Vlahovic nel suo viaggio a Torino, potrebbe aver violato la quarantena

Firenze, mentre a Torino Dusan Vlahovic svolgeva le visite mediche e firmava per la Juventus, a Firenze si parlava di una sua presunta violazione dell’isolamento Covid.

“Se confermata, la notizia che Vlahovic abbia violato le norme nazionali sull’isolamento lasciando anticipatamente Firenze è gravissima. Un campione dello sport che si comporta così! Che delusione”, ha scritto, su Twitter, il sindaco di Firenze Dario Nardella a proposito del calciatore passato dalla Fiorentina alla Juventus e che, secondo ricostruzioni di queste ore sui media, non avrebbe rispettato i tempi di isolamento Covid, dopo esserne risultato positivo la settimana scorsa, per andare a fare le visite mediche a Torino.

Un’interrogazione per la presunta violazione dell’isolamento Covid l’ha presentata in Consiglio Regionale della Toscana il capogruppo Fdi Francesco Torselli che, spiega in una nota, ha chiesto se l’Asl Toscana Centro – competente per territorio – ha concesso deroghe speciali al calciatore o se lui stesso avrebbe, invece, violato le regole legate all’emergenza sanitaria. Vlahovic, sottolinea la nota, “è risultato positivo a un tampone rapido lo scorso venerdì”.

Per Giorgio Garofalo, dirigente igiene pubblica Ausl Toscana centro, parlando dell’ormai ex viola alla Tgr Toscana: “La questione sta generando tanto scalpore mediatico però noi come Azienda sanitaria siamo tranquilli. Le regole sono chiare, il vaccinato con tre dosi fra il tampone positivo e la negatività deve attendere sette giorni. Se abbandona l’isolamento questa è una violazione delle norme che ha rilevanza anche penale per cui la nostra azione è obbligatoria. Questo è quanto, quindi noi siamo molto tranquilli perché stiamo facendo già da ieri tutto quanto è necessario”.

Ma fonti vicine alla Juventus assicurano che il giocatore ha svolto le visite mediche con l’ok della Asl di Torino dopo un tampone negativo. Secondo le stesse fonti l’attaccante serbo ha viaggiato da Firenze al capoluogo piemontese con la certezza di poterlo fare.

FdI ‘conquista’ tre consiglieri nel Mugello

Giampaolo Giannelli, consigliere comunale a Dicomano, e Giorgio Laici e Maria Gaetano, consiglieri comunali a Barberino nel Mugello. Passati a Fdi anche ex-dirigenti del centrodestra tra cui Leonardo Resia che era il coordinatore di Forza Italia a Vaglia e Giorgio Gargiulo responsabile a Sesto Fiorentino per il Popolo delle Libertà

FdI fa ‘campagna acquisti’. Il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana, col consigliere Francesco Torselli, e il coordinatore di FdI nell’area metropolitana di Firenze, Claudio Gemelli, hanno  infatti dato il benvenuto a tre consiglieri comunali nel Mugello che hanno deciso di passare al partito di Giorgia Meloni. Sono Giampaolo Giannelli, consigliere comunale a Dicomano, e Giorgio Laici e Maria Gaetano, consiglieri comunali a Barberino nel Mugello.

Passati a Fdi anche ex-dirigenti del centrodestra tra cui Leonardo Resia che era il coordinatore di Forza Italia a Vaglia e Giorgio Gargiulo responsabile a Sesto Fiorentino per il Popolo delle Libertà.

“Siamo orgogliosi di annunciare questi nuovi ingressi in FdI  per due motivi: perché si tratta di amministratori qualificati che porteranno un contributo importante al nostro movimento, ma anche perché la loro scelta ribadisce e premia il percorso che stiamo costruendo – dichiara Torselli – Giannelli, Laici, Gaetano, Resia e Gargiulo, non lasciano un partito per un altro, ma dopo essersi ritrovati senza una ‘casa’ politica, hanno scelto di riprendere il loro impegno, oggi, in Fratelli d’Italia. Segno questo che la nostra coerenza paga”.

Nell’audio intervista a Giampaolo Giannelli, consigliere comunale a Dicomano

Iacopo Melio, insultato su Facebook

Firenze, offese ed insulti sui social nei confronti del consigliere regionale Pd in Toscana Iacopo Melio: è quanto denunciato venerdì dallo stesso Melio in un post Fb in cui ha riportato un commento firmato ‘Tyson Tysone’.

“Solo perché hai una vita di m… in carrozza… – si legge nel messaggio rivolto a Iacopo Melio – vuoi che il futuro sia peggiore… Stai pubblicizzando “il tumore” del mondo… Sappilo”.

