Firenze, abusi su bambina di 11 anni: condannato 70enne

L’uomo è stato condannato a 15 anni dal tribunale di Firenze. Per la vicenda l’anziano 70enne era stato arrestato nel febbraio del 2020, in esecuzione di misura cautelare ai domiciliari disposta dal gip Silvia Romeo.

Un 70enne di Firenze è stato condannato a 15 anni di reclusione con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 11 anni. Gli abusi, secondo le ricostruzioni investigative, sarebbero andati avanti dall’autunno del 2019 quando l’uomo, carpita la fiducia dei genitori della bimba, si sarebbe proposto per accompagnarla, insieme anche ad altri bambini, nei posti dove svolgeva alcune attività sportive. In queste circostanze l’avrebbe costretta a subire atti sessuali sul pulmino usato per portarla a casa, in almeno quattro occasioni. Il 70enne avrebbe riaccompagnato la bambina, sempre a casa per ultima, in modo da trovarsi solo con lei. In queste circostanze ne avrebbe abusato, offrendole in cambio ogni volta una somma dai 5 ai 10 euro, dicendole che doveva stare tranquilla e soprattutto non parlare con nessuno di quello che era accaduto.

Una condanna a 18 anni di reclusione era stata chiesta dal pm Giacomo Pestelli. Condanna che adesso è diventata di 15 anni. Sempre per conto della società l’anziano avrebbe riaccompagnato a casa anche altri minorenni, ma la bambina sarebbe stata l’unica ed essersi trovata sola con lui.

Firenze, fratelli morti in hotel, Gip: letale è stata intossicazione da ossicodone

Sono morti per un’intossicazione da ossicodone, con conseguente arresto cardiocircolatorio da edema polmonare acuto, i due fratelli belgi trovati senza vita il 29 settembre 2019 in un albergo quattro stelle nel centro di Firenze, dove alloggiavano per un vacanza coi familiari.

Questo è quanto emerso dalla perizia disposta dal giudice per le indagini preliminari, i cui risultati sono stati discussi oggi in incidente probatorio.
I risultati delle perizia, stando a quanto appreso, confermerebbero quelli degli esami eseguiti dai consulenti della procura. Nell’inchiesta, coordinata dal pm Giacomo Pestelli, è indagato per omicidio colposo plurimo un farmacista, accusato di aver venduto ai due giovani, senza ricetta, un farmaco a base proprio di ossicodone.

I due fratelli Dries de Ceuster, 26 anni, e Robbe De Ceuster, 19 anni, stavano soggiornando nel capoluogo toscano col padre e con la la sua compagna, che alloggiavano in un’altra stanza dello stesso albergo, situato in zona stazione. La mattina di domenica 29 settembre 2019 il padre, avrebbe bussato alla camera dei giovani, ed alla mancata risposta aveva pensato che stessero dormendo. Poi nel pomeriggio, lo stesso genitore, era andato a cercarli di nuovo, ed entrato in camera li aveva trovati morti e aveva dato l’allarme.

A quel punto, l’uomo, il padre dei due ragazzi fu subito ascoltato dalla polizia, assieme alla donna che non era la madre dei due, ma la compagna del padre.

Lorenzo Braccini

Abusò di due minorenni, condannato a 8 anni 

Un 40enne residente nel Fiorentino  è stato condannato a 8 anni di reclusione dal gup di Firenze con rito abbreviato. L’accusa è quella di aver abusato di due ragazzine, minorenni all’epoca dei fatti, dopo aver somministrato loro un mix di metadone e cocaina. L’uomo era accusato di violenza sessuale aggravata, cessione di stupefacenti e minacce aggravate. Il pm Giacomo Pestelli aveva chiesto 12 anni.

Per l’accusa il 40enne sarebbe entrato in confidenza prima con una delle giovani e poi con la sua amica. Le giovani infatti si sarebbero recate piu’ volte a casa sua per fumare spinelli forniti da lui. Le violenze sarebbero avvenute nell’abitazione dell’uomo, nell’estate del 2016.
La sera in cui sarebbero avvenuti gli abusi sarebbe stato presente anche un coetaneo delle vittime che è sentito oggi come testimone, ma ha saputo fornire elementi utili per ricostruire i presunti abusi. Le indagini sono scattate diverso tempo dopo il fatto, quando la madre di una delle ragazzine ha raccontato tutto ai carabinieri.

Rinvio autopsia per fratelli morti in hotel. La difesa chiede incidente probatorio 

E’ rinviata l’autopsia sui cadavere dei due fratelli belgi trovati morti in un hotel a Firenze. L’esame, previsto per oggi, è slittato a data da destinarsi per la richiesta di effettuarlo in incidente probatorio presentata dal difensore del farmacista indagato per omicidio colposo, l’avvocato Dimitri Caciolli.

