della Robotica. “Dovunque vado nel mondo mi parlano di Giacomo Puccini, io dico a tutti che sono tuo amico”, dice Lippi scherzando di fronte alla statua del maestro.

Industria, produzione, medicina, ingegneria, economia, sociale, architettura, nautica e beni culturali saranno i settori protagonisti del festival 2018 accanto ad eventi culturali ed artistici.

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