“Quello che vedete qui sotto è solo uno dei tanti commenti beceri che ricevo quotidianamente – spiega Melio nel post – appena difendo le cause di persone omosessuali, transessuali, immigrate, di culture diverse rispetto alla nostra. Appena difendo tutto ciò che appare diverso da quello che la società chiama presuntuosamente “normalità”. O da quello che qualche cret*no definisce “tumore del mondo”, come in questo caso”.

“Non smetterò di ripetere che tutto questo odio va fermato – continua Melio -. Che dobbiamo arginare la dilagante intolleranza utilizzando la legge, la politica, la formazione, il buon senso. Affinché non ci siano più “Tyson Tysone” liberi di giudicare inveleniti, pubblicizzando, loro sì, il peggio che possiamo partorire”.

“Una mano vigliacca e ovviamente nascosta dietro pseudonimo” ha scritto sulle sociali offese nei confronti del consigliere regionale toscano Iacopo Melio. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo aggiungendo: “Caro Iacopo, sappi semplicemente che tutti noi siamo straordinariamente orgogliosi di ciò che sei e ciò che fai e siamo e saremo sempre al tuo fianco nelle tue battaglie di civiltà. E se anche ci vorrà tanto tempo sono sicuro che vinceremo la battaglia contro chi diffonde odio senza il coraggio di metterci la faccia”.

“Dobbiamo agire immediatamente contro chi continua a diffondere offese e odio sui social, non è possibile che le persone possono, spesso dietro profili falsi, insultare liberamente. Nel frattempo, ribadiamo ancora una volta la nostra solidarietà a Iacopo, l’odio non ci fermerà”. Ha detto Simona Bonafè, europarlamentare e segretario del Pd toscano, in relazione ai uno dei “commenti vergognosi lasciati sotto un post del nostro consigliere regionale Iacopo Melio”, tra “i tanti insulti che riceve tutti i giorni”.

Solidarietà a Melio anche da parte di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale. “Ma come si può essere tanto vigliacchi e tanto tristi da rifugiarsi dietro uno schermo e offendere, ovviamente in forma anonima, una persona che neppure si conosce? – scrive Torselli -. Jacopo sarà pure ‘in carrozza’, ma uno che scrive certe frasi, ‘in carrozza’ deve aver mandato da tempo il proprio cervello”.

Vaccini: Toscana; opposizioni, verso commissione inchiesta

La richiesta che avvia iter per l’istituzione della  commissione, a firma Fdi, Fi, M5s e Lega è stata depositata oggi

Depositata in ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Toscana la richiesta di istituzione di una commissione d’inchiesta sul piano vaccinale: lo annunciano i partiti di opposizione dell’Assemblea spiegando che tale richiesta avvia automaticamente l’iter di costituzione della commissione.

“Oggi abbiamo istituito la commissione d’inchiesta regionale sul piano vaccinale grazie al sostegno di tutte le forze di opposizione – dichiara in una nota il capogruppo di Fdi Francesco Torselli -. Finalmente, anche gli altri partiti hanno capito che quella speciale serviva soltanto a distogliere l’attenzione dai reali problemi e che costituiva un alibi per il Pd per non individuare i reali responsabili della più disastrosa campagna vaccinale d’Italia”.

La capogruppo della Lega Elisa Montemagni spiega che “fin dall’inizio, come gruppo consiliare abbiamo detto che la Commissione speciale non avrebbe escluso quella d’ d’inchiesta, proprio perché hanno due funzioni e due tempistiche di azione diverse. Visto il fallimento della prima per dinamiche a noi del tutto estranee, sosteniamo adesso la commissione d’inchiesta con ancora maggior convinzione”. “Servono chiarezza e trasparenza – sostiene Marco Stella, capogruppo di Fi -, e per questo diciamo un sì convinto”.

“Arrivati a questo punto – sottolinea la capogruppo M5s Irene Galletti – è necessaria la totale trasparenza su quello che è avvenuto in una campagna vaccinale troppe volte salita ai disonori della cronaca: e politicamente possiamo averla ormai solo così. Secondo il regolamento del Consiglio regionale le commissioni di inchiesta sono istituite anche senza voto consiliare, con deliberazione dell’ufficio di presidenza del Consiglio, quando ne faccia richiesta un numero di consiglieri di minoranza pari ad almeno un quinto dei componenti dell’Assemblea.

Inchiesta DDA: “se Rossi sa riferisca magistrati”

Così Francesco Torselli, capogruppo Fdi in Consiglio regionale, circa le dichiarazioni dell’ex governatore Enrico Rossi sull’inchiesta ‘Keu’. Giani: “Io penso che parlino i fatti”

“Le parole che leggiamo oggi sulla stampa attribuite a Enrico Rossi sono di una gravità assoluta e vanno ben oltre quel penoso scaricabarile di responsabilità al quale il Pd ci ha abituato negli ultimi giorni. Per l’ex-governatore della Toscana, il presidente Giani sarebbe, se non un irresponsabile, addirittura un complice di chi avrebbe voluto agevolare lo smaltimento dei reflui tossici della lavorazione delle concerie”. Così Francesco Torselli, capogruppo Fdi in Consiglio regionale, circa le dichiarazioni dell’ex governatore Enrico Rossi sull’inchiesta ‘Keu‘. “Sempre secondo Enrico Rossi – aggiunge Torselli – Giani, da presidente del Consiglio regionale, non avrebbe rispettato la legge. Accuse che c’entrano ben poco con la dialettica politica e che, se fossero confermate, aprirebbero uno scenario di malaffare senza precedenti nella politica toscana. Per questo chiediamo: ma oltre che ai giornalisti, Enrico Rossi ha riferito queste notizie di cui evidentemente è in possesso, anche ai magistrati?”. “Per me, Eugenio Giani è un avversario politico – conclude Torselli – con il quale mi sono scontrato e continuerò a scontrarmi negli anni a venire, ma lo conosco bene e non posso pensare sia complice di sistemi di malaffare. Se Enrico Rossi invece ha notizie in merito, non le usi per guadagnarsi le prime pagine dei giornali, ma le metta immediatamente nelle mani degli organi competenti”.

“Io penso che parlino i fatti”. Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha replicato a critiche rivoltegli dall’ex governatore Enrico Rossi. “Io ritengo che più che le parole contino i fatti – ha detto Giani – e ieri noi abbiamo approvato all’unanimità una legge che abroga quello che era stato l’emendamento che era stata fonte di tante discussioni, e quindi con ieri si pone un fatto molto concreto: su mia proposta il Consiglio regionale all’unanimità ha abrogato quell’emendamento. Così si pone un punto fermo su questa vicenda, sulla chiarezza e sul rigore interpretativo per quanto riguarda la materia di cui discutiamo”. L’ex presidente della Regione Enrico Rossi a più riprese ha criticato Giani sul contegno tenuto, quando era presidente del Consiglio Regionale, sull’emendamento che riguardava le attività di smaltimento dei fanghi di risulta delle concerie. Tra le affermazioni di Rossi anche quella di sostenere che nella vicenda Giani sia stato “o irresponsabile o complice”.

F.I.: “Ass Sacchi a Parigi con ospite a spese del comune”. La replica “accuse false, adirò vie legali”

Botta e risposta tra i consiglieri di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli e Alessandro Draghi, che pubblicano una videodenucia su Facebook e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi che dice: “contro di me accuse infondate e falsità, rendo subito pubbliche le opportune documentazioni e mi tutelerò in sede legale”

Questa mattina Francesco Torselli e Alessandro Draghi, rispettivamente capigruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Toscana e a Palazzo vecchio, hanno pubblicato sulle loro pagine Facebook (https://www.facebook.com/torsellifrancesco/videos/473677920724497) un video denuncia in merito alle spese istituzionali dell’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi.

“Nel gennaio del 2020 il sindaco Nardella e l’assessore Sacchi hanno fatto un viaggio istituzionale a Parigi. I due, però, hanno ospitato una terza persona, che non fa parte dello staff né del sindaco né dell’assessore. Questa persona è stata ospitata in albergo dall’assessore Sacchi, che ha prenotato una camera doppia e pagato una doppia tassa di soggiorno. Il problema è che il pernottamento di quest’altra persona è stato messo in conto al Comune di Firenze”, spiegano Torselli e Draghi.
“Ci rivolgiamo all’assessore Sacchi: o lei ci giustifica perché i contribuenti fiorentini hanno dovuto pagare il pernottamento a Parigi di una persona che niente ha a che fare con il Comune di Firenze, oppure si dimetta” è quanto richiesto dal capogruppo Draghi.

L’assessore sacchi ha risposto con un comunicato.”In merito a notizie di stampa e social su una missione istituzionale dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi a Parigi che si è svolta nel gennaio 2020, l’assessore dichiara che nessuna spesa che non rientrasse specificatamente nella missione è stata addebitata al Comune di Firenze.”

“Voglio precisare, con opportuna documentazione – dice Sacchi – come le spese aggiuntive relative al mio ospite, ovvero le spese di differenza tra uso singola e doppia, siano state sostenute da me attraverso il mio conto corrente personale come si evince dal bonifico allegato (CRO 06857344505 del 07/02/2020) e come avevo richiesto espressamente e anticipatamente via mail (mail del 20/01/20 ore 18.40)”. “I soli costi del pernottamento mio e di nessun altro sono a carico del Comune -aggiunge  Sacchi – In tutti gli anni di lavoro presso la pubblica amministrazione non mi è mai capitata una accusa infondata di tale gravità. Ho appuntamento già oggi pomeriggio con il mio legale per tutelarmi con ogni eventuale azione opportuna nei confronti di tutti i responsabili. Non posso tollerare che accuse di questo tipo sul mio conto possano essere lasciate correre”.

Exit mobile version