In attesa della decisione del gip sulla nuova data dell’autopsia, il pm Giacomo Pestelli ha dato disposizione a un medico legale di effettuare il solo prelievo di campioni di tessuti in vista degli esami tossicologici. Questa operazione non può essere rinviabile a causa dell’alterazione biologica dei risultati.
Secondo quanto spiegato dal’avvocato difensore Caciolli, effettuare l’autopsia in incidente probatorio sarebbe una garanzia di imparzialità per la difesa. L’esame infatti verrebbe eseguito da un medico nominato dal giudice per indagini preliminari e non dal pubblico ministero.
Non è inoltre escluso che nei prossimi giorni il farmacista indagato per omicidio colposo possa chiedere di essere interrogato dal pm. “E’ probabile che accadrà  ma non ne abbiamo ancora parlato perché al momento è sconvolto. Affronteremo l’argomento quando sarà più tranquillo”, ha affermato Caciolli.

Farmacista indagato per la morte dei fratelli in hotel

Sarebbe indagato per omicidio colposo il farmacista che avrebbe venduto, senza prescrizione medica, le confezioni di analgesico ai due fratelli belgi trovati morti ieri nella stanza di un hotel quattro stelle a Firenze. Al momento nell’inchiesta non vi sarebbero altri indagati. Mercoledì prossimo il pm Giacomo Pestelli conferirà l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia.

Secondo quanto appreso, il farmacista, un giovane che avrebbe finito da poco gli studi, sabato scorso avrebbe venduto senza ricetta, a uno dei due fratelli, due confezioni di un analgesico oppioide a base di ossicodone, la cui potenza – viene spiegato in ambienti inquirenti – è paragonabile a quella della morfina. Sarebbe stato il belga a insistere per avere quel tipo di farmaco, spiegando che ne aveva bisogno per controllare il dolore conseguente a un’operazione a un braccio.

Le due confezioni di farmaco, da 28 pasticche ciascuna, sono state trovate ieri nella stanza, accanto a bevande alcoliche: una sarebbe stata completamente vuota mentre dall’altra sarebbero mancate 14 pasticche; l’ipotesi è che tra sabato e domenica i due giovani abbiano consumato 42 dosi di questo farmaco, oltre ad aver bevuto alcol. Saranno gli esami tossicologici, tuttavia, a stabilire se, come ipotizzano al momento gli investigatori, i due fratelli siano deceduti a causa del mix di alcol e farmaci.

Accertamenti sono in corso anche sulla possibilità, ritenuta al momento meno probabile, che i due, uno dei quali in passato avrebbe avuto problemi legati all’uso di stupefacenti, possano aver assunto anche droga nelle ore precedenti al decesso.

Due Fratelli morti in hotel, ipotesi decesso per mix alcol/oppioidi

Firenze, non ci sarebbero segni di violenza sui corpi dei due fratelli di origine belga trovati morti dal padre, nel primo pomeriggio di domenica, in un albergo del centro, né tantomeno sono stati trovati segni di effrazione alla porta della camera.

L’inchiesta è in mano al Pm Giacomo Pestelli, che oggi dovrebbe affidare l’autopsia dopo il ricevimento dell’informativa degli investigatori, rimasti fino tarda sera ieri in albergo per portare a termine tutte le rilevazioni del caso.

I due fratelli Dries de Ceuster, 26 anni, e Robbe De Ceuster, 19 anni,  stavano soggiornando nel capoluogo toscano col padre e con la la sua compagna, che alloggiavano in un’altra stanza dello stesso albergo, situato in zona stazione.

La mattina di domenica il padre, avrebbe bussato alla camera dei giovani, ed alla mancata risposta aveva pensato che stessero dormendo. Poi nel pomeriggio, lo stesso genitore, era andando a cercarli di nuovo, ed entrato in camera li aveva trovati morti e aveva dato l’allarme.

Sul posto è intervenuta la polizia che ha ascoltato il padre dei due ragazzi, figli di due donne diverse, e la compagna di quest’ultimo, che a differenza di quanto riferito in precedenza, non era la madre di nessuno dei due giovani.

Al momento, la posizione di un farmacista sarebbe al vaglio della procura di Firenze e della squadra mobile: sabato scorso avrebbe venduto, senza ricetta, due confezioni di un farmaco a uno dei due fratelli, che ne avrebbe avuto bisogno per sedare il dolore conseguente a un intervento chirurgico a un braccio.

Secondo ricostruzioni in corso, Dries e Robbe De Ceuster, due fratelli di 27 e 20 anni, potrebbero essere stati uccisi da un mix di birra e pasticche di un potente analgesico a base di oppioidi. Invece, diversamente da quanto emerso in un primo momento, nella loro stanza di albergo non sarebbe stata trovata droga.